Atto secondo

 
[N. 13 - Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Campagna con tende preparati da Cleofide per l'esercito greco. Ponte su l'Idaspe. Campo d'Alessandro disposto in ordinanza.
Soldati greci, ed appresso loro Alessandro con Timagene.
Cleofide entra.

 Q 

(nessuno)

<- soldati greci, Alessandro, Timagene

<- Cleofide

 
Recitativo

CLEOFIDE
(ad Alessandro)

Signor, l'India festiva  

esulta meco al tuo gradito arrivo.

ALESSANDRO

Di tua gentil favella

mi compiaccio, oh regina.

CLEOFIDE

Ormai sicuro

puoi riposar sulle tue palme.

ALESSANDRO

Ascolto

strepito d'armi!

CLEOFIDE

O stelle!

ALESSANDRO

Timagene, che fia?

TIMAGENE

Poro si vede

apparir minaccioso.

CLEOFIDE

(Ah! non fur vani

i miei sospetti, oh numi!)

ALESSANDRO

E ben, regina,

io posso ormai sicuro

sulle palme posar?

CLEOFIDE

Se colpa mia

signor...

ALESSANDRO

Di questa colpa

si pentirà chi disperato e folle

tante volte irritò gli sdegni miei.

CLEOFIDE

(L'amato ben voi difendete, oh dèi!)

(parte)

Cleofide ->

 
Gli Indiani assalgono i Macedoni. Gandarte con pochi seguaci corre sul mezzo del ponte ad impedire il passo all'esercito Greco. Si vede cadere parte del ponte. I Macedoni si ritirano intimoriti dalla caduta.

<- indiani, Gandarte

soldati greci, Alessandro, Timagene ->

 

GANDARTE

Seguitemi o compagni. Unico scampo  

è quello ch' io vi addito.

(getta la spada ed il cimiero nel fiume)

Ah secondate

pietosi numi il mio coraggio. Illeso

s'io resterò per il cammino ignoto,

tutti i miei giorni io vi consacro in voto.

 
(si getta dal ponte nel fiume, seguito dai suoi compagni)

Gandarte, indiani ->

 

Scena seconda

Poro senza spada, seguìto da Cleofide.

<- Poro, Cleofide

 

CLEOFIDE

Mio ben.  

PORO

Lasciami.

CLEOFIDE

Oh dèi!

Sentimi, dove fuggi?

PORO

Io fuggo, ingrata,

l'aspetto di mia sorte;

io da te fuggo.

CLEOFIDE

Ah! più tosto m'uccidi,

che lasciarmi così. Mia dolce vita!

PORO

Coll'amato Alessandro al fin ti lascio.

CLEOFIDE

Finsi sol per punirti.

PORO

Eh, ti conosco...

CLEOFIDE

Ecco a tuoi piedi,

oh caro, un'amante regina

di lagrime fedeli aspersa il volto.

PORO

(Mi giunge a indebolir, se più l'ascolto.)

CLEOFIDE

Ingrato, non partir!

Vedrai ch' io sia...

(va per gettarsi nel fiume)

PORO

Cleofide, che fai? Fermati, oh dèi!

Scusa il mio fallo.

E se tu m'ami, oh cara,

perdona al mio furor!

CLEOFIDE

(M'intenerisce.)

Senti: pur voglio darti

del mio fedele amor l'estrema prova:

uniamoci in sacro nodo, e questo il punto

dei tuoi dubbi gelosi ultimo sia.

Porgimi la tua destra; ecco la mia.

PORO

In tal fausto momento

la mia sorte crudel più non rammento.

 
[N. 14 - Duetto]

 N 

CLEOFIDE

Caro amico amplesso!  

Insieme

PORO

Dolce amico amplesso!

 

CLEOFIDE

Al mio seno...

PORO

Al core oppresso...

CLEOFIDE E PORO

Già dài vita e fai goder.

CLEOFIDE

Tua mi rendo.

PORO

A te mi dono.

CLEOFIDE

Idol mio, fedel ti sono.

PORO

Son per te costante e forte...

CLEOFIDE

Teco voglio e vita e morte...

PORO

Spera, oh bella, e non temer!

Insieme

CLEOFIDE

Spera, oh caro, e non temer!

 
Recitativo

CLEOFIDE

Ah ciel! viene il nemico;  

eccoci prigionieri.

PORO

Oh dèi! Vedrassi la consorte di Poro

preda dei greci a gl'impudici insulti?

CLEOFIDE

Sposo amato, risolvi,

un consiglio, un aiuto!

PORO

(cava uno stile)

Eccolo! è questo barbaro,

sì, ma necessario,

e degno del mio,

del tuo gran core.

Ah! che trema la man,

vacilla il piede!

Perdona i miei furori

adorato mio ben, perdona e mori!

(va per ferirla; Alessandro lo disarma)

 

Scena terza

Alessandro e Soldati entrano.

<- Alessandro, macedoni

 

ALESSANDRO

Crudel, t'arresta!  

CLEOFIDE

(Aita, oh stelle!)

ALESSANDRO
(a Poro)

E donde tanta temerità?

PORO

Dal mio sublime carattere...

CLEOFIDE

(Si scopre, oh dèi!)

PORO

Io sono...

CLEOFIDE

Egli è di Poro esecutor.

ALESSANDRO

Ma Asbite

eseguir non dovea sì reo comando.

PORO

Non son più quell'Asbite; ma...

CLEOFIDE

Le veci

sostiene del suo re;

così si scorda d'esser Asbite.

PORO

No, sappi Alessandro...

 

Scena quarta

Timagene entra.

<- Timagene

 

TIMAGENE

Pronto le greche schiere,  

signor, vieni a sedar. Chiede ciascuna

di Cleofide il sangue. Ognun la crede

rea dell'insidia.

PORO

Ella è innocente. Ignota

le fu la trama. Il primo autor son io.

CLEOFIDE

(Ohimè!)

ALESSANDRO

Barbaro! E credi

pregio l'infedeltà?

CLEOFIDE

Signor, se mai...

ALESSANDRO

Abbastanza è palese la tua innocenza,

e sia nota alle schiere.

Da ogni insulto si guardi Cleofide;

e l'altiero custodito rimanga;

è prigioniero.

PORO

Io prigionier?

CLEOFIDE

Deh! lascia

Asbite in libertà, calma lo sdegno!

ALESSANDRO

Di sì bella pietà si rese indegno.

 
[N. 15 - Aria]

 N 

(a Cleofide)  

D'un barbaro scortese

non rammentar l'offese;

è un pregio ch'innamora

più che la tua beltà.

(a Poro)

Da lei, crudel,

che ingiustamente offendi.

Quella pietade apprendi

che l'alma tua non ha.

(parte)

 

Scena quinta

Cleofide, Poro e Timagene con Guardie.

 
Recitativo

TIMAGENE

Macedoni, alla reggia

Cleofide si scorti; e intanto Asbite

meco rimanga.

CLEOFIDE

(In libertà potessi

senza scoprirlo almen dargli un addio!)

PORO

(Potessi all'idol mio

libero favellar!)

CLEOFIDE

De' casi miei,

Timagene, hai pietà?

TIMAGENE

Più che non credi.

CLEOFIDE

Ah! se Poro mai vedi,

digli dunque per me che non si scordi

alle sventure in faccia

la costanza d'un re, ma soffra, e taccia.

 
[N. 16 - Aria]

Digli ch'io son fedele.

Ch'è il mio tesoro,

che m'ami, ch'io l'adoro,

che non disperi ancor.

Digli, che la mia stella

spero placar col pianto,

che lo consoli intanto

l'immagine di quella

che vive nel suo cor.

(parte)

 

Scena sesta

Poro e Timagene.

 
Recitativo

PORO

(Tenerezze ingegnose!)

TIMAGENE

Amico Asbite

siamo pur soli una volta.

PORO

E con qual fronte

mi chiami amico? Al mio signor prometti

sedur parte de' Greci e poi l'inganni.

Chi può di te fidarsi?

TIMAGENE

Io mille prove

ti darò d'amistà. Va', la mia cura

prigionier non t'arresta,

libero sei; la prima prova è questa.

PORO

Ma come ad Alessandro

discolperai?

TIMAGENE

Fingerò morte o fuga.

Tu ricerca di Poro e reca a lui

questo mio foglio, ove le mie discolpe

vedrà, e le sue speranze.

(gli dà una lettera)

PORO

E qual mercede potrò renderti,

amico, a tanta fede?

Provi Alessandro con sua gran sventura

quanto è lieve ingannar chi si assicura.

 
[N. 17 - Aria]

Senza procelle ancora

si perde quel nocchiero,

che lento in su la prova

passa dormendo il dì.

Sognava il suo pensiero

forse l'amiche sponde,

ma si trovò fra l'onde

allor che i lumi aprì.

 
(partono)
 
 

Scena settima

Appartamenti nella reggia di Cleofide.
Cleofide e Gandarte.

 
Recitativo

GANDARTE

E tentò di svenarti? Ah! che furore!

CLEOFIDE

Fu trasporto d'amor.

GANDARTE

Barbaro amore!

CLEOFIDE

Viene Alessandro, o cielo! il tuo periglio...

Celati per pietà!

GANDARTE

Numi, consiglio!

(si nasconde)

 

Scena ottava

Alessandro entra.

 

ALESSANDRO

Per salvarti, oh regina,

tentai il campo frenar; ma rea ti crede,

e minacciando il sangue tuo richiede.

CLEOFIDE

Abbialo pur, benché innocente. Io vado

volontario ad offrirmi.

ALESSANDRO

Eh no, t'arresta,

una via ancor mi resta per salvarti,

rispetti ogni schiera orgogliosa

una parte di me; sarai mia sposa.

CLEOFIDE
(sorpresa)

Io sposa d'Alessandro? È grande il dono,

ma il mio destin... la tua grandezza...

Ah! cerca un riparo migliore.

ALESSANDRO

E qual, se il campo

una vittima chiede?

(Gandarte si palesa)

GANDARTE

Eccola.

CLEOFIDE

(O stelle!)

ALESSANDRO

Chi sei?

GANDARTE

Poro son io.

ALESSANDRO

Come qui penetrasti?

E ben, chiedi pietà, perdono?

GANDARTE

Io vengo a offrirti il regio capo,

se una vittima chiedi.

Io meditai sol l'insidie, l'inganni,

e i tradimenti.

Son Cleofide e Asbite ambo innocenti.

ALESSANDRO

(O coraggio. O fortezza!)

CLEOFIDE

(O fede che innamora!)

ALESSANDRO

(E fia ver che mi vinca

un barbaro in virtute?)

Poro, poiché in sua vece

il regio capo offristi,

la meritasti assai. Dall'atto illustre

la tua grandezza e l'amor tuo comprendo,

onde a te (non so dirlo) a te la rendo.

(parte)

 

CLEOFIDE

Magnanima clemenza!

GANDARTE

Alta pietade!

 

Scena nona

Cleofide, Gandarte, poi Erissena.

 

CLEOFIDE
(a Gandarte)

Quanto dobbiamo ai tuoi pietosi inganni!

Ma qui giunge Erissena.

 

GANDARTE

Oh come asperso

ha di lagrime il volto!

CLEOFIDE
(ad Erissena)

Eh non è tempo

di pianto, o principessa!

Abbiam libero il varco.

Ed Alessandro al mio sposo mi rende.

Andremo altrove,

a respirar con Poro aure felici.

ERISSENA

Ah! che Poro morì!

CLEOFIDE

Come!

GANDARTE

Che dici!

CLEOFIDE

Quando? Perché? Finisci

di trafiggermi il cor!

ERISSENA

Sai che rimase

creduto Asbite a Timagene in cura.

CLEOFIDE

E ben?...

ERISSENA

Cinto da' Greci,

ei risoluto fra lor la via s'aperse,

si lanciò nell'Idaspe e si sommerse.

 
[N. 18 - Aria]

CLEOFIDE

Se il ciel mi divide

dal caro mio sposo,

perché non m'uccide

pietoso il dolor?

Divisa un momento

dal dolce tesoro,

non vivo, non moro;

ma provo il tormento

d'un viver penoso,

d'un lungo martir.

(parte)

 

Scena decima

Erissena e Gandarte.

 
Recitativo

GANDARTE

Adorata Erissena,

fra sì crudi disastri fuggita da questa

in più sicura parte.

Tuo sposo e difensor sarà Gandarte.

ERISSENA

Vanne solo: io sarei

d'impaccio al tuo fuggir. La tua salvezza

utile è all'Indie.

E un giorno ancor potrai

a favor degli oppressi usar la spada.

GANDARTE

E dove senza te speri ch'io vada?

 
[N. 19 - Aria]

Se viver non poss'io

lungi da te mio bene,

lasciami almen ben mio,

morir vicino a te.

Che se partissi ancora,

l'alma faria ritorno;

e non so dirti allora

quel che farebbe il piè.

(parte)

 

Scena undicesima

Erissena.

 
Recitativo

 

E pur chi 'l crederia? Fra tanti affanni

non so dolermi; e mi figuro un bene,

quando costretta a disperar mi vedo;

ah fallaci speranze io non vi credo.

 
[N. 20 - Aria]

Di rendermi la calma

prometti O speme infida;

ma incredula quest'alma

più fede non ti dà.

Chi ne provò lo sdegno,

se folle al mar si fida,

de' suoi perigli è degno,

non merita pietà.

(parte)

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[N. 13 - Sinfonia]

Campagna con tende preparati da Cleofide per l'esercito greco. Ponte su l'Idaspe. Campo d'Alessandro disposto in ordinanza.

 
<- soldati greci, Alessandro, Timagene
soldati greci, Alessandro, Timagene
<- Cleofide

Signor, l'India festiva

soldati greci, Alessandro, Timagene
Cleofide ->
soldati greci, Alessandro, Timagene
<- indiani, Gandarte

(si vede vacillare e poi cadere parte del ponte)

indiani, Gandarte
soldati greci, Alessandro, Timagene ->

Seguitemi o compagni. Unico scampo

Gandarte, indiani ->
<- Poro, Cleofide

Mio ben / Lasciami / Oh dèi!

[N. 14 - Duetto]

Cleofide e Poro
Caro amico amplesso!

Ah ciel! viene il nemico

Poro, Cleofide
<- Alessandro, macedoni

Crudel, t'arresta! / Aita, oh stelle!

Poro, Cleofide, Alessandro, macedoni
<- Timagene

Pronto le greche schiere

[N. 15 - Aria]

Poro, Cleofide, macedoni, Timagene
Alessandro ->

Macedoni, alla reggia

[N. 16 - Aria]

Poro, Timagene
Cleofide, macedoni ->

Tenerezze ingegnose! / Amico Asbite

[N. 17 - Aria]

Poro, Timagene ->

Appartamenti nella reggia di Cleofide.

Cleofide, Gandarte
 

E tentò di svenarti? Ah! che furore!

(Gandarte si nasconde)

Cleofide, Gandarte
<- Alessandro

(Gandarte si scopre)

Eccola / O stelle!

Cleofide, Gandarte
Alessandro ->

Quanto dobbiamo ai tuoi pietosi inganni!

Cleofide, Gandarte
<- Erissena

O come asperso

[N. 18 - Aria]

Gandarte, Erissena
Cleofide ->

Adorata Erissena

[N. 19 - Aria]

Erissena
Gandarte ->

E pur chi ’l crederia! Fra tanti affanni

[N. 20 - Aria]

Erissena ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima
Campo di battaglia sulle rive dell'Idaspe. Tende e carri rovesciati; soldati, disperse armi, insegne, ed... Nella reggia di Cleofide. Gran padiglione d'Alessandro vicino all'Idaspe, con vista della reggia di Cleofide sull'altra sponda del... Campagna con tende preparati da Cleofide per l'esercito greco. Ponte su l'Idaspe. Campo d'Alessandro... Appartamenti nella reggia di Cleofide. Portici de’ giardini reali. Tempio magnifico dedicato a Bacco con rogo nel mezzo che poi si accende.
[Ouverture] [N. 1 - Recitativo accompagnato] [N. 2 - Aria] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Aria] [N. 6 - Arioso] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Sinfonia] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Duetto] [N. 13 - Sinfonia] [N. 14 - Duetto] [N. 15 - Aria] [N. 16 - Aria] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Sinfonia] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Aria] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Aria] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Aria] [N. 29 - Sinfonia] [N. 30 - Arioso] [N. 31 - Duetto] [N. 32 - Coro]
Atto primo Atto terzo

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