Atto primo

 

Scena prima

Teti nell'Ebro, Fato in cielo.

 Q 

Teti, Ebro

 

TETI

Teti, del mar regina,  

con argentata conca in onde d'oro

solco dell'Ebro il liquido tesoro.

Qual ogni lido inchina

da che il canoro semideo vi tira

il ciel, la terra, il mar con la sua lira.

Ah questa, ahimè (che vede

la mia mente indovina?) è l'ultim'ora

della lira e del canto, e fia che mora

Orfeo, non già sul piede

punto come Euridice, ma da insano

furor di donne inciso a brano a brano.

Ahi, soffrirete, selve,

così crudo spettacolo e sì fiero?

Lo vedrai, ciel? Lo vedrai, padre arciero?

Lo vedrete belve?

Né torrassi di man dell'empio fato

Orfeo, dal ciel inutilmente amato?

 

<- Fato

 

Io no 'l vo' già soffrire,  

scenderò in terra e condurollo in seno

de' miei scogli reali, al mar Tirreno.

FATO

Torna, Teti, nel mar, non toccar terra,

ch'il tuo nume indovino

oggi vaneggia ed erra.

Non sai tu ch'immutabile destino

vuol ch'oggi pera Orfeo?

Or taci e torna; e mora

s'io ve 'l comando e queste stelle or ora.

TETI

Io parto, ahimè, ma tu festeggi intanto.

Citaredo infelice, il tuo natale,

e le parche crudeli il crin fatale

recidono, ond'in pianto

volgeransi i conviti, il canto e 'l riso;

or chi non piange e discolora il viso?

Teti, Fato ->

 

Scena seconda

Ebro solo.

 

 

Lascia, Diana, omai l'erranti spere,  

lascia i notturni balli;

già sparita è nel ciel ogni facella,

tu, sfavillante e bella,

sola passeggi ancor gli eterei calli.

E tu che fai? Non sorgi

ahimè, non sorgi ancora,

madre e figlia del sol, novella Aurora?

Ahi luci sonnacchiose,

sorgete omai dal letto trionfale,

dai molli gigli e morbidette rose.

Non ti sovvien? D'Orfeo

oggi è 'l giorno natale;

per onorar l'illustre semideo

manda il ciel i suoi numi;

la terra indora di celesti lumi;

destati dunque, sonnacchiosa, omai.

Apri, Aurora, le porte

al dì nascente, ai fortunati rai.

Ecco, l'apre: o felice, o lieta sorte!

 

Scena terza

Euretti, Aurora, Ebro.

<- Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto, Aurora

 

PRIMO EURETTO

Su su, dall'oriente  

uniti venticelli usciamo fuori

a rallegrar i fiori,

che già vicin si sente

l'annitrir...

(il Secondo e Terzo euretto ripetono queste parole)
 

AURORA

Fra desta e ancora in sogno,  

parvemi di sentir il mormorio

de' flutti d'oro

d'Ebro canoro,

che si lagna del tardo sorger mio.

PRIMO EURETTO

Non vedi là, non vedi

che a noi fissa le luci e par che indori

a' raggi tuoi i vaghi suoi colori?

AURORA

Scendiamo dunque e de' celesti fiori

portiamo in terra un nembo;

empiamne pur il grembo,

che 'l dì natale

d'un dio mortale,

è degno ben di sovrumani onori.

TERZO EURETTO

Portiamo fiori no, ma bianche perle,

assai più dolci al gusto

che candide a vederle:

portiamo in terra un nobil dono augusto.

LI TRE EURETTI
insieme

Godete pur, mortali,

e obliate intanto

fra 'l nostro dolce canto

e le dolcezze nostre, i vostri mali.

EBRO

Scendesti pur, o diva, e 'l dì felice

rimeni, quand'Orfeo mirò del padre

le beate de' rai lucide squadre;

ed or quel giorno braman festeggiare

più lieti l'aria, il ciel, la terra e 'l mare.

Sol s'aspettava che ne desse il segno

la bell'Aurora dal fiorito regno.

AURORA

Eccomi pronta fuor dell'oriente:

per me si tolgan tutte le dimore,

passin felici l'ore e voi, mia prole,

ite cantando e prevenite il sole.

Ite, miei venticelli,

destate i muti augelli e resti il cielo

senza macchia di nube e senza velo.

EBRO

Noi andiamo ad Orfeo, che già mi tira

la grata tirannia

di sua dolce armonia.

 

Ebro, Aurora ->

LI TRE EURETTI
insieme

Mentre cantiam, lontane  

itene, nubi insane,

né si vegga d'intorno

oscuro velo a così lieto giorno.

E voi, vaghi augellini,

a gara gorgheggiate,

gareggiando cantate

il natale d'Orfeo,

la gloria del canoro semideo.

PRIMO EURETTO

Veggio una nuvoletta insidiosa,

superba e dispettosa,

che ostinata s'aggira,

e niuno se n'adira.

Or rinnoviamo il canto acciò s'asconda

la nuvoletta immonda.

PRIMO EURETTO E SECONDO EURETTO

Or rinnoviamo il canto acciò s'asconda

la nuvoletta immonda.

SECONDO EURETTO

Già puro in ogni parte il ciel si mostra

e già s'inostra

di purpureo velo;

tutta pomposa,

per esser vagheggiata,

esce la rosa,

e acciò meglio si goda il tener ostro,

torniamo al canto nostro.

PRIMO EURETTO E SECONDO EURETTO

E acciò meglio si goda il tener ostro,

torniamo al canto nostro.

LI TRE EURETTI
insieme

Mentre cantiam, la notte

torni all'inferne grotte,

e li notturni mostri

s'ascondan lievi, pria che il ciel s'inostri.

E voi, vaghi augellini,

a gara gorgheggiate,

gareggiando cantate

il natale d'Orfeo,

la gloria del canoro semideo.

 

Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto ->

<- pastori

CORO DI PASTORI

(le parole di sotto si dicono dopo la stanza che segue a due bassi)  

a 8

Ecco, dall'orizzonte

escono i raggi a schiere,

di ferir vaghi più superbo monte,

e, quando orride e nere,

vibran le nubi folgori sonanti,

sempre i poggi più alti

provan di quel furor i primi assalti.

Così la vita nostra

qual più fortuna estolle

sovra degli altri in gloriosa mostra,

più facil fia che crolle,

e che ferito crudelmente, cada;

chi gode d'umil sorte,

non teme danno o minacciosa morte.

a 2 bassi

Alla valle profonda

più tardi giunge il sole,

più tardi scioglie il ghiaccio e corre l'onda;

ma quando irato suole

fulminar Giove o tempestar Giunone,

non teme ira od oltraggio,

in questa valle, assecurato saggio.

finita questa a due bassi, si torna a dire a 8:

Così la vita nostra

qual più fortuna estolle

sovra degli altri in gloriosa mostra,

più facil fia che crolle,

e che ferito crudelmente, cada;

chi gode d'umil sorte,

non teme danno o minacciosa morte.

Sfondo schermo () ()

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

Fiume Ebro.

Teti, Ebro
 
Teti, Ebro
<- Fato

Io no 'l vo' già soffrire

Ebro
Teti, Fato ->

Lascia, Diana, omai l'erranti spere

Ebro
<- Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto, Aurora
Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto
Su su, dall'oriente

Fra desta e ancora in sogno

Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto
Ebro, Aurora ->
Li tre euretti insieme
Mentre cantiam, lontane
Primo euretto, Secondo euretto, Terzo euretto ->
<- pastori
Coro de' pastori
Ecco, dall'orizzonte
 
Scena prima Scena seconda Scena terza
Fiume Ebro. Inferno.
Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

• • •

Testo PDF Ridotto