Atto terzo

 
[N. 28 - Sinfonia]

 N 

 

Scena prima

Atrio del palazzo.
Oronte, e Morgana.

 Q 

Oronte, Morgana

 
Recitativo

ORONTE

Voglio amar e disamar,  

così mi piace.

MORGANA

La tua costanza?

ORONTE

È persa.

MORGANA

La tua promessa fede? E il giuramento?

ORONTE

Questi portolli via rapido il vento.

MORGANA

Vendicarti tu vuoi

d'un innocente inganno; e pur t'adoro,

Oronte, anima mia.

ORONTE

Per altra io moro.

MORGANA

Credi, ch'uno straniero

poteva mai?...

ORONTE

E pur l'amasti, ingrata.

Ma più gli affetti miei per te non sono.

MORGANA

Oh, se ti offesi, mio ben, chiedo perdono.

 
[N. 29 - Aria]

 N 

Credete al mio dolore,  

luci tiranne, e care!

Languo per voi d'amore,

bramo da voi pietà!

Se pianger mi vedete,

se mio tesor vi chiamo,

e dite, che non v'amo,

è troppa crudeltà.

(parte)

Morgana ->

 
Recitativo

ORONTE

M'inganna, me n'avveggo,  

e pur ancor l'adoro...

Se ben mi fu crudel, è 'l mio tesoro.

 
[N. 30 - Aria]

 N 

Un momento di contento  

dolce rende a un fido amante

tutto il pianto che versò.

Suol'amore, dal dolore

tirar balsamo alle pene,

a sanar, chi pria piagò.

(parte)

Oronte ->

 

Scena seconda

Ruggiero ed Alcina per parte opposta.

<- Ruggiero, Alcina

 
Recitativo

RUGGIERO

(Molestissimo incontro!)  

ALCINA

Ahimè! Ruggiero,

è ver, che m'abbandoni?

RUGGIERO

M'invita la virtute,

che langue nell'amore.

ALCINA

E non pensi, mio caro, al mio dolore?

RUGGIERO

Il passato suo inganno

rimira con orrore un'alma grande.

ALCINA

Ah! che sei mentitore!

Fuggi da me per darti a un'altra amante.

RUGGIERO

Quella è mia sposa.

ALCINA

Oh dèi!

E scordar tu mi puoi, mia cara speme?

RUGGIERO

Dover, amor, virtù pugnano insieme.

ALCINA

Per questi sospir miei...

RUGGIERO

Li spargi al vento.

ALCINA

Ti fui sempre fedel...

RUGGIERO

Scorda il passato.

ALCINA

Ti adoro ancor.

RUGGIERO

Non è più tempo.

ALCINA

Ingrato!

RUGGIERO

Mi richiama la gloria.

ALCINA

È un van pretesto.

RUGGIERO

Mi stimola l'onore.

ALCINA

Va': m'oltraggiasti assai. Va', traditore!

 
[N. 31 - Aria]

 N 

Ma quando tornerai  

di lacci avvinto il piè,

attendi pur da me

rigore e crudeltà.

E pur, perché t'amai,

ho ancor di te pietà.

Ancor placar mi puoi,

mio ben, cor mio; non vuoi?

Mi lascia, infido, e va'!

(parte)

Alcina ->

 

Scena terza

Melisso, Ruggiero, e Bradamante.

<- Melisso, Bradamante

 
Recitativo

MELISSO

Tutta d'armate squadre  

l'isola è cinta, e d'incantati mostri.

RUGGIERO

Mi farò via col braccio.

BRADAMANTE

Io co' la spada.

MELISSO

Non basta umana forza.

Prendi il gorgoneo scudo,

prendi il destriero alato, e a me lo presta.

RUGGIERO
(a Bradamante)

Partir da te, mio ben, l'alma funesta.

 
[N. 32 - Aria]

 N 

Sta nell'ircana pietrosa tana    

tigre sdegnosa, e incerta pende,

se parte, o attende il cacciator.

Dal teso strale guardar si vuole;

ma poi la prole lascia in periglio.

Freme e l'assale desio di sangue,

pietà del figlio; poi vince amor.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Ruggiero ->

 

Scena quarta

Melisso, e Bradamante.

 
Recitativo

MELISSO

Vanne tu seco ancora;  

dove fa seno il mare,

ed è la nave ascosa, ambi vi attendo.

BRADAMANTE

Non partirò, se pria,

sciolto ogni infame incanto,

a chi privo ne sta vita non rendo.

 
(Melisso parte)

Melisso ->

 
[N. 33 - Aria]

 N 

All'alma fedel    

amore placato,

il fato ed il ciel

promette pietà.

In mezzo ai martiri

la gioia ravviso

e dopo i sospiri

il riso verrà.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Bradamante ->

 

Scena quinta

Oronte, ed Alcina.

<- Oronte, Alcina

 
Recitativo

ORONTE

Niuna forza lo arresta.  

Vinse Ruggiero.

ALCINA

Ahimè! Perfide stelle!

Ma i miei guerrier?

ORONTE

Giaccion dispersi al suolo.

ALCINA

E i mostri miei?...

ORONTE

Son vinti.

ALCINA

E quell'ingrato

dunque fuggì?

ORONTE

No; l'isola minaccia.

(Rende amore a costei giusta mercede:

di tanti, ch'oltraggiò miseri amanti,

val questa pena sua tutti i lor pianti.)

(parte)

Oronte ->

 
[N. 34 - Aria]

 N 

ALCINA

Mi restano le lagrime.  

Direi dell'alma i voti;

ma i dèi resi ho implacabili,

e non m'ascolta il ciel.

Potessi in onda limpida

sottrarmi al sole, al dì:

potessi in sasso volgermi,

che finirei così

la pena mia crudel.

(parte)

Alcina ->

 
 

Scena sesta

Prospetto della reggia meravigliosa di Alcina, attorniata di alberi, di statue, di obelischi, e di trofei, con serragli di fiere, che vanno girando: ed urna rilevata nel mezzo, che racchiude la forza di tutto l'incanto.

 Q 

uomini stregati come sassi

 
[N. 35 - Coro]

 N 

CORO

Sin per le vie del sole  

una gloriosa prole

il volo sa drizzar.

 
Oberto, e poi Alcina.

<- Oberto, Alcina

 
Recitativo
(Alcina ascolta a parte)

OBERTO

Già vicino è 'l momento  

di cangiar il mio duol tutto in contento;

e parmi già con amoroso core

di stringer al mio seno il genitore.

(Alcina si presenta)

ALCINA

(col dardo alla mano)

Come lo sai?  

OBERTO

(si confonde nel risponderle)

Perché il destin... i pianti...

il dover...

ALCINA

Ti confondi?

OBERTO

(si dà coraggio)

Alta regina,

io ben lo so; me lo promise Alcina.

ALCINA

(Ah! Che ancora costui pensa a' miei danni.

Ingrato! Or proverai gli estremi affanni.)

 
Alcina si volge verso il serraglio delle fiere, e mormorando qualche parola, si avanza un leone mansueto verso Oberto, quando Alcina dà il suo dardo al medesimo, dicendogli...

 

Prendi il mio dardo, Oberto, e ti difendi  

da quella fiera.

Il leone si corica vicino ad Oberto, e gli va lambendo i piedi.

OBERTO

Eh! Mi si mostra amica.

ALCINA

Non ti fidar: l'uccidi.

OBERTO

Ah! Non ho core.

ALCINA
(risoluta)

Ubbidisci il comando.

OBERTO

(Ah! Ch'io ben riconosco il genitore.)

ALCINA
(sdegnata)

Rendimi 'l dardo; io ferirolla appieno.

OBERTO

Crudel; l'immergerò pria nel tuo seno.

(Oberto ritirandosi volge il dardo contro Alcina, mentre il leone ritorna nel serraglio)
 
[N. 36 - Aria]

 N 

Barbara! Io ben lo so,  

è quello il genitor

che l'empio tuo furor

cangiato ha in fera.

Ma presto ti vedrò

errar per la foresta,

vinta, confusa, e mesta,

e non più altera.

(parte, portando via il dardo di Alcina)

Oberto ->

 

Scena settima

Alcina, Bradamante, e Ruggiero.

<- Bradamante, Ruggiero

 
Recitativo

BRADAMANTE

Le lusinghe, gl'inganni,  

non udir più, mio caro sposo amato.

ALCINA

Che inganni? Anzi ho pietà; piango il suo fato.

RUGGIERO

Non l'ascoltar.

BRADAMANTE

Detesto

le sue offerte, e gli auguri.

ALCINA
(a Ruggiero)

Per questa cara destra...

RUGGIERO

Ormai mi lascia.

ALCINA
(a Bradamante)

Bradamante, a' tuoi piedi...

BRADAMANTE

A me t'invola.

ALCINA
(a Ruggiero)

A morir tu te n' vai.

RUGGIERO

Cura è del cielo.

ALCINA
(a Bradamante)

Tu vedova dolente

lo piangerai.

RUGGIERO

Non l'ascoltar, che mente.

 
[N. 37 - Terzetto]

 N 

ALCINA
(a Ruggiero)

Non è amor, né gelosia,  

è pietà...

BRADAMANTE

Che ascose frodi!

ALCINA
(a Bradamante)

...e desio, che lieta godi.

RUGGIERO

Che fallaci infidi accenti!

ALCINA
(a Bradamante)

Non t'offendo?

RUGGIERO

Indegna, taci!

ALCINA
(a Ruggiero)

Non t'inganno!

BRADAMANTE

Iniqua, menti!

ALCINA

Cruda donna! Rio tiranno!

Non vogl'io da voi mercé.

BRADAMANTE E RUGGIERO

Non sperar da noi mercé.

BRADAMANTE

Caro sposo!

RUGGIERO

Anima mia!

ALCINA

Solo affanni, e solo pene...

RUGGIERO

Solo gioie, e solo bene...

BRADAMANTE

Solo gioie, e solo bene...

ALCINA

...premio fian di vostra fé.

BRADAMANTE E RUGGIERO

...premio fian di nostra fé.

 
(partono, Alcina da una parte e Bradamante per un'altra)

Alcina, Bradamante ->

 

Scena ottava

Ruggiero, Oronte, a cui rende la spada.

<- Oronte

 
Recitativo

RUGGIERO

Prendi e vivi. Ruggiero  

vuol la tua libertà, non il tuo sangue.

ORONTE

Signor, m'è grato il dono.

RUGGIERO

Or l'urna infame

si spezzi.

ORONTE

Eroico oprar.

RUGGIERO

Va', se paventi; io basto solo.

(Ruggiero si avanza per rompere l'urna coll'anello incantato: ed Alcina frettolosa lo trattiene)
 

Scena nona

Alcina, e detti. Poi Bradamante.

<- Alcina

 

ALCINA

Ah, mio Ruggier, che tenti?  

RUGGIERO

Voglio la libertade

degl'infelici, che qui chiudi.

 

<- Bradamante

ALCINA

Ed io lo farò...  

BRADAMANTE

Non fidarti:

lascia che faccia il colpo il braccio mio.

(va a per spezzar l'urna)

 

Scena decima

Morgana, e detti.

<- Morgana

 
(quando Bradamante va per spezzar l'urna, Morgana le si oppone)

ALCINA

Misera, ah no!  

MORGANA

Per quella

vita, che ti serbai, lascia...

 

Scena undicesima

Melisso ed Oberto, e detti.

<- Melisso, Oberto

 

MELISSO
(a Ruggiero)

A che tardi?  

Struggi l'infame nido:

rendi altrui la salute!

RUGGIERO

Sì.

ORONTE

Sì.

BRADAMANTE E MELISSO

Spezza, Ruggiero.

ALCINA E MORGANA

O noi perdute!

(si ritirano)

Alcina, Morgana ->

 
 
Ruggiero spezza l'urna, e subitamente precipita, e si dilegua tutto ciò, che appariva all'intorno, sorgendo su quelle ruine il mare, che si vede da una vasta, e sotterranea caverna, dove molti sassi si cangiano in uomini, tra quali è Astolfo, che abbraccia Oberto: che formano il coro ed il ballo.

 Q 

 
[N. 38 - Coro]

 N 

CORO

Dall'orror di notte cieca,  

chi ne reca colla vita

la smarrita libertà?

Io fui belva... io sasso... io fronda...

io qui sciolto erravo in onda:

chi ne ha resa umana voglia?

chi ne spoglia

la già appresa ferità?

 
Ballo.
 
[N. 39 - Entrée]

 N 

 
[N. 40 - Tamburino]

 N 

 
[N. 41 - Coro]

 N 

CORO

Dopo tante amare pene  

già proviam conforto all'alma;

ogni mal si cangia in bene,

ed alfin trionfa amor.

Fortunato è questo giorno,

che ne rese bella calma;

dell'inganno e insidie a scorno

già festeggia il nostro cor.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

[N. 28 - Sinfonia]

Atrio del palazzo.

Oronte, Morgana
 

Voglio amar e disamar

[N. 29 - Aria]

Oronte
Morgana ->

M'inganna, me n'avveggo

[N. 30 - Aria]

Oronte ->
<- Ruggiero, Alcina

Molestissimo incontro!

[N. 31 - Aria]

Ruggiero
Alcina ->
Ruggiero
<- Melisso, Bradamante

Tutta d'armate squadre

[N. 32 - Aria]

Melisso, Bradamante
Ruggiero ->

Vanne tu seco ancora

Bradamante
Melisso ->

[N. 33 - Aria]

Bradamante
All'alma fedel
Bradamante ->
<- Oronte, Alcina

Niuna forza lo arresta

Alcina
Oronte ->

[N. 34 - Aria]

Alcina ->

Prospetto della reggia di Alcina, attorniata di alberi, di statue, di obelischi, e di trofei, con serragli di fiere, che vanno girando; ed urna rilevata nel mezzo.

uomini stregati come sassi
 

[N. 35 - Coro]

uomini stregati come sassi
<- Oberto, Alcina

(Alcina ascolta a parte)

Già vicino è 'l momento

(Alcina gli si presenta)

Come lo sai? / Perché il destin... i pianti

(Alcina si volge verso il serraglio delle fiere, e mormorando qualche parola, si avanza un leone)

Prendi il mio dardo, Oberto

(il leone ritorna nel serraglio)

[N. 36 - Aria]

uomini stregati come sassi, Alcina
Oberto ->
uomini stregati come sassi, Alcina
<- Bradamante, Ruggiero

Le lusinghe, gl'inganni

[N. 37 - Terzetto]

Alcina, Bradamante e Ruggiero
Non è amor, né gelosia
uomini stregati come sassi, Ruggiero
Alcina, Bradamante ->
uomini stregati come sassi, Ruggiero
<- Oronte

Prendi e vivi. Ruggiero

uomini stregati come sassi, Ruggiero, Oronte
<- Alcina

Ah, mio Ruggier, che tenti?

uomini stregati come sassi, Ruggiero, Oronte, Alcina
<- Bradamante

Ed io lo farò / Non fidarti

uomini stregati come sassi, Ruggiero, Oronte, Alcina, Bradamante
<- Morgana

Misera, ah no! / Per quella

uomini stregati come sassi, Ruggiero, Oronte, Alcina, Bradamante, Morgana
<- Melisso, Oberto

A che tardi? Struggi l'infame nido

uomini stregati come sassi, Ruggiero, Oronte, Bradamante, Melisso, Oberto
Alcina, Morgana ->

(Ruggiero spezza l'urna, e subitamente precipita, e si dilegua tutto ciò che appariva all'intorno)

Mare, che si vede da una vasta, e sotterranea caverna.

(molti sassi si cangiano in uomini, tra quali è Astolfo)

[N. 38 - Coro]

[N. 39 - Entrée]

[N. 40 - Tamburino]

[N. 41 - Coro]

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima
Luogo deserto chiuso da alti e scoscesi monti, a' piedi de' quali è cavato un piccolo antro. Appare la deliziosa reggia di Alcina. Camera, che guarda agli appartamenti di Alcina. Ricca e maestosa sala del palazzo incantato di Alcina. La sala tutta si cangia in luogo orrido, e deserto. Luogo che conduce ai giardini reali, con statua di Circe nel mezzo, che cangia gli uomini in fiere. Stanza sotterranea delle magie, con varie figure e strumenti, che appartengono a quest'uso. Atrio del palazzo. Prospetto della reggia di Alcina, attorniata di alberi, di statue, di obelischi, e di trofei, con serragli... Mare, che si vede da una vasta, e sotterranea caverna.
[Ouverture] [N. 1 - Aria] [N. 2 - Coro] [N. 3 - Gavotte] [N. 4 - Sarabande] [N. 5 - Menuet] [N. 6 - Gavotte] [N. 7 - Aria] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Aria] [N. 10 - Aria] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Aria] [N. 15 - Arioso] [N. 16 - Cavata] [N. 17 - Aria] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Aria] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Aria] [N. 24 - Aria] [N. 25 - Aria] [N. 26 - Recitativo accompagnato] [N. 27 - Aria] [N. 28 - Sinfonia] [N. 29 - Aria] [N. 30 - Aria] [N. 31 - Aria] [N. 32 - Aria] [N. 33 - Aria] [N. 34 - Aria] [N. 35 - Coro] [N. 36 - Aria] [N. 37 - Terzetto] [N. 38 - Coro] [N. 39 - Entrée] [N. 40 - Tamburino] [N. 41 - Coro]
Atto primo Atto secondo

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