Atto terzo

 

Scena prima

Cortile.
Serpetta e Nardo.

 Q 

Serpetta, Nardo

 
Recitativo

SERPETTA

Sentimi, Nardo mio,  

io te la dico schietta; agl'occhi miei

tu non piacesti mai,

ma pur chi sa.

NARDO

Potrò dunque sperare?

SERPETTA

Sì, sì, sperate pur, che non v'è male.

NARDO

Ah questa indifferenza

mi farà disperar, sarò capace

di far qualche sproposito;

che ti costa dirmi una parolina?

Deh non esser, carina,

ostinata così.

SERPETTA

Oh non ti posso dir, né no, né sì.

(parte)

Serpetta ->

 

Scena seconda

Nardo, poi il Contino, indi Sandrina.

 

NARDO

Dovrò dunque languire...  

 

<- Contino

CONTINO

(a Nardo, fermandolo)

Olà, olà;

dove, dove si va?

NARDO

Con chi l'avete?

CONTINO
(affettuoso)

Con te, con te, mio bene, anima mia.

NARDO

(Ohimè, gli dura ancora la pazzia.)

CONTINO

Caro bene adorato...

NARDO

(si allontana)

Adagio un poco.

CONTINO

Ah Venere, mio nume;

io son Mercurio alato.

(lo segue)

NARDO

Avete voi sbagliato... (Oh brutto imbroglio...

se potessi fuggir...)

CONTINO

Ohimè!

NARDO

Ch'è stato?

CONTINO

In ciel mi son scordato il caduceo.

NARDO

Subito vado a prenderlo...

(va per partire in fretta ed è fermato da Sandrina)

<- Sandrina

SANDRINA

T'arresta.  

Non fuggirmi, idol mio, che non ravvisi

la tua fedele amante:

la bella Erminia fra l'ombrose piante?

NARDO

(Oh poveretto me! Sandrina ancora

seguita a delirar.) Ma voi, che dite?

SANDRINA

Presto la mano, o caro;

voglio sposarti adesso.

NARDO

Oh questa è buona affé. (Qui con costoro

divengo pazzo anch'io.

Me la vorrei sfilar.)

(al Conte)

Signor Mercurio,

(a Sandrina)

signora Erminia, presto,

osservate, vedete...

di là, di là... oh che gran bella cosa!

(accennando in aria)

Di qua, di qua... che cosa portentosa!

 
[N. 24a - Aria]

 N 

Allegro (mi bemolle maggiore)
Archi, 2 oboe, 2 corni.

(al Conte, che guarda in aria)

Mirate che contrasto  

fa il sole con la luna.

(a Sandrina, come sopra)

Vedete ad una ad una

le stelle innamorate.

(Vorrei partir di qua.)

Adesso viene il bello

comincia ora il duello;

s'afferrano, s'azzuffano

s'affollano, si pigliano.

(Sono incantati già.)

Che strepito, che chiasso,

che bel piacer, che spasso.

(Che bel fuggir sarà.)

(fugge via)

Nardo ->

 
[N. 24b - Duetto]

 N 

Allegro (mi bemolle maggiore) / Più presto
Archi, 2 oboe, 2 corni.

CONTINO

Da bravi seguitate.  

SANDRINA

Forti, non vi lasciate.

CONTINO

(guarda in aria, spaventato)

La luna, ohimè, precipita.

SANDRINA

(spaventata)

Ohimè le stelle cadono!

SANDRINA E CONTINO

Aiuto... e dove sta?

Che turbine si desta,

che tuoni, che tempesta,

aiuto per pietà.

(partono)

Sandrina, Contino ->

 

Scena terza

Il Podestà, indi Serpetta.

<- Podestà

 
Recitativo

PODESTÀ

Oh, l'ho pensata bene;  

son uomo di giudizio, e son legale.

Voglio toglier da casa ogn'imbarazzo

il Contino, ch'è pazzo,

vada dove gli piace, Arminda poi

sarà venuta invano,

ed a Sandrina mia darò la mano.

 

<- Serpetta

SERPETTA

Avete fatto il conto senza l'oste.  

PODESTÀ

L'ho fatto a modo mio,

né tu ci devi entrar; ma si può dare

più insolente ragazza?

SERPETTA

Dite ciò che volete,

strapazzatemi pure, bastonatemi;

ma guardatemi almeno, e ricordatevi

che mi diceste un giorno

di far la sorte mia.

PODESTÀ

Altri tempi, altre cure.

SERPETTA

L'amor, che tante volte...

PODESTÀ

Dovresti vergognarti;

parlar sempre d'amore

sempre l'amore in testa; a una zitella

è cosa vergognosa.

SERPETTA

Oh questa è bella;

alfin, che male c'è, se faccio anch'io

quel che fan l'altre donne, padron mio?

(parte)

Serpetta ->

 

Scena quarta

Il Podestà, indi Arminda e Ramiro da diverse parti.

 

PODESTÀ

Vedete che sfacciata  

che ciarliera insolente! Oh che grand'uomo

fu colui certamente,

che scrisse delle donne

che o poco, o assai son tutte...

 

<- Arminda, Ramiro

ARMINDA

Signor zio  

voglio da voi dentr'oggi

il mio Contino.

PODESTÀ

Bene.

RAMIRO

Signor, da voi dentr'oggi

bramo Arminda in consorte.

PODESTÀ

Meglio.

ARMINDA

D'una nipote,

voi scorgete l'affanno.

RAMIRO

D'un amico

voi vedete il dolore.

ARMINDA

Stabilito è il contratto.

RAMIRO

Me ne diè la parola.

PODESTÀ

Oh quest'è bella...

ARMINDA

Il Contino... credete...

RAMIRO

La nipote... sappiate...

PODESTÀ

Ma diavol vi quietate.

ARMINDA

Voi dovete obbligarlo...

RAMIRO

Costringerla dovete...

ARMINDA

Ascoltate...

RAMIRO

Sentite...

PODESTÀ

Più non posso soffrir...

ARMINDA

Presto...

RAMIRO

Che dite?

 
[N. 25 - Aria]

 N 

Allegro (do maggiore) / Presto
Archi, 2 oboe, 2 corni, 2 trombe.

PODESTÀ

(a Ramiro)

Mio padrone, io dir volevo,  

che la cosa... adagio un poco...

(ad Arminda)

Mia signora, io non credevo...

ma lasciatemi parlar.

(a Ramiro)

La nipote, sappia lei...

(ad Arminda)

Il Contino, non vorrei...

senta un poco in cortesia...

io dirò, nipote mia...

questa è cosa da crepar.

(ad Arminda)

Lei si prenda il suo Contino,

(a Ramiro)

lei si sposi la nipote;

faccia lei quel che gli pare

lei mi lasci d'inquietare

che vergogna, che insolenza!

È una vera impertinenza,

non mi state più a seccar.

(parte)

Podestà ->

 

Scena quinta

Arminda e Ramiro.

 
Recitativo

ARMINDA

Ramiro, orsù, alle corte; da una donna  

che ti sprezza e non t'ama, che mai speri?

RAMIRO

Che ti sovvenga alfine,

del mio affetto sincero,

delle promesse tue.

ARMINDA

Sì, tutto è vero

di rimproveri adesso

non è più tempo; ascolta il mio consiglio:

giacché non posso amarti

scordati pur di me, soffrilo e parti.

RAMIRO

Per compiacerti appieno

già m'involo, o crudel, da' sguardi tuoi

pentita forse un dì...

ARMINDA

Fa' ciò che vuoi.

(parte)

Arminda ->

 

Scena sesta

Ramiro.

 

 

E giunge a questo segno  

la tua perfidia ingrata!

Dimmi, barbara donna, iniquo mostro

di crudeltà, di qual delitto è reo

questo povero cor? Ah, che la rabbia

m'impedisce il respiro.

E sento nel mio petto,

odio, sdegno, furor, ira e dispetto.

 
[N. 26 - Aria]

 N 

Allegro agitato (do minore)
Archi, 2 oboe, 2 fagotti, 4 corni.

Va' pure ad altri in braccio,    

perfida donna ingrata:

furia crudel spietata,

sempre per te sarò.

Già misero mi vuoi

lontan dagl'occhi tuoi,

misero morirò.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Ramiro ->

 
 

Scena settima

Giardino.
Sandrina e il Contino dormendo, uno da una parte, ed uno dall'altra, che al suono di dolce sinfonia si vanno svegliando.

 Q 

Sandrina, Contino

 
[N. 27a - Recitativo]

 N 

Adagio (mi bemolle maggiore)
Archi, 2 oboe, 2 corni.

SANDRINA
(con stupore)

Dove mai son!  

CONTINO

Dove son mai!

SANDRINA

Mi sembra

d'aver qui riposato.

CONTINO

Mi par d'aver dormito.

SANDRINA

E in questo vago, e bello

ameno praticello

chi mi condusse?

CONTINO

E in questa

deliziosa pianura,

chi mai mi trasportò? Sogno, o son desto?

SANDRINA

S'io vaneggio non so, che incanto è questo!

(si accorgono una dell'altro)

CONTINO

Ma, che veggio?

SANDRINA

Che miro?

CONTINO
(con trasporto)

Ah, mia cara... mio bene...

SANDRINA

(lo discaccia)

Ti scosta.

CONTINO

Ohimè!

(si ritira intimorito, poi torna ad accostarsi)

SANDRINA

Chi cerchi?

CONTINO

(Peggio, peggio.)

Tu Violante non sei?

SANDRINA

Sì, Violante son io:

ma se cerchi la bella

la tua sposa gentil, io non son quella.

CONTINO

Mi protesto, lo giuro...

SANDRINA

Oh, non ardisco

a una dama sì degna

gli affetti contrastar; fra poco anch'io

del Podestà diverrò sposa; addio.

(vuol partire)

CONTINO

Sentimi... Dove vai?

Dunque nell'atto istesso,

in quel dolce momento, in cui ti trovo,

io perderti dovrò? No, non fia vero

o sarò teco a lato,

o mi vedrai morir da disperato.

 
[N. 27b - Duetto]

 N 

Adagio (si bemolle maggiore) / Andantino (do minore) / Allegro
Archi, 2 oboe, 2 corni.

 

Tu mi lasci? (Oh fiero istante!)    

Idol mio, mio dolce amore

ah, non sai, che questo core

già si sente, oh dio! mancar.

S

SANDRINA

Sì, ti lascio, ingrato amante;

per te il cor non vive in pene,

non son io l'amato bene,

e ti deggio abbandonar.

CONTINO

Dunque vado.

SANDRINA

Vado anch'io.

SANDRINA E CONTINO

Ah perché m'arresto, oh dio!

Perché il piè tremando va?

CONTINO

Signora si contenti

che in segno di rispetto

le baci almen la mano.

SANDRINA

Oh scusi, no 'l permetto,

non voglio complimenti.

Vada di qua lontano.

CONTINO

Pazienza, ma se poi

noi più non ci vedremo...

SANDRINA

Eh no, pensate voi;

forse c'incontreremo.

SANDRINA E CONTINO

Coraggio, si risolva,

si vada via di qua.

(risolutamente vanno alla punta della scena, e poi si fermano)

CONTINO

(torna indietro)

Lei mi chiama?

SANDRINA

Signor no.

Lei ritorma?

CONTINO

(fermandosi)

Oibò, oibò.

SANDRINA

(torna indietro)

Vo cedendo, piano, piano.

CONTINO

Va calando, a poco a poco!

SANDRINA

Ah più reggere non so.

Insieme

CONTINO

Ah più reggere non può.

(si vanno accostando a poco a poco)

CONTINO

M'avvicino...

SANDRINA

Non saprei...

CONTINO

Io m'accosto...

SANDRINA

Non vorrei...

CONTINO

Vado...

SANDRINA

Resto...

SANDRINA E CONTINO

Cosa fo?

Alme belle innamorate,

dite voi, che amor provate

se resister più si può?

Cari affanni, care pene,

cara destra del mio bene,

dal piacere, dal contento,

già mi balza in petto il cor.

(partono)

Sandrina, Contino ->

 

Scena ultima

Il Podestà, Arminda, Ramiro e Serpetta, indi Nardo, finalmente Sandrina e il Contino.

<- Podestà, Arminda, Ramiro, Serpetta

 
Recitativo

PODESTÀ

Ma nipote mia cara,  

non mi seccate più; che posso farvi

nello stato presente?

 

<- Nardo

NARDO

Signori, allegramente;  

son guariti li pazzi,

e appena son in senno ritornati,

che in pace, e in allegria si son sposati.

PODESTÀ

Che dici?

ARMINDA

Oh tradimento!

RAMIRO

Oh che gran sorte!

SERPETTA

Mi son tolta una spina.

 

<- Sandrina, Contino

CONTINO

Ecco la mia sposina,  

ecco la mia Violante.

PODESTÀ

Come?

SANDRINA

(accennando Nardo)

Cessi ogni dubbio

dell'esser mio cangiai

con Roberto, mio servo, e nome, e stato:

né volli mai svelarmi,

sol per far col mio sposo

una dolce vendetta.

ARMINDA

Marchesina,

vi prego a perdonarmi; io son la rea;

io vi tramai la morte...

SANDRINA

Non più, amica

cessate, e un caro abbraccio,

conoscer vi farà l'affetto mio.

ARMINDA

Se piace al signor zio,

il fedele Ramiro...

SERPETTA

Anch'io se si contenta

vorrei...

PODESTÀ

Bene, ho capito;

(ad Arminda)

vostro sposo è Ramiro;

(a Serpetta)

e tuo sia Nardo.

CONTINO

Oh bravo.

RAMIRO

Di più bramar non so.

NARDO

Questo è piacere.

PODESTÀ

Goda chi vuol godere,

si sposi pur chi vuole,

ch'io pur mi sposerò,

quando un'altra Sandrina troverò.

SANDRINA

Sarà memore ognora, e in ogni stato,

della vostra bontà, del vostro core,

la finta giardiniera per amore.

 
[N. 28 - Finale III (Coro)]

 N 

Molto allegro (re maggiore)
Archi, 2 oboe, 2 corni.

TUTTI

Viva pur la giardiniera  

che serbò fedele il core;

viva il Conte, viva amore,

che fa tutti rallegrar.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Cortile.

Serpetta, Nardo
 

Sentimi, Nardo mio

Nardo
Serpetta ->

Dovrò dunque languire

Nardo
<- Contino

Nardo, Contino
<- Sandrina

T'arresta. Non fuggirmi, idol mio

[N. 24a - Aria]

Contino, Sandrina
Nardo ->

[N. 24b - Duetto]

Contino e Sandrina
Da bravi seguitate
Sandrina, Contino ->
<- Podestà

Oh, l'ho pensata bene

Podestà
<- Serpetta

Avete fatto il conto senza l'oste

Podestà
Serpetta ->

Vedete che sfacciata

Podestà
<- Arminda, Ramiro

Signor zio voglio da voi

[N. 25 - Aria]

Arminda, Ramiro
Podestà ->

Ramiro, orsù, alle corte

Ramiro
Arminda ->

E giunge a questo segno

[N. 26 - Aria]

Ramiro ->

Giardino.

Sandrina, Contino
 

(Sandrina e il Contino dormendo, al suono di dolce sinfonia si vanno svegliando)

[N. 27a - Recitativo]

Dove mai son! / Dove son mai!

[N. 27b - Duetto]

Sandrina, Contino ->
<- Podestà, Arminda, Ramiro, Serpetta

Ma nipote mia cara

Podestà, Arminda, Ramiro, Serpetta
<- Nardo

Signori, allegramente

Podestà, Arminda, Ramiro, Serpetta, Nardo
<- Sandrina, Contino

Ecco la mia sposina

[N. 28 - Finale III (Coro)]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ultima
Vago giardino con spaziosa scalinata per cui si ascende al palazzo del Podestà. Galleria. Giardino pensile. Atrio del palazzo del Podestà. Sala. Luogo deserto, ed alpestre di antichi acquedotti in parte rovinati fra' quali vi è una grotta oscura... Cortile. Giardino.
[Ouverture] [N. 1 - Introduzione (Quintetto)] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9a - Cavatina] [N. 9b - Cavatina] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Cavatina] [N. 12 - Finale I (Settetto)] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Aria] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19a - Recitativo] [N. 19b - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Cavatina] [N. 23 - Finale II (Settetto)] [N. 24a - Aria] [N. 24b - Duetto] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Aria] [N. 27a - Recitativo] [N. 27b - Duetto] [N. 28 - Finale III (Coro)]
Atto primo Atto secondo

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