Intermezzo secondo

 

Scena unica

Nisa, e Tagliaborse vestito da zingaro, indi Calcante con Servitore.

Nisa, Tagliaborse

 

NISA

Immaginar non puoi  

quanto quel vecchio avaro

sia disperato, e quanti

abbia sparsi sinor sospiri e pianti.

Smania, freme, delira

chiama tiranno il ciel, barbaro il fato.

E cerca la sua borsa in ogni lato.

TAGLIABORSE

Affé che gli rubai.

Con somma leggiadria quella borsaccia.

Che ne dici sorella?

NISA

Oh tu sei bravo!

TAGLIABORSE

Così fu il nostro padre, e così l'avo.

NISA

Or via ti cela e pronto

cogl'altri tuoi compagni

allor che il vecchio vien fa' il tuo dovere.

Se me brami sua sposa oggi vedere,

oh della mia speranza

se a seconda riesce il colpo ardito

merito ben che in Menfi un giorno sia

da zingari elevato

qualche obelisco alla memoria mia.

 

È specie di tormento  

questo per l'alma mia

eccesso di contento

che provo nel sperar.

(guarda verso la scena e vede venir Calcante, e Tagliaborse parte)

Tagliaborse ->

 

 

S'avvicina Calcante, oh come freme!  

Quanto è deforme e mesto!

Dell'avarizia il frutto ognor fu questo.

 
(con servitore che porta una gran spada)

<- Calcante, servitore

CALCANTE

Ebben la mia diletta,  

l'unica mia speranza, la mia borsa,

Nisa, trovossi ancora?

NISA

No, mio bene.

CALCANTE

Uscir da tante pene

dunque vogl'io.

(al servitore)

Taddeo, Taddeo mi svena.

NISA

(trattenendolo)

Anima mia raffrena

per pochi istanti almen l'ira funesta.

CALCANTE

Deggio soffrir ancor? (Che smania è questa!)

NISA

A te sovviene, o caro

quant'io promisi e dissi?

CALCANTE

Mi sovviene.

NISA

Dunque m'ascolta bene. In questo punto

scongiurerò l'Averno; e godrai tutto

di mie nere parole il dolce frutto.

O voi possenti numi

del tenebroso baratro profondo

corni-caudati demoni m'udite.

Le affumicate ferree porte aprite

dell'orrida caverna ove le furie

Tisifone, Megera,

e dove Aletto impera;

colà Circe, e Medea

ogni tartarea dèa,

ogni mostro infernal vada a consiglio

per ritrovare in questo breve istante

la ricchissima borsa di Calcante.

CALCANTE

Oh questo è l'essenziale

questo si chiama il verbo principale.

NISA

Taci. Parlar non déi. Pluton tu stesso

corri, vola, presiedi al gran consesso;

balasà laparasà.

Tu che virtù donasti a questi accenti

non deluder la ben fondata speme

se pur soffrir non vuoi barbare pene.

Dell'esito felice

se poi l'annunzio tu recar non puoi

venga in tua vece almeno

o Zoroastro, o Maligigi, o Ismeno.

 
(finito lo scongiuro, Tagliaborse travestito da mago sortirà dal fondo della scena)

<- Tagliaborse

 

TAGLIABORSE
(sempre verso Calcante)

Voce che lugubre  

dal mio soggiorno

mi chiami celere

al chiaro giorno,

perché mi brami,

che vuoi da me?

 

CALCANTE

Nulla, nulla, signor, colei vi brama.  

A te, Nisa, lo chiama; oh maledetto

mi vuole star vicino a mio dispetto.

Nisa? Mia cara?

NISA

Ismeno?

TAGLIABORSE

O dell'Averno

o delle stigie sponde inclita maga

comanda, eccomi a te parla' t'appaga.

NISA

Ebben dimmi trovossi

la borsa che si perse in questo loco?

TAGLIABORSE

Sì.

CALCANTE

(Rendo grazie al ciel, respiro un poco.)

NISA

E dove ora si trova?

TAGLIABORSE

Meco.

NISA

Basta.

CALCANTE

(Che bravo galantuom, che buona pasta.)

(a Nisa)

Or via gl'ordina o cara

di restituirla adesso al suo padrone.

NISA

Con una condizione

però se pur v'aggrada.

CALCANTE

Con tutto quel che vuoi; parla, prescrivi.

NISA

Dammi la man di sposo

idolo amato, e caro

e tuo di nuovo sia tutto il denaro.

CALCANTE

Ohibò! Che mi proponi?

TAGLIABORSE

A lei forse t'opponi?

CALCANTE

Sì signore.

NISA

Ed hai cotanto orgoglio?

Parla mi vuoi sì, o no?

CALCANTE

No, non ti voglio

NISA
(verso la scena)

Suvvia compagni uscite,

ad uccider costui tutti venite.

 
Esce con impeto una banda di Zingari e Zingare.

<- zingari e zingare

 

CALCANTE
(spaventato)

Perfidi, che volete?    

Ahimè che gente è quella?

Oh dio mi manca il fiato,

mi vien la tremarella,

ah non ne posso più.

Mi fugge il cor dal seno

lavanda, Mitridate?

Ah ch'io mi vengo meno

ah! Chi mi regge su?

S

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NISA

Non tante smanie no, presto alle curte  

mi vuoi per moglie?

CALCANTE

(tremando)

Sì.

TAGLIABORSE

Viva lo sposo.

CALCANTE

(Viva il malanno.)

NISA

O caro...

CALCANTE

Adesso almeno

ogni timor disgombra dal mio seno,

dammi la borsa mia,

e quella canagliaccia manda via.

NISA

L'avrai, l'avrai fra poco; e quella gente

non déi temer mio ben.

(agli zingari)

Fidi compagni

in quell'amabil uomo

rispettate il mio sposo, il mio tesoro,

e intanto la mercede

ricevete or da me di vostra fede.

(dispensa denaro agli zingari)

 

CORO

O dell'Egitto  

nume custode,

la nostra frode

proteggi ognor.

Opra è divina

punir l'avaro,

cui solo è caro

l'argento, e l'or.

PARTE DEL CORO

Per chi ne gode

le gemme tutte

sono produtte

dal vasto mar.

ALTRA PARTE

E chi ne abbonda

senza farne uso,

non dée lassuso

con te restar.

L'ALTRA PARTE

Basti all'avaro

trovar ristoro

nel contar l'oro

la notte e il dì.

TUTTI

Basti a noi tutto

raccorre il frutto

di tante pene

ch'egli soffrì.

 

CALCANTE

(Io giurerei che fra questi ribaldi  

colui che mi rubò si trova ancora.

O misero Calcante! E dovrai dunque

Nisa sposar? Colei

che amica è sol di scellerati e rei?)

NISA

Di che fra te ragioni, amato bene?

Sei forse già pentito

d'essere in questo giorno mio marito?

CALCANTE

Che dici! Ah non sia vero,

ch'io cangi così presto di pensiero.

Tra me già sol parlando

che sembra molto strano

veder oggi Calcante

d'una tua pari, stringere la mano.

NISA

E perché mai?

CALCANTE

Perché bella tu sei

perché giovane e vaga, e perch'io sono

vecchio e deforme.

NISA

O caro agl'occhi miei

tu giovane, gentile e bello sei.

CALCANTE

Indegno del tuo amor...

NISA

Che dici? Indegno!

CALCANTE

(Strada non v'è d'uscir da questo impegno.)

NISA

Tu sol l'arbitro sei della mia sorte,

e da te solo attendo o vita, o morte.

 

Viverò se tu lo vuoi  

cara parte del mio cor;

ma se amor negar mi puoi

come, oh dio! vorrai ch'io viva.

Se mi fai morir così.

Deh mio ben sgombra dall'alma

quel timor che troppo ingiusto

troppo fiero t'assalì.

 

CALCANTE

(intenerito)  

Oh dio! Tutto d'amore

avvampa già per te questo mio core.

Dammi la borsa, e poi...

NISA

Dammi la mano.

Vuò pria che tu mi sposi, alle parole

degl'uomini dar fé, Nisa, non suole.

CALCANTE

Almen fa' ch'io la veda.

NISA

Volentieri.

A lui mostrala, Ismeno.

TAGLIABORSE

(mostrandogli la borsa)

Eccola.

CALCANTE

(vedendo la borsa)

O bella!

Dammi Nisa la man. (È giusto quella.)

NISA

Idolo caro, o dio!

Prendi la destra e il cor, son tua, sei mio.

TAGLIABORSE

Prendi.

(dà la borsa a Calcante)

NISA

(Oh come in essa tien le luci immote!)

CALCANTE

(Farò conto che sia questa la dote.)

Signor mago che tanto

onesto siete e galantuomo, in grazia,

dell'orso che perdei sapete nulla?

TAGLIABORSE

Tutto tutto già so. Brami vederlo?

CALCANTE

Né questo sol ma bramo

se pur vi piace ancor di possederlo.

TAGLIABORSE

Giura se dici il ver.

CALCANTE

Sull'onor mio.

TAGLIABORSE

No sulla borsa.

CALCANTE

Ebben su quella ancora.

NISA

Appagato sei dunque.

TAGLIABORSE

L'hai presente.

CALCANTE

Dov'è?

TAGLIABORSE

Quello son io.

(levandosi la barba e la toga)

CALCANTE

(adirato)  

Ah perfidi, assassini...

NISA

Adesso è vano,

inutile è il gridare

egli è vostro cognato, e mio germano.

CALCANTE

Ah me l'avete fatta!

Pazienza. In avvenire

ciò che foste obliando, almen vivete:

come è il vostro dover, da quei ch'or siete.

 

 

Ogni tromba, ogni tamburo,  

faccia festa, suoni olà.

NISA

Caro sposo t'assicuro,

che nel seno il cor mi sento

per diletto già mancar.

TAGLIABORSE

(Dalle risa, oh che contento

ancor io temo crepar.)

CALCANTE

Viva.

TAGLIABORSE

Viva.

NISA

L'allegria,

s'incominci a festeggiar.

TAGLIABORSE

Si festeggi.

NISA

Or via sicuro.

CALCANTE

E di nuovo ogni tamburo

faccia festa, suoni olà.

TAGLIABORSE

Viva, viva l'allegria.

NISA
(a Calcante)

Sempre, sempre gioia mia

così lieti si starà.

CALCANTE

Oh che gusto in verità!

NISA E TAGLIABORSE

(Oh che pazzo in verità!)

 

Fine (Intermezzo secondo)

Intermezzo primo Intermezzo secondo
Nisa, Tagliaborse
 

(Tagliaborse vestito da zingaro)

Immaginar non puoi

Nisa
Tagliaborse ->

S'avvicina Calcante, oh come freme!

Nisa
<- Calcante, servitore

Ebben la mia diletta

Nisa, Calcante, servitore
<- Tagliaborse

(Tagliaborse travestito da mago)

Tagliaborse
Voce che lugubre

Nulla, nulla, signor, colei vi brama

Nisa, Calcante, servitore, Tagliaborse
<- zingari e zingare

Non tante smanie no

Io giurerei che fra questi ribaldi

Oh dio! Tutto d'amore

(Tagliaborse si toglie il travestimento)

Ah perfidi, assassini / Adesso è vano

Calcante, Nisa e Tagliaborse
Ogni tromba, ogni tamburo
 
Scena unica
Una strada solitaria nella parte interna delle mura della città con veduta di antiche fabbriche diroccate.
Intermezzo primo

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