Atto primo

 

Scena prima

Bosco presso il campo d'Attila. È notte; nel vicino ruscello brillano i raggi della luna.
Odabella sola.

 Q 

Odabella

 
[N. 6 - Scena e romanza]

 N 

 

ODABELLA

Liberamente or piangi...  

sfrenati, o cor. La queta ora, in che posa

han pur le tigri, io sola

scorro di loco in loco.

Eppur sempre quest'ora attendo, invoco.

 

Oh! Nel fuggente nuvolo    

non sei tu, padre, impresso?...

cielo! Ha mutato immagine!

Il mio Foresto è desso.

Sospendi, o rivo, il murmure,

aura, non più fremir,

ch'io degli amati spiriti

possa la voce udir. ~

S

Sfondo schermo () ()

 

 

Qual suon di passi!  

 

Scena seconda

Foresto, in costume barbaro, e detta.

<- Foresto

 
[N. 7 - Scena e duetto]

 N 

 

FORESTO

Donna! ~  

ODABELLA

Gran dio!

FORESTO

Ti colgo alfine! ~

ODABELLA

Sì... la sua voce!

Tu... tu! Foresto? ~ Tu, l'amor mio?

Foresto, ~ io manco! M'affoga il cor!

Tu mi respingi? ~ Tu! ~ Sì feroce?

FORESTO

Né a me dinanzi ~ provi terror?

ODABELLA
(riscuotendosi)

Ciel! Che dicesti? ~

FORESTO

T'infingi invano:

tutto conosco, ~ tutto spiai! ~

Per te d'amore, ~ furente, insano,

sprezzai perigli, ~ giunto son qui!

Qual io ti trovi, ~ barbara, il sai...

ODABELLA

Tu!... tu, Foresto, ~ parli così?

 

FORESTO

Sì, quell'io son, ravvisami,  

che tu tradisti, infida;

qui fra le tazze e i cantici

sorridi all'omicida...

E la tua patria in cenere

pur non ti cade in mente

del padre tuo morente

l'angoscia, lo squallor...

 

ODABELLA

Col tuo pugnal feriscimi...

non col tuo dir, Foresto;

non maledir la misera...

crudele inganno è questo!

Padre, puoi tu ben leggere

dentro il mio sen dal cielo...

oh! digli tu, se anelo

d'alta vendetta in cor.

 

FORESTO

Va'! ~ Racconta al sacrilego infame,  

ch'io sol resto a sbramar la sua fame.

ODABELLA

Deh! Pe 'l cielo, pei nostri parenti,

deh! M'ascolta o m'uccidi, crudele!

FORESTO

Che vuoi dirmi?

ODABELLA

Foresto, rammenti

di Giuditta che salva Israele?

Da quel dì che ti pianse caduto

con suo padre sul campo di gloria,

rinnovar di Giuditta l'istoria

Odabella giurava al signor.

FORESTO

Dio! Che intendo!

ODABELLA

La spada del mostro,

vedi, è questa! Il signor l'ha voluto!

FORESTO

Odabella a' tuoi piedi mi prostro...

ODABELLA

Al mio sen! S'addoppia il valor!

 

ODABELLA E FORESTO

Oh, t'inebria nell'amplesso,  

gioia immensa, indefinita!

Nell'istante a noi concesso

si disperde il corso duol!

Ah! Qui si effonde in una sola

di due miseri la vita...

noi ravviva, noi consola

una speme, un voto sol.

 
 

Scena terza

Tenda d'Attila. Sopra il suolo, coperto da una pelle di tigre, è disteso Uldino che dorme. In fondo, alla sinistra, per mezzo di una cortina sollevata a mezzo, la quale forma come una stanza appartata, scorgesi Attila in preda al sonno sopra il letto orientale assai basso, e coperto egualmente di pelli di tigre.

 Q 

Uldino, Attila

 
[N. 8 - Scena e aria]

 N 

 

ATTILA

(balzando esterrefatto)

Uldino! Uldin!  

ULDINO

Mio re!

ATTILA

Non hai veduto?

ULDINO

Che mai?

ATTILA

Tu non udisti?

ULDINO

Io? Nulla.

ATTILA

Eppur feroce

qui s'aggirava. Ei mi parlò... sua voce

parea vento in caverna!

ULDINO

Oh re, d'intorno

tutto è silenzio... della vigil scolta

batte soltanto il piè.

ATTILA

Mio fido, ascolta!

 

Mentre gonfiarsi l'anima  

parea dinanzi a Roma,

imman m'apparve un veglio

che m'afferrò la chioma...

Il senso ebb'io travolto,

la man gelò sul brando;

ei mi sorrise in volto,

e tal mi fe' comando:

«Di flagellar l'incarco

contro i mortali hai sol:

t'arretra! Or chiuso è il varco;

questo de' numi è il suol!»

In me tai detti suonano

cupi, fatali ancor,

e l'alma in petto ad Attila

s'agghiaccia pe 'l terror.

Brano musicale ()

 

ULDINO

Raccapriccio! E che far pensi?  

ATTILA
(riaccendendosi)

Or son liberi i miei sensi!

Ho rossor del mio spavento.

Chiama i druidi, i duci, i re.

Già più rapido del vento,

Roma iniqua, volo a te.

 
(Uldino esce)

Uldino ->

 

Scena quarta

Attila solo.

 

Oltre a quel limite  

t'attendo, o spettro!

Vietarlo ad Attila

chi mai potrà?

Vedrai se pavido

io là m'arretro,

se alfin me vindice

il mondo avrà.

 

Scena quinta

Uldino, Druidi, Duci, Re e detto.

<- Uldino, druidi, duci, re

 
[N. 9 - Finale I]

 N 

 

CORO

Parla, imponi.  

ATTILA

L'ardite mie schiere

sorgan tutte alle trombe guerriere:

è Wodan che or Roma m'addita;

moviam tosto.

CORO

Sia gloria a Wodan.

Allo squillo, che al sangue ne invita,

pronti ognora i tuoi fidi saran.

 
Le trombe squillano tutto d'intorno; succede subito ed esce la seguente religiosa armonia di

VOCI
interne lontano

Vieni. Le menti visita,

o spirito creator;

dalla tua fronte piovere

fanne il vital tesor.

 

ATTILA

Che fia! Non questo è l'eco  

delle mie trombe! Aprite, olà!

 
 

Scena sesta

Il campo d'Attila.
Dalla collina in fondo vedesi avanzare, preceduta da Leone e da sei Anziani, processionalmente una schiera di Vergini e Fanciulli in bianche vesti recanti palme.
La scena è ingombra dalle schiere d'Attila in armi. Fra la moltitudine appare Foresto con visiera calata, Odabella, e detti.

 Q 

Attila, Uldino, schiere di Attila, Foresto, Odabella

<- vergini, fanciulli, Leone, anziani

 

ATTILA

Chi viene?  

 

CORO
(di vergini e fanciulli sempre avanzandosi)

I guasti sensi illumina,  

spirane amor in sen.

L'oste debella e spandasi

di pace il bel seren.

 

ATTILA

(commovendosi a poco a poco)

Uldino! è quello il bieco  

fantasma!... il vo' sfidar... chi mi trattien?

LEONE

«Di flagellar l'incarco

contro i mortal hai sol:

t'arretra! Or chiuso è il varco;

questo de' numi è il suol!»

ATTILA

Gran dio! Le note stesse

che la tremenda visîon m'impresse.

(egli leva la testa al cielo sopraffatto da subito terrore. Tutti restano sorpresi e smarriti)
 

ATTILA

(No!... non è sogno ~ ch'or l'alma invade!

Son due giganti ~ che investon l'etra...

fiamme son gli occhi, ~ fiamme le spade...

le ardenti punte ~ giungono a me.

Spiriti, fermate. ~ Qui l'uom s'arretra;

dinanzi ai numi ~ prostrasi il re!)

ODABELLA, LEONE, FORESTO E VERGINI

Oh, dell'eterno ~ mira virtute!

Da un pastorello ~ vinto è Golia,

da umil fanciulla ~ l'uomo ha salute,

da gente ignota ~ sparsa è la fé...

Dinanzi a turba ~ devota e pia

ora degli empi ~ s'arretra il re!

Insieme

CORO E ULDINO

(Sordo ai lamenti ~ par de' fratelli,

vago di sangue, ~ di pugne solo,

la flebil voce ~ di pochi imbelli

qual nuovo senso ~ suscita in me?

Qual possa è questa! ~ Prostrato al suolo

la prima volta ~ degli Unni il re!)

 

Fine (Atto primo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Bosco presso il campo d'Attila, vicino roma; è notte.

Odabella
 

[N. 6 - Scena e romanza]

Liberamente or piangi

Qual suon di passi!

Odabella
<- Foresto

[N. 7 - Scena e duetto]

Donna! / Gran dio!

Odabella e Foresto
Oh, t'inebria nell'amplesso

Tenda d'Attila.

Uldino, Attila
 

[N. 8 - Scena e aria]

Uldino! Uldin!

Attila
Uldino ->
Attila
<- Uldino, druidi, duci, re

[N. 9 - Finale I]

Coro, Attila, voci interne
Parla, imponi / L'ardite mie schiere

(le trombe squillano tutto d'intorno)

 

Che fia! Non questo è l'eco

Campo d'Attila.

Attila, Uldino, schiere di Attila, Foresto, Odabella
 
Attila, Uldino, schiere di Attila, Foresto, Odabella
<- vergini, fanciulli, Leone, anziani

Chi viene?

Uldino|È quello il bieco fantasma

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta
Piazza di Aquileja. Notte. Tutto all'intorno è un miserando cumulo di rovine. Rio-Alto nelle lagune adriatiche. Sopra palafitte sorgono capanne. Sul davanti sorge un altare di sassi.... Bosco presso il campo d'Attila, vicino roma; è notte. Tenda d'Attila. Campo d'Attila. Campo d'Ezio. Scorgesi la grande città dei sette colli. Campo d'Attila come nell'atto primo. La notte è rischiarata da fiamme che irrompono da tronchi di quercia. Bosco, che divide il campo di Attila da quello di Ezio. Mattino.
[N. 1 - Preludio] [N. 2 - Introduzione] [N. 3 - Scena e cavatina] [N. 4 - Duetto] [N. 5 - Scena e cavatina] [N. 6 - Scena e romanza] [N. 7 - Scena e duetto] [N. 8 - Scena e aria] [N. 9 - Finale I] [N. 10 - Scena e aria] [N. 11 - Finale II] [N. 12 - Scena e romanza] [N. 13 - Terzetto] [N. 14 - Quartetto finale]
Prologo Atto secondo Atto terzo

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