Atto terzo

 

Scena prima

Orrido bosco, in mezzo a cui vedesi un foltissimo arbore di mirto.
Rinaldo solo.

 Q 

Rinaldo

 
[N. 15a - Recitativo accompagnato]

 N 

RINALDO

Questa dunqu'è la selva? E dov'è il foco?  

I mostri, dove sono?

Altro non miro che verdi piante intorno

erger l'altera fronte:

altro non odo che il mormorar

de' placidi ruscelli,

e il tenero garrir de' pinti augelli.

Ah, colpa è ormai l'indugio:

sotto il ferro cada il mirto fatal...

Ma qual soave odor d'intorno spira:

e giunge l'alma, la destra a indebolir...

Quai prende il bosco nuove sembianze amene

e seduttrici...

(escono alcune ninfe con ghirlande e corone di fiori, fra le quali Zelmira da ninfa)

<- ninfe, Zelmira

 

Quai ninfe abitatrici de' rozzi tronchi  

dall'annose piante sorgono, ohimè!

Che mai sarà?

(s'ode dolce sinfonia)

 

Quel suono che m'alletta,  

onde vien? Qualunque fia,

non vedrà vacillar la gloria mia.

 
[N. 15b - Aria]

 N 

ZELMIRA

Torna pure al caro bene,  

che t'aspetta in queste piante,

non guerrier, ma torna amante

le sue pene a consolar.

Questo cielo e questo bosco

già finora oscuro e fosco

or riveste un lieto aspetto

i tuoi passi a secondar.

 
[N. 16a - Recitativo accompagnato]

 N 

RINALDO

Qual tumulto d'idee m'eccita in seno  

questa dolce armonia? Forse la sede

questa sarà de' fortunati amanti...

Ah, si vincan gl'incanti

e il seduttore canto non s'oda.

Olà, sgombrate il varco, insidiose larve,

a' passi miei:

sperate forse essermi inciampo?

(si libera dalle ninfe)

Invano folle idea di piacere

in me si desta.

(all'alzar della spada per dare il colpo al mirto, questo s'apre, e n'esce Armida pallida, e contraffatta co' capelli sparsi, vestita di nero, con verga magica in mano)

Zelmira, ninfe ->

<- Armida

 
[N. 16b - Aria]

 N 

ARMIDA

Ah, non ferir: t'arresta,    

passami prima il core,

ti muova il mio dolore,

abbi di me pietà.

S

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[N. 17a - Recitativo accompagnato]

 N 

RINALDO

(Che inopportuno incontro!)  

Armida! Oh dio!

ARMIDA

Pur ti riveggo! Ah, non volendo ancora

torni a chi fuggi.

A che ne vieni?

Amante qui giungi, oppur nemico?

Il ricco ponte, il grato ameno albergo

io qui per un nemico preparato non ho.

RINALDO

(Sogno o son desto? È quest'Armida,

oppure una larva rimiro?)

ARMIDA

E pensi, e taci? Forse nemico ancor?

RINALDO

(Non più. Del duce si eseguisca il comando.)

(s'incammina per tagliare il mirto, mentre Armida s'oppone)

ARMIDA

Arresta i colpi.

Non soffro oltraggio tal.

Se vuoi, crudele, troncar le piante,

al braccio tuo qui mille n'offre la selva.

Ah! Solo al caro mirto

perdoni il ferro.

Ah! Se giammai provasti amor per me,

se tutto in seno estinto non hai

l'antico ardor:

deh, non negarmi questo infelice don.

(vuole prender Rinaldo per mano, egli la rigetta con impeto)

RINALDO

Va', le lusinghe io più non curo,

il mirto al suol rovini:

ti opponi invano.

ARMIDA

Ingrato! E ancor disprezzi

il mio tenero amor?

Volli di nuovo tentar l'usate vie, crudel;

ma vano è già tutto con te... s'adopri alfine

il trattenuto sdegno.

Ah, se non sai

che può Armida sdegnata, or lo vedrai.

 
(parte Armida furiosa facendo segni con la verga magica; s'oscura la scena, Rinaldo si scoraggia)

Armida ->

 
Recitativo

RINALDO

Oh dio! Dove mi trovo?  

Qual orribile suon mi scuote,

e quale caligine profonda il ciel ricopre?

(nell'avanzarsi Rinaldo verso il mirto sortono le furie, che lo perseguitano e lo tengono lontano dal mirto)

<- furie

 

Che veggio! Orrende furie!  

Ah, vien manco il valore!

O ciel! Che pena!

Me in me più non ritrovo.

Ohimè, vacillo...

La patria... il mondo... il mio dovere...

Oh dio! Smanio...

gelo... m'arresto...

Che terribile orror! Che inferno è questo?

 
[N. 17b - Aria]

 N 

Dèi pietosi, in tal cimento    

par che manchi il mio valor.

Ah non so, se quel ch'io sento

sia viltade o sia timor.

Ma si vinca ormai da forte:

non m'involi alcun la palma.

Ah ch'io gelo... Manca l'alma,

agitar mi sento il cor.

Dèi pietosi! Manca l'alma,

agitar mi sento il cor.

S

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[N. 18a - Recitativo accompagnato]

 N 

 

Ed io m'arresto? Che viltà!  

D'invito sian gl'inciampi al cimento:

e fiamme e armate schiere

nulla potranno, e mi saprò fra voi

aprire il bel cammin noto agl'eroi.

 
(dopo breve contrasto Rinaldo batte il mirto con la spada; si cangia tutta la scena nell'accampamento degl'europei, e le furie e la selva spariscono)

furie ->

 
 

Scena seconda

Campo de' franchi.

 Q 

 
[N. 18b - Marcia]

 N 

 

<- Ubaldo, soldati

Recitativo

RINALDO

Ho vinto. Già sento il core a rimettersi  

in calma... Oh ciel! Già torna Armida...

UBALDO

Disperato consiglio a noi la guida.

 

<- Armida, Idreno, Zelmira

ARMIDA

(entrando, seguita da Idreno e Zelmira)  

Ah traditor!

UBALDO

Altrove vanne lungi, o superba.

ARMIDA

Barbaro, non potrai!

RINALDO

Armida... (Oh cielo! Intenerir mi sento!)

IDRENO

(Pure la raggiungiam.)

ZELMIRA

(Ma invan lei giunse.)

RINALDO

Sentimi: e questi sian gl'ultimi accenti

un'altra volta, il giuro,

a te ritornerò, bell'idol mio...

Armida, addio.

ARMIDA

No, no, seguirti voglio

furente, disperata;

ecco del mio furor la prova estrema,

empio, rimira, impallidisci, e trema.

 
(al cenno d Armida comparisce un carro infernale)
 
[N. 19 - Finale]

 N 

ARMIDA, ZELMIRA E IDRENO

Astri che in ciel splendete,  

numi che giusti siete,

tranquillo non lasciate

l'infido traditor.

ARMIDA

Vanne, crudel spietato,

va' tra le morti e il sangue

ché nel mirarti esangue

lieto il mio cor sarà.

RINALDO

Cangia, crudele, i voti,

frena quel labbro almeno;

se mi vedessi il seno,

io ti farei pietà.

UBALDO

Già la guerriera tromba

alla partenza invita.

RINALDO

Armida, addio, mia vita, addio!

ARMIDA

Mostro di crudeltà!

TUTTI

Oh sorte iniqua avara,

oh divisione amara

ch'all'alme innamorate

d'esempio ognor sarà.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Orrido bosco, in mezzo a cui vedesi un foltissimo arbore di mirto.

Rinaldo
 

[N. 15a - Recitativo accompagnato]

Questa dunqu'è la selva? E dov'è il foco?

Rinaldo
<- ninfe, Zelmira

(Zelmira da ninfa)

Quai ninfe abitatrici de' rozzi tronchi

(s'ode dolce sinfonia)

Quel suono che m'alletta

[N. 15b - Aria]

[N. 16a - Recitativo accompagnato]

Qual tumulto d'idee m'eccita in seno

Rinaldo
Zelmira, ninfe ->
Rinaldo
<- Armida

[N. 16b - Aria]

[N. 17a - Recitativo accompagnato]

Che inopportuno incontro!

Rinaldo
Armida ->

(s'oscura la scena)

Oh dio! Dove mi trovo?

Rinaldo
<- furie

Che veggio! Orrende furie!

[N. 17b - Aria]

[N. 18a - Recitativo accompagnato]

Ed io m'arresto? Che viltà!

Rinaldo
furie ->

Campo de' franchi.

[N. 18b - Marcia]

Rinaldo
<- Ubaldo, soldati

Ho vinto. Già sento il core a rimettersi

Rinaldo, Ubaldo, soldati
<- Armida, Idreno, Zelmira

Ah traditor!

(comparisce un carro infernale)

[N. 19 - Finale]

Armida, Zelmira e Idreno, Rinaldo, Ubaldo, poi Tutti
Astri che in ciel splendete
 
Scena prima Scena seconda
Sala nella reggia di Damasco per l'adunanze del consiglio; trono, e sedili per i satrapi. Scoscesa montagna, sulle cime della quale scopresi il castello d'Armida. Gabinetto d'Armida. Giardino nel palazzo d'Armida. Accampamento degl'europei. Orrido bosco, in mezzo a cui vedesi un foltissimo arbore di mirto. Campo de' franchi.
[Ouverture] [N. 1 - Aria] [N. 2 - Aria] [N. 3a - Recitativo accompagnato] [N. 3b - Aria] [N. 4 - Marcia] [N. 5 - Aria] [N. 6a - Recitativo accompagnato] [N. 6b - Aria] [N. 7a - Recitativo accompagnato] [N. 7b - Duetto] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11a - Recitativo accompagnato] [N. 11b - Aria] [N. 12a - Recitativo accompagnato] [N. 12b - Aria] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Terzetto] [N. 15a - Recitativo accompagnato] [N. 15b - Aria] [N. 16a - Recitativo accompagnato] [N. 16b - Aria] [N. 17a - Recitativo accompagnato] [N. 17b - Aria] [N. 18a - Recitativo accompagnato] [N. 18b - Marcia] [N. 19 - Finale]
Atto primo Atto secondo

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