Atto primo

 
[Ouverture]

 N 

Allegro (re maggiore)
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, trombe, timpani.
 
Appartamenti d'Ilia nel palazzo reale, in fondo al prospetto una galleria.
 

Scena prima

Ilia sola.

 Q 

Ilia

 
Recitativo
Andantino / Allegro / Andante agitato / Adagio
Archi

 

Quando avran fine omai  

l'aspre sventure mie? Ilia infelice!

Di tempesta crudel misero avanzo,

del genitor e de' germani priva

del barbaro nemico

misto col sangue il sangue

vittime generose,

a qual sorte più rea

ti riserbano i numi?...

Pur vendicaste voi

di Priamo e di Troia i danni e l'onte?

Perì la flotta argiva, e Idomeneo

pasto forse sarà d'orca vorace...

ma che mi giova, oh ciel! se al primo aspetto

di quel prode Idamante,

che all'onde mi rapì, l'odio deposi,

e pria fu schiavo il cor, che m'accorgessi

d'essere prigioniera.

Ah qual contrasto, oh dio! d'opposti affetti

mi destate nel sen odio, ed amore!

Vendetta deggio a chi mi diè la vita,

gratitudine a chi vita mi rende...

oh Ilia! oh genitor! oh prence! oh sorte!

oh vita sventurata! oh dolce morte!

Ma che? M'ama Idamante?... Ah no; l'ingrato

per Elettra sospira, e quell'Elettra

meschina principessa, esule d'Argo,

d'Oreste alle sciagure a queste arene

fuggitiva, raminga, è mia rivale.

Quanti mi siete intorno

carnefici spietati?... Orsù sbranate,

vendetta, gelosia, odio, ed amore, sbranate, sì,

quest'infelice core!

Brano musicale ()

 
[N. 1 - Aria]

 N 

Andante con moto (sol minore)
Archi, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni.

Padre, germani, addio!  

Voi foste, io vi perdei.

Grecia, cagion tu sei.

E un greco adorerò?

D'ingrata al sangue mio,

so che la colpa avrei;

ma quel sembiante, oh dèi!

odiare ancor non so.

 
Recitativo

 

Ecco Idamante, ahimè!  

Se n' vien. Misero core

tu palpiti, e paventi.

Deh cessate per poco, oh miei tormenti!

 

Scena seconda

Idamante, Ilia; Séguito d'Idamante.

<- Idamante, seguito

 

IDAMANTE

(al séguito)

Radunate i troiani, ite,  

e la corte sia pronta questo giorno a celebrar.

(ad Ilia)

Di dolce speme a un raggio scema il mio duol.

Minerva della Grecia

protettrice involò al furor dell'onde

il padre mio; in mar di qui non lunge

comparser le sue navi; indaga Arbace

il sito, che a noi toglie

l'augusto aspetto.

seguito ->

ILIA
(con ironia)

Non temer: difesa

da Minerva è la Grecia, e tutta ormai

scoppiò sovra i troian l'ira de' numi.

IDAMANTE

Del fato de' troian più non dolerti.

Farà il figlio per lor quanto farebbe

il genitor e ogn'altro

vincitor generoso. Ecco: abbian fine,

principessa, i lor guai:

rendo lor libertade, e omai fra noi

sol prigioniero fia, sol fia, che porte,

chi tua beltà legò care ritorte.

ILIA

Signor che ascolto? Non saziaro ancora

gl'implacabili dèi l'odio, lo sdegno

d'Ilion le gloriose

or diroccate mura, ah non più mura,

ma vasto, e piano suol? A eterno pianto

dannate son le nostre egre pupille?

IDAMANTE

Venere noi punì, di noi trionfa.

Quanto il mio genitor, ahi rimembranza!

soffrì de' flutti in sen? Agamemnone

vittima in Argo alfin, a caro prezzo

comprò que' suoi trofei, e non contenta

di tante stragi ancor la dèa nemica,

che fe'? Il mio cor trafisse,

Ilia, co' tuoi bei lumi

più possenti de' suoi,

e in me vendica adesso i danni tuoi.

ILIA

Che dici?

IDAMANTE

Sì, di Citerea il figlio

incogniti tormenti

stillommi in petto. A te pianto e scompiglio

Marte portò, cercò vendetta Amore

in me de' mali tuoi, quei vaghi rai,

quei tuoi vezzi adoprò... ma all'amor mio

d'ira e rossor tu avvampi?

ILIA

In questi accenti

mal soffro un temerario ardir, deh pensa,

pensa, Idamante, oh dio!

il padre tuo qual è, qual era il mio.

 
[N. 2 - Aria]

 N 

Adagio maestoso (si bemolle maggiore) / Allegro con spirito / Larghetto / Allegro
Archi, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni.

IDAMANTE

Non ho colpa, e mi condanni,  

idol mio, perché t'adoro.

Colpa è vostra, oh dèi tiranni,

e di pena afflitto io moro

d'un error che mio non è.

Se tu brami, al tuo impero

aprirommi questo seno.

Ne' tuoi lumi il leggo, è vero,

ma me 'l dica il labbro almeno,

e non chiedo altra mercé.

 
Recitativo

ILIA

(vede condurre i prigionieri)

Ecco il misero resto de' troiani,  

dal nemico furor salvi.

IDAMANTE

Or quei ceppi

io romperò, vuò consolarli adesso.

(Ahi! perché tanto far non so a me stesso!)

 

Scena terza

Idamante, Ilia.
Troiani prigionieri, Uomini e Donne cretesi.

<- uomini cretesi, donne cretesi, prigionieri troiani

 

IDAMANTE

Scingete le catene...  

(si levano a' prigionieri le catene, li quali dimostrano gratitudine)

 

...ed oggi il mondo,

oh fedele Sidon suddita nostra,

vegga due gloriosi

popoli in dolce nodo avvinti, e stretti

di perfetta amistà.

Elena armò la Grecia e l'Asia, ed ora

disarma, e riunisce, ed Asia, e Grecia

eroina novella,

principessa più amabile, e più bella.

 
Coro de' Troiani e Cretesi.
[N. 3 - Coro]

 N 

Allegro con brio (sol maggiore)
Archi, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni.

TUTTI

Godiam la pace,  

trionfi amore:

ora ogni core

giubilerà.

DUE CRETESI

Grazie a chi estinse

face di guerra:

or sì la terra

riposo avrà.

TUTTI

Godiam la pace,

trionfi amore:

ora ogni core

giubilerà.

DUE TROIANI

A voi dobbiamo

pietosi numi!

e a quei bei lumi

la libertà.

TUTTI

Godiam la pace,

trionfi amore:

ora ogni core

giubilerà.

 

Scena quarta

Elettra e detti.

<- Elettra

 
Recitativo

ELETTRA

(agitata da gelosia)

Prence, signor, tutta la Grecia oltraggi;  

tu proteggi il nemico.

IDAMANTE

Veder basti alla Grecia

vinto il nemico. Opra di me più degna

a mirar s'apparecchi, oh principessa:

vegga il vinto felice.

(vede venire Arbace)

Arbace viene.

 

Scena quinta

Arbace e detti. Arbace è mesto.

<- Arbace

 

IDAMANTE
(timoroso)

Ma quel pianto che annunzia?  

ARBACE

Mio signore,

de' mali il più terribil...

IDAMANTE
(ansioso)

Più non vive

il genitor?

ARBACE

Non vive: quel che Marte

far non poté finor, fece Nettuno,

l'inesorabil nume,

e degl'eroi il più degno, ora il riseppi,

presso a straniera sponda

affogato morì!

IDAMANTE

Ilia, de' viventi

eccoti il più meschin.

Recitativo
Allegro assai
Archi

 

Or sì dal cielo

soddisfatta sarai... barbaro fato!...

Corrasi al lido... ahimè! son disperato!

(parte)

Idamante ->

 

ILIA

Dell'Asia i danni ancora  

troppo risento, e pur d'un grand'eroe

al nome, al caso, il cor parmi commosso,

e negargli i sospir ah no, non posso.

(parte sospirando)

Ilia, Arbace, prigionieri troiani, uomini cretesi, donne cretesi ->

 

Scena sesta

Elettra sola.

 
Recitativo
Allegro assai / Larghetto / Allegro assai
Archi

 

Estinto è Idomeneo?... Tutto a miei danni,  

tutto congiura il ciel! Può a suo talento

Idamante disporre

d'un impero, e del cor, e a me non resta

ombra di speme? A mio dispetto, ahi lassa!

vedrò, vedrà la Grecia a suo gran scorno,

una schiava troiana di quel soglio,

e del talamo a parte... invano Elettra

ami l'ingrato... e soffre

una figlia d'un re, ch'ha re vassalli,

ch'una vil schiava aspiri al grand'acquisto?...

Oh sdegno! Oh smanie! oh duol!... più non resisto.

 
[N. 4 - Aria]

 N 

Allegro assai (re minore)
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni.

Tutte nel cor vi sento,  

furie del crudo averno,

lunge a sì gran tormento

amor, mercé, pietà.

Chi mi rubò quel core,

quel che tradito ha il mio,

provi dal mio furore,

vendetta e crudeltà.

(parte)

Elettra ->

 
 

Scena settima

Spiagge del mare ancora agitato, attorniate da dirupi.
Rottami di navi sul lido.
Popolo e Marinai cretesi.

 Q 

popolo, marinai

 
[N. 5 - Coro]

 N 

Allegro assai (do minore)
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni.

CORO VICINO

Pietà! numi, pietà!    

Aiuto oh giusti numi!

A noi volgete i lumi...

S

Sfondo schermo () ()

CORO LONTANO

Pietà! numi, pietà!

Il ciel, il mare, il vento

ci opprimon di spavento...

CORO VICINO

Pietà! numi, pietà!

In braccio a cruda morte

ci spinge l'empia sorte...

popolo, marinai ->

 

Scena ottava

Pantomima.

<- venti, Idomeneo, seguito

<- Nettuno

venti ->

Nettuno ->

 
Nettuno comparisce sul mare.
Fa cenno ai Venti di ritirarsi alle loro spelonche.
Il mare poco a poco si calma. Idomeneo, vedendo il dio del mare, implora la sua potenza.
Nettuno riguardandolo con occhio torvo e minaccevole si tuffa nell'onde e sparisce.
 
Recitativo
Archi

IDOMENEO

Eccoci salvi alfin.  

 

Scena nona

Idomeneo con Séguito.

 
Recitativo

IDOMENEO
(al suo séguito)

Oh voi, di Marte e di Nettuno all'ire,  

alle vittorie, ai stenti

fidi seguaci miei,

lasciatemi per poco

qui solo respirar, e al ciel natio

confidar il passato affanno mio.

 
Il Séguito si ritira ed Idomeneo solo s'inoltra sul lido, contemplando.

seguito ->

 
 

 

Tranquillo è il mar, aura soave spira  

di dolce calma, e le cerulee sponde

il biondo dio indora, ovunque io miro,

tutto di pace in sen riposa, e gode.

Io sol, io sol su queste aride spiagge

d'affanno e da disagio estenuato

quella calma, oh Nettuno, in me non provo,

che al tuo regno impetrai.

Oh voto insano, atroce!

giuramento crudel! ah qual de' numi

mi serba ancor in vita,

oh qual di voi mi porge almen aita?

 
[N. 6 - Aria]

 N 

Andantino sostenuto (do maggiore) / Allegro di molto
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni.

Vedrommi intorno    

l'ombra dolente,

che notte e giorno:

sono innocente

m'accennerà.

Nel sen trafitto

nel corpo esangue

il mio delitto,

lo sparso sangue

m'additerà.

Qual spavento,

qual dolore!

Di tormento

questo core

quante volte morirà!

(vede un uomo che s'avvicina)

S

Sfondo schermo () ()

 
Recitativo

 

Cieli! che veggo? Ecco, la sventurata  

vittima, ahimè! s'appressa...

e queste mani

le ministre saran?... mani esecrande!

Barbari, ingiusti numi! Are nefande!

 

Scena decima

Idomeneo, Idamante in disparte.

<- Idamante

 

IDAMANTE

Spiagge romite, e voi, scoscese rupi  

testimoni al mio duol siate, e cortesi

di questo vostro albergo

a un agitato cor... quanto spiegate

di mia sorte il rigor selvaggi luoghi!...

Vedo fra quelli avanzi

di fracassate navi su quel lido

sconosciuto guerrier... voglio ascoltarlo,

vuò confortarlo, e voglio

in letizia cangiar, quel suo cordoglio.

(s'appressa e parla ad Idomeneo)

Sgombra, oh guerrier, qual tu ti sia, il timore;

eccoti pronto a tuo soccorso quello,

che in questo clima offrir te 'l può.

IDOMENEO

(Più il guardo,

più mi strugge il dolor.)

De' giorni miei il resto

a te dovrò, tu quale

avrai premio da me?

IDAMANTE

Premio al mio cor sarà

l'esser pago d'averti sollevato,

difeso: ahi troppo, amico,

dalle miserie mie indotto io fui

a intenerirmi alle miserie altrui.

IDOMENEO

(Qual voce, qual pietà il mio sen trafigge!)

Misero tu? che dici?

Ma conosci la tua sventura appien?

IDAMANTE

Dell'amor mio,

cielo! il più caro oggetto,

in quelli abissi spinto

giace l'eroe Idomeneo estinto.

Ma tu sospiri, e piangi?

T'è noto Idomeneo?

IDOMENEO

Uom più di questo

deplorabil non v'è, non v'è chi plachi

il fato suo austero.

IDAMANTE

Che favelli?

vive egli ancor? (Oh dèi!

torno a sperar.) Ah dimmi amico, dimmi,

dov'è, dove quel dolce aspetto

vita mi renderà?

IDOMENEO

Ma donde nasce

questa, che per lui nutri

tenerezza d'amor?

IDAMANTE
(con enfasi)

Ah, ch'egli è il padre...

IDOMENEO

(interrompendolo impaziente)

Oh dio!

Parla: di chi è egli il padre?

IDAMANTE

È il padre mio!

 
Recitativo
Presto (re maggiore) / Allegro / Andante
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni.

IDOMENEO

(Spietatissimi dèi!)

IDAMANTE

Meco compiangi

del padre mio il destin?

IDOMENEO
(dolente)

Ah figlio!...

IDAMANTE
(tutto giulivo)

Ah padre!... ah numi!

Dove son io?... Oh qual trasporto!... Soffri,

genitor adorato, che al tuo seno...

(vuole abbracciarlo)

e che un amplesso...

(il padre si ritira turbato)

ahimè! perché ti sdegni?

disperato mi fuggi?... Ah dove, ah dove?

IDOMENEO

Non mi seguir, te 'l vieto:

meglio per te saria il non avermi

veduto or qui; paventa il rivedermi!

(parte in fretta)

Idomeneo ->

 
Recitativo
Archi, 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti.

IDAMANTE

Ah qual gelido orror m'ingombra i sensi!...  

lo vedo appena, il riconosco, e a miei

teneri accenti in un balen s'invola.

Misero! in che l'offesi, e come mai

quel sdegno io meritai, quelle minacce?...

Vuò seguirlo e veder, oh sorte dura!

qual mi sovrasti ancor più rea sventura.

 
[N. 7 - Aria]

 N 

Allegro (fa maggiore)
Archi, flauto, oboe, fagotto, 2 corni.

Il padre adorato  

ritrovo, e lo perdo.

Mi fugge sdegnato

fremendo d'orror.

Morire credei

di gioia, e d'amore;

or, barbari dèi!

m'uccide il dolor.

(parte addolorato)

Idamante ->

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Intermezzo Atto secondo Atto terzo

[Ouverture]

Appartamenti d'Ilia nel palazzo reale, in fondo al prospetto una galleria.

Ilia
 

Quando avran fine omai

[N. 1 - Aria]

Ecco Idamante, ahimè!

Ilia
<- Idamante, seguito

Radunate i troiani

Ilia, Idamante
seguito ->

[N. 2 - Aria]

Ecco il misero resto de' troiani

Ilia, Idamante
<- uomini cretesi, donne cretesi, prigionieri troiani

Scingete le catene

[N. 3 - Coro]

Coro de' Troiani e Cretesi
Godiam la pace, trionfi amore
Ilia, Idamante, uomini cretesi, donne cretesi, prigionieri troiani
<- Elettra

Prence, signor, tutta la Grecia oltraggi

Ilia, Idamante, uomini cretesi, donne cretesi, prigionieri troiani, Elettra
<- Arbace

Ma quel pianto che annunzia?

Ilia, uomini cretesi, donne cretesi, prigionieri troiani, Elettra, Arbace
Idamante ->

Dell'Asia i danni ancora troppo risento

Elettra
Ilia, Arbace, prigionieri troiani, uomini cretesi, donne cretesi ->

Estinto è Idomeneo?

[N. 4 - Aria]

Elettra ->

Spiagge del mare ancora agitato, attorniate da dirupi.

popolo, marinai
 

[N. 5 - Coro]

popolo, marinai ->

(pantomima)

<- venti, Idomeneo, seguito
venti, Idomeneo, seguito
<- Nettuno
Idomeneo, seguito, Nettuno
venti ->

(il mare poco a poco si calma)

Idomeneo, seguito
Nettuno ->

Eccoci salvi alfin

Oh voi, di Marte e di Nettuno all'ire

Idomeneo
seguito ->

Tranquillo è il mar

[N. 6 - Aria]

Cieli! Che veggo?

Idomeneo
<- Idamante

Spiagge romite, e voi, scoscese rupi

Idamante
Idomeneo ->

Ah qual gelido orror

[N. 7 - Aria]

Idamante ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima
Appartamenti d'Ilia nel palazzo reale, in fondo al prospetto una galleria. Spiagge del mare ancora agitato, attorniate da dirupi. Il mare è tutto tranquillo. Appartamenti reali. Porto di Sidone con bastimenti lungo le spiagge. Giardino reale. Gran piazza abbellita di statue avanti al palazzo. Veduta esteriore del magnifico tempio di Nettuno, attraverso del quale si scopre la spiaggia.
[Ouverture] [N. 1 - Aria] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Coro] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Coro] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Marcia] [N. 9 - Coro] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Marcia] [N. 15 - Coro] [N. 16 - Terzetto] [N. 17 - Coro] [N. 18 - Coro] [Rondò K.490] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Duetto] [N. 21 - Quartetto] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Recitativo] [N. 24 - Coro] [N. 25 - Marcia] [N. 26 - Cavatina con coro] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Voce] [N. 29 - Recitativo e aria] [N. 30 - Recitativo] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Coro] [Duetto K.489]
Intermezzo Atto secondo Atto terzo

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