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Nabucco

NABUCCO

Dramma lirico in quattro parti.

Versione sintetica a cura di www.librettidopera.it.

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Libretto di Temistocle SOLERA.
Musica di Giuseppe VERDI.

Prima esecuzione: 9 marzo 1842, Milano.


Personaggi:

NABUCCO re di Babilonia

baritono

ISMAELE nipote di Sedecia re di Gerusalemme

tenore

ZACCARIA gran pontefice degli Ebrei

basso

ABIGAILLE schiava, creduta figlia primogenita di Nabucco

soprano

FENENA figlia di Nabucco

soprano

Il GRAN SACERDOTE di Belo

basso

ABDALLO vecchio ufficiale del re di Babilonia

tenore

ANNA sorella di Zaccaria

soprano


Coro: Soldati babilonesi, Soldati ebrei, Leviti, Vergini ebree, Donne babilonesi, Magi, Grandi del regno di Babilonia, Popolo, ecc.

Nella prima parte la scena fingesi in Gerusalemme, nelle altre in Babilonia.

Gerusalemme

Interno del tempio di Salomone.

[Sinfonia]

Scena prima

Ebrei, Leviti e Vergini ebree.

[N. 1 - Coro d'introduzione e cavatina]

TUTTI

Gli arredi festivi giù cadano infranti,

il popol di Giuda di lutto s'ammanti!

Ministro dell'ira del nume sdegnato

il rege d'Assiria su noi già piombò!

Di barbare schiere l'atroce ululato

nel santo delubro del nume tuonò!

LEVITI

I candidi veli, fanciulle, squarciate,

le supplici braccia gridando levate;

d'un labbro innocente la viva preghiera

è dolce profumo che sale al signor.

Pregate, fanciulle!... Per voi della fiera

falange nemica s'acqueti il furor!

(tutti si prostrano a terra)

VERGINI

Gran nume, che voli sull'ale dei venti,

che il folgor sprigioni dai nembi frementi,

disperdi, distruggi d'Assiria le schiere,

di David la figlia ritorna al gioir!

Peccammo!... ma in cielo le nostre preghiere

ottengan pietade, perdono al fallir!...

TUTTI

Deh! l'empio non gridi, con baldo blasfema:

«Il dio d'Israello si cela per tema?»

Non far che i tuoi figli divengano preda

d'un folle che sprezza l'eterno poter!

Non far che sul trono davidico sieda

fra gl'idoli stolti l'assiro stranier!

(si alzano)

Scena seconda

Zaccaria tenendo per mano Fenena, Anna, e detti.

ZACCARIA

Sperate, o figli! Iddio

del suo poter diè segno;

ei trasse in poter mio

un prezïoso pegno;

(additando Fenena)

del re nemico prole

pace apportar ci può.

TUTTI

Di lieto giorno un sole

forse per noi spuntò!

ZACCARIA

Freno al timor! v'affidi

d'iddio l'eterna aita.

D'Egitto là sui lidi

egli a Mosè diè vita;

di Gedeone i cento

invitti ei rese un dì...

Chi nell'estremo evento

fidando in lui perì?

TUTTI

Oh quai gridi!

Scena terza

Ismaele con alcuni Guerrieri ebrei e detti.

ISMAELE

Furibondo

dell'Assiria il re s'avanza;

par ch'ei sfidi intero il mondo

nella fiera sua baldanza!

TUTTI

Pria la vita...

ZACCARIA

Forse fine

porrà il cielo all'empio ardire;

di Sïon sulle ruine

lo stranier non poserà.

(consegnando Fenena ad Ismaele)

Questa prima fra le Assire

a te fido.

TUTTI

Oh dio, pietà!

ZACCARIA

Come notte a sol fulgente,

come polve in preda al vento,

sparirai nel gran cimento,

dio di Belo menzogner.

Tu, d'Abramo iddio possente,

a pugnar con noi discendi;

ne' tuoi servi un soffio accendi

che sia morte allo stranier.

(escono tutti, meno Fenena ed Ismaele)

Scena quarta

Ismaele e Fenena.

[N. 2 - Recitativo e Terzettino]

ISMAELE

Fenena!!... O mia diletta!

FENENA

Nel dì della vendetta

chi mai d'amor parlò?

ISMAELE

Misera! oh come

più bella or fulgi agli occhi miei d'allora

che in Babilonia ambasciador di Giuda

io venni! ~ Me traevi

dalla prigion con tuo grave periglio,

né ti commosse l'invido e crudele

vigilar di tua suora,

che me d'amor furente

perseguitò!...

FENENA

Deh! che rimembri!... Schiava

or qui son io!...

ISMAELE

Ma schiuderti il cammino

io voglio a libertà!

FENENA

Misero!... Infrangi

ora un sacro dover!

ISMAELE

Vieni!... Tu pure

l'infrangevi per me... Vieni! il mio petto

a te la strada schiuderà fra mille...

Scena quinta

Mentre Ismaele fa per aprire una porta segreta, entra colla spada in mano Abigaille, seguìta da alcuni Guerrieri babilonesi celati in ebraiche vesti.

ABIGAILLE

Guerrieri, è preso il tempio!...

FENENA E ISMAELE

(atterriti)

Abigaille!!...

(Abigaille s'arresta innanzi ai due amanti, indi con amaro sogghigno dice ad Ismaele:)

ABIGAILLE

Prode guerrier! d'amore

conosci tu sol l'armi?

(a Fenena)

D'assira donna in core

empia tal fiamma or parmi!

Qual dio vi salva?... talamo

la tomba a voi sarà...

Di mia vendetta il fulmine

su voi sospeso è già!

(dopo breve pausa prende per mano Ismaele e gli dice sottovoce:)

Io t'amava!... il regno, il core

pe 'l tuo core io dato avrei!

Una furia è questo amore,

vita o morte ei ti può dar.

Ah! se m'ami, ancor potrei

il tuo popol salvar!

ISMAELE

No!... la vita io t'abbandono,

ma il mio core no 'l poss'io;

di mia sorte io lieto sono,

io per me non so tremar.

Ma ti possa il pianto mio

pe 'l mio popolo parlar.

FENENA

Già t'invoco, già ti sento,

dio verace d'Israello:

non per me nel fier cimento

ti commova il mio pregar.

Oh proteggi il mio fratello,

e me danna a lagrimar!

Scena sesta

Donne, Uomini ebrei, Leviti guerrieri che a parte a parte entrano nel tempio non abbadando ai suddetti, indi Zaccaria ed Anna.

[N. 3 - Coro]

DONNE EBREE

Lo vedeste?... fulminando

egli irrompe nella folta!

VECCHI EBREI

Sanguinoso ergendo il brando

egli giunge a questa volta!

LEVITI

(che sorvengono)

De' guerrieri invano il petto

s'offre scudo al tempio santo!

DONNE

Dall'eterno è maledetto

il pregare, il nostro pianto!

DONNE, LEVITI E VECCHI

Oh felice chi morì

pria che fosse questo dì!

GUERRIERI EBREI

(disarmati)

Ecco il rege! sul destriero

verso il tempio s'incammina,

come turbine che nero

tragge ovunque la ruina.

ZACCARIA

(entrando precipitoso)

Oh baldanza!... né discende

dal feroce corridor!

TUTTI

Ahi sventura! chi difende

ora il tempio del signor?

[N. 4 - Finale I]

ABIGAILLE

(s'avanza co' suoi guerrieri e grida:)

Viva Nabucco!

VOCI

(nell'interno)

Viva!

ZACCARIA

(ad Ismaele)

(additando i Babilonesi travestiti)

Chi il passo agl'empi apriva?

ISMAELE

Mentita veste!...

ABIGAILLE

È vano

l'orgoglio... il re s'avanza!

Scena settima

Irrompono nel tempio e si spargono per tutta la scena i Guerrieri babilonesi.
Nabucco presentasi sul limitare del tempio a cavallo.

ZACCARIA

Che tenti?... Oh trema, insano!

(opponendosi a Nabucco)

Questa è di dio la stanza!

NABUCCO

Di dio che parli?

ZACCARIA

(corre ad impadronirsi di Fenena, e alzando verso di lei un pugnale grida a Nabucco:)

Pria

che tu profani il tempio,

della tua figlia scempio

questo pugnal farà!

NABUCCO

(scende dal cavallo)

(Si finga, e l'ira mia

più forte scoppierà.)

Insieme

NABUCCO

(Tremin gl'insani ~ del mio furore...

vittime tutti ~ cadranno omai!

In mar di sangue ~ fra pianti e lai

l'empia Sïonne ~ scorrer dovrà!)

FENENA

Padre, pietade ~ ti parli al core!...

vicina a morte ~ per te qui sono!...

Sugl'infelici ~ scenda il perdono,

e la tua figlia ~ salva sarà!

ABIGAILLE

(L'impeto acqueta ~ del mio furore

nuova speranza ~ che a me risplende;

colei che il solo ~ mio ben contende,

sacra a vendetta ~ forse cadrà!)

ISMAELE, ZACCARIA, ANNA E EBREI

(Tu che a tuo senno ~ de' regi il core

volgi, o gran nume, ~ soccorri a noi,

china lo sguardo ~ sui figli tuoi,

che a rie catene ~ s'apprestan già!)

NABUCCO

O vinti, il capo a terra!

Il vincitor son io...

Ben l'ho chiamato in guerra,

ma venne il vostro dio?

Tema ha di me, ~ resistermi,

stolti, chi mai potrà?

ZACCARIA

(alzando il pugnale su Fenena)

Iniquo, mira!... vittima

costei primiera io sveno...

sete hai di sangue? versilo

della tua figlia il seno!

NABUCCO

Ferma!...

ZACCARIA

(per ferire)

No, pèra!

ISMAELE

(ferma improvvisamente il pugnale e libera Fenena che si getta nelle braccia del padre)

Misera,

l'amor ti salverà!

NABUCCO

(con gioia feroce)

Mio furor, non più costretto,

fa' dei vinti atroce scempio;

(ai Babilonesi)

saccheggiate, ardete il tempio,

fia delitto la pietà!

Delle madri invano il petto

scudo ai pargoli sarà.

ABIGAILLE

Questo popol maledetto

sarà tolto dalla terra,

ma l'amor che mi fa guerra

forse allor s'estinguerà?

Se del cor no 'l può l'affetto,

pago l'odio almen sarà.

Insieme

ANNA E FENENA

Sciagurato, ardente affetto

sul suo ciglio un velo stese!

Ah l'amor che sì lo accese

lui d'obbrobrio coprirà!

Deh non venga maledetto

l'infelice, per pietà!

ISMAELE

Sciagurato, ardente affetto

sul mio ciglio un velo stese!

Ah l'amor che sì mi accese

me d'obbrobrio coprirà!

Deh non venga maledetto

l'infelice, per pietà!

ZACCARIA E EBREI

Dalle genti sii reietto,

dei fratelli traditore!

il tuo nome desti orrore,

fia l'obbrobrio d'ogni età!

«Oh fuggite il maledetto»,

terra e cielo griderà!

L'empio

Quadro I

Appartamenti nella reggia.

Scena prima

Abigaille esce con impeto, avendo una carta fra le mani.

[N. 5 - Scena ed Aria]

ABIGAILLE

Ben io t'invenni, o fatal scritto!... in seno

mal ti celava il rege, onde a me fosse

di scorno!... Prole Abigail di schiavi!

Ebben!... sia tale! ~ Di Nabucco figlia,

qual l'Assiro mi crede,

che sono io qui?... peggior che schiava! Il trono

affida il rege alla minor Fenena,

mentr'ei fra l'armi a sterminar Giudea

l'animo intende!... Me gli amori altrui

invia dal campo a qui mirar!... Oh iniqui

tutti, e più folli ancor!... d'Abigaille

mal conoscete il core...

Su tutti il mio furore

piombar vedrete!... Ah sì! cada Fenena...

il finto padre!... il regno!...

Su me stessa rovina, o fatal sdegno!

Anch'io dischiuso un giorno

ebbi alla gioia il core;

tutto parlarmi intorno

udia di santo amore;

piangeva all'altrui pianto,

soffria degli altri al duol;

chi del perduto incanto

mi torna un giorno sol?

Scena seconda

Il Gran sacerdote di Belo, Magi, Grandi del regno, e detta.

ABIGAILLE

Chi s'avanza?...

GRAN SACERDOTE

(agitato)

Orrenda scena

s'è mostrata agl'occhi miei!

ABIGAILLE

Oh! che narri!

GRAN SACERDOTE

Empia è Fenena,

manda liberi gli Ebrei;

questa turba maledetta

chi frenare omai potrà?

Il potere a te s'aspetta...

ABIGAILLE

(vivamente)

Come?

GRAN SACERDOTE, MAGI E GRANDI DEL REGNO

Il tutto è pronto già.

Noi già sparso abbiamo fama

come il re cadesse in guerra...

te regina il popol chiama

a salvar l'assiria terra.

Solo un passo... è tua la sorte!

Abbi cor!...

ABIGAILLE

(al Gran sacerdote)

Son teco! Va'!

Oh fedel!... di te men forte

questa donna non sarà!

Salgo già del trono aurato

lo sgabello insanguinato;

ben saprà la mia vendetta

da quel seggio fulminar.

Che lo scettro a me s'aspetta

tutti i popoli vedranno!...

Regie figlie qui verranno

l'umil schiava a supplicar.

GRAN SACERDOTE, MAGI E GRANDI DEL REGNO

E di Belo la vendetta

con la tua saprà tuonar.

Quadro II

Sala nella reggia che risponde nel fondo ad altre sale; a destra una porta che conduce ad una galleria, a sinistra un'altra porta che comunica co' gli appartamenti della reggente.

È sera. La sala è illuminata da una lampada.

Scena terza

Zaccaria esce con un Levita che porta la tavola della legge.

[N. 6 - Preghiera]

ZACCARIA

Vieni, o levita!... Il santo

codice reca! Di novel portento

me vuol ministro iddio!... Me servo manda,

per gloria d'Israele,

le tenebre a squarciar d'un'infedele.

Tu sul labbro de' veggenti

fulminasti, o sommo iddio!

All'Assiria in forti accenti

parla or tu col labbro mio!

E di canti a te sacrati

ogni tempio echeggierà;

sovra gl'idoli spezzati

la tua legge sorgerà.

(entra col levita negli appartamenti di Fenena)

Scena quarta

Leviti, che vengono cautamente dalla porta a destra, indi Ismaele che si presenta dal fondo.

[N. 7 - Coro di Leviti]

LEVITI

Che si vuol? chi mai ci chiama

or di notte in dubbio loco?

ISMAELE

Il pontefice vi brama...

LEVITI

Ismael!!!

ISMAELE

Fratelli!

LEVITI

Orror!!!

Fuggi!... va'!

ISMAELE

Pietade invoco!

LEVITI

Maledetto dal signor!

Il maledetto ~ non ha fratelli...

non v'ha mortale ~ che a lui favelli!

Ovunque sorge ~ duro lamento

all'empie orecchie ~ lo porta il vento!

Sulla sua fronte ~ come il baleno

fulge il divino ~ marchio fatal!

Invano al labbro ~ presta il veleno,

invano al core ~ vibra il pugnal!

ISMAELE

(con disperazione)

Per amor del dio vivente

dall'anàtema cessate!

Il terror mi fa demente!

Oh la morte per pietà!

Scena quinta

Fenena, Anna, Zaccaria ed il Levita che porta la tavola della legge.

[N. 8 - Scena e Finale II]

ANNA

Deh fratelli, perdonate!

Un'ebrea salvata egli ha!

LEVITI

Oh che narri!...

ZACCARIA

Inni levate

all'eterno!... è verità!

FENENA

Ma qual sorge tumulto!

ISMAELE, ZACCARIA E LEVITI

Oh! ciel! che fia!

Scena sesta

Il vecchio Abdallo, tutto affannoso, e detti.

ABDALLO

Donna regal! Deh fuggi!... infausto grido

sorge che annuncia del mio re la morte!

FENENA

Oh padre!...

ABDALLO

Fuggi!... il popolo

or chiama Abigaille,

e costoro condanna.

FENENA

A che più tardo?...

Io qui star non mi deggio!... in mezzo agli empi

ribelli correrò...

ISMAELE, ABDALLO, ZACCARIA E LEVITI

Ferma! Oh sventura!

Scena settima

Il Gran sacerdote di Belo, Abigaille, Grandi, Magi, Popolo, Donne babilonesi.

GRAN SACERDOTE

Gloria ad Abigaille!

Morte agli Ebrei!

ABIGAILLE

(a Fenena)

Quella corona or rendi!

FENENA

Pria morirò...

Scena ottava

Nabucco, e detti.

Nabucco, aprendosi co' suoi Guerrieri la via in mezzo allo scompiglio, si getta fra Abigaille e Fenena; prende la corona, e postasela in fronte dice ad Abigaille:

NABUCCO

Dal capo mio la prendi!

Terrore generale.

TUTTI

S'appressan gl'istanti

d'un'ira fatale;

sui muti sembianti

già piomba il terror!

Le folgori intorno

già schiudono l'ale!...

apprestano un giorno

di lutto e squallor!

NABUCCO

S'oda or me!... Babilonesi,

getto a terra il vostro dio!

Traditori egli v'ha resi,

volle tôrvi al poter mio;

cadde il vostro, o stolti Ebrei,

combattendo contro me.

Ascoltate i detti miei...

V'è un sol nume... il vostro re!

FENENA

(atterrita)

Cielo!

GRAN SACERDOTE

Che intesi!...

ZACCARIA, ANNA, EBREI

Ahi stolto!...

GUERRIERI

Nabucco viva!

NABUCCO

Il volto

a terra omai chinate!

me nume, me adorate!

ZACCARIA

Insano! a terra, a terra

cada il tuo pazzo orgoglio...

Iddio pe 'l crin t'afferra,

già ti rapisce il soglio!

NABUCCO

E tanto ardisci?

(ai guerrieri)

O fidi,

a' piedi miei si guidi,

ei pèra col suo popolo...

FENENA

Ebrea con lor morrò.

NABUCCO

(furibondo)

Tu menti!... O iniqua, pròstrati

al simulacro mio!

FENENA

No!... sono ebrea!

NABUCCO

(prendendola pe 'l braccio)

Giù!... pròstrati!...

non son più re, son dio!!!

Rumoreggia il tuono, un fulmine scoppia sulla corona del Re; Nabucco atterrito sente strapparsi la corona da una forza sopranaturale; la follia appare in tutti i suoi lineamenti. A tanto scompiglio succede tosto un profondo silenzio.

TUTTI

(eccetto Nabucco)

Oh come il cielo vindice

l'audace fulminò!

NABUCCO

Chi mi toglie il regio scettro?...

Qual m'incalza orrendo spettro!...

Chi pe 'l crine, ohimè, m'afferra?...

chi mi stringe?... chi m'atterra? ~

Oh! mia figlia!... e tu pur anco

non soccorri al debil fianco?...

Ah fantasmi ho sol presenti...

hanno acciar di fiamme ardenti!

E di sangue il ciel vermiglio

sul mio capo si versò!

Ah! perché, perché sul ciglio

una lagrima spuntò?

NABUCCO

Chi mi regge?... io manco!...

ZACCARIA

Il cielo

ha punito il vantator!

ABIGAILLE

(raccogliendo la corona caduta dal capo di Nabucco)

Ma del popolo di Belo

non fia spento lo splendor!

La profezia

Quadro I

Orti pensili.

Scena prima

Abigaille è sul trono. I Magi, i Grandi sono assisi a' di lei piedi; vicino all'ara ove s'erge la statua d'oro di Belo sta coi seguaci il Gran sacerdote.
Donne babilonesi, Popolo, Soldati.

[N. 9 - Coro d'introduzione]

DONNE BABILONESI, POPOLO E SOLDATI

È l'Assiria una regina,

pari a Bel potente in terra;

porta ovunque la ruina

se stranier la chiama in guerra:

or di pace fra i contenti,

giusto premio del valor,

scorrerà suoi dì ridenti

nella gioia e nell'amor.

[N. 10 - Recitativo]

GRAN SACERDOTE

Eccelsa donna, che d'Assiria il fato

reggi, le preci ascolta

de' fidi tuoi! ~ Di Giuda gli empi figli

perano tutti, e pria colei che suora

a te nomar non oso...

Essa Belo tradì...

(presenta la sentenza ad Abigaille)

ABIGAILLE

(con finzione)

Che mi chiedete!...

Ma chi s'avanza?...

Scena seconda

Nabucco con ispida barba e lacere vesti presentasi sulla scena.
Le Guardie, alla cui testa è il vecchio Abdallo, cedono rispettosamente il passo.

ABIGAILLE

Qual audace infrange

l'alto divieto mio?... Nelle sue stanze

si tragga il veglio!...

NABUCCO

(sempre fuori di sé)

Chi parlare ardisce

ov'è Nabucco?

ABDALLO

(con devozione)

Deh! signore, mi segui.

NABUCCO

Ove condur mi vuoi? Lasciami!... Questa

è del consiglio l'aula... Sta'!... Non vedi?

M'attendon essi... Il fianco

perché mi reggi? Debil sono, è vero,

ma guai se alcuno il sa!... Vo' che mi creda

sempre forte ciascun... Lascia... ben io

or troverò mio seggio...

(s'avvicina al trono e fa per salire)

Chi è costei?

Oh qual baldanza!

ABIGAILLE

(scendendo dal trono)

Escite, o fidi miei!

(si ritirano tutti, meno Nabucco ed Abigaille)

Scena terza

Nabucco ed Abigaille.

[N. 11 - Duetto]

NABUCCO

Donna, chi sei?...

ABIGAILLE

Custode

del seggio tuo qui venni!...

NABUCCO

Tu?... del mio seggio? Oh frode!

Da me ne avesti cenni?...

ABIGAILLE

Egro giacevi... Il popolo

grida all'ebreo rubello;

porre il regal suggello

al voto suo déi tu!

(gli mostra la sentenza)

Morte qui sta pei tristi...

NABUCCO

Che parli tu?...

ABIGAILLE

Soscrivi!

NABUCCO

(M'ange un pensier!...)

ABIGAILLE

Resisti?...

Sorgete Ebrei giulivi!

Levate inni di gloria

al vostro dio!...

NABUCCO

Che sento!...

ABIGAILLE

Preso da vil sgomento,

Nabucco non è più!

NABUCCO

Menzogna! A morte, a morte

tutto Israel sia tratto!...

Porgi!...

(pone l'anello reale intorno la carta e la rende ad Abigaille)

ABIGAILLE

(con gioia)

Oh mia lieta sorte!

L'ultimo grado è fatto!

NABUCCO

Oh!... ma Fenena?...

ABIGAILLE

Perfida

si diede al falso dio!...

(per partire)

Oh pèra!

(dà la carta a due guardie che tosto partono)

NABUCCO

(fermandola)

È sangue mio!...

ABIGAILLE

Niun può salvarla!...

NABUCCO

(coprendosi il viso)

Orror!

ABIGAILLE

Un'altra figlia...

NABUCCO

Pròstrati,

o schiava, al tuo signor!...

ABIGAILLE

Stolto!... qui volli attenderti!...

Io schiava?...

NABUCCO

(cerca nel seno il foglio che attesta la servile condizione d'Abigaille)

Apprendi il ver!...

ABIGAILLE

(traendo dal seno il foglio e facendolo a pezzi)

Tale ti rendo, o misero,

il foglio menzogner!...

NABUCCO

(Oh di qual onta aggravasi

questo mio crin canuto!

Invan la destra gelida

corre all'acciar temuto!

Ahi miserando veglio!...

l'ombra son io del re.)

ABIGAILLE

(Oh dell'ambita gloria

giorno, tu sei venuto!

Assai più vale il soglio

che un genitor perduto:

cadranno regi e popoli

di vile schiava al piè.)

(odesi dentro suono di trombe)

NABUCCO

Oh qual suon!...

ABIGAILLE

Di morte è suono

per gli Ebrei che tu dannasti!

NABUCCO

Guardie olà!... tradito io sono!...

Guardie!...

(si presentano alcune guardie)

ABIGAILLE

O stolto!... e ancor contrasti?...

Queste guardie io le serbava

per te solo, o prigionier!

NABUCCO

Prigionier?...

ABIGAILLE

Sì!... d'una schiava

che disprezza il tuo poter!

NABUCCO

Deh perdona, deh perdona

ad un padre che delira!

Deh la figlia mi ridona,

non orbarne il genitor!

Te regina, te signora

chiami pur la gente assira;

questo veglio non implora

che la vita del suo cor!

ABIGAILLE

Esci!... invan mi chiedi pace,

me non move il tardo pianto;

tal non eri, o veglio audace,

nel serbarmi al disonor!

Oh vedran se a questa schiava

mal s'addice il regio manto!

Oh vedran s'io deturpava

dell'Assiria lo splendor!

Quadro II

Le sponde dell'Eufrate.

Scena quarta

Ebrei incatenati e costretti al lavoro.

[N. 12 - Coro di schiavi ebrei]

EBREI

Va', pensiero, sull'ali dorate,

va' ti posa sui clivi, sui colli,

ove olezzano libere e molli

l'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,

di Sïonne le torri atterrate...

Oh mia patria sì bella e perduta!

Oh membranza sì cara e fatal!

Arpa d'ôr dei fatidici vati

perché muta dal salice pendi?

Le memorie nel petto raccendi,

ci favella del tempo che fu!

O simìle di Sòlima ai fati

traggi un suono di crudo lamento,

o t'ispiri il signore un concento

che ne infonda al patire virtù!

Scena quinta

Zaccaria e detti.

[N. 13 - Profezia e Finale III]

ZACCARIA

Oh chi piange? di femmine imbelli

chi solleva lamenti all'eterno?

Oh sorgete, angosciati fratelli,

sul mio labbro favella il signor!

Del futuro nel buio discerno...

ecco rotta l'indegna catena!...

Piomba già sulla perfida arena

del lïone di Giuda il furor!

EBREI

Oh futuro!

ZACCARIA

A posare sui crani, sull'ossa

qui verranno le iene, i serpenti!

Fra la polve dall'aure commossa

un silenzio fatal regnerà!

Solo il gufo suoi tristi lamenti

spiegherà quando viene la sera...

niuna pietra ove sorse l'altiera

Babilonia allo stranio dirà!

EBREI

Oh qual foco nel veglio balena!

Sul suo labbro favella il signor...

Sì, fia rotta l'indegna catena,

già si scuote di Giuda il valor!

L'idolo infranto

Quadro I

Appartamenti nella reggia come nella parte seconda.

Scena prima

Nabucco.
Seduto sopra un sedile, trovasi immerso in profondo sopore.

[N. 14 - Preludio, Scena ed Aria]

(svegliandosi tutto ansante)

Son pur queste mie membra!... Ah! fra le selve

non scorrea anelando

quasi fiera inseguita?...

Ah sogno ei fu... terribil sogno!

(applausi al di fuori)

Or ecco,

ecco il grido di guerra!... Oh, la mia spada!...

Il mio destrier, che a le battaglie anela

come fanciulla a danze!

O prodi miei!... Sïonne,

la superba cittade ecco torreggia...

sia nostra, cada in cenere!

VOCI

(al di fuori)

Fenena!

NABUCCO

Oh sulle labbra de' miei fidi il nome

della figlia risuona! Ecco! Ella scorre

tra le file guerriere!...

(s'affaccia alla loggia)

Ohimè!... traveggo?

Perché le mani di catene ha cinte?...

Piange!...

VOCI

(al di fuori)

Fenena a morte!

NABUCCO

(il volto di Nabucco prende una nuova espressione; corre alle porte e, trovatale chiuse, grida)

Ah, prigioniero io sono!

(ritorna alla loggia, tiene lo sguardo fisso verso la pubblica via, indi si tocca la fronte ed esclama:)

Dio degli Ebrei, perdono!

(s'inginocchia)

Dio di Giuda!... l'ara, il tempio

a te sacro, sorgeranno...

Deh mi togli a tanto affanno

e i miei riti struggerò.

Tu m'ascolti!... Già dell'empio

rischiarata è l'egra mente!

Dio verace, onnipossente,

adorarti ognor saprò.

(si alza e va per aprire con violenza la porta)

Porta fatale, oh t'aprirai!...

Scena seconda

Abdallo, Guerrieri babilonesi, e detto.

ABDALLO

Signore,

ove corri?

NABUCCO

Mi lascia...

ABDALLO

Uscir tu brami

perché s'insulti alla tua mente offesa?

GUERRIERI

Oh noi tutti qui siamo in tua difesa!

NABUCCO

(ad Abdallo)

Che parli tu?... la mente

or più non è smarrita... Abdallo, il brando,

il brando tuo...

ABDALLO

(sorpreso e con gioia)

Per acquistare il soglio

eccolo, o re!...

NABUCCO

Salvar Fenena io voglio.

ABDALLO E GUERRIERI

Cadran, cadranno i perfidi

come locuste al suol!

Per te vedrem rifulgere

sovra l'Assiria il sol!

NABUCCO

O prodi miei seguitemi,

s'apre alla mente il giorno;

ardo di fiamma insolita,

re dell'Assiria io torno!

Di questo brando al fulmine

cadranno gli empi al suol;

tutto vedrem rifulgere

di mia corona al sol.

Quadro II

Orti pensili, come nella parte terza.

Scena terza

Zaccaria, Anna, Fenena, il Sacerdote di Belo, Magi, Ebrei, Guardie, Popolo.

[N. 15 - Marcia funebre e Preghiera]

Il Sacerdote di Belo è sotto il peristilio del tempio presso di un'ara espiatoria a' lati della quale stanno in piedi due Sacrificatori armati di asce.

Una musica cupa e lugubre annuncia l'arrivo di Fenena e degli Ebrei condannati a morte; giunta Fenena nel mezzo della scena si ferma e si inginocchia davanti a Zaccaria.

ZACCARIA

Va'! la palma del martirio,

va'! conquista, o giovinetta;

troppo lungo fu l'esiglio;

è tua patria il ciel!... t'affretta!

FENENA

Oh dischiuso è il firmamento!

Al signor lo spirto anela...

Ei m'arride, e cento e cento

gaudi eterni a me disvela!

O splendor degl'astri, addio!

Me di luce irradia iddio!

Già dal fral, che qui ne impiomba,

fugge l'alma e vola al ciel!

[N. 16 - Finale IV]

VOCI

(di dentro)

Viva Nabucco! ~

TUTTI

Qual grido è questo!

VOCI

(di dentro)

Viva Nabucco! ~

ZACCARIA

Si compia il rito!

Scena quarta

Nabucco accorrendo con ferro sguainato, seguìto dai Guerrieri e da Abdallo.

NABUCCO

Empi, fermate! ~ L'idol funesto,

guerrier, struggete qual polve al suol!

L'idolo cade infranto da sé.

TUTTI

Divin prodigio! ~

NABUCCO

Torna Israello,

torna alle gioie ~ del patrio suol!

Sorga al tuo nume ~ tempio novello...

ei solo è grande, ~ è forte ei sol!

L'empio tiranno ~ ei fe' demente,

del re pentito ~ diè pace al seno...

D'Abigaille ~ turbò la mente,

sì che l'iniqua ~ bebbe il veleno! ~

ei solo è grande, ~ è forte ei sol!...

Figlia, adoriamlo ~ prostrati al suol.

TUTTI

(inginocchiati)

Immenso jehovha,

chi non ti sente?

chi non è polvere

innanzi a te?

Tu spandi un'iride?...

tutto è ridente.

Tu vibri il fulmine?...

l'uom più non è.

(si alzano)

Scena ultima

Abigaille sorretta da due Donne babilonesi e detti.

ZACCARIA

(agli ebrei)

Ecco venuto, o popolo,

delle promesse il dì!

NABUCCO

Oh! chi vegg'io?...

TUTTI

La misera

a che si tragge or qui?

ABIGAILLE

(a Fenena)

Su me... morente... esanime...

discenda il tuo... perdono!...

Fenena!... io... fui colpevole...

Punita or... ben... ne sono!

(ad Ismaele)

Vieni!...

(a Nabucco)

costor... s'amavano...

fidan lor speme in te! ~

Or chi mi toglie... al ferreo

pondo del... mio... delitto?...

(agli Ebrei)

Ah!... tu dicesti... o popolo...

«Solleva... iddio... l'afflitto!...»

Te chiamo... o dio... te... venero!...

non ma... le... di... re a me!...

(cade e muore)

TUTTI

Spirò...

ZACCARIA

(a Nabucco)

Servendo a jehovha,

sarai de' regi il re.

Fine del libretto.

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Locandina Gerusalemme Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima L'empio Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava La profezia Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta L'idolo infranto Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena ultima