La maschera

 

Scena prima

Terrazzo nel palazzo di don Giovanni d'Aragona in Saragozza.
A destra ed a manca sonvi porte che mettono a vari appartamenti; il fondo è chiuso da cancelli, attraverso i quali vedonsi i giardini del palazzo illuminati e parte di Saragozza. Nel fondo, a destra dello spettatore, avvi una grande scalea che va nei giardini. Da una sala a sinistra di chi guarda odesi la lieta musica delle danze.
Gentiluomini, Dame, Maschere, Paggi ed Ancelle vanno e vengono gaiamente tra loro discorrendo.

Bozzetti

 Q 

gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle

 
[Festa da ballo]

 N 

 

TUTTI

Oh, come felici ~ gioiscon gli sposi!  

Saranno quai fiori ~ cresciuti a uno stel.

Cessò la bufera ~ dei dì procellosi;

sorrider sovr'essi ~ vorrà sempre il ciel.

 

Scena seconda

Comparisce una Maschera tutta chiusa in nero dominò, che guarda impaziente d'intorno, come chi cerca con premura alcuno.

<- maschera in nero

 

CORO

Chi è costui che qui s'aggira  

vagolando in nero ammanto?

II°

Sembra spettro che un incanto

dalle tombe rivocò.

(attorniando la maschera)

Par celare a stento l'ira.

II°

Ha per occhi brage ardenti.

TUTTI

Vada, fugga dai contenti,

che il suo aspetto funestò.

(la maschera, dopo qualche atto di minacciosa collera, s'invola alla comune curiosità, scendendo ne' giardini)

maschera in nero ->

 

Scena terza

Sopraggiungono altre Maschere dalla sala da ballo.

<- altre maschere

 

TUTTI

Sol gaudio, sol festa ~ qui tutto risuoni,  

palesi ogni labbro ~ la gioia del cor!

Qui solo di nozze ~ il canto s'intuoni...

un nume fe' paghe ~ le brame d'amor.

(tutti partono, la musica delle danze tace; si spengono le faci e tutto resta in un profondo silenzio)

gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle, altre maschere ->

 

Scena quarta

Elvira ed Ernani vengono dalla sala da ballo, avviandosi alla destra dello spettatore, ov'è la stanza nuziale.

<- Elvira, Ernani

 
[Gran scena e terzetto finale]

 N 

 

ERNANI

Cessaro i suoni, disparì ogni face,  

di silenzi e mistero amor si piace...

Ve' come gli astri stessi, Elvira mia,

sorrider sembrano al felice imene...

ELVIRA

Così brillar vedeali

di Silva dal castello... allor che mesta

io ti attendeva... e all'impaziente core

secoli eterni rassembravan l'ore...

Or meco alfin sei tu...

ERNANI

E per sempre.

ELVIRA

O gioia!

ERNANI

Sì, sì, per sempre tuo...

ELVIRA E ERNANI

Fino al sospiro estremo

un solo core avremo.

 
S'ode un lontano suon di corno.
 

ERNANI

(Maledizion di dio!)  

ELVIRA

Il riso del tuo volto fa' ch'io veda.

 
S'ode altro suono.
 

ERNANI

(Ah! la tigre domanda la sua preda!)

ELVIRA
(spaventata)

Cielo!... che hai tu?... che affanni!...

ERNANI
(delirante)

Non vedi, Elvira, un infernal sogghigno,

che me, tra l'ombre, corruscante irride?...

È il vecchio!... il vecchio!... mira!...

ELVIRA

Ohimè!... smarrisci i sensi!...

 
I suoni ingagliardiscono appressandosi.
 

ERNANI

(Egli mi vuole!) Ascolta, o dolce Elvira...

solo ora m'ange una ferita antica...

Va' tosto per un farmaco, o diletta...

ELVIRA

Ma tu... signore!...

ERNANI

Se m'ami, va', t'affretta.

 
(Elvira va nelle stanze nuziali)

Elvira ->

 

Scena quinta

Ernani.

 

 

Tutto ora tace intorno;  

forse fu vana illusion la mia!...

Il cor non uso ad esser beato

sognò forse le angosce del passato.

Andiam...

(va per seguire Elvira)

 

Scena sesta

Detto e Silva mascherato.

<- Silva

 

SILVA

(fermandosi a capo della scala)

T'arresta.  

ERNANI

(È desso!

Viene il mirto a cangiarmi col cipresso!)

 

SILVA

Ecco il pegno: nel momento  

in che Ernani vorrai spento,

se uno squillo intenderà

tosto Ernani morirà.

(appressandoglisi e smascherandosi)

Sarai tu mentitor?...

ERNANI

Ascolta un detto ancor...

 

Solingo, errante, misero,    

fin da' prim'anni miei,

d'affanni amaro un calice,

tutto ingoiar dovei.

Ora che alfine arridere

mi veggo il ciel sereno,

lascia ch'io libi almeno

la tazza dell'amor.

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

SILVA

(fieramente presentandogli un pugnale e un veleno)

Ecco la tazza... scegliere,  

ma tosto... io ti concedo.

ERNANI

Gran dio!...

SILVA

Se tardi od esiti...

ERNANI

Ferro e velen qui vedo!...

Duca... rifugge l'anima...

SILVA

Dov'è l'ispano onore,

spergiuro, mentitore?...

ERNANI

Ebben... porgi... morrò!

(prende il pugnale)

 

Scena settima

Detti ed Elvira dalle stanze nuziali.

<- Elvira

 

ELVIRA

(ad Ernani)

Ferma, crudele, estinguere  

perché vuoi tu due vite?...

(a Silva)

Quale d'Averno demone

ha tali trame ordite?

Presso al sepolcro mediti,

compisci tal vendetta!...

La morte che t'aspetta,

o vecchio, affretterò.

(va per iscagliarlisi contro, poi s'arresta)

Ah, ma che diss'io?... perdonami...

L'angoscia in me parlò.

Brano musicale ()

SILVA

È vano, o donna, il piangere...

È vano... io non perdono.

ERNANI

(La furia è inesorabile!)

ELVIRA
(a Silva)

Figlia d'un Silva io sono.

Io l'amo... indissolubile

nodo mi stringe a lui...

SILVA
(con feroce ironia)

L'ami?... morrà costui,

per tale amor morrà.

ELVIRA

Per queste amare lagrime

di lui, di me pietà.

ERNANI

Quel pianto, Elvira, ascondimi...

ho d'uopo di costanza...

l'affanno di quest'anima

ogni dolore avanza.

Un giuramento orribile

ora mi danna a morte.

Fu scherno della sorte

la mia felicità.

Non ebbe di noi miseri,

non ebbe il ciel pietà!

SILVA

(appressandoglisi minaccioso)

Se uno squillo intenderà

tosto Ernani morirà.

ERNANI

Intendo... intendo... compiasi

il mio destin fatale.

(si pianta il pugnale nel petto)

ELVIRA

Che mai facesti, o misero?

Ch'io mora!... a me il pugnale...

SILVA

No, sciagurata... arrestati,

il delirar non vale...

ERNANI

Elvira!... Elvira!...

ELVIRA

Attendimi...

sol te seguir desio...

ERNANI

Vivi... d'amarmi e vivere,

cara... t'impongo... addio...

ELVIRA E ERNANI

Per noi d'amore il talamo

di morte fu l'altar.

(Ernani spira ed Elvira sviene)

SILVA

(Delle vendette il demone

qui venga ad esultar!)

 

Fine (La maschera)

Il bandito L'ospite La clemenza La maschera

Terrazzo nel palazzo di don Giovanni d'Aragona; a destra ed a manca porte che mettono a vari appartamenti; il fondo è chiuso da cancelli, attraverso i quali vedonsi i giardini del palazzo illuminati e parte di Saragozza; nel fondo, a destra dello spettatore, una grande scalea che va nei giardini; da una sala a sinistra di chi guarda odesi la lieta musica delle danze.

gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle
 

[Festa da ballo]

gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle
<- maschera in nero
gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle
maschera in nero ->
gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle
<- altre maschere
gentiluomini, dame, maschere, paggi, ancelle, altre maschere ->
<- Elvira, Ernani

[Gran scena e terzetto finale]

Cessaro i suoni, disparì ogni face

(s'ode un lontano suon di corno)

Maledizion di dio!

(s'ode altro suono)

(i suoni ingagliardiscono appressandosi)

Ernani
Elvira ->

Tutto ora tace intorno

Ernani
<- Silva

(Silva mascherato)

T'arresta / È desso!

Ernani, Silva
<- Elvira
Elvira, Silva e Ernani
Ferma, crudele, estinguere

(Ernani si pianta il pugnale nel petto)

 

(Ernani spira e Elvira sviene)

 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima
Montagne dell'Aragona; in lontananza il moresco castello di Don Ruy Gomez de Silva; è presso il tramonto. Ricche stanze d'Elvira nel castello di Silva; è notte Magnifica sala nel castello di don Ruy Gomez; porte che mettono a vari appartamenti; intorno alle pareti... Sotterranei sepolcrali che rinserrano la tomba di Carlo Magno; a destra dello spettatore... Terrazzo nel palazzo di don Giovanni d'Aragona; a destra ed a manca porte che mettono a vari appartamenti;...
[Preludio] [Coro d'introduzione] [Recitativo e cavatina] [Scena e cavatina] [Scena e duetto] [Scena e terzetto] [Finale I] [Introduzione - Galop con cori] [Scena e terzetto] [Gran scena ed aria] [Duetto - Finale II] [Preludio, scena e cavatina] [Congiura] [Scena e finale III] [Festa da ballo] [Gran scena e terzetto finale]
Il bandito L'ospite La clemenza

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