In lode de' signori musici più celebri, ch'intervennero nell'Andromeda.
Al sig, don Annibale Graselli da Città di Castello;
che rappresentò Mercurio, Perseo, ed Ascalà.
Se pronto ambasciator per l'aria a volo
ne givi a cenni, di alcun nume, o diva,
da dolce impeto tratti ti seguiva
d'anime, e cori innamorati un stuolo.
Se dall'alto scendevi eterno polo,
e 'l mostro reo la lancia tua feriva,
la tenzon sì mirabil riusciva,
che facevi gioir fra l'armi, e 'l duolo.
Se spiegavi il tuo dir, nunzio dolente,
fin da le selci ne traevi il pianto,
non che dagl'occhi dell'umana gente.
Di due grandi Annibal diasi pur vanto
la prisca etate, il secolo presente,
l'un nell'armi divin, l'altro nel canto.