Atto secondo

 
Il rosario.
 
Notte. - Un brigantino visto di fianco. Sul davanti, una riva deserta d'isola disabitata nelle acque di Fusina. Nell'estremo fondo, il cielo in qualche parte stellato, e la laguna; a destra, la luna tramonta dietro una nube. Sul davanti, un altarino della vergine con una lampada rossa accesa. - «Hècate», il nome del brigantino, sta scritto a prua. Alcune lanterne sul ponte.
 
All'alzarsi della tela alcuni Marinai sono seduti sulla tolda, altri in piedi aggruppati; tutti hanno un portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati, o seduti, o sospesi alle sartìe degli alberi e stanno cantando una marinaresca.
 

Scena prima

Marinaresca.

 Q 

marinai, mozzi, Pilota

 
[Marinaresca, Recitativo e Barcarola]

 N 

 

PRIMI MARINAI

(a destra sul ponte, cantando attraverso il portavoce)

Ha! He! Ha! He!  

Fissa il timone!

SECONDI MARINAI

Ha! He! Ha! He!

Issa artimone!

PRIMI MARINAI

Issa!

La ciurma ov'è?

MARINAI

Ha! He! Ha! He!

MOZZI

(ragazzi sulle antenne)

Siam qui sui culmini,

siam sulla borda,

siam sulle tremule

scale di corda.

Guardate gli agili

mozzi saltar;

noi gli scoiattoli

siamo del mar.

ALTRI MARINAI

(sotto la tolda, nel cassero)

Siam nel fondo più profondo

della nave, della cala,

dove il vento furibondo

spreca i fischi e infrange l'ala.

Siam nel fondo più profondo

della nave, della cala.

PRIMI MARINAI

Ha! Ho! Ha! Ho!

Vele a babordo!

SECONDI MARINAI

Issa!

Ha! Ho! Ha! Ho!

Remi a tribordo!

ALTRI MARINAI

Issa!

Il ciel tuonò.

Ha! Ho! Ha! Ho!

MOZZI

(sulle antenne)

In mezzo ai fulmini

della tempesta,

noi tra le nuvole

tuffiam la testa.

Come sugli alberi

d'una foresta,

osiam le pendule

sartìe scalar,

noi gli scoiattoli

siamo del mar.

MARINAI

(sotto il ponte)

Sotto prora, sotto poppa

è una placida dimora,

qui votiam l'ardente coppa

del liquor che inganna l'ora.

Sotto poppa, sotto prora.

MOZZI

(sulle antenne)

Il mar mugghiante

il ciel furente,

Greco a levante,

Bora a ponente,

scïoni e turbini

sappiam sfidar.

Noi gli scoiattoli

siamo del mar!

 

UNA VOCE SOLA
(di dentro)

Pescator, affonda l'esca  

a te l'onda sia fedel,

lieta sera e buona pesca

ti promette il mare e il ciel.

Brano musicale ()

 

Scena seconda

Coro, Barnaba e Isèpo.
Barnaba è vestito da pescatore con una rete in mano.

<- Barnaba, Isèpo

 

PILOTA

Chi va là?  

BARNABA

La canzon ve lo dicea:

un pescator che attende la marea.

Ho la barca laggiù nell'acqua bassa.

È tempora domani, e si digiuna,

(per mia fortuna)

la mensa magra il pescator ingrassa.

MARINAI

(ridendo)

Ha! Ha!

BARNABA
(ad Isèpo)

(Siam salvi! Han riso. Sono ottanta

fra marinari e mozzi. Han tre decine

di remi e nulla più; due colubrine

di piccolo calibro. Or va', con quanta

lena ti resta, e disponi le scolte

colà dove le macchie son più folte.

Io qui rimango a far l'ufficio mio.

Vanne con dio.)

(Isèpo esce)

Isèpo ->

 

 

Pescator, affonda l'esca,    

a te l'onda sia fedel,

lieta sera e buona pesca

ti promette il mare e il ciel.

Va', tranquilla cantilena,

per l'azzurra immensità;

questa notte una sirena

nella rete cascherà.

S

MARINAI

(ridendo)

Ha! Ha! Ha! Ha!

Questa notte una sirena

nella rete cascherà.

BARNABA

(Spia coi fulminei

tuoi sguardi accorti,

e fra le tenebre

conta i tuoi morti.

Sì, da quest'isola

deserta e bruna

or deve sorgere

la tua fortuna.

Sta' in guardia! e il rapido

sospetto svia,

e ridi e vigila

e canta e spia.)

Pescator, propizio è il vento,

tenta il mare, o pescator.

Là, fra l'alighe e l'argento,

guizzan pinne d'ambra e d'ôr.

Brilla Venere serena

in un ciel di voluttà.

Questa notte una sirena

nella rete cascherà.

CORO

(ripete ridendo)

Ha! Ha! Ha! Ha!

Una fulgida sirena

nella rete cascherà.

(Barnaba esce all'entrare di Enzo)

Barnaba ->

 

Scena terza

Enzo, Marinai e Mozzi; il Nostromo, il Maestro delle vele, il Pilota.

<- Enzo

 
[Recitativo, Ripresa della Barcarola e Romanza]

 N 

 

ENZO
(alla ciurma)

(esce da sotto coperta con una lanterna in mano, avanzandosi gaiamente)

Sia gloria ai canti  

dei naviganti!

Questa notte si salpa!

MARINAI E MOZZI

(attorniando Enzo)

Evviva il nostro

principe e capitano!

ENZO

(esplorando il cielo)

Soffia Grecale,

vento buono per noi... nella carena.

(al nostromo)

Tu, nostromo, raccogli la gomèna.

Tu, mastro delle vele, affiggi al rostro

del brigantino il dàlmato segnale

che ci protesse in molte aspre fortune,

e al maggior pino inalbera il fanale.

(ai Mozzi)

Voi siate pronti a distaccar la fune

d'amarra a un cenno mio. ~ Quest'erme dune

più non vedremo all'ora mattutina.

Nocchier, l'abbrivio è verso Palestrina.

(alcuni uomini della ciurma eseguiscono gli ordini di Enzo, mentre gli altri ricantano la marinaresca)

MOZZI

In mezzo ai fulmini

della tempesta,

noi tra le nuvole

tuffiam la testa.

Come sugli alberi

d'una foresta,

osiam le pendule

sartìe scalar,

noi gli scoiattoli

siamo del mar.

ENZO
(a tutti)

Ed or scendete a riposarvi. Io vigilo  

solo sul ponte le inimiche flotte.

(guarda le stelle)

È tardi.

CIURMA

Buona guardia.

ENZO

Buona notte.

(la ciurma scende sotto il ponte)

marinai, mozzi, Pilota ->

 

Scena quarta

Enzo solo.

 

 

(guardando il mare con ispirata meditazione)

Cielo e mar! ~ l'etereo velo  

splende come un santo altare.

L'angiol mio verrà dal cielo?!

l'angiol mio verrà dal mare?!

Qui l'attendo, ardente spira

oggi il vento dell'amor.

Quel mortal che vi sospira

vi conquide, o sogni d'or!

Cielo e mar! ~ per l'aura fonda

non appar né suol, né monte.

L'orizzonte bacia l'onda!

l'onda bacia l'orizzonte!

Qui nell'ombra, ov'io mi giacio

coll'anelito del cor,

vieni, o donna, vieni al bacio

della vita incantator...

(fissando il mare)

Ah! chi è là? non è uno spetro

del pensier! quella è una barca.

Odo già de' remi il metro,

verso me volando varca...

Brano musicale ()

Brano musicale ()

BARNABA
(voce da dietro il brigantino)

Capitano! a bordo!

ENZO

Avanti!

(Dio! sostieni ancor la piena

della gioia!) O naviganti,

costeggiate la carena!

(prende una fune e la getta al di là della sponda)

Qua, la fune... aggrappa... annoda...

non cadere! approda! approda!

 

Scena quinta

Enzo e Laura.

<- Laura

 
[Scena e Duetto]

 N 

 

LAURA

(nelle braccia di Enzo)

Enzo!  

ENZO

Laura! Amore! Amor!

BARNABA
(voce da dietro il brigantino)

(sinistramente, allontanandosi)

Buona fortuna!

LAURA

Oh la sinistra voce!

Fuggiam! Fuggiam!

ENZO

S'ei fu che ti salvò!...

LAURA

Pur sorridea d'un infernal sorriso!

ENZO

È l'uomo che ci aperse il paradiso!

 

 

Deh! non turbare ~ con ree paure  

di questo istante ~ le ebbrezze pure;

d'amor soltanto ~ con me ragiona,

è il cielo, o cara, ~ che schiudi a me!

LAURA

Ah! del tuo bacio ~ nel dolce incanto

celeste gioia ~ diventa il pianto,

a umano strazio ~ dio non perdona

se perdonato ~ amor non è!

ENZO

Ma dimmi come, ~ angelo mio,

mi ravvisasti?

LAURA

~ Nel marinar

Enzo conobbi. ~

ENZO

Al pari anch'io

te al primo ~ suono della parola...

LAURA

Enzo adorato! ~ Ma il tempo vola.

All'erta! All'erta! ~

ENZO

Deh! non tremar!

Siamo in un'isola ~ tutta deserta,

tra mare e cielo ~ tra cielo e mar!

Vedrem pur ora tramontar la luna...

quando sarà corcata, all'aura bruna

noi salperem; cogli occhi al firmamento,

coi baci in fronte e co' le vele al vento!

Brano musicale ()

 
La luna bassa si svolve dalle nuvole; il suo disco s'asconderà dietro il vascello.
 

LAURA E ENZO

Laggiù nelle nebbie remote,    

laggiù nelle tenebre ignote,

sta il segno del nostro cammin.

Nell'onde, nell'ombre, nei venti,

fidenti, ridenti, fuggenti,

gittiamo la vita e il destin.

La luna discende, discende

ricinta di roride bende,

siccome una sposa all'altar.

E asconde ~ la spenta ~ parvenza

nell'onde; ~ con lenta ~ cadenza

la luna è discesa nel mar!

S

Sfondo schermo () ()

 

ENZO

(staccandosi)

E il tuo nocchiere  

or la fuga t'appresta. ~ O amata donna,

tu qui resta.

(scende sotto il ponte)

Enzo ->

 

Scena sesta

Laura sola, poi Gioconda.

 
[Scena e Romanza]

 N 

 

 

Ho il cuor pieno di preghiere.  

Quel lume! Ah! una madonna!

(davanti all'immagine della madonna orando con passione; mentre ch'essa prega, Gioconda mascherata escirà da un nascondiglio sotto prora, e s'avanzerà lenta)

<- Gioconda

 

Stella del marinar! Vergine santa,    

tu mi difendi in quest'ora suprema,

tu vedi quanta passïone e quanta

fede mi trasse a tale audacia estrema!

Sotto il tuo velo che i prostrati ammanta

ricovera costei che prega e trema.

Scenda per questa fervida orazion

sul capo mio, madonna del perdon,

una benedizion...

S

Brano musicale ()

 

Scena settima

Gioconda e Laura.

 
[Duetto]

 N 

 

GIOCONDA

E un anatèma!  

LAURA

(inorridita, alzandosi)

Ah! Chi sei?

GIOCONDA

Chi son tu chiami?

Sono un'ombra che t'aspetta!

Il mio nome è la vendetta.

Amo l'uomo che tu ami.

LAURA

Ciel!

GIOCONDA

(accennando a prora)

Là attesi e il tempo colsi

come belva nella tana,

ah! la forza sovrumana

del furor m'invade i polsi!

Vuoi fuggir? D'amor ti struggi?

Vuoi fuggire, lieta rivale?...

Sì, l'antenna e il governale

pronti son, sta ben, va'... fuggi!

(ergendosi terribile)

LAURA

Furia orrenda!

GIOCONDA

Ah! mi paventi!

ed ardisci amar d'amore

quell'eroe?

LAURA

Sfido il tuo core,

o rival!

GIOCONDA

Bestemmi!...

LAURA

Menti!

 

 

L'amo come il fulgor del creato!    

come l'aura che avviva il respiro!

come il sogno celeste e beato

da cui venne il mio primo sospir.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

GIOCONDA

Ed io l'amo siccome il leone

ama il sangue, ed il turbine il vol

e la folgor le vette, e l'alcione

le voragini, e l'aquila il sol!

LAURA

Pe 'l suo bacio soave disfido

della pallida morte l'orror!

GIOCONDA

Pe 'l suo bacio soave t'uccido,

son più forte, più forte è il mio amor!

(ghermendo un pugnale)

 
[Scena e Duetto - Finale II]

 N 

 

 

(afferrandola)

Il mio braccio t'afferra!  

Vien ch'io ti scorga in viso! a terra! a terra!

presso a quel lume... o i lagrimosi rai...

or più scampo non hai!

questo pugnale...

ma no... tu avrai per sorte

un fulmin più fatale...

in quella barca bruna...

LAURA

O ciel!

GIOCONDA

Là, è il tuo consorte!

LAURA

Perduta io son!

GIOCONDA

La morte

voga sulla laguna.

Ecco! Oramai né un nume né un santuario

salvar ti può.

LAURA

(alzando il rosario)

M'aita!

GIOCONDA

Ah! quel rosario!

Esso è per te benedizione e schermo.

LAURA

Che fai?

GIOCONDA

Ti salvo! Olà, il mio palischermo!

(appariscono due marinai, con una barca)

<- due marinai

GIOCONDA

Fuggi! a te... questa maschera t'asconda!  

(stacca la maschera e la pone sul volto a Laura)

LAURA

Ma mi dirai chi sei?...

GIOCONDA

Son la Gioconda!

(Gioconda spinge quasi a forza Laura nella barca, che si allontana rapidamente. Gioconda scomparisce un istante dietro al brigantino, come per assicurarsi della fuga di Laura)

Laura, due marinai, Gioconda ->

 

BARNABA

(dalla riva, osservando i movimenti della barca che porta Laura e scorgendo in distanza la gondola d'Alvise)

Maledizion! Ha preso il vol! Padron!

Nel canal morto... là... forza di remi!...

(scomparisce)

<- Barnaba

Barnaba ->

 

<- Gioconda

GIOCONDA

(ricomparendo dal fondo)

È salva! Oh! madre mia! quanto mi costi.

 

Scena ottava

Gioconda ed Enzo.

<- Enzo

 

ENZO

(scendendo dal ponte)

Laura! Laura, ove sei?  

GIOCONDA

(avanzandosi verso Enzo fieramente)

Laura è scomparsa!

ENZO

Gioconda! oh! ciel! che avvenne?

GIOCONDA

Invano a' rei

baci sognati il tuo sospir la chiama...

ENZO

Menti, menti, o crudel!

GIOCONDA

No, più non t'ama!

(trascinandolo verso la riva)

 

 

Vedi là, nel canal morto,  

un navil che forza il corso?

Essa fugge! il suo rimorso

fu più forte dell'amor!

Questo lido è a lei funesto,

ché la morte intorno sta...

Essa fugge ed io qui resto!...

Chi di noi più amato avrà?

ENZO

Taci! ahimè! da che t'ho scorto,

sospettai nefando agguato;

non mi dir d'avermi amato,

odio sol tu porti in cor!

Ma al suo barbaro consorte

l'idol mio saprò strappar!...

(slanciandosi verso la riva)

Là è la vita...

GIOCONDA

Là è la morte!...

ENZO

Che di' tu?

GIOCONDA

Riguarda al mar!

 

 

Tu sei tradito! Un infame, un crudele

al Gran Consiglio il tuo nome svelò...

Rompi gli indugi, ~ fa' forza di vele,

il ciel ancora salvare ti può!

ENZO

Taci! è un insulto de' vili il consiglio,

dov'è la morte, là impavido io sto!

Noto m'è il rombo del fiero naviglio,

fuga od arresa che sieno non so!

 

<- marinai e mozzi

(si ode un colpo di cannone - Alcuni marinai dell'Hècate sbucano dal ponte, altri irrompono dalla scena, alcuni con fiaccole in mano)

MARINAI E MOZZI

Le galee, le galee! Salvi chi può!  

ENZO

(strappando la fiaccola ad uno dei marinai)

Sin ch'io sia vivo, no!

al nemico darem cenere e brage!

(dà fuoco all'Hècate. La nave arde)

ENZO

Incendio!

MARINAI E MOZZI

Incendio! guerra! morte! strage!

fuggiam! più speranza non v'ha!

ENZO

(dalla tolda, slanciandosi in mare)

O Laura, addio!

GIOCONDA

(dalla riva)

E sempre Laura!

ma almen con te morir poss'io.

 
La nave si sprofonda.
 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Notte; un brigantino visto di fianco; sul davanti, una riva deserta d'isola disabitata; nell'estremo fondo, il cielo in parte stellato, e la laguna; a destra, la luna tramonta dietro una nube; sul davanti, un altarino della vergine con una lampada rossa accesa.

marinai, mozzi, Pilota
 

[Marinaresca, Recitativo e Barcarola]

marinai, mozzi, Pilota
<- Barnaba, Isèpo

Chi va là? / La canzon ve lo dicea

marinai, mozzi, Pilota, Barnaba
Isèpo ->
Barnaba, Marinai
Pescator, affonda l'esca
marinai, mozzi, Pilota
Barnaba ->
marinai, mozzi, Pilota
<- Enzo

[Recitativo, Ripresa della Barcarola e Romanza]

Sia gloria ai canti

 

Ed or scendete a riposarvi. Io vigilo

Enzo
marinai, mozzi, Pilota ->
Enzo
<- Laura

[Scena e Duetto]

Enzo! / Laura! Amore! Amor!

(la luna bassa si svolve dalle nuvole; il suo disco s'asconderà dietro il vascello)

E il tuo nocchiere

Laura
Enzo ->

[Scena e Romanza]

Ho il cuor pieno di preghiere

Laura
<- Gioconda

(Gioconda mascherata, senza farsi notare)

(Gioconda si rivela)

[Duetto]

E un anatema!

[Scena e Duetto - Finale II]

Il mio braccio t'afferra!

(appare una barca)

Laura, Gioconda
<- due marinai

Fuggi! a te... questa maschera t'asconda!

(Gioconda spinge quasi a forza Laura nella barca, che si allontana rapidamente)

Laura, due marinai, Gioconda ->
<- Barnaba

(verso il fondo si vede Alvise nella sua barca)

Maledizion! Ha preso il vol!

Barnaba ->
<- Gioconda

Gioconda
<- Enzo

Laura! Laura, ove sei? / Laura è scomparsa!

(si ode un colpo di cannone)

Gioconda, Enzo
<- marinai e mozzi
Marinai, Enzo e Gioconda
Le galee, le galee! Salvi chi può!

(Enzo dà fuoco alla nave)

 

(la nave si sprofonda)

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava
Il cortile del Palazzo Ducale parato a festa. Nel fondo la Scala dei Giganti e... Notte; un brigantino visto di fianco; sul davanti, una riva deserta d'isola disabitata; nell'estremo... Una camera nella Ca' d'Oro; lampada accesa, da un lato un'armatura antica. Sontuosissima sala attigua alla cella funeraria, splendidamente parata a... Atrio d'un palazzo diroccato nell'isola della Giudecca, nell'angolo di destra, un paravento disteso,...
[Coro d'introduzione] [Scena e Terzettino] [Recitativo, Coro della regata e Sommossa - Romanza] [Scena e Duetto] [Scena, Recitativo e Monologo] [Finale I - Coro, Furlana e Preghiera] [Furlana] [Marinaresca, Recitativo e Barcarola] [Recitativo, Ripresa della Barcarola e Romanza] [Scena e Duetto] [Scena e Romanza] [Duetto] [Scena e Duetto - Finale II] [Scena ed Aria] [Scena e Duetto] [Scena e Serenata] [Scena, Ingresso dei Cavalieri e Coro] [Recitativo e Danza delle Ore] [Scena e Finale III- Pezzo concertato] [Preludio, Scena ed Aria] [Duettino, Scena e Terzetto] [Scena e Duetto finale]
Atto primo Atto terzo Atto quarto

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