Atto secondo

 

Scena prima

Gabinetto nel palazzo di don Ramiro.
Cavalieri, don Magnifico, entrando con Clorinda e Tisbe sotto il braccio, ed osservando i Cavalieri che partono.

 Q 

(nessuno)

<- cavalieri, Magnifico, Clorinda, Tisbe

 
[Introduzione. Coro di Cavaleri]

 N 

CORO

Ah! della bella incognita  

l'arrivo inaspettato

peggior assai del fulmine

per certe ninfe è stato.

La guardano, e taroccano,

sorridono; ma fremono,

hanno una lima in core

che a consumar le va.

Guardate! Già regnavano!

Ci ho gusto. Ah ah ah.

(partono deridendole)

cavalieri ->

 
Recitativo

MAGNIFICO
(in collera caricata)

Mi par che quei birbanti  

ridessero di noi sotto cappotto.

Corpo del mosto cotto!

Fo un cavaliericidio.

TISBE

Papà, non v'inquietate.

MAGNIFICO

(passeggiando)

Ho nella testa

quattro mila pensieri. Ci mancava

quella madama anonima.

CLORINDA

E credete

che del principe il core ci contrasti?

Somiglia Cenerentola e vi basti.

MAGNIFICO

Somiglia tanto e tanto

che son due gocce d'acqua, e quando a pranzo

faceva un certo verso con la bocca,

brontolavo fra me: per Bacco, è lei.

Ma come dagli Ebrei

prender l'abito a nolo! aver coraggio

di venire fra noi?

E poi parlar coi linci e squinci? e poi

starsene con sì gran disinvoltura,

e non temere una schiaffeggiatura?

TISBE

Già già questa figliastra

fino in chi la somiglia è a noi funesta.

MAGNIFICO

Ma tu sai che tempesta

mi piomberebbe addosso,

se scuopre alcun come ho dilapidato

il patrimonio suo! Per abbigliarvi,

al verde l'ho ridotto. È diventato

un vero sacco d'ossa. Ah se si scopre,

avrei trovato il resto del carlino.

CLORINDA

(con aria di mistero)

E paventar potete a noi vicino?

MAGNIFICO

Vi son buone speranze?

CLORINDA

Eh! niente niente.

TISBE

Posso dir ch'è certezza.

CLORINDA

Io quasi quasi

potrei dar delle cariche.

TISBE

In segreto

mi ha detto: anima mia,

ha fatto un gran sospiro, è andato via.

CLORINDA

Un sospiro cos'è? quando mi vede

subito ride.

MAGNIFICO

(riflettendo e guardando ora l'una ora l'altra)

Ah! dunque

qui sospira, e qui ride.

CLORINDA

Dite, papà barone

voi che avete un testone:

qual è il vostro pensier? ditelo schietto.

MAGNIFICO

Giocato ho un ambo e vincerò l'eletto.

Da voi due non si scappa; oh come, oh come,

figlie mie benedette,

si parlerà di me nelle gazzette!

Questo è il tempo opportuno

per rimettermi in piedi. Lo sapete,

io sono indebitato.

Fino i stivali a tromba ho ipotecato.

Ma che flusso e riflusso

avrò di memoriali! ah questo solo

è il paterno desìo.

Che facciate il rescritto a modo mio.

C'intenderem fra noi;

viscere mie, mi raccomando a voi.

 
[Aria]

 N 

MAGNIFICO

Sia qualunque delle figlie    

che fra poco andrà sul trono,

ah! non lasci in abbandono

un magnifico papà.

Già mi par che questo e quello,

conficcandomi a un cantone

e cavandosi il cappello,

incominci: sor barone:

alla figlia sua reale

porterebbe un memoriale?

Prende poi la cioccolata,

e una doppia ben coniata

faccia intanto scivolar.

Io rispondo: eh sì, vedremo.

Già è di peso? Parleremo,

da palazzo può passar.

Mi rivolto: e vezzosetta,

tutta odori e tutta unguenti,

mi s'inchina una scuffietta

fra sospiri e complimenti:

baroncino! Si ricordi

quell'affare, e già m'intende;

senza argento parla ai sordi.

La manina alquanto stende,

fa una piastra sdrucciolar.

Io galante: occhietti bei!

Ah! per voi che non farei!

Io vi voglio contentar!

Mi risveglio a mezzo giorno:

suono appena il campanello,

che mi vedo al letto intorno

supplichevole drappello:

questo cerca protezione;

quello ha torto e vuol ragione;

chi vorrebbe un impieguccio;

chi una cattedra ed è un ciuccio;

chi l'appalto delle spille,

chi la pesca dell'anguille,

ed intanto in ogni lato

sarà zeppo e contornato

di memorie e petizioni,

di galline, di sturioni,

di bottiglie, di broccati,

di candele e marinati,

di ciambelle e pasticcetti,

di canditi e di confetti,

di piastroni, di dobloni,

di vaniglia e di caffè.

Basta basta, non portate!

Terminate, ve n'andate?

Serro l'uscio a catenaccio.

Importuni, seccatori,

fuori fuori, via da me.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Magnifico ->

 
Recitativo

TISBE

(accostandosi in confidenza)

Di': sogni ancor che il principe  

vada pensando a te?

CLORINDA

Me lo domandi?

TISBE

Serva di vostr'altezza.

CLORINDA

A' suoi comandi.

 
(partono, scostandosi e complimentandosi ironicamente)

Clorinda, Tisbe ->

 

Scena seconda

Ramiro, indi Cenerentola fuggendo da Dandini; poi Alidoro in disparte.

<- Ramiro

 

RAMIRO

Ah! Questa bella incognita  

con quella somiglianza all'infelice,

che mi colpì stamane,

mi va destando in petto

certa ignota premura... Anche Dandini

mi sembra innamorato.

Eccoli: udirli or qui potrò celato.

(si nasconde)

 

<- Cenerentola, Dandini, Alidoro

DANDINI

Ma non fuggir, per Bacco! quattro volte  

mi hai fatto misurar la galleria.

CENERENTOLA

O mutate linguaggio, o vado via.

DANDINI

Ma che? Il parlar d'amore

è forse una stoccata?

CENERENTOLA

Ma io d'un altro sono innamorata!

DANDINI

E me lo dici in faccia?

CENERENTOLA

Ah! mio signore,

deh! non andate in collera

col mio labbro sincero.

DANDINI

Ed ami?

CENERENTOLA

Scusi...

DANDINI

Ed ami?

CENERENTOLA

Il suo scudiero.

RAMIRO

(palesandosi)

Oh gioia! anima mia!

ALIDORO

(mostrando il suo contento)

(Va a meraviglia!)

RAMIRO

Ma il grado e la ricchezza

non seduce il tuo core?

CENERENTOLA

Mio fasto è la virtù, ricchezza è amore.

RAMIRO

Dunque saresti mia?

CENERENTOLA

Piano, tu devi pria

ricercarmi, conoscermi, vedermi,

esaminar la mia fortuna.

RAMIRO

Io teco,

cara, verrò volando.

CENERENTOLA

Fermati: non seguirmi. Io te 'l comando.

RAMIRO

E come dunque?

CENERENTOLA

(gli dà un smaniglio)

Tieni.

Cercami; e alla mia destra

il compagno vedrai.

E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai.

(parte)

Cenerentola ->

 
(momento di silenzio)
 

RAMIRO

Dandini, che ne dici?

DANDINI

Eh! dico che da principe

sono passato a far da testimonio.

 
[Recitativo e aria]

 N 

RAMIRO

«E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai.»  

Quali enigmi son questi?

(scopre Alidoro)

Ah! mio sapiente

venerato maestro. Il cor m'ingombra

misterioso amore.

Che far degg'io?

ALIDORO

Quel che consiglia il core

RAMIRO

(a Dandini)

Principe non sei più: di tante sciocche

si vuoti il mio palazzo.

(chiamando i seguaci che entrano)

Olà miei fidi,

sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti...

così potessi aver l'ali dei venti.

<- seguaci

 

Sì, ritrovarla io giuro.    

Amore, amor mi muove:

se fosse in grembo a Giove,

io la ritroverò.

(contempla lo smaniglio)

Pegno adorato e caro

che mi lusinghi almeno.

Ah come al labbro e al seno,

come ti stringerò!

S

 

CORO

Oh! qual tumulto ha in seno

comprenderlo non so.

RAMIRO

Noi voleremo, ~ domanderemo,

ricercheremo, ~ ritroveremo.

Dolce speranza, ~ freddo timore

dentro al mio cuore ~ stanno a pugnar.

Amore, amore ~ m'hai da guidar.

Insieme

CORO

Noi voleremo, ~ domanderemo,

ricercheremo, ~ ritroveremo.

Dolce speranza, ~ freddo timore

dentro al suo cuore ~ stanno a pugnar.

Amore, amore ~ l'hai da guidar.

 
(parte con i seguaci)

Ramiro, seguaci ->

 

Scena terza

Dandini, Alidoro; indi don Magnifico.

 
Recitativo

ALIDORO

(La notte è omai vicina.  

Col favor delle tenebre,

rovesciandosi ad arte la carrozza

presso la casa del baron, potrei...

son vicini alla meta i desir miei.)

(parte frettoloso)

Alidoro ->

 

DANDINI

(passeggiando)

Ma dunque io sono un ex? dal tutto al niente

precipito in un tratto?

Veramente ci ho fatto

una bella figura!

 

MAGNIFICO

(entra premuroso)

Scusi la mia premura...

ma quelle due ragazze

stan con la febbre a freddo. Si potrebbe

sollecitar la scelta.

<- Magnifico

DANDINI

È fatta, amico.

MAGNIFICO

(con sorpresa, in ginocchio)

È fatta! ah! per pietà! dite, parlate:

è fatta! e i miei germogli...

in queste stanze a vegetar verranno?

DANDINI

(alzandolo)

Tutti poi lo sapranno;

per ora è un gran segreto.

MAGNIFICO

E quale, e quale?

Clorindina o Tisbetta?

DANDINI

Non giudicate in fretta.

MAGNIFICO

Lo dica ad un papà.

DANDINI

Ma silenzio.

MAGNIFICO

Si sa; via, dica presto.

DANDINI

(andando ad osservare)

Non ci ode alcuno?

MAGNIFICO

In aria

non si vede una mosca.

DANDINI

È un certo arcano

che farà sbalordir.

MAGNIFICO

(smaniando)

Sto sulle spine.

DANDINI

(annoiato, portando una sedia)

Poniamoci a sedere.

MAGNIFICO

Presto, per carità.

DANDINI

Voi sentirete

un caso assai bizzarro.

MAGNIFICO

(Che volesse

maritarsi con me!)

DANDINI

Mi raccomando.

MAGNIFICO

(con smania che cresce)

Ma si lasci servir.

DANDINI

Sia sigillato

quanto ora udrete dalla bocca mia.

MAGNIFICO

Io tengo in corpo una segreteria.

 
[Duetto]

 N 

DANDINI

Un segreto d'importanza,    

un arcano interessante

io vi devo palesar.

È una cosa stravagante,

vi farà trasecolar.

S

Sfondo schermo () ()

MAGNIFICO

Senza battere le ciglia,

senza manco trarre il fiato

io mi pongo ad ascoltar.

Starò qui petrificato,

ogni sillaba a contar.

DANDINI

(Oh! che imbroglio! che disdetta!

Non so come cominciar.)

MAGNIFICO

(Ve' che flemma maledetta,

si sbrigasse a incominciar.)

DANDINI

Uomo saggio e stagionato

sempre meglio ci consiglia.

Se sposassi una sua figlia,

come mai l'ho da trattar?

MAGNIFICO

(Consiglier son già stampato.)

Ma che eccesso di clemenza!

Mi stia dunque Sua eccellenza...

Bestia!... Altezza, ad ascoltar.

Abbia sempre pronti in sala

trenta servi in piena gala,

due staffieri ~ sei cocchieri,

tre portieri ~ due braccieri,

cento sedici cavalli,

duchi, conti e marescialli

a dozzine convitati,

pranzi sempre coi gelati

poi carrozze, poi bombè,

ed innanzi colle fiaccole

per lo meno sei lacchè.

DANDINI

Vi rispondo senza arcani

che noi siamo assai lontani.

Ho un lettino ~ uno stanzino;

ma piccino ~ ma meschino.

Io non uso far de' pranzi;

mangio sempre degli avanzi,

non m'accosto a' gran signori,

tratto sempre servitori.

Me ne vado sempre a piè,

o di dietro una scappavia,

se qualcun mi vuol con sé.

MAGNIFICO

Non corbella?

DANDINI

Gliel prometto.

MAGNIFICO

Questo dunque?

DANDINI

È un romanzetto.

È una burla il principato,

sono un uomo mascherato.

Ma venuto è il vero principe

m'ha strappata alfin la maschera.

Io ritorno al mio mestiere:

son Dandini il cameriere.

Rifar letti, spazzar abiti

far la barba e pettinar.

MAGNIFICO

Ah che questa è una sassata

che fischiando inaspettata

mi dà in fronte e all'improvviso

mi fa in terra stramazzar.

Insieme

DANDINI

Ah che questa è una sassata

che fischiando inaspettata

gli dà in fronte e all'improvviso

lo fa in terra stramazzar.

 

MAGNIFICO

Di quest'ingiuria,

di quest'affronto

il vero principe

mi renda conto.

DANDINI

Oh non s'incomodi

non farà niente.

Ma parta subito,

immantinente.

MAGNIFICO

Non partirò.

DANDINI

Lei partirà.

MAGNIFICO

Sono un barone.

DANDINI

Pronto è il bastone.

MAGNIFICO

Ci rivedremo,

ci parleremo!

DANDINI

Ci rivedremo,

ci parleremo!

MAGNIFICO

Non partirò.

DANDINI

Lei partirà.

MAGNIFICO

Tengo nel cerebro

un contrabbasso

che basso basso

frullando va.

Da cima a fondo,

poter del mondo!

Che scivolata,

che gran cascata!

Eccolo eccolo

tutti diranno

mi burleranno

per la città.

DANDINI

Povero diavolo!

È un gran sconquasso

che d'alto in basso

piombar lo fa.

Vostr'eccellenza

abbia prudenza.

Se vuol rasoio,

sapone e pettine,

saprò arricciarla,

sbarbificarla...

ah ah! guardatelo,

l'allocco è là.

 
(partono)

Dandini, Magnifico ->

 

Scena quarta

Alidoro solo.

<- Alidoro

 

 

Mi seconda il destino. Amor pietoso  

favorisce il disegno. Anche la notte

procellosa ed oscura

rende più natural quest'avventura.

La carrozza già è in pronto; ov'è Dandini?

Seco lo vuol nel suo viaggio. Oh come

indocile s'è fatto ed impaziente!

Che lo pizzica amor segno evidente.

(entra)

Alidoro ->

 
 

Scena quinta

Sala terrena con camino in casa di don Magnifico.
Cenerentola nel solito abito accanto al fuoco.

 Q 

Cenerentola

 
[Canzone]

 N 

 

Una volta c'era un re,  

che a star solo s'annoiò;

cerca, cerca, ritrovò!

Ma il volean sposar in tre.

Cosa fa?

Sprezza il fasto e la beltà,

e alla fin scelse per sé

l'innocenza e la bontà.

La la là

li li lì

la la là.

 
Recitativo

 

(guarda lo smaniglio)

Quanto sei caro! E quello  

cui dato ho il tuo compagno,

è più caro di te. Quel signor principe

che pretendea con quelle smorfie? Oh bella!

Io non bado a' ricami, ed amo solo

bel volto e cor sincero,

e do la preferenza al suo scudiero.

Le mie sorelle intanto... ma che occhiate!

Parean stralunate!

(s'ode bussare fortemente, ed apre)

Qual rumore!

(Uh? chi vedo! che ceffi!) Di ritorno!

Non credea che tornasse avanti giorno.

 

Scena sesta

Don Magnifico, Clorinda, Tisbe e detta.

<- Magnifico, Clorinda, Tisbe

 

CLORINDA

(entrando, accennando Cenerentola)

(Ma! ve l'avevo detto...)  

MAGNIFICO

(Ma cospetto! cospetto!

Similissime sono affatto affatto.

Quella è l'original, questa è il ritratto.)

Hai fatto tutto?

CENERENTOLA

Tutto.

Perché quel ceffo brutto

voi mi fate così?

MAGNIFICO

Perché, perché...

per una certa strega

che rassomiglia a te...

CLORINDA

Su le tue spalle

quasi mi sfogherei.

CENERENTOLA

Povere spalle,

cosa c'hanno che far?

 
Cominciano lampi e tuoni, indi si sente il rovesciarsi di una carrozza.
 

TISBE

Oh fa mal tempo!  

Minaccia un temporale.

MAGNIFICO

Altro che temporale!

Un fulmine vorrei

che incenerisse il camerier...

CENERENTOLA

Ma dite,

cosa è accaduto? avete

qualche segreta pena?

MAGNIFICO

(con impeto)

Sciocca! va' là, va' a preparar la cena.

CENERENTOLA

Vado sì, vado. (Ah che cattivo umore.

Ah! lo scudiere mio mi sta nel core.)

(parte)

Cenerentola ->

 
[Temporale]

 N 

 

Scena settima

Don Magnifico, Tisbe, Clorinda, indi Ramiro da principe e Dandini.

 
Recitativo parlante

MAGNIFICO

Svergognata mia prole. (Ma che tempo!  

Piove a diluvio!)

CLORINDA

Zitto... non sentite?

(si sente cadere una carrozza)

MAGNIFICO

Una carrozza.

CLORINDA

Che gran botto!

MAGNIFICO

È fatta.

Non si rialza più.

TISBE

Forse qualcuno

rovesciato sarà.

DANDINI
(di dentro)

Soccorso... aita...

TISBE

Corriamo a sollevarli.

CLORINDA

Scioccarella!

Che importa a te di chi si rompe il collo?

 
(si sente bussare)

MAGNIFICO

Diavolo! chi sarà!

(apre, entra Dandini, indi don Ramiro)

<- Dandini, Ramiro

 

DANDINI

Scusate, amico.  

La carrozza del principe

ribaltò...

(riconoscendo don Magnifico)

ma chi vedo?

MAGNIFICO

Uh! Siete voi!

Ma il principe dov'è?

DANDINI

(accennando Ramiro)

Lo conoscete!

MAGNIFICO

(rimanendo sorpreso)

Lo scudiero? Oh! guardate.

RAMIRO

Signore perdonate

se una combinazione...

MAGNIFICO

Che dice! Si figuri! mio padrone!

(alle figlie)

(Eh non senza perché venuto è qua.

La sposa, figlie mie, fra voi sarà.)

Ehi, presto, Cenerentola,

porta la sedia nobile.

RAMIRO

No, no: pochi minuti. Altra carrozza

pronta ritornerà.

MAGNIFICO

Ma che! gli pare!

CLORINDA

(con premura verso le quinte)

Ti sbriga, Cenerentola.

 

Scena ottava

Cenerentola recando una sedia nobile a Dandini, che crede il principe.

<- Cenerentola

 

CENERENTOLA

Son qui.  

MAGNIFICO

Dalla al principe, bestia, eccolo lì.

CENERENTOLA

Questo! Ah che vedo! Principe!

(sorpresa riconoscendo per principe don Ramiro; si pone le mani sul volto e vuol fuggire)

RAMIRO

T'arresta.

Che! Lo smaniglio!... è lei! che gioia è questa!

 
[Sestetto]

 N 

RAMIRO

Siete voi?  

CENERENTOLA

(osservando il vestito del prence)

Voi prence siete?

CLORINDA E TISBE
(fra loro, attonite)

Qual sorpresa!

DANDINI

Il caso è bello!

MAGNIFICO

(volendo interrompere Ramiro)

Ma...

RAMIRO

Tacete.

MAGNIFICO

Addio cervello.

(prende a sé Ramiro e Dandini)

Se...

RAMIRO E DANDINI

Silenzio.

TUTTI

Che sarà!

Questo è un nodo avviluppato,    

questo è un gruppo rintrecciato.

Chi sviluppa più inviluppa,

chi più sgruppa, più raggruppa;

ed intanto la mia testa

vola, vola e poi s'arresta;

vo tenton per l'aria oscura,

e comincio a delirar.

S

Sfondo schermo () ()

 

CLORINDA

(strappando Cenerentola con violenza dal suo sbalordimento)

Donna sciocca! Alma di fango!  

Cosa cerchi? che pretendi?

Fra noi gente d'alto rango

l'arrestarsi è inciviltà.

MAGNIFICO

(come sopra, da un'altra parte)

Serva audace! E chi t'insegna

di star qui fra tanti eroi?

Va' in cucina, serva indegna,

non tornar mai più di qua.

RAMIRO

(frapponendosi con impeto)

Alme vili! invan tentate

insultar colei che adoro;

alme vili! paventate:

il mio fulmine cadrà.

DANDINI

Già sapea che la commedia

si cangiava al second'atto;

ecco aperta la tragedia,

me la godo in verità.

 

CLORINDA E TISBE

(Son di gelo.)

MAGNIFICO

(Son di stucco.)

RAMIRO

(Diventato è un mamalucco.)

CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO

Ma una serva...

RAMIRO

(facendo una mossa terribile)

Olà tacete.

L'ira mia più fren non ha!

CENERENTOLA

(in ginocchio a don Ramiro, che la rialza)

Ah! signor, s'è ver che in petto

qualche amor per me serbate,

compatite, perdonate,

e trionfi la bontà.

CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO
(con disprezzo)

Ah! l'ipocrita guardate!

Oh che bile che mi fa.

RAMIRO E DANDINI
(a don Magnifico e le figlie)

Quelle lagrime mirate:

qual candore, qual bontà!

MAGNIFICO

Ma in somma delle somme,

altezza, cosa vuole?

RAMIRO

Piano: non più parole.

(prende per mano Cenerentola)

Questa sarà mia sposa.

CLORINDA, TISBE E MAGNIFICO

Ah! ah! dirà per ridere.

(a Cenerentola)

Non vedi che ti burlano?

RAMIRO

Lo giuro: mia sarà.

MAGNIFICO

Ma fra i rampolli miei,

mi par che a creder mio...

RAMIRO

(con aria di disprezzo, contraffacendolo)

Per loro non son io.

Ho l'anima plebea,

ho l'aria dozzinale.

DANDINI

Alfine sul bracciale

ecco il pallon tornò

e il giocator maestro

in aria il ribalzò.

RAMIRO

(tenendo con dolce violenza Cenerentola)

Vieni a regnar: lo impongo.

CENERENTOLA

(volendo baciar la mano a don Magnifico ed abbracciare le sorelle, è rigettata con impeto)

Su questa mano almeno,

e prima a questo seno...

MAGNIFICO

Ti scosta.

CLORINDA E TISBE

Ti allontana.

RAMIRO

Perfida gente insana!

Io vi farò tremar.

 

CENERENTOLA

(passeggiando incerta, e riflettendo ed abbandonandosi a vari sentimenti)

Dove son? che incanto è questo?

Io felice! oh quale evento!

È un inganno! ah! se mi desto!

Che improvviso cangiamento!

Sta in tempesta il mio cervello,

posso appena respirar.

GLI ALTRI

Quello brontola e borbotta,

questo strepita e s'adira,

quello freme, questo fiotta,

chi minaccia, chi sospira;

va a finir che a' pazzarelli

ci dovranno trascinar.

RAMIRO E DANDINI

Vieni, vieni. Amor ti guida

a regnar e a trionfar.

 
(Ramiro trae seco Cenerentola, ed è seguìto da Dandini e da don Magnifico)

Ramiro, Cenerentola, Dandini, Magnifico ->

 

Scena nona

Tisbe e Clorinda, indi Alidoro.

 
Recitativo

TISBE

Dunque noi siam burlate?  

CLORINDA

Dalla rabbia

io non vedo più lume.

TISBE

Mi pare di sognar; la Cenerentola...

ALIDORO

(entrando)

Principessa sarà.

<- Alidoro

CLORINDA

Chi siete?

ALIDORO
(con alterigia)

Io vi cercai la carità.

Voi mi scacciaste. E l'Angiolina, quella

che non fu sorda ai miseri,

che voi teneste come vile ancella,

fra la cenere e i cenci,

or salirà sul trono. Il padre vostro

gli è debitor d'immense somme. Tutta

si mangiò la sua dote. E forse forse

questa reliquia di palazzo, questi

non troppo ricchi mobili, saranno

posti al pubblico incanto.

TISBE

Che fia di noi, frattanto?

ALIDORO

Il bivio è questo.

O terminar fra la miseria i giorni,

o curve a piè del trono

implorar grazia ed impetrar perdono.

Nel vicin atrio io stesso,

presago dell'evento,

la festa nuziale ho preparata:

questo, questo è il momento.

CLORINDA

Abbassarmi con lei! Son disperata!

 
[Aria]

 N 

Sventurata! mi credea  

comandar seduta in trono.

Son lasciata in abbandono

senza un'ombra di pietà.

Ma che serve! tanto fa:

sono alfine giovinetta,

capitar potrà il merlotto.

Vo' pelarlo in fretta in fretta,

e scappar non mi potrà.

Un marito, crederei,

alla fin non mancherà.

(parte)

Clorinda ->

 
Recitativo

ALIDORO

La pillola è un po' dura:  

ma inghiottirla dovrà; non v'è rimedio.

E voi, cosa pensate?

TISBE

Cosa penso?

Mi accomodo alla sorte:

se mi umilio, alla fin non vado a morte.

(parte)

Tisbe ->

 

ALIDORO

Giusto ciel! ti ringrazio! I voti miei

non han più che sperar. L'orgoglio è oppresso.

Sarà felice il caro alunno. In trono

trionfa la bontà. Contento io sono.

(esce)

Alidoro ->

 
 

Scena ultima

All'alzarsi della tenda scorgesi un atrio con festoni di fiori illuminato, e nel cui fondo su piccola base siedono in due ricche sedie Ramiro e Cenerentola in abito ricco; a destra in piedi Dandini, Dame e Cavalieri intorno. In un angolo don Magnifico, confuso, con gli occhi fitti in terra. Indi Alidoro, Clorinda e Tisbe, mortificate, coprendosi il volto.

Bozzetti

 Q 

Ramiro, Cenerentola, Dandini, dame, cavalieri, Magnifico

<- Alidoro, Clorinda, Tisbe

 
[Finale II. Coro e scena]

 N 

 

CORO

Della fortuna istabile  

la revolubil ruota

mentre ne giunge al vertice

per te s'arresta immota.

Cadde l'orgoglio in polvere,

trionfa la bontà.

 

RAMIRO

(scuotendo Cenerentola)

Sposa...  

CENERENTOLA
(stupida per la gioia)

Signor, perdona

la tenera incertezza

che mi confonde ancor. Poc'anzi, il sai,

fra la cenere immonda...

ed or sul trono... e un serto mi circonda.

MAGNIFICO

(corre in ginocchio)

Altezza... a voi si prostra.

CENERENTOLA

Né mai m'udrò chiamar la figlia vostra?

RAMIRO

(accennando le sorelle)

Quelle orgogliose...

CENERENTOLA

Ah prence,

io cado ai vostri piè. Le antiche ingiurie

mi svanir dalla mente.

Sul trono io salgo, e voglio

starvi maggior del trono.

E sarà mia vendetta il lor perdono.

 

CENERENTOLA

Nacqui all'affanno, al pianto.    

Soffrì tacendo il core;

ma per soave incanto,

dell'età mia nel fiore,

come un baleno rapido

la sorte mia cangiò.

(a don Magnifico e sorelle)

No no ~ tergete il ciglio;

perché tremar, perché?

A questo sen volate;

figlia, sorella, amica

tutto trovate in me.

(abbracciandole)

S

Brano musicale ()

 

TUTTI
meno Cenerentola

M'intenerisce e m'agita,

è un nume agli occhi miei.

Degna del tron tu sei

ma è poco un trono a te.

 

CENERENTOLA

Padre... sposo... amico... oh istante!

 

 

Non più mesta accanto al fuoco  

starò sola a gorgheggiar.

Ah fu un lampo, un sogno, un gioco

il mio lungo palpitar.

S

CORO

Tutto cangia a poco a poco

cessa alfin di sospirar.

Di fortuna fosti il gioco:

incomincia a giubilar.

 
 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo

Gabinetto nel palazzo di don Ramiro.

 
<- cavalieri, Magnifico, Clorinda, Tisbe

[Introduzione. Coro di Cavaleri]

Coro di Cavalieri
Ah! della bella incognita
Magnifico, Clorinda, Tisbe
cavalieri ->

Mi par che quei birbanti

[Aria]

Clorinda, Tisbe
Magnifico ->

Di': sogni ancor che il principe

Clorinda, Tisbe ->
<- Ramiro

Ah! Questa bella incognita

(Ramiro si nasconde)

Ramiro
<- Cenerentola, Dandini, Alidoro

(Alidoro in disparte)

Ma non fuggir, per Bacco!

(Ramiro si palesa)

Oh gioia! anima mia!

Ramiro, Dandini, Alidoro
Cenerentola ->

[Recitativo e aria]

E allor... se non ti spiaccio...

(Alidoro si scopre)

Ramiro, Dandini, Alidoro
<- seguaci

Dandini, Alidoro
Ramiro, seguaci ->

La notte è omai vicina

Dandini
Alidoro ->

Dandini
<- Magnifico

Scusi la mia premura

[Duetto]

Dandini e Magnifico
Un segreto d'importanza
Dandini, Magnifico ->
<- Alidoro

Mi seconda il destino

Alidoro ->

Sala terrena con camino.

Cenerentola
 

[Canzone]

Quanto sei caro!

Cenerentola
<- Magnifico, Clorinda, Tisbe

Ma! ve l'avevo detto...

(lampi e tuoni, indi si sente il rovesciarsi di una carrozza)

Oh fa mal tempo!

Magnifico, Clorinda, Tisbe
Cenerentola ->

[Temporale]

Svergognata mia prole

Magnifico, Clorinda, Tisbe
<- Dandini, Ramiro

Scusate, amico

Magnifico, Clorinda, Tisbe, Dandini, Ramiro
<- Cenerentola

Son qui

[Sestetto]

Clorinda, Tisbe
Ramiro, Cenerentola, Dandini, Magnifico ->

Dunque noi siam burlate?

Clorinda, Tisbe
<- Alidoro

[Aria]

Tisbe, Alidoro
Clorinda ->

La pillola è un po' dura

Alidoro
Tisbe ->

Alidoro ->

Atrio con festoni di fiori illuminato.

Ramiro, Cenerentola, Dandini, dame, cavalieri, Magnifico
 
Ramiro, Cenerentola, Dandini, dame, cavalieri, Magnifico
<- Alidoro, Clorinda, Tisbe

[Finale II. Coro e scena]

Sposa / Signor perdona

Cenerentola, Tutti gli altri e Coro
Nacqui all'affanno, al pianto
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena ultima
Antica sala terrena nel castello del Barone. Gabinetto nel casino di don Ramiro. Deliziosa nel casino del principe don Ramiro. Gabinetto nel palazzo di don Ramiro. Sala terrena con camino. Atrio con festoni di fiori illuminato.
[Sinfonia] [Introduzione] [Cavatina] [Duetto] [Cavatina] [Quintetto] [Aria] [Finale I] [Introduzione. Coro di Cavaleri] [Aria] [Recitativo e aria] [Duetto] [Canzone] [Temporale] [Sestetto] [Aria] [Finale II. Coro e scena]
Atto primo

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