Atto secondo

 

Scena unica

Un'ampia sala nel Castello di Ekebù. A destra quasi vicino al proscenio un'arcata, chiusa da una tenda di velluto e una finestra a vetri colorati; nel fondo una gran porta d'entrata.
A sinistra, un largo focolare a cappa ed un'altra porta. Dal focolare pende una grossa catena che sfiora i ciocchi appena accesi. Sedie, sgabelli, cassapanche. Candelabri accesi sopra le mensole; uno, grande, pendente dal soffitto. Alla parete, uno specchio.
Anna è nel mezzo della sala, attorniata dalle sciame delle Fanciulle che stanno abbigliandola per la recita della commedia. Un altro gruppo di Fanciulle è inginocchiato intorno ad una cassapanca aperta, dalla quale traggono alla rinfusa delle robe; un altro gruppo sta addossato alla porta di destra, dialogando con la folla che vocia da fuori, per entrare. I tre gruppi muovendosi e rispondendosi, si mutano, si confondono, si ricompongono. Anna è grave e triste.

Immagine d'epoca ()

 Q 

Anna, fanciulle

 

FOLLA

(di fuori)  

Ohè! Ohè! La neve fiocca in cielo!

Aprite! Aprite!

ANNA

Quel vociar mi tedia.

FANCIULLE

(sull'uscio -alla folla-)

- Non siam pronte!

Anna si adorna ancora

per la commedia!

- Non è l'ora!

(intorno ad Anna -a quelle della cassapanca-)

Il velo!

(alla cassapanca -vuotando alla rinfusa-)

- Un cappuccio di bigello!

- Un rosario!

- Una cuffietta!

- Fruga, fruga; affretta, affretta...

- Una tonaca, un mantello...

(accorrendo verso Anna)

- Ecco il velo... Tra là là...

FOLLA

(di fuori)

Ohè! Ohè! La notte è fredda. Aprite!...

FANCIULLE

(sull'uscio, beffando)

Ritornate più tardi. Orsù, obbedite!...

 
(le altre fanciulle, intanto avranno accomodato il velo intorno ad Anna ed ammirandola la condurranno a forza davanti allo specchio)
 

FANCIULLE

- Or sei pronta. - Apri le braccia

come un candido rosaio.

- Gira, gira... Allaccia, allaccia...

- Gira come un arcolaio...

- Tra là là - là là - là là...

FOLLA

(di fuori, allontanandosi)

Ohè!...

FANCIULLE

(sull'uscio)

Silenzio! Appena giungeranno

i Cavalieri, vi apriremo...

(ascoltando)

Vanno...

(unendosi alle compagne)

Vanno, vanno, tra là là...

 
(ma Anna ad un tratto ha un gesto di paura, getta un piccolo strido, si curva come per ascoltare e indica il camino. Silenzio improvviso)
 

ANNA

Zitte!  

FANCIULLE
(sottovoce)

Perché?...

ANNA

(con ansia)

Là... Nel camino... Là...

FANCIULLE

(retrocedendo)

No!... Ci spauri...

ANNA

Odo dei tonfi cupi...

FANCIULLE

I lupi! I lupi!

- Fuggi! Fuggi!

VOCE
(dalla cappa)

Olà!

 
Scivolando lungo la catena, un uomo cade ritto sul focolare. Anna trasale. Le Fanciulle si addossano spaurite conro la finestra.

<- Sintram

 

FANCIULLE

(riconoscendo l'uomo)  

- Sintram! Tuo padre!

SINTRAM

(quasi scusandosi, beffardamente)

Non vi sgomentate.

Le porte di Ekebù

eran serrate...

(indica il camino e fa il gesto caratteristico di chi rotola)

...un tonfo e giù...

(avviandosi verso il gruppo e ridendo amaramente)

Vi porto

una novella...

FANCIULLE

- Una novella?

- Quale?

SINTRAM

Giosta, il bel Giosta che credete morto

fra poco sarà qui.

ANNA

(con un piccolo grido soffocato)

Giosta?

SINTRAM

(fissandola duramente)

...Il tuo Giosta. Sì!

 
Suoni e voci lontani. Le Fanciulle si volgono tutte verso la finestra gioiosamente, lasciando soli Sintram e Anna. Bagliori rossastri sulle vetrate. Le voci si avvicinano. Sintram muta volto ed aspetto, afferra Anna per un braccio e la trae verso la porticina del focolare.
 

FANCIULLE

(aprendo la finestra)  

I Cavalieri... Giungono!...

SINTRAM

(ad Anna che ascolta a capo chino)

Ma tu

non devi rimanere, ora. Su! Via!

Lascia il Castello! Seguimi! T'affretta!

Non perdere così

l'anima tua e la mia.

 

CAVALIERI

(sempre più vicini)  

Vecchia terra d'Ekebù,

chi fa crescere le rose

sulle squallide miniere

dalla bocca sgangherata?

La canzon del Cavaliere

sempre gaia e disperata.

Heissan!

Heissan!

 
Le Fanciulle spalancano la porta, alla brigata, alle voci ed al chiaror di fiaccole che si avvicina; poi corrono festosamente addosso a Sintram, spingendolo verso la porticina, facendolo uscire e togliendogli di mano Anna.
 

FANCIULLE

Giungono! Se ti colgono, sei morto.  

SINTRAM

(ad Anna)

Vieni!

FANCIULLE

- Lasciala qui!

- Vattene!

- Bada!

(spingendolo fuori allegramente)

- Scendi!

- Fa' presto!

- Tornerai!

- Che attendi?

 
(chiudono la porticina dietro lui; poi prendono per mano Anna e la trascinano dietro la tenda, festosamente)

Sintram ->

 

FANCIULLE

- Tu, qui, orsacchiotta!

- Corri!

- Trotta!

- Su!

 
Scompaiono. Allora irrompe festosamente la brigata dei Cavalieri e la Folla che li segue agitando le fiaccole e danzando grottescamente al suono della canzone. Lieta baraonda. Ma Cristiano si pianta subito in mezzo alla sala pomposamente e traccia un gran gesto di comando.

fanciulle, Anna ->

<- cavalieri, folla, Cristiano

 

CRISTIANO

Via la plebe!  

CAVALIERI

(guardando intorno comicamente)

Non c'è!

CRISTIANO

(ostinato)

Che me ne importa?

Via la plebe egualmente!

(ai Cavalieri)

 

CRISTIANO

Schieratevi a battaglia  

là, sulla porta. Io innalzo il grido: Olà,

magnifica ciurmaglia!

Chi di voi pugnerà?...

CAVALIERI

- Tutti!

- Presente!

CRISTIANO

E chi di voi Giosta consacrerà

novello cavalier?

CAVALIERI

- Tutti! Presente!

 
I Cavalieri si adunano rapidamente davanti alla porta. Entra allora la Comandante, al braccio di Giosta pomposamente vestito da cavaliere. Acclamazioni vive e gioiose.

<- Comandante, Giosta

 

VOCI

- Heissan! Heissan! A Giosta cavaliere!

- Heissan! Heissan! A Margareta!

- Heissan! Heissan! Heissan!

- Gloria al poeta!

CRISTIANO

(dominando e sventolando il cappello)

Gloria al poeta e al vento le bandiere!

 

FOLLA

Vecchia terra d'Ekebù,

chi ti dona l'allegrezza

e inghirlanda le ferriere

dalla chioma affumicata?

La canzon del cavaliere

sempre gaia e disperata.

Heissan!

Heissan!

 
Tutti sventolano i cappelli. Giosta e la Comandante passano lentamente e trionfalmente in mezzo alla Folla.
 

COMANDANTE

(indicando la tenda, per tagliar corto)  

Ragazzi...

CRISTIANO

(interrompendo solennemente)

No. Prima la cerimonia

e la presentazione...

COMANDANTE

(sorridendo)

E il ballo?

CRISTIANO

(a gran voce)

Muoia.

COMANDANTE

E la commedia?

CAVALIERI

Muoia.

CRISTIANO

Prima si compia la consacrazione.

 
La Comandante fa una spallata, siede sul tavolo, imboccando la pipa, e segue con rozza compiacenza il gioco dei suoi fanciulloni. La Folla si ritrae nel fondo. I Cavalieri si schierano dietro al tavolo. Cristiano mette Giosta nel mezzo della sala quasi davanti alla Comandante.
 

CRISTIANO

Odi, fratello Giosta: da prode Cavaliere  

vuoi tu tutta la vita gozzovigliare e bere?

Rispondi: Giuro!

GIOSTA

Giuro!

CRISTIANO

E odiar sempre il lavoro,

sedurre le fanciulle...

COMANDANTE

(intervenendo)

...e disprezzare l'oro?

GIOSTA

Giuro!

CRISTIANO

E morire libero... lieto... ubriaco...

COMANDANTE

...e puro...

CRISTIANO

...lasciando il cielo al diavolo e il corpo ai lupi?

GIOSTA

Giuro!

CRISTIANO

(baciandolo ed abbracciandolo)

Santo fratello, abbracciami!

(ai cavalieri)

È degno?...

CAVALIERI

(a gran voce)

È degno!

CRISTIANO

E sia!

T'ho consacrato. Ed ora... A te! La compagnia!...

 
(si pone da un lato e chiama; il chiamato esce di fila con i passi e il movimento caratteristici al proprio personaggio, s'inchina alla Comandante, abbraccia Giosta e si ritrae dal lato opposto; Cristiano è solenne ed eroico)
 

Rüster: solenne bevitor di ponce.  

Julius: giocondo trovator di rime.

Fucks: cacciatore d'anitre sublime

e Rutger, l'inventor delle bigonce.

Ecco Liecrona che le mense opime

rallegra al suon delle budella conce,

ecco Everardo, insidiator di dame,

e Wemburgo e Kenvellere, i guerrieri

al soldo della gloria e della fame.

A te, Kristoffer, dalle ingorde brame,

con Berencreuz, dai torbidi pensieri;

(presentando sé stesso)

e "a me", Cristiano, in ossa ed in carname,

e grande capitan dei cavalieri...

 
(muove a gran passi verso la schiera che s'irrigidisce pomposamente, in atto di saluto. La Comandante balza dal tavolo, si leva la pipa di bocca ed agitando il frustino parla rude ed imperiosa)
 

COMANDANTE

Ora basta! Alla recita! Ma presto!  

(avviandosi verso la porta)

Giosta farà il donzello!

GIOSTA

(stupito)

Che donzello?

COMANDANTE

(sulla porta, uscendo)

Spicciatevi!... A fra poco!

GIOSTA

Che donzello?

CRISTIANO

(spiegando pomposamente)

Si recita la scena:

«Notte serena - notte d'argento».

Anna è la sposa e tu il bel frate...

(muovendo a gran passi verso la tenda e scostandola)

Olà!

Anna! Fringuello!

 
Le Fanciulle sbucano dalla tenda, trascinando Anna per le braccia e ridendo.

<- fanciulle, Anna

 

FANCIULLE

- Anna è in vergogna. Ah! Ah!  

- O «limu»...

- Ah! Ah!

- O «limu», o «limu», o «lime»!...

ANNA

(schernendosi con voce di pianto)

Lasciatemi! Lasciatemi!

 
Sfugge al cerchio delle Compagne e si rifugia in un angolo piangendo. I Cavalieri e la Folla rimangono stupiti.
Giosta, immobile e pallido, fissa la Fanciulla.
 

CAVALIERI
(sottovoce, stupiti)

Perché?

 
(Cristiano tace; ma, d'un tratto, fissa Giosta, poi la fanciulla; si dà una manata sulla fronte come se avesse capito, e si trae nel mezzo dei suoi ammiccando d'occhio)
 

CRISTIANO

Lasciatela! Lasciatela! Capisco cosa c'è!

(a Giosta, indicando Anna)

Concedo due minuti per mettervi d'accordo.

(ai suoi e alla folla che obbedisce:)

Via tutti! Io sto alla porta. Ma presto.

 

folla, cavalieri, Comandante, fanciulle ->

CRISTIANO

(si avvia ultimo; poi torna indietro; a Giosta:)

Sarò sordo.

 
Cristiano esce. Silenzio. I due giovani sono soli. Anna è scossa ancora da qualche singhiozzo represso.

Cristiano ->

Giosta le si avvicina. Parla triste e commosso. Ella non volgerà il capo.
 

GIOSTA

Non piangere, non piangere. Perché?  

Forse era meglio giacer là, sepolto

sotto la neve,

simile a un ramo d'albero caduto

e smemorare nella notte pia

come un tuo sogno di bontà perduto

od un mio sogno di malinconia.

Non piangere, non piangere. Perché?...

 
(è vicinissimo a lei; triste, quasi timido)
 
(Anna, allora, si volge; lo fissa, ostile; quindi parla d'impeto)
 

ANNA

Vattene! Se una lagrima soltanto

dovesse rimaner dentro il tuo cuore,

vorrei non aver pianto.

Piango per me...

 

 

Vivevo umile e sola  

nella casa, laggiù, buia e severa

ascoltando tinnir lievi le nevi

al sole allegro della primavera.

Ogni mattino raccoglievo un fiore

caduto sul guanciale

forse dall'ale

d'un sogno vagabondo e sconosciuto,

ed ogni sera l'umili campane

parevano un saluto

d'erranti carovane

che cantassero all'anima: «Verrà

il tuo signore!

Verrà l'amore! Attendi e spera!...»

(ridendo amaramente, aspra)

Ah! Ah!

Ed è venuto. Lo sai tu chi sia?

Guarda!... Un briaco lacero e tremante,

sconsacrato da dio, folle d'orgoglio.

E sa che l'amo! E sa che l'amo!... Via!

Vattene via! Vattene via!... Non voglio!

GIOSTA

(che ha seguito il racconto, palpitando)

No! Così no! Ti cado ai piedi e aspetto,

come aspetta il perdono uno che muore.

Sì, sono un vile, sono un maledetto,

ma redimermi può, Anna, l'amore...

ANNA

(fredda, amara, indicando la tenda)

La commedia è lassù, bel cavaliere.

Recitar senza maschera che giova?...

GIOSTA

(balzando in piedi)

Recitar senza maschera?... Ed allora

sia come vuoi. Continuerò lassù.

Ma ti dirò

parole vere,

nuove... sincere...

Risponderai? Risponderai?

ANNA

Non so.

GIOSTA

(appassionato)

Risponderai?

ANNA

(risoluta)

Reciterò.

GIOSTA

Alla prova!

 
Cristiano riapre adagio la porta, mette fuori il testone ed entra rassicurato.

<- Cristiano

 

CRISTIANO

Ragazzi, pronti?  

(a un cenno affermativo di Giosta, dandogli il cappuccio)

A te le vesti!...

(spingendoli tutti e due dietro la tenda)

Là!

 

Anna, Giosta ->

CRISTIANO

Presto!  

(verso la porta che spalancano)

Ciurmaglia! Gloria d'Ekebù!

S'incomincia la recita! Su! Su!

 
La Folla ed i Cavalieri entrano rumorosamente nella sala occupando sedie, tavoli, scanni, focolare, pittorescamente. I Cavalieri si dispongono presso la tenda come un'orchestra, impugnando corni e violini. Anche Cristiano si fa dare un corno. La fiamma del focolare vien riattizzata. Tumulto allegro e breve.

<- folla, cavalieri

 

FOLLA

- Ah! Ah! Ah!  

- Presto si gela!

- Qua la panca! Qua la sedia!

- Ah! Ah! Ah!

- Comincian subito!

- Sarà bella la commedia!

 

CRISTIANO

(all'orchestra dei cavalieri che si intona)  

Silenzio! Pronti i corni?...

(gridando fra la tenda)

La scena è apparecchiata?

(agitando il corno che tiene in pugno, rivolto alla folla)

Avviso a tutti i critici! Chi ciancia... ha una cornata.

 
Siede presso l'orchestrina dei Cavalieri. Silenzio profondo. Si alza la tenda. Si vede la facciata d'un palazzetto con una finestra illuminata. È notte. Nel cielo color blu vivo, ride una luna tonda, con occhi, naso e bocca. Alla finestra si affaccia Anna -la sposa-: dopo un poco, ai piedi della finestra, compare Giosta, il frate. L'orchestrina dei Cavalieri attacca una musica gaia e grottesca.

<- Anna

<- Giosta

 

ANNA

(dalla finestra)  

Notte serena!

Notte d'argento!

Chi è là?...

GIOSTA

Una pena!

ANNA

(sporgendosi)

Chi è là?...

GIOSTA

Un tormento.

ANNA

Restate, allora,

fino all'aurora.

 
(ritornello dell'orchestrina; Giosta siede sopra una panchina che è sotto alla finestra; Anna si sporge di più)
 

GIOSTA

Dormon le fate?

ANNA

Sì, fraticello.

GIOSTA

Voi chi aspettate?

ANNA

Frate, un donzello...

GIOSTA

Restate, allora,

fino all'aurora.

 
Ritornello dell'orchestrina. Ma Giosta, invece di riprendere la commedia, riprende il dialogo d'amore dianzi interrotto. Lo inizia dapprima sullo stesso tono, ma poi continua con foga ognora crescente senza più badare agli astanti. L'orchestrina dei Cavalieri, disorientata, smette a poco a poco di suonare. Tutti guardano stupiti, e commentano. Sulla porta dopo un poco si affaccia la Comandante.

<- Comandante

 

GIOSTA

Fino all'aurora. Ma mi toglierò,

donzelletta, il mantel ch'ebbi da dio

per apparirti, in umiltà, qual sono:

io, che vivo di te, come non so,

io, che invoco l'amor come un perdono,

io, che tutto per te mi rinnovello.

Fino all'aurora. E piangerò pian piano

come un fanciullo che si desti solo

in una notte piena d'uragano

e ascolta, nel clamor buio e lontano,

cinguettar smarrito un usignolo.

 

ANNA

(commossa, vedendolo inginocchiarsi)

Giosta! No. No. Che fai?...

GIOSTA

Guardami! Guarda!

T'imploro come implora uno che muore,

non sono più una maschera bugiarda.

Sono l'aurora tua! Sono l'amore!

ANNA

Com'è bello il tuo volto e come splende!

Puro e ardente così

l'anima mia, l'anima mia ti attende

e ti sogna, struggendosi, ogni dì.

FOLLA

- Fan dassenno veramente!

CRISTIANO

Giosta gioca un vero gioco.

FOLLA

- Com'è bello!

- Com'è ardente!

CRISTIANO

La fanciulla piglia fuoco.

GIOSTA

(con impeto, improvvisando)

...Sì! Son l'aurora tua... Apro le braccia

e spando rose

meravigliose sovra i tuoi capelli.

Dal cuore mi traboccano zampilli

ilari, come un riso di fontane;

salgono a te dall'anima gli squilli

mattutini di tutte le campane:

trilli d'augelli,

voli e fulgori per l'azzurro immenso...

ANNA
(inebriata)

... Canta, poeta! Ancora! Ancora! Ancora!

Di te, di te, ecco m'inebrio ed ardo.

GIOSTA

(con più impeto)

...e per l'azzurro -grande onda d'incenso-

un canto solo

puro ed immenso come il sol di dio,

e in questo canto

il tuo bel nome, il tuo lontano pianto,

il nome il pianto ed il delirio mio.

CRISTIANO

Ah! Perdio si batton bene!

CAVALIERI

Vero colpo da maestro!

FOLLA

- È un poeta!

- È un cavaliere!

- Dentro in cuor gli canta l'estro!

ANNA

(vinta, commossa)

Una prova per te, una da dio

e sarò la tua gioia ed il tuo pianto...

GIOSTA

L'avrai, l'avrai, l'avrai. Giuro. Ma intanto

posa il tuo capo sovra il petto mio.

ANNA

(aprendo le braccia)

Vieni fanciullo. Iddio ti ascolta e vede.

 
Sintram appare, non visto, dalla porticina e si ferma guardando in silenzio la scena del teatrino.

<- Sintram

 

CRISTIANO

Ultima scena! Ancora un colpo e cede!

GIOSTA

Sii benedetta, o dolce anima mia!

CRISTIANO

Attenti alla gran botta... Ecco... Toccata!

ANNA

(stendendo le braccia)

Vieni fanciullo!

GIOSTA

(salendo sulla panchetta per giungere fino a lei)

Mia per sempre...

ANNA

Amata!

 
Si baciano. Ma allora scoppia un urlo terribile. Sintram balza sopra un tavolo, livido, ed urla. La tenda del teatrino cala rapida.

Anna, Giosta ->

 

SINTRAM

Inferno! Inferno!

FOLLA

Sintram!

SINTRAM

Inferno, odimi ed urla!

FOLLA

Sintram!

SINTRAM

(tendendo le pugna)

Pianto per pianto!

FOLLA

Sintram!

SINTRAM

Burla per burla!

Piangerete, cavalieri! Comandante, piangerai!

(balza dal tavolo e fugge)

Sintram ->

 

FOLLA E CAVALIERI

(inseguendolo)

- Maledetto!

- Uccidi! Prendilo!

- Serra! Inseguilo!

- Dai! Dai!

 
Tumulto rapidissimo. Tutti escono. L'urlo si spegne a poco a poco. La Comandante è rimasta sola e pensosa. Sul focolare la fiamma arde altissima.

cavalieri, folla, Cristiano ->

 

COMANDANTE

(ascoltando l'urlo che si spegne)

Pe 'l cielo e per i diavoli! Stanotte

ci porterà sciagura.

 
Giosta e Anna escono dalla tenda.

<- Giosta, Anna

 

COMANDANTE

(a Giosta imperiosa)

Conducila tu stesso da suo padre!

(commossa)

Giura che l'ami e non la perderai!

GIOSTA

S'io non l'amassi che per tristo gioco,

questa mano codarda...

...Guarda!... - È la prova! - La divori il fuoco.

 
Si precipita verso la fiamma e vi stende sopra la mano. Ma Anna getta un grido. Trae Giosta a sé. Gli serra la mano ancora calda e con fanciullesca dolcezza se la stringe al cuore.
 

ANNA

Perché?... Perché?... Perché, Giosta?...

(con un tremito di pianto)

Sei mio!

 
(Giosta la guarda; la Comandante li fissa, cercando di vincere la commozione)
 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Un'ampia sala nel Castello di Ekebù; a destra quasi vicino al proscenio un'arcata, chiusa da una tenda di velluto e una finestra a vetri colorati; nel fondo una gran porta d'entrata; a sinistra, un largo focolare a cappa ed un'altra porta; dal focolare pende una grossa catena che sfiora i ciocchi appena accesi; sedie, sgabelli, cassapanche; candelabri accesi sopra le mensole: uno, grande, pendente dal soffitto; alla parete, uno specchio.

Anna, fanciulle
 

(silenzio improvviso)

Zitte! / Perché? / Là, nel camino, là

Anna, fanciulle
<- Sintram

Sintram! Tuo padre! / Non vi sgomentate

(suoni e voci lontani; bagliori rossastri sulle vetrate)

I Cavalieri, giungono! / Ma tu

Giungono! Se ti colgono, sei morto.

Anna, fanciulle
Sintram ->
 
fanciulle, Anna ->
<- cavalieri, folla, Cristiano

Via la plebe! / Non c'è! / Che me ne importa?

Cristiano, Cavalieri
Schieratevi a battaglia
cavalieri, folla, Cristiano
<- Comandante, Giosta
 

Ragazzi / No.Prima la cerimonia

Odi, fratello Giosta: da prode Cavaliere

Ora basta! Alla recita! Ma presto!

cavalieri, folla, Cristiano, Comandante, Giosta
<- fanciulle, Anna
Cristiano, Giosta, Anna
folla, cavalieri, Comandante, fanciulle ->

Giosta, Anna
Cristiano ->

(silenzio)

Non piangere, non piangere. Perché?

Giosta, Anna
<- Cristiano

Ragazzi, pronti? / A te le vesti! / Là!

Cristiano
Anna, Giosta ->

Presto! / Ciurmaglia! Gloria d'Ekebù!

Cristiano
<- folla, cavalieri

Silenzio! Pronti i corni? / La scena è apparecchiata?

(silenzio profondo; si alza la tenda; si vede la facciata d'un palazzetto con una finestra illuminata; è notte; nel cielo color blu vivo, ride una luna tonda, con occhi, naso e bocca)

Cristiano, folla, cavalieri
<- Anna
Cristiano, folla, cavalieri, Anna
<- Giosta
Anna, Giosta, Coro, Cristiano, Sintram, Comandante
Notte serena!

(ritornello dell'orchestrina)

 

(ritornello dell'orchestrina)

Cristiano, folla, cavalieri, Anna, Giosta
<- Comandante
 
Cristiano, folla, cavalieri, Anna, Giosta, Comandante
<- Sintram
 

(urlo terribile; la tenda del teatrino cala rapida)

Cristiano, folla, cavalieri, Comandante, Sintram
Anna, Giosta ->
 
Cristiano, folla, cavalieri, Comandante
Sintram ->
 
Comandante
cavalieri, folla, Cristiano ->
 
Comandante
<- Giosta, Anna
 
 
Scena unica
A destra, un interno d'osteria: stanza bassa, dalle pareti di legno, rossastro, con un gran focolare a... Un'ampia sala nel Castello di Ekebù; a destra quasi vicino al proscenio un'arcata, chiusa da una tenda... La fucina a volte basse ed ampie nel Castello di Ekebù; sui pilastri d'una vecchia... Notte limpida; una luna pallidissima tramonta sul lago lontano; si vede, a sinistra, la facciata... Un cortile nell'interno del castello di Ekebù; a sinistra, un porticato di legno annerito dal fumo, che si...
Atto primo Atto terzo Atto quarto

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