Atto terzo

 

Scena prima

Galleria - in fondo grandi finestroni chiusi, che poi si aprono e lasciano vedere il mare e il porto di Tiro. Dai lati appartamenti. È l'alba.
Damigelle, Scudieri che vanno e vengono dai vari appartamenti: Dame e Cavalieri che parlano sommessamente fra loro.

 Q 

damigelle, cavalieri

 
[N. 9 - Introduzione]

 N 

 

DAME

Ella a ciascuno involasi...  

nelle sue stanze è chiusa;

ma né un sospir, né un gemito

il suo soffrire accusa.

CAVALIERI

Ben più Corrado è misero,

Adelia più infelice;

il fremer suo lo dice,

il suo mortal pallor.

DAME

Tutti del par son miseri...

Tutti ~ e Ruggier?

CAVALIERI

Ruggiero!

Sguardo non v'ha che leggere

possa nel suo pensiero.

Cupo, accigliato e mutolo,

l'armi ei gittava a terra...

Nel carcer che lo serra

muto, e accigliato è ancor.

DAME

Oh! qual formar presagio

di si funesto evento?

CAVALIERI

Il ciel lo sa ~ Qui regnano

lutto, pietà, spavento.

TUTTI

Una tragedia orribile

qual non fui mai qui vista

preme ogni mente, e attrista

anco ai più fermi il cor.

 

Scena seconda

Corrado, e detti.

<- Corrado

 
[N. 10 - Scena e Aria]

 N 

 

CORRADO

A me Ruggiero.  

 
(si allontanano tutti)

damigelle, cavalieri ->

 

 

(siede pensoso)

~ Ho risoluto ~ un solo

v'era consiglio, e il presi ~ ardo ~ una fiamma

tutto quanto m'avvampa.

(apre le finestre)

Hai tu mattino

per refrigerio un'aura? Hai raggio, o sole,

che in questa ottenebrata alma discenda?

Non havvi ~ è troppo orrenda

cotesta notte in cui perduto io vado. ~

Ei giunge... Oh! vista!

 

Scena terza

Ruggiero e Corrado.

<- Ruggiero

 

RUGGIERO

Eccomi a te, Corrado. ~  

Non ti stupir ~ darti non so, né deggio,

più caro nome ~ sul tuo volto scritta

veggo la mia condanna... e pure è mite,

minor di quella che dal cielo impreco.

CORRADO

Il ciel fia giusto ~ Io teco

più clemente esser voglio.

RUGGIERO

Oh! sii più tosto

qual esser devi, inesorabil, fero

giudice, punitor.

CORRADO

Odi... Ruggiero.

Ov'io punir dovessi,

punir potrei... non da maggior, da eguale,

da cavalier... poiché v'ha tali oltraggi

ch' uom levar debbe di sua man soltanto.

Né a me scemato han tanto

gli anni il vigor che nel tuo cor iniquo...

da prode, in campo, innanzi all'universo

già non avessi questo acciaro immerso.

Ma inorridir natura

io non farò... fuggi... a salpare è pronta

veneta nave... ch' io mai più non oda

il nome tuo! sia maledetto il primo

che proferirlo innanzi a me s'attenti!

Separiamci per sempre.

RUGGIERO

Ah! ferma... ah! senti,

ch'io parta e viva! oh! no 'l pensar. Non sono

né sì vil, né sì reo perch'io non abbia

coraggio di morir... lascia ch'io trovi

in queste mura lunga morte e orrenda!

Che giorno e notte intenda

l'anatema d'un padre!...

CORRADO

E Adelia intanto

ognor te vegga! Le si figga in petto

più, e più lo stral, e fino al fondo vuoti

il nappo amaro che le hai tu temprato!

Questo, questo vuoi tu? parla, spietato!

 
(Ruggiero è immobile, atterrito. Corrado prosegue)
 

Non sai tu che il mondo intero,  

quanto è vasto, quanto è immenso,

poco io stimo, angusto io penso

per dividerla da te?

Non sai tu, fatal Ruggiero,

che quell'alma è assai ferita!

Che mia vita è la sua vita,

che sua morte è morte a me?

 

RUGGIERO

Giusto ciel!  

CORRADO

No 'l sai?

RUGGIERO

Deh! cessa...

CORRADO

No, no 'l sai.

RUGGIERO

Lo so, lo sento.

Partirò... mai più con essa

non sarò vivente, o spento.

CORRADO

Lo prometti?

RUGGIERO

Il giuro.

CORRADO

Addio.

RUGGIERO

Crudo addio! l'estremo egli è.

CORRADO

Sì, l'estremo.

RUGGIERO

Eterno oblio

mi ricopra...

(per uscire)

CORRADO
(commosso)

Ascolta ahimè!

 

 

Ah non fia che maledetto  

dal mio labbro andar ti vegga. ~

Dio ti guidi, e ti protegga

nell'esilio, e nel dolor.

Vivi; e ovunque avrai ricetto,

non ti tolga il ciel clemente

CORRADO

quel rimorso ch'ei consente

a chi vuol far salvo ancor.

Insieme

RUGGIERO

Padre!... ah! padre! al sen m' hai stretto.

Io vivrò!... ne ho forza in cor.

 
(Ruggiero cade ai piedi di Corrado; egli si scioglie da lui intenerito, e rapidamente si allontana)

Corrado ->

 

Scena quarta

Ruggiero, indi Emma.

 
[N. 11 - Scena e Duetto]

 N 

 

RUGGIERO

Viver promisi... Ebben vivrò... Ma quale  

avrai tu vita, tu infelice donna,

tu sciagurata ch'io nomar non oso!

Avrai tu pace un giorno?

 

<- Emma

EMMA

(inoltrandosi)  

Avrò riposo.

 

RUGGIERO
(sospeso)

Emma! Tu qui!  

EMMA

(accennandogli di tacere, e sotto voce)

L'anatema

io di Corrado intesi.

RUGGIERO

E il suo perdono ~ Ahi perfido!

Qual generoso offesi?

Ah! fuggi, va'... nascondimi

quel tuo pallor, quel volto...

Se più ti vedo e ascolto

sviene la mia virtù.

EMMA

Non paventar: di lacrime

vedi il mio ciglio asciutto,

or che perduto è tutto

è vano il pianger più.

RUGGIERO

Or che far pensi?

EMMA

L'ultimo

prender da te congedo.

RUGGIERO

E poi?...

EMMA

Di più non chiedere...

che fia di te non chiedo.

RUGGIERO

Lo puoi, lo puoi comprendere...

dal mio... dal tuo soffrir.

 

EMMA E RUGGIERO

Il cuor, il cuor che svegliasi    

da sogno sì fallace,

in ira al ciel e agli uomini,

chiuso a speranza e pace,

non può, cotanto è misero,

né viver, né morir.

S

Sfondo schermo () ()

 

EMMA

Or va': ~ comincia a sorgere  

eternità fra noi...

RUGGIERO

La man, la man concedimi...

l'ultima volta... il puoi.

EMMA

(ritirando la mano)

Una lusinga, un palpito

di tenerezza alterna,

avria più peso, o misero,

sulla bilancia eterna

di quanti error commettere

il cor più reo mai può.

RUGGIERO

È vero, è ver... lasciamoci...

un solo addio ti do.

 

EMMA E RUGGIERO

Se mai piangente e supplice  

fia che tu parli a Dio,

prega per me, che origine

de' mali tuoi son io...

dal ciel tu grazia implorami...

e grazia in ciel avrò.

 
(Ruggiero si allontana: desolata Emma si abbandona sovra d'un seggio)

Ruggiero ->

 

Scena quinta

Emma sola, indi Aladino.

 
[N. 12 - Recitativo]

 N 

 

EMMA

Al più difficil punto, al più tremendo  

ebbi vigor. ~ Nulla io più temo adesso

e animosa al torrente io m'abbandono.

(vede Aladino)

Io ti attendea.

 

<- Aladino

ALADINO

Qui sono:

mai ti venne Aladin meno una volta?

EMMA

Unico amico!

ALADINO

In vita e in morte.

EMMA

Ascolta,

hai tu pensato mai

che in suol straniero, abbandonato e privo

d'ogni conforto, di rimedio estremo

uopo ti fora?

ALADINO

Io lo pensai.

EMMA

Mi addita

quale scegliesti, e quale

hai tu pronto.

ALADINO

Un veleno ed un pugnale.

EMMA

Dividiamo, Aladin.

ALADINO

Ogni speranza

è morta dunque! (Ed il codardo fugge

e t'abbandona!)

EMMA

Che di' tu?

ALADINO

Che l'uomo

qualunque ei sia, l'uom che ti perde e t'ama,

dée di ferro perir, se non d'ambascia...

Ecco il velen.

(le porge un anello)

EMMA

Mi lascia;

nelle mie stanze attendi... Io qui per poco

pregar deggio.

ALADINO

Pregar per due tu déi.

EMMA

Per due!... Sì... va'... mio salvator tu sei.

 
(Aladino parte)

Aladino ->

 

Scena sesta

Emma sola.

 
[N. 13 - Finale ultimo]

 N 

 

 

Emma... t'affretta ~ anzi che al suo cospetto  

ti chiami il veglio offeso ~ io non ho core

per sostenerne il guardo. Il tuo mi fora,

giudice eterno, men severo, e bieco.

Di un core infermo e cieco

tu vedesti la pugna... e sai ch'ei fece

quanto potea per superar sé stesso...

Ne avrai pietade se rimase oppresso. ~

Addio, speranze e sogni

di lieti giorni... addio paterne mura,

limpido ciel natio, ridenti sponde

che spargeste di fior mia vergin cuna;

addio gioia, addio vita, amore addio!...

Amor!... che dissi?... ah! non mi udir gran dio!

(s'inginocchia)

 

In quest'ora fatale e temuta  

che l'estremo mio sole declina,

in quest'ora che a me t'avvicina

il tuo guardo non torcer da me.

Tu governa, tu tempra, tu muta

il mio spirto, il mio cor, la mia mente,

fa' che almen, s'io non posso innocente,

men colpevole io venga al tuo piè.

 

VOCI LONTANE

Alla riva! alla riva!  

EMMA

Quai gridi!

VOCI

Destro è il vento... si spieghin le vele,

alla riva! alla riva!

EMMA

(corre alla finestra e ritorna)

Che vidi?

Egli parte... oh! momento crudele!

 

Parta, parta. ~ Ed io pure, ed io pure    

fuggo, volo a regioni più pure...

trovi in terra quel placido porto

ch'io nel cielo non fido trovar.

Questo voto d'un core già morto,

questo sol non è colpa formar.

(beve il veleno)

S

 

Scena settima

Adelia trattenuta dalle Damigelle e detta.

<- Adelia, damigelle

 

ADELIA

Mi lasciate.  

DAMIGELLE

Oh! il passo arresta.

EMMA

Chi vegg'io?

 

ADELIA

Empia donna a me funesta,    

tu pur t'offri al guardo mio!

Vieni, appressa, e gli occhi e il core

pasci appien del mio dolore. ~

Tutto, tutto mi togliesti...

non mi puoi di più rapir.

S

EMMA

(siede sul seggio)

(Ciel serbarmi ancor volesti

a quest'ultimo martir?)

DAMIGELLE

Esci, deh!... la sua sventura

per pietà rispetta almeno.

ADELIA

E la mia fors'è men dura?

men di lei mi struggo e peno?

EMMA

Più non reggo... io manco...

DAMIGELLE

Oh! mira.

ADELIA
(commossa)

Emma!...

(s'avvicina a lei)

EMMA

Adelia! or vana è ogn'ira.

Fosti appieno vendicata...

pena estrema il ciel mi diè.

ADELIA

Che mai festi sciagurata!

DAMIGELLE

Qual pallor!

EMMA

Di morte egli è.

 

ADELIA

Ah! perdona a duolo estremo

questi amari e crudi accenti;

io non t'odio, io teco gemo,

giungo i miei co' tuoi lamenti,

infelici entrambe siamo...

e tu forse più di me.

Sorgi, sorgi, insiem piangiamo,

se sperar più non si dée.

 

EMMA

Sì, mesciamo i pianti nostri...

mai non fur più amari pianti,

la pietà che a me dimostri

già m'assolve a dio d'innanti;

odi l'ultima preghiera

ch'io morendo innalzo a te...

Ti consola, vivi... spera...

di tue pene avrai mercé.

(si scioglie da Adelia, e parte con passo malfermo)

Emma ->

 

Scena ottava

Adelia e Damigelle, indi Corrado.

 

ADELIA

Odi ancora... mi fugge,  

si regge appena. Oh! la seguite.

(le damigelle partono)

damigelle ->

 
(a Corrado che sopraggiunge)

<- Corrado

 

Accorri...

Emma vid'io... Tremo per lei... lasciommi

quasi morente.

 

Scena ultima

Damigelle che ritornano. La scena si empie di gente che accorre.

<- damigelle, gente

 

CORI

Orribil vista... è vano  

ogni soccorso... Avvelenata ell'era ~

morta è sul corpo d'Aladin trafitto.

TUTTI

Oh sventura! oh delitto!

ADELIA

Inorridita io sono.

(si abbandona fra le braccia di Corrado)

CORRADO

Ciel mi serba la figlia... e a lei...

TUTTI

Perdóno.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Galleria; in fondo grandi finestroni chiusi, che poi si aprono e lasciano vedere il mare e il porto di Tiro; dai lati appartamenti; è l'alba.

damigelle, cavalieri
 

[N. 9 - Introduzione]

Damigelle, Cavalieri
Ella a ciascuno involasi...
damigelle, cavalieri
<- Corrado

[N. 10 - Scena e Aria]

A me Ruggiero.

Corrado
damigelle, cavalieri ->

Corrado
<- Ruggiero

Eccomi a te, Corrado

Giusto ciel! / No 'l sai? / Deh! cessa...

Corrado, Ruggiero
Ah non fia che maledetto
Ruggiero
Corrado ->

[N. 11 - Scena e Duetto]

Viver promisi... Ebben vivrò... Ma quale

Ruggiero
<- Emma

Avrò riposo.

Or va': comincia a sorgere

Emma
Ruggiero ->

[N. 12 - Recitativo]

Al più difficil punto, al più tremendo

Emma
<- Aladino

Emma
Aladino ->

[N. 13 - Finale ultimo]

Emma... t'affretta, anzi che al suo cospetto

Alla riva! alla riva! / Quai gridi!

(Emma beve il veleno)

Emma
<- Adelia, damigelle

Mi lasciate. / Oh! il passo arresta / Chi vegg'io?

Adelia, Emma, Damigelle
Empia donna a me funesta
Adelia, damigelle
Emma ->

Odi ancora... mi fugge

Adelia
damigelle ->
Adelia
<- Corrado

Adelia, Corrado
<- damigelle, gente

Orribil vista... è vano

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena ultima
Sala nel palazzo di Corrado; di fronte magnifica galleria che conduce a ricchi appartamenti. Appartamenti. Atrio interno del palazzo di Corrado con grandi archi e colonnati sul davanti;... Galleria; in fondo grandi finestroni chiusi, che poi si aprono e lasciano vedere il mare e il porto di Tiro;...
[Sinfonia] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Scena] [N. 3 - Scena e Cavatina] [N. 4 - Scena ed Aria] [N. 5 - Scena e Duetto] [N. 6 - Finale primo] [N. 7 - Introduzione] [N. 8 - Finale secondo] [N. 9 - Introduzione] [N. 10 - Scena e Aria] [N. 11 - Scena e Duetto] [N. 12 - Recitativo] [N. 13 - Finale ultimo]
Atto primo Atto secondo

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