Atto secondo

 

Scena prima

Strada; a lato la casa di Donn'Elvira con un balcone.
Don Giovanni e Leporello.

 Q 

Don Giovanni, Leporello

 
[N. 15 - Duetto]

 N 

Allegro assai
Archi, 2 Oboi, 2 Corni in sol.
 

DON GIOVANNI

Ehi, via, buffone,  

non mi seccar!

LEPORELLO

No, no, padrone,

non vo' restar!

DON GIOVANNI

Sentimi, amico...

LEPORELLO

Vo' andar, vi dico.

DON GIOVANNI

Ma che ti ho fatto, che vuoi lasciarmi?

LEPORELLO

Oh, niente affatto: quasi ammazzarmi!

DON GIOVANNI

Va', che sei matto:

fu per burlar.

LEPORELLO

Ed io non burlo,

ma voglio andar.

(va per partire)

 
Recitativo secco

DON GIOVANNI
(lo richiama)

Leporello!  

LEPORELLO

Signore.

DON GIOVANNI

Vien qui, facciamo pace. Prendi...

LEPORELLO

Cosa?

DON GIOVANNI

(gli dà del danaro)

Quattro doppie.

LEPORELLO

Oh! sentite:

per questa volta

la cerimonia accetto.

Ma non vi ci avvezzate: non credete

di sedurre i miei pari,

come le donne, a forza di danari.

DON GIOVANNI

Non parliam più di ciò! Ti basta l'animo

di far quel ch'io ti dico?

LEPORELLO

Purché lasciam le donne.

DON GIOVANNI

Lasciar le donne! Pazzo!

Lasciar le donne? Sai ch'elle per me

son necessarie più del pan che mangio,

più dell'aria che spiro!

LEPORELLO

E avete core

d'ingannarle poi tutte?

DON GIOVANNI

È tutto amore:

chi a una sola è fedele

verso l'altre è crudele.

Io, che in me sento

sì esteso sentimento,

vo' bene a tutte quante.

Le donne, poi che calcolar non sanno

il mio buon natural chiamano inganno.

LEPORELLO

Non ho veduto mai

naturale più vasto e più benigno.

Orsù, cosa vorreste?

DON GIOVANNI

Odi: vedesti tu la cameriera

di Donn'Elvira?

LEPORELLO

Io no.

DON GIOVANNI

Non hai veduto

qualche cosa di bello,

caro il mio Leporello! Ora io con lei

vo' tentar la mia sorte; ed ho pensato,

giacché siam verso sera,

per aguzzarle meglio l'appetito,

di presentarmi a lei col tuo vestito.

LEPORELLO

E perché non potreste

presentarvi col vostro?

DON GIOVANNI

Han poco credito

con gente di tal rango

gli abiti signorili.

(si cava il proprio abito)

Sbrìgati, via!

LEPORELLO

Signor... per più ragioni...

DON GIOVANNI
(con collera)

Finiscila! Non soffro opposizioni.

(si scambiano l'abito)
 

Scena seconda

Si fa notte a poco a poco;
Don Giovanni, Leporello, e Donn'Elvira sul balcone.

<- Donn'Elvira

 
[N. 16 - Terzetto]

 N 

Andantino
Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in la.
 

DONN'ELVIRA

Ah, taci, ingiusto core,  

non palpitarmi in seno:

è un empio, è un traditore.

È colpa aver pietà.

LEPORELLO
(sottovoce)

Zitto... di Donn'Elvira,

signor, la voce io sento.

DON GIOVANNI
(sottovoce)

Cogliere io vo' il momento.

Tu férmati un po' là.

(si mette dietro Leporello e parla a Donn'Elvira)

Elvira, idolo mio!...

DONN'ELVIRA

Non è costui l'ingrato?

DON GIOVANNI

Sì, vita mia, son io;

e chieggo carità.

DONN'ELVIRA

(Numi, che strano affetto

mi si risveglia in petto!)

Insieme

LEPORELLO

(State a veder la pazza,

che ancor gli crederà.)

 

DON GIOVANNI

Discendi, o gioia bella!

Vedrai che tu sei quella

che adora l'alma mia:

pentito io sono già.

DONN'ELVIRA

No, non ti credo, o barbaro!

DON GIOVANNI
(con affettato dolore)

Ah, credimi, o m'uccido!

LEPORELLO
(sottovoce a Don Giovanni)

Se seguitate, io rido.

DON GIOVANNI

Idolo mio, vien qua.

DONN'ELVIRA

(Dèi, che cimento è questo?

Non so s'io vado o resto...

Ah! proteggete voi

la mia credulità.)

(parte dal balcone)

LEPORELLO

(Già quel mendace labbro

torna a sedur costei:

deh! proteggete, o dèi,

la sua credulità.)

Insieme

DON GIOVANNI

(Spero che cada presto.

Che bel colpetto è questo!

Più fertile talento

del mio, no, non si dà.)

 

Donn'Elvira ->

Recitativo secco

DON GIOVANNI

Amico, che ti par?  

LEPORELLO

Mi par che abbiate

un'anima di bronzo.

DON GIOVANNI

Va' là, che se' il gran gonzo! Ascolta bene:

quando costei qui viene,

tu corri ad abbracciarla:

falle quattro carezze,

fingi la voce mia; poi con bell'arte

cerca teco condurla in altra parte.

LEPORELLO

Ma signore...

DON GIOVANNI

(mette presso il naso una pistola a Leporello)

Non più repliche!

LEPORELLO

E se poi mi conosce?

DON GIOVANNI

Non ti conoscerà, se tu non vuoi.

Zitto: ell'apre. Ehi, giudizio!

(va in disparte)

 

Scena terza

Don Giovanni, Leporello e Donn'Elvira.

<- Donn'Elvira

 

DONN'ELVIRA

Eccomi a voi.  

DON GIOVANNI

(si ritira nel fondo)

(Veggiamo che farà.)

LEPORELLO

(Che imbroglio!)

DONN'ELVIRA

(a Leporello, scambiandolo per Don Giovanni)

Dunque, creder potrò che i pianti miei

abbian vinto quel core? Dunque, pentito

l'amato Don Giovanni al suo dovere

e all'amor mio ritorna?...

LEPORELLO
(alterando la voce)

Sì, carina!

DONN'ELVIRA

Crudele! Se sapeste

quante lagrime e quanti

sospir voi mi costate!...

LEPORELLO

Io, vita mia?

DONN'ELVIRA

Voi.

LEPORELLO

Poverina! Quanto mi dispiace!

DONN'ELVIRA

Mi fuggirete più?

LEPORELLO

No, muso bello.

DONN'ELVIRA

Sarete sempre mio?

LEPORELLO

Sempre.

DONN'ELVIRA

Carissimo!

LEPORELLO

Carissima! (La burla mi dà gusto.)

DONN'ELVIRA

Mio tesoro.

LEPORELLO

Mia Venere!

DONN'ELVIRA

Son per voi tutta foco.

LEPORELLO

Io tutto cenere.

DON GIOVANNI

(Il birbo si riscalda.)

DONN'ELVIRA

E non m'ingannerete?

LEPORELLO

No, sicuro.

DONN'ELVIRA

Giuratemi.

LEPORELLO

Lo giuro a questa mano,

che bacio con trasporto, e a quei bei lumi...

DON GIOVANNI

(finge di uccider qualcheduno con la spada alla mano etc.)

Ih! eh! eh! ih! Sei morto!

DONN'ELVIRA E LEPORELLO

Oh, numi!

(fuggono)

Donn'Elvira, Leporello ->

 

DON GIOVANNI

(ride)

Ih, eh, ih, eh, ah, ih! Par che la sorte  

mi secondi. Veggiamo:

le finestre son queste. Ora cantiamo.

 
[N. 17 - Canzonetta]

 N 

Allegretto
Archi e 1 Mandolino.

Deh, vieni alla finestra, o mio tesoro!    

Deh, vieni a consolar il pianto mio:

se neghi a me di dar qualche ristoro,

davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.

Tu ch'hai la bocca dolce più che il miele,

tu che il zucchero porti in mezzo al core,

non esser, gioia mia, con me crudele:

làsciati almen veder, mio bell'amore!

S

Brano musicale ()

 

Scena quarta

Don Giovanni, Masetto e Contadini armati.

 
Recitativo secco

DON GIOVANNI

V'è gente alla finestra: forse è dessa.  

Zi, zi.

MASETTO

(entrando coi contadini)

Non ci stanchiamo: il cor mi dice

che trovarlo dobbiam.

<- Masetto, contadini

DON GIOVANNI

(Qualcuno parla.)

MASETTO

Fermatevi: mi pare

che alcuno qui si muova.

DON GIOVANNI

(Se non fallo è Masetto.)

MASETTO

(a voce alta)

Chi va là?

(ai contadini)

Non risponde.

Animo: schioppo al muso!

(a voce più alta)

Chi va là?

DON GIOVANNI

(Non è solo:

ci vuol giudizio.)

(cerca d'imitar la voce di Leporello)

Amici...

(Non mi voglio scoprir.)

(come sopra)

Sei tu, Masetto?

MASETTO
(in collera)

Appunto quello. E tu?

DON GIOVANNI

Non mi conosci? Il servo

son io di Don Giovanni.

MASETTO

Leporello!

Di quell'uom senza onore! Ah, dimmi un poco

dove possiam trovarlo:

lo cerco con costor per trucidarlo.

DON GIOVANNI

(Bagattelle!)

(ad alta voce)

Bravissimo, Masetto!

Anch'io con voi m'unisco,

per fargliela, a quel birbo di padrone.

Ma udite un po' qual è la mia intenzione.

 
[N. 18 - Aria]

 N 

Andante con moto
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.

(accennando a destra)

Metà di voi qua vadano,  

(accennando a sinistra)

e gli altri vadan là,

e pian pianin lo cerchino:

lontan non fia di qua.

Se un uom e una ragazza

passeggian per la piazza;

se sotto a una finestra

fare all'amor sentite,

ferite pur, ferite:

il mio padron sarà!

In testa egli ha un cappello

con candidi pennacchini;

addosso un gran mantello,

e spada al fianco egli ha.

Andate, fate presto!

(i contadini partono; a Masetto:)

Tu sol verrai con me.

Noi far dobbiamo il resto;

e già vedrai cos'è.

(prende seco Masetto, e parte)

contadini ->

Don Giovanni, Masetto ->

 

Scena quinta

Don Giovanni e Masetto.

<- Don Giovanni, Masetto

 
Recitativo secco

DON GIOVANNI

(ritorna in scena, conducendo seco per la mano Masetto)

Zitto... Lascia ch'io senta... Ottimamente.  

Dunque, dobbiam ucciderlo.

MASETTO

Sicuro.

DON GIOVANNI

E non ti basteria rompergli l'ossa,

fracassargli le spalle...

MASETTO

No, no: voglio ammazzarlo,

vo' farlo in cento brani.

DON GIOVANNI

Hai buone armi?

MASETTO

Cospetto!

Ho pria questo moschetto

e poi questa pistola.

(dà il moschetto e la pistola a Don Giovanni)

DON GIOVANNI

E poi?

MASETTO

Non basta?

DON GIOVANNI

Eh, basta, certo! Or prendi:

(batte col rovescio della spada Masetto)

questo per la pistola...

questo per il moschetto...

MASETTO

Ahi, ahi!...

DON GIOVANNI

(minacciandolo con le armi alla mano)

Taci, o t'uccido!

Questa per l'ammazzarlo,

questa per farlo in brani.

Villano, mascalzon, ceffo da cani!

(parte)

Don Giovanni ->

 

Scena sesta

Masetto; poi Zerlina con lanterna.

 

MASETTO
(gridando forte)

Ahi! ahi! la testa mia!  

Ahi! ahi! le spalle... e il petto!

ZERLINA

(entrando)

Di sentire mi parve

la voce di Masetto.

<- Zerlina

MASETTO

Oddio! Zerlina...

Zerlina mia, soccorso!

ZERLINA

Cosa è stato?

MASETTO

L'iniquo, il scellerato

mi ruppe l'ossa e i nervi.

ZERLINA

Oh, poveretta me! Chi?

MASETTO

Leporello!

O qualche diavol che somiglia a lui.

ZERLINA

Crudel! Non te 'l diss'io

che con questa tua pazza gelosia

ti ridurresti a qualche brutto passo?

Dove ti duole?

MASETTO

Qui.

ZERLINA

E poi?

MASETTO

Qui... e ancora qui...

ZERLINA

E poi non ti duol altro?

MASETTO

Duolmi un poco

questo piè, questo braccio e questa mano.

ZERLINA

Via, via: non è gran mal, se il resto è sano.

Vientene meco a casa:

purché tu mi prometta

d'esser men geloso,

io... io ti guarirò, caro il mio sposo.

 
[N. 19 - Aria]

 N 

Grazioso
Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in do.

Vedrai, carino,  

se sei buonino,

che bel rimedio

ti voglio dar:

è naturale,

non dà disgusto,

e lo speziale

non lo sa far.

È un certo balsamo

che porto addosso:

dare te 'l posso,

se il vuoi provar.

Saper vorresti

dove mi sta?

(facendogli toccare il core)

Sentilo battere,

toccami qua.

Brano musicale ()

 
(partono)

Masetto, Zerlina ->

 
 

Scena settima

Atrio terreno oscuro in casa di Donn'Anna.
Leporello, Donn'Elvira; poi Don Ottavio e Donn'Anna con Servi e lumi.

 Q 

Leporello, Donn'Elvira

 
Recitativo secco

LEPORELLO

(sempre alterando la voce)

Di molte faci il lume  

s'avvicina, o mio ben: stiamo qui un poco

finché da noi si scosta.

DONN'ELVIRA

Ma che temi,

adorato mio sposo?

LEPORELLO

Nulla, nulla...

certi riguardi... Io vo' veder se il lume

è già lontano. (Ah, come

da costei liberarmi?)

(a Donn'Elvira)

Rimanti, anima bella...

(s'allontana)

DONN'ELVIRA

Ah, non lasciarmi!

 
[N. 20 - Sestetto]

 N 

Andante
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.

(Sola sola, in buio loco,  

palpitar il cor mi sento;

e m'assale un tal spavento,

che mi sembra di morir.)

 

LEPORELLO

(andando a tentone)

(Più che cerco, men ritrovo

questa porta, sciagurata...

piano, piano: l'ho trovata.

Ecco il tempo di fuggir.)

(sbaglia la porta)

 
Si aggiungono: 2 Trombe in re e Timpani in re la.
 
Donn'Anna e Don Ottavio entrano vestiti a lutto con Servi che portano fiaccole.

<- Don Ottavio, Donn'Anna, servi

 

DON OTTAVIO
(a Donn'Anna)

Tergi il ciglio, o vita mia!

E da' calma al tuo dolore:

l'ombra omai del genitore

pena avrà de' tuoi martir.

 

DONN'ANNA

Lascia almen alla mia pena

questo picciolo ristoro.

Sol la morte, o mio tesoro,

il mio pianto può finir.

 

DONN'ELVIRA

(senza esser vista)

(Ah! Dov'è lo sposo mio?)

LEPORELLO

(dalla porta, senza esser visto)

(Se mi trovan, son perduto.)

DONN'ELVIRA

Una porta là vegg'io.

Cheta cheta io vo' partir.

Insieme

LEPORELLO

Una porta là vegg'io.

Cheto cheto io vo' partir.

(cercano di uscire)
 

Scena ottava

Leporello, Donn'Elvira, Donn'Anna, Don Ottavio, Zerlina, Masetto, Servi.

 
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem., 2 Trombe in mi bem., Timpani in mi bem. si bem.
 
(Zerlina e Masetto, entrando, s'incontrano con Donn'Elvira e Leporello, che si nasconde la faccia)

<- Zerlina, Masetto

ZERLINA E MASETTO

Ferma, briccone!  

Dove te n' vai?

DONN'ANNA E DON OTTAVIO

Ecco il fellone!

Come era qua?

Ah! mora il perfido

che m'ha tradito!

DONN'ELVIRA

È mio marito!

Pietà, pietà!

DONN'ANNA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

È Donn'Elvira,

quella ch'io vedo?

Appena il credo...

no, no: morrà!

(Don Ottavio fa l'atto di ucciderlo)

LEPORELLO

(si scopre e si mette in ginocchio davanti agli altri)

Perdon, perdono,

signori miei.

Quello io non sono:

sbaglia, costei;

viver lasciatemi,

per carità!

DONN'ANNA E DONN'ELVIRA

Dèi! Leporello!...

che inganno è questo!

ZERLINA

Stupida resto:

che mai sarà?

Insieme

DON OTTAVIO E MASETTO

Stupido resto:

che mai sarà?

Molto Allegro

LEPORELLO

Mille torbidi pensieri

mi s'aggiran per la testa:

se mi salvo in tal tempesta,

è un prodigio, in verità.

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Mille torbidi pensieri

mi s'aggiran per la testa:

che giornata, o stelle, è questa!

Che impensata novità!

 
(Donn'Anna parte coi servi)

Donn'Anna, servi ->

 

Scena nona

Leporello, Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto.

 
Recitativo secco

ZERLINA
(a Leporello)

Dunque, quello sei tu che il mio Masetto  

poco fa crudelmente maltrattasti!

DONN'ELVIRA
(a Leporello)

Dunque, tu m'ingannasti, o scellerato,

spacciandoti con me da Don Giovanni!

DON OTTAVIO
(a Leporello)

Dunque, tu in questi panni

venisti qui per qualche tradimento!

DONN'ELVIRA

A me tocca punirlo.

ZERLINA

Anzi, a me!

DON OTTAVIO

No, no: a me!

MASETTO

Accoppatelo meco tutti e tre!

 
[N. 21 - Aria]

 N 

Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.

LEPORELLO

Ah, pietà, signori miei!  

Ah, pietà, pietà di me!

Do ragione a voi... a lei...

ma il delitto mio non è.

Il padron con prepotenza

l'innocenza mi rubò.

(a Donn'Elvira)

Donna Elvira! compatite:

voi capite come andò.

(a Masetto)

Di Masetto non so nulla,

(accennando a Donn'Elvira)

ve 'l dirà questa fanciulla:

è un'oretta circumcirca

che con lei girando vo.

(a Don Ottavio)

A voi, signore,

non dico niente.

Certo timore...

Certo accidente...

Di fuori chiaro,

di dentro oscuro...

Non c'è riparo...

La porta, il muro...

Lo... il... la...

Vo da quel lato,

poi, qui celato,

l'affar si sa,

oh, si sa!

Ma s'io sapeva

fuggia per qua...

(fugge)

Brano musicale ()

Leporello ->

 

Scena decima

Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto.

 
Recitativo secco

DONN'ELVIRA

Ferma, perfido, ferma!  

MASETTO

Il birbo ha l'ali ai piedi...

ZERLINA

Con qual arte

si sottrasse, l'iniquo!

DON OTTAVIO

Amici miei,

dopo eccessi sì enormi,

dubitar non possiam che Don Giovanni

non sia l'empio uccisore

del padre di Donn'Anna. In questa casa

per poche ore fermatevi: un ricorso

vo' far a chi si deve, e in pochi istanti

vendicarvi prometto.

Così vuole dover, pietade, affetto.

 
[N. 22 - Aria]

 N 

Andante grazioso
Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.

Il mio tesoro intanto    

andate a consolar.

E del bel ciglio il pianto

cercate di asciugar.

Ditele che i suoi torti

a vendicar io vado,

che sol di stragi e morti

nunzio vogl'io tornar.

S

Brano musicale ()

 
(partono)

Don Ottavio, Zerlina, Masetto ->

 

Scena undicesima

Donn'Elvira sola.

 
[N. 23 - Recitativo e aria]

 N 

Allegro assai
Archi soli.
 

 

In quali eccessi, o numi,  

in quai misfatti orribili, tremendi,

è avvolto il sciagurato! Ah, no, non puote

tardar l'ira del cielo...

la giustizia tardar! Sentir già parmi

la fatale saetta

che gli piomba sul capo! Aperto veggio

il baratro mortal... Misera Elvira,

che contrasto d'affetti in sen ti nasce!

Perché questi sospiri? e queste ambasce?

 
Aria
Allegretto
Archi (Violoncelli e Bassi separati), 1 Flauto, 1 Clarinetto in si bem., 1 Fagotto, 2 Corni in mi bem.

Mi tradì, quell'alma ingrata:    

infelice, oddio! mi fa.

Ma, tradita e abbandonata,

provo ancor per lui pietà.

Quando sento il mio tormento,

di vendetta il cor favella;

ma, se guardo il suo cimento,

palpitando il cor mi va.

(parte)

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

Donn'Elvira ->

 
 

Scena dodicesima

Cimitero circondato da un muro; diversi monumenti equestri, fra cui quello del Commendatore. Chiaro di luna.
Don Giovanni; poi Leporello; la statua del Commendatore.

 Q 

<- Don Giovanni

 
Recitativo secco

DON GIOVANNI

(entra scavalcando il muro. Ridendo)

Ah! ah! ah! ah! questa è buona!  

Or lasciala cercar. Che bella notte!

È più chiara del giorno: sembra fatta

per gir a zonzo a caccia di ragazze.

È tardi?

(guarda sull'orologio)

Oh, ancor non sono

due della notte. Avrei

voglia un po' di saper come è finito

l'affar tra Leporello e Donn'Elvira:

s'egli ha avuto giudizio...

LEPORELLO
(di dentro, ad alta voce)

(Alfin vuole ch'io faccia un precipizio.)

DON GIOVANNI

È desso. Oh, Leporello!

LEPORELLO
(dal muro)

Chi mi chiama?

<- Leporello

DON GIOVANNI

Non conosci il padron?

LEPORELLO

Così no 'l conoscessi!

DON GIOVANNI

Come? Birbo!

LEPORELLO

Ah, siete voi. Scusate.

DON GIOVANNI

Cosa è stato?

LEPORELLO

Per cagion vostra, io fui quasi accoppato.

DON GIOVANNI

Ebben, non era questo

un onore, per te?

LEPORELLO

Signor, ve 'l dono.

DON GIOVANNI

Via, via, vien qua: che belle

cose ti deggio dir!

LEPORELLO

Ma cosa fate qui?

DON GIOVANNI

Vien dentro, e lo saprai.

(Leporello passa il muro e cambia mantello e cappello con Don Giovanni)

DON GIOVANNI

Diverse istorielle,  

che accadute mi son da che partisti,

ti dirò un'altra volta; or la più bella

ti vo' solo narrar.

LEPORELLO

Donnesca, al certo.

DON GIOVANNI

C'è dubbio? Una fanciulla

bella, giovin, galante,

per la strada incontrai. Le vado appresso,

la prendo per la man: fuggir mi vuole.

Dico poche parole: ella mi piglia

sai per chi?

LEPORELLO

Non lo so.

DON GIOVANNI

Per Leporello.

LEPORELLO

Per me?

DON GIOVANNI

Per te.

LEPORELLO

Va bene.

DON GIOVANNI

Per la mano

ella allora mi prende.

LEPORELLO

Ancora meglio.

DON GIOVANNI

M'accarezza, mi abbraccia:

«Caro il mio Leporello...

Leporello mio caro...». Allor m'accorsi

ch'era qualche tua bella.

LEPORELLO

(Oh, maledetto!)

DON GIOVANNI

Dell'inganno approfitto. Non so come

mi riconosce: grida. Sento gente,

a fuggir mi metto, e, pronto pronto,

per quel muretto in questo loco io monto.

LEPORELLO

E mi dite la cosa

con tale indifferenza?

DON GIOVANNI

Perché no?

LEPORELLO

Ma se fosse

costei stata mia moglie?

DON GIOVANNI

Meglio ancora!

(ride molto forte)

Recitativo drammatico
Adagio
2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 3 Tromboni (Alto, Tenore, Basso), Contrabbassi.

COMMENDATORE

Di rider finirai pria dell'aurora.  

Riprende il recitativo secco

DON GIOVANNI

Chi ha parlato?

LEPORELLO

(con atti di paura)

Ah! qualche anima

sarà dell'altro mondo,

che vi conosce a fondo.

DON GIOVANNI

Taci, sciocco!

Chi va là? chi va là?

(mette mano alla spada, e cerca qua e là pe 'l sepolcro dando diverse percosse alle statue ecc.)

Recitativo drammatico, come prima

COMMENDATORE

Ribaldo audace!

Lascia a' morti la pace.

Recitativo secco

LEPORELLO

Ve l'ho detto...

DON GIOVANNI

(con indifferenza e sprezzo)

Sarà qualcun di fuori

che si burla di noi...

Ehi! Del Commendatore

non è questa la statua? Leggi un poco

quella iscrizion.

LEPORELLO

Scusate...

non ho imparato a leggere

a' raggi della luna...

DON GIOVANNI

Leggi, dico!

LEPORELLO

(legge)

«Dell'empio che mi trasse al passo estremo

qui attendo la vendetta»...

(a Don Giovanni)

Udiste?... Io tremo!

DON GIOVANNI

O vecchio buffonissimo!

Digli che questa sera

l'attendo a cena meco.

LEPORELLO

Che pazzia! Ma vi par... Oh, dèi! mirate

che terribili occhiate egli ci dà.

Par vivo! par che senta,

par che voglia parlar...

DON GIOVANNI

Orsù, va' là,

o qui t'ammazzo e poi ti seppellisco.

LEPORELLO

Piano, piano, signore: ora ubbidisco.

 
[N. 24 - Duetto]

 N 

Allegro
Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in mi.

LEPORELLO

(alla statua)

O statua gentilissima  

del gran Commendatore...

(a Don Giovanni)

Padron, mi trema il core:

non posso terminar...

DON GIOVANNI

Finiscila, o nel petto

ti metto quest'acciar!

LEPORELLO

(Che impiccio! che capriccio!

Io sentomi gelar.)

Insieme

DON GIOVANNI

(Che gusto! che spassetto!

Lo voglio far tremar.)

 

LEPORELLO

(alla statua)

O statua gentilissima

benché di marmo siate...

(a Don Giovanni)

Ah, padron mio, mirate

che séguita a guardar.

DON GIOVANNI
(a Leporello)

Mori!

LEPORELLO

No, no, attendete.

(alla statua)

Signor, il padron mio...

badate ben, non io...

vorria con voi cenar...

(la statua china la testa)

Ah! ah! ah! che scena è questa!...

oh, ciel! chinò la testa!

DON GIOVANNI

Va' là, che se' un buffone...

LEPORELLO

Guardate ancor, padrone...

DON GIOVANNI

E che deggio guardare?

LEPORELLO

Colla marmorea testa

ei fa... così... così...

(imita la statua)

DON GIOVANNI

Colla marmorea testa

ei fa così... così...

(alla statua)

Parlate! Se potete,

verrete a cena?

COMMENDATORE

Sì.

LEPORELLO

Mover mi posso appena

mi manca, oh, dèi! la lena!

Per carità, partiamo,

andiamo via di qua.

Insieme

DON GIOVANNI

Bizzarra è inver la scena!

Verrà il buon vecchio a cena.

A prepararla andiamo,

partiamo via di qua.

(partono)

Don Giovanni, Leporello ->

 
 

Scena tredicesima

Stanza in casa di Donn'Anna.
Donn'Anna e Don Ottavio.

 Q 

Donn'Anna, Don Ottavio

 
Recitativo secco

DON OTTAVIO

Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo  

vedrem puniti in breve i gravi eccessi.

Vendicati sarem.

DONN'ANNA

Ma il padre, oddio!...

DON OTTAVIO

Convien chinare il ciglio

al volere del cielo. Respira, o cara!

Di tua perdita amara

fia domani, se vuoi, dolce compenso

questo cor, questa mano...

che il mio tenero amor...

DONN'ANNA

Oh, dèi! che dite...

In sì tristi momenti...

DON OTTAVIO

E che! Vorresti,

con indugi novelli,

accrescer le mie pene?

 
[N. 25 - Recitativo e rondò]

 N 

Risoluto
Archi soli.

DON OTTAVIO

Crudele!  

Brano musicale ()

DONN'ANNA

Ah, no, mio bene!

Larghetto

 

Troppo mi spiace

allontanarti un ben che lungamente

la nostr'alma desia... Ma il mondo... oddio...

Non sedur la mia costanza

del sensibil mio core!

Abbastanza per te mi parla amore.

Rondò
Larghetto
Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.

 

Non mi dir, bell'idol mio,    

che son io crudel con te:

tu ben sai quant'io t'amai,

tu conosci la mia fé.

Calma, calma il tuo tormento,

se di duol non vuoi ch'io mora:

S

Brano musicale ()

Allegretto moderato

 

Forse un giorno il cielo ancora

sentirà pietà di me.

(parte)

Donn'Anna ->

 

Scena quattordicesima

Don Ottavio solo.

 
Recitativo secco

 

Ah, si segua il suo passo: io vo' con lei  

dividere i martìri.

Saran meco men gravi i suoi sospiri.

(parte)

Don Ottavio ->

 
 

Scena quindicesima

Sala illuminata in casa di Don Giovanni; una mensa preparata per mangiare.
Don Giovanni, Leporello e Suonatori.

Bozzetti

 Q 

Don Giovanni, Leporello, suonatori

 
[N. 26 - Finale]

 N 

Allegro vivace
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.
 

DON GIOVANNI

Già la mensa è preparata.  

(ai suonatori)

Voi suonate, amici cari:

giacché spendo i miei danari,

io mi voglio divertir.

(siede a mensa)

Leporello, presto in tavola!

LEPORELLO

Son prontissimo a servir.

 
(servi portano in tavola. I suonatori cominciano a suonare, e Don Giovanni mangia)
Allegretto
Violoncelli, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re.

LEPORELLO

Bravi! Cosa rara.

DON GIOVANNI

Che ti par del bel concerto?

LEPORELLO

È conforme al vostro merto.

DON GIOVANNI

Ah, che piatto saporito!

LEPORELLO

(Ah, che barbaro appetito!)

LEPORELLO

(Che bocconi da gigante!

Mi par proprio di svenir.)

Insieme

DON GIOVANNI

(Nel vedere i miei bocconi

gli par proprio di svenir.)

Si aggiungono: Violini I e II e Viole

DON GIOVANNI
(a Leporello)

Piatto!

LEPORELLO

Servo.

Allegretto
Archi (senza Contrabbassi), 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in fa.

DON GIOVANNI

Versa il vino.

(Leporello versa il vino nel bicchiere)

Eccellente marzimino!

LEPORELLO

(Questo pezzo di fagiano

piano piano vo' inghiottir.)

Insieme

DON GIOVANNI

(Sta mangiando quel marrano;

fingerò di non capir.)

Moderato
Medesimo organico, ma Corni in si bem.

DON GIOVANNI

(lo chiama senza guardarlo)

Leporello!

LEPORELLO

(risponde con la bocca piena)

Padron mio.

DON GIOVANNI

Parla schietto, mascalzone!

LEPORELLO

(sempre mangiando)

Non mi lascia una flussione

le parole proferir.

DON GIOVANNI

Mentre io mangio, fischia un poco.

LEPORELLO

Non so far.

DON GIOVANNI

(lo guarda, e s'accorge che sta mangiando)

Cos'è?

LEPORELLO

Scusate.

LEPORELLO

Sì eccellente è il vostro cuoco,

che lo volli anch'io provar.

Insieme

DON GIOVANNI

(Sì eccellente è il cuoco mio,

che lo volle anch'ei provar.)

 

Scena sedicesima

Don Giovanni, Leporello, Suonatori, Donn'Elvira.

<- Donn'Elvira

 
Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
 

DONN'ELVIRA

(entrando affannosa)

L'ultima prova  

dell'amor mio

ancor vogl'io

fare con te.

Più non rammento

gl'inganni tuoi:

pietade io sento...

DON GIOVANNI E LEPORELLO

Cos'è, cos'è?

(Don Giovanni si alza in piedi, e accoglie Donn'Elvira ridendo)

DONN'ELVIRA

(s'inginocchia)

Da te non chiede,

quest'alma oppressa,

della sua fede

qualche mercé.

DON GIOVANNI

Mi meraviglio!

Cosa volete?

Se non sorgete

non resto in piè.

(s'inginocchia davanti a Donn'Elvira, con affettazione. Dopo un po' si alzano entrambi)
 

DONN'ELVIRA

Ah, non deridere

gli affanni miei!

DON GIOVANNI

Io te deridere?

Cielo! Perché?

Insieme

LEPORELLO

(Quasi da piangere

mi fa costei.)

 

DON GIOVANNI

(sempre con affettata tenerezza)

Che vuoi, mio bene?

DONN'ELVIRA

Che vita cangi.

DON GIOVANNI

Brava!

DONN'ELVIRA

Cor perfido!

DON GIOVANNI

Lascia ch'io mangi.

E, se ti piace,

mangia con me.

(torna a sedere, a mangiare ecc.)

DONN'ELVIRA

Réstati, barbaro,

nel lezzo immondo:

esempio orribile

d'iniquità.

DON GIOVANNI

(bevendo ecc.)

Vivan le femmine!

Viva il buon vino!

Sostegno e gloria

d'umanità!

Insieme

LEPORELLO

(Se non si muove

del suo dolore,

di sasso ha il core,

o cor non ha.)

 

DONN'ELVIRA

(esce, poi rientra mettendo un grido orribile)

Ah!

(fugge attraverso un'altra porta)

Donn'Elvira ->

<- Donn'Elvira

Donn'Elvira ->

DON GIOVANNI E LEPORELLO

Che grido è questo mai!  

DON GIOVANNI
(a Leporello)

Va' a veder che cosa è stato.

LEPORELLO

(esce e, prima di tornare, mette un grido ancor più forte)

Ah!

Leporello ->

DON GIOVANNI

Che grido indiavolato!

Leporello che cos'è?

Molto Allegro
Medesimo organico, ma Corni in fa.

LEPORELLO

(entra spaventato e chiude l'uscio)

Ah!... signor... per carità...

non andate fuor... di qua...

L'uom... di... sasso... l'uomo... bianco...

Ah, padrone! Io gelo... io... manco...

se vedeste... che... figura...

se... sentiste... come... fa:

(imitando i passi della statua)

ta, ta, ta, ta.

<- Leporello

DON GIOVANNI

Non capisco niente affatto.

LEPORELLO

Ta, ta, ta, ta...

DON GIOVANNI

Tu sei matto in verità.

(si sente battere alla porta)

LEPORELLO

Ah! sentite!

DON GIOVANNI

Qualcun batte:

apri!

LEPORELLO

Io tremo...

DON GIOVANNI

Apri, ti dico!

LEPORELLO

Ah!

DON GIOVANNI

Apri!

LEPORELLO

Ah!...

DON GIOVANNI

Matto! Per togliermi d'intrico,

ad aprir io stesso andrò.

(piglia il lume e va ad aprire)

Don Giovanni ->

LEPORELLO

(Non vo' più veder l'amico:

pian pianin m'asconderò.)

(si nasconde sotto la tavola)

suonatori ->

 

Scena diciassettesima

Don Giovanni, Leporello e la statua del Commendatore; poi coro interno.
Don Giovanni ritorna seguìto dal Commendatore.

<- Don Giovanni, Commendatore

 
Andante
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in fa, 2 Trombe in re, Timpani in re la, 3 Tromboni (Alto, Tenore, Basso).
 

COMMENDATORE

Don Giovanni! a cenar teco  

m'invitasti, e son venuto.

Sfondo schermo ()

DON GIOVANNI

Non l'avrei giammai creduto,

ma farò quel che potrò.

(a Leporello)

Leporello, un'altra cena

fa' che subito si porti!

LEPORELLO

(mezzo fuori col capo dalla mensa)

Ah, padron!... Siam tutti morti!

DON GIOVANNI

Vanne, dico...

(Leporello, con molti atti di paura, va per partire)

COMMENDATORE

Ferma un po'!

Non si pasce di cibo mortale

chi si pasce di cibo celeste.

COMMENDATORE

Altre cure più gravi di queste,

altra brama quaggiù mi guidò!

Insieme

LEPORELLO

La terzana d'avere mi sembra,

e le membra fermar più non so.

 

DON GIOVANNI

Parla, dunque: che chiedi? che vuoi?

LEPORELLO

E le membra fermar più non so.

COMMENDATORE

Parlo, ascolta: più tempo non ho.

Insieme

DON GIOVANNI

Parla, parla: ascoltando ti sto.

 

COMMENDATORE

Tu m'invitasti a cena:

il tuo dover or sai.

Rispondimi: verrai

tu a cenar meco?

LEPORELLO
(al Commendatore)

(da lontano, tremando)

Oibò!

Tempo non ha... scusate.

DON GIOVANNI

A torto di viltate

tacciato mai sarò!

COMMENDATORE

Risolvi!

DON GIOVANNI

Ho già risolto!

COMMENDATORE

Verrai?

LEPORELLO
(a Don Giovanni)

Dite di no.

DON GIOVANNI

Ho fermo il core in petto,

non ho timor: verrò!

COMMENDATORE

Dammi la mano in pegno!

DON GIOVANNI

Eccola!

(grida forte)

Più stretto

DON GIOVANNI

Ohimè!

COMMENDATORE

Cos'hai?

DON GIOVANNI

Che gelo è questo mai!

COMMENDATORE

Pèntiti, cangia vita:

è l'ultimo momento!

DON GIOVANNI

(vuol sciogliersi, ma invano)

No, no, ch'io non mi pento:

vanne lontan da me!

COMMENDATORE

Pèntiti scellerato!

DON GIOVANNI

No, vecchio infatuato!

COMMENDATORE

Pèntiti.

DON GIOVANNI

No.

COMMENDATORE

Sì.

DON GIOVANNI

No.

COMMENDATORE

Ah! tempo più non v'è!

(fuoco da diverse parti, tremuoto, etc. Il Commendatore sparisce)

Commendatore ->

Allegro

DON GIOVANNI

Da qual tremore insolito...

sento... assalir... gli spiriti...

Donde escono quei vortici

di fuoco pien d'orror?...

CORO
invisibile; soli bassi

Tutto a tue colpe è poco.

Vieni: c'è un mal peggior!

A due; e poi nuovamente, insieme col coro

DON GIOVANNI

Chi l'anima mi lacera!...

Chi m'agita le viscere!...

Che strazio! ohimè! che smania!

Che inferno!... che terror!...

CORO
Invisibile

Tutto a tue colpe è poco.

Vieni: c'è un mal peggior!

Insieme

LEPORELLO

Che ceffo disperato!...

Che gesti da dannato!...

Che gridi! che lamenti!...

Come mi fa terror!...

(il fuoco cresce. Don Giovanni si sprofonda)

Don Giovanni ->

DON GIOVANNI E LEPORELLO

Ah!

 

Scena diciottesima

Leporello, Donn'Elvira, Donn'Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto.

<- Donn'Anna, Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina, Masetto, ministri di giustizia

 
Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
 
(entrando con Donn'Anna e ministri di giustizia)

DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Ah! Dove è il perfido,  

dove è l'indegno?

Tutto il mio sdegno

sfogar io vo'.

DONN'ANNA

Solo mirandolo

stretto in catene,

alle mie pene

calma darò.

LEPORELLO

Più non sperate

di ritrovarlo...

più non cercate:

lontano andò.

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Cos'è? Favella!

LEPORELLO

Venne un colosso...

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Via, presto, sbrìgati!

LEPORELLO

Ma, se non posso...

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Presto! Favella!

LEPORELLO

Tra fumo e fuoco...

badate un poco...

l'uomo di sasso...

fermate il passo...

Giusto là sotto

diede il gran botto,

giusto là il diavolo

se 'l trangugiò.

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Stelle! Che sento!

LEPORELLO

Vero è l'evento.

DONN'ANNA, DONN'ELVIRA, ZERLINA, DON OTTAVIO E MASETTO

Ah, certo è l'ombra

che m'incontrò.

Insieme

LEPORELLO

Ah, certo è l'ombra

che l'incontrò.

 
Larghetto
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.

DON OTTAVIO
(a Donn'Anna)

Or che tutti, o mio tesoro,  

vendicati siam dal cielo,

porgi, porgi a me un ristoro:

non mi far languire ancor.

DONN'ANNA

Lascia, o caro, un anno ancora

allo sfogo del mio cor.

DON OTTAVIO

Al desio di chi m'adora

ceder deve un fido amor.

Insieme

DONN'ANNA

Al desio di chi t'adora

ceder deve un fido amor.

 

DONN'ELVIRA

Io me n' vado in un ritiro

a finir la vita mia!

ZERLINA

Noi, Masetto, a casa andiamo,

a cenar in compagnia.

Insieme

MASETTO

Noi, Zerlina, a casa andiamo,

a cenar in compagnia.

 

LEPORELLO

Ed io vado all'osteria

a trovar padron miglior.

Medesimo organico ma Corni in re.

ZERLINA, MASETTO E LEPORELLO

Resti dunque quel birbon

con Proserpina e Pluton.

E noi tutti, o buona gente,

ripetiam allegramente

l'antichissima canzon.

Presto
Archi (senza Violoncelli), 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.

DONN'ANNA E DONN'ELVIRA

Questo è il fin di chi fa mal!

TUTTI

Questo è il fin di chi fa mal:

e de' perfidi la morte

alla vita è sempre ugual!

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo

Strada; a lato la casa di Donn'Elvira con un balcone.

Don Giovanni, Leporello
 

[N. 15 - Duetto]

Don Giovanni e Leporello
Ehi, via, buffone

Leporello! / Signore

(Don Giovanni e Leporello si scambiano l'abito)

(si fa notte a poco a poco)

(Donn'Elvira sul balcone)

Don Giovanni, Leporello
<- Donn'Elvira

[N. 16 - Terzetto]

Donn'Elvira, Leporello e Don Giovanni
Ah, taci, ingiusto core
Don Giovanni, Leporello
Donn'Elvira ->

Amico, che ti par?

(Don Giovanni in disparte)

Don Giovanni, Leporello
<- Donn'Elvira

Eccomi a voi

Don Giovanni
Donn'Elvira, Leporello ->

Par che la sorte mi secondi

[N. 17 - Canzonetta]

V'è gente alla finestra: forse è dessa

Don Giovanni
<- Masetto, contadini

[N. 18 - Aria]

Don Giovanni, Masetto
contadini ->
 
Don Giovanni, Masetto ->
<- Don Giovanni, Masetto

Zitto... Lascia ch'io senta...

Masetto
Don Giovanni ->

Ahi! Ahi! La testa mia!

Masetto
<- Zerlina

[N. 19 - Aria]

Masetto, Zerlina ->

Atrio terreno oscuro in casa di Donn'Anna.

Leporello, Donn'Elvira
 

Di molte faci il lume

[N. 20 - Sestetto]

Donn'Elvira, Leporello, Don Ottavio, Donn'Anna
Sola sola, in buio loco
Leporello, Donn'Elvira
<- Don Ottavio, Donn'Anna, servi
 
Leporello, Donn'Elvira, Don Ottavio, Donn'Anna, servi
<- Zerlina, Masetto
Zerlina, Masetto, e detti
Ferma, briccone!
Leporello, Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina, Masetto
Donn'Anna, servi ->

Dunque, quello sei tu che il mio Masetto

[N. 21 - Aria]

Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina, Masetto
Leporello ->

Ferma, perfido, ferma!

[N. 22 - Aria]

Donn'Elvira
Don Ottavio, Zerlina, Masetto ->

[N. 23 - Recitativo e aria]

In quali eccessi, o numi

Donn'Elvira ->

Cimitero circondato da un muro; diversi monumenti equestri, fra cui quello del Commendatore; chiaro di luna.

<- Don Giovanni

Ah! ah! ah! ah! questa è buona!

(Leporello prima dentro, poi dietro il muro)

Don Giovanni
<- Leporello

(Leporello passa il muro e cambia mantello e cappello con Don Giovanni)

Diverse istorielle

(voce del Commendatore)

Di rider finirai pria dell'aurora

[N. 24 - Duetto]

Leporello e Don Giovanni
O statua gentilissima
Don Giovanni, Leporello ->

Stanza in casa di Donn'Anna.

Donn'Anna, Don Ottavio
 

Calmatevi, idol mio

[N. 25 - Recitativo e rondò]

Crudele! Ah, no, mio bene!

Don Ottavio
Donn'Anna ->

Ah, si segua il suo passo

Don Ottavio ->

Sala illuminata in casa di Don Giovanni; una mensa preparata per mangiare.

Don Giovanni, Leporello, suonatori
 

[N. 26 - Finale]

Don Giovanni e Leporello
Già la mensa è preparata
Don Giovanni, Leporello, suonatori
<- Donn'Elvira
Donn'Elvira, Don Giovanni e Leporello
L'ultima prova
Don Giovanni, Leporello, suonatori
Donn'Elvira ->
Don Giovanni, Leporello, suonatori
<- Donn'Elvira
 
Don Giovanni, Leporello, suonatori
Donn'Elvira ->
Don Giovanni e Leporello
Che grido è questo mai!
Don Giovanni, suonatori
Leporello ->
 
Don Giovanni, suonatori
<- Leporello
 

(si sente battere alla porta)

 
suonatori, Leporello
Don Giovanni ->
 

(Leporello si nasconde sotto la tavola)

Leporello
suonatori ->
Leporello
<- Don Giovanni, Commendatore

(Commendatore come statua)

Commendatore, Don Giovanni e Leporello, poi Coro interno
Don Giovanni! a cenar teco

(fuoco da diverse parti, tremuoto)

Leporello, Don Giovanni
Commendatore ->
 

(Don Giovanni si sprofonda)

Leporello
Don Giovanni ->

Leporello
<- Donn'Anna, Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina, Masetto, ministri di giustizia

Ah! Dove è il perfido

Don Ottavio, Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Masetto, Leporello
Or che tutti, o mio tesoro
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima Scena quindicesima Scena sedicesima Scena diciassettesima Scena diciottesima
Giardino; da un lato il palazzo del Commendatore, delle panche di pietra. Notte. Strada. Alba chiara. Paese contiguo al palazzo di Don Giovanni. Giardino di Don Giovanni; nel fondo il palazzo illuminato; due padiglioni ai lati. Sala illuminata e preparata per una gran festa di ballo. Strada; a lato la casa di Donn'Elvira con un balcone. Atrio terreno oscuro in casa di Donn'Anna. Cimitero circondato da un muro; diversi monumenti equestri, fra cui quello del Commendatore; chiaro di luna. Stanza in casa di Donn'Anna. Sala illuminata in casa di Don Giovanni; una mensa preparata per mangiare.
[Ouverture] [N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Recitativo drammatico] [N. 3 - Aria] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Coro] [N. 6 - Aria] [N. 7 - Duettino] [N. 8 - Aria] [N. 9 - Quartetto] [N. 10 - Recitativo drammatico] [N. 11 - Aria] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Aria] [N. 14 - Finale] [N. 15 - Duetto] [N. 16 - Terzetto] [N. 17 - Canzonetta] [N. 18 - Aria] [N. 19 - Aria] [N. 20 - Sestetto] [N. 21 - Aria] [N. 22 - Aria] [N. 23 - Recitativo e aria] [N. 24 - Duetto] [N. 25 - Recitativo e rondò] [N. 26 - Finale]
Atto primo

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