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Pagina dei personaggi
Poro, re dell'Indie
di G. F. Haendel - HWV 28
dramma musicale, 1731
Ouverture
Atto I
Scena I
Scena II
Scena III
Scena IV
Scena V
Scena VI
Scena VII
Scena VIII
Scena IX
Sinfonia
Scena X
Scena XI
Scena [XII] XI
Atto II
Scena I
Sinfonia
Scena II
Scena III
Scena IV
Scena V
Scena VI
Scena VII
Scena VIII
Scena IX
Scena X
Scena XI
Atto III
Scena I
Sinfonia
Scena II
Scena III
Scena IV
Scena V
Scena VI
Scena VII
Scena VIII
Scena IX
Scena X
Scena XI
Scena XII
Sinfonia
Scena ultima
Coro
Appendice
Arie della versione del 1736
Caro amico amplesso! al mio seno
(Cleofide,Poro; a. II, s. II)
Caro, vieni al mio seno
(Cleofide,Poro; a. III, s. ultima)
Chi vive amante sai che delira
(Erissena; a. I, s. IV)
Come il candore d'intatta neve
(Cleofide; appendice)
Come il candore d'intatta neve
(Erissena; a. III, s. V)
Compagni nell'amore se tolerar non sai
(Erissena; a. I, s. VIII)
D'un barbaro scortese non rammentar l'offese
(Alessandro; a. II, s. IV)
Di rendermi la calma prometti, oh speme infida
(Erissena; a. II, s. XI)
Digli, ch'io son fedele
(Cleofide; a. II, s. V )
Dopo notte atra e funesta splende in ciel più vago il sole
(Alessandro; appendice)
Dopo tanto penare è più grato il piacer
(Coro; a. III, s. ultima)
Dov'è? s'affretti per me la morte
(Poro; a. III, s. VIII)
Fermati, compagni
(Poro; a. I, s. I)
Mio ben, ricordati, se avvien ch'io mora (A)
(Gandarte; a. III, s. IX)
Mio ben, ricordati, se avvien ch'io mora (B)
(Gandarte; a. III, s. IX)
Mira virtù, che troppo va di se stessa altera
(Poro; appendice)
Per l'africane arene leon se vien cacciato
(Poro; appendice)
Risveglia lo sdegno, rammenta l'offesa
(Poro; a. III, s. I)
Se amor a que sto petto non fosse ignoto affetto
(Alessandro; a. I, s. XI)
Se il ciel mi divide dal caro mio sposo
(Cleofide; a. II, s. IX)
Se mai più sarò geloso
(Poro; a. I, s. V)
Se mai più sarò geloso
(Cleofide,Poro; a. I, s. [XII] XI)
Se mai turbo il tuo riposo
(Cleofide; a. I, s. VI)
Se possono tanto due luci vezzose
(Poro; a. I, s. VII)
Se troppo crede al ciglio colui che va per l'onde
(Cleofide; a. III, s. IV)
Se viver non poss'io lungi da te, mio bene
(Gandarte; a. II, s. X)
Senza procelle ancora si perde quel nocchiero
(Poro; a. II, s. VI)
Serbati a grandi imprese, acciò rimanga ascosa
(Alessandro; a. III, s. VI)
Son confusa pastorella, che nel bosco a notte oscura
(Erissena; a. III, s. X)
Spirto amato dell'idol mio, deh! raccogli
(Cleofide; a. III, s. XII)
Tiranna, la sorte a l'alma mia forte
(Poro; appendice)
Torrente cresciuto per torbida piena
(Alessandro; appendice)
Vedrai con tuo periglio
(Poro; a. I, s. II)
Vil trofeo d'un'alma imbelle
(Alessandro; a. I, s. III)
È prezzo leggiero d'un suddito il sangue
(Gandarte; a. I, s. I)
Presentazione della Poro, re dell'Indie di G. F. Haendel.