Atto secondo

 

Scena prima

Steccati militari in una delle piazze del castello, con armi e attrezzi guerrieri pomposamente disposti.
Radoski, e Narseno entrano al suono di marcia militare in scena, con alcuni Prigionieri tartari, e con i Polacchi vincitori, i quali appendono agli steccati i trofei, e le bandiere prese ai tartari.

 Q 

<- Radoski, Narseno, prigionieri tartari, polacchi

 
Coro.
 

RADOSKI

Felice a noi di Marte  

NARSENO

l'incontro fu primiero.

CORO DI POLACCHI

E il tartaro guerriero

domato al fin sarà.

CORO DI TARTARI

Il tartaro guerriero

mai vinto non cadrà.

 

prigionieri tartari, polacchi ->

RADOSKI

Ah sì noi siamo amici  

lieti a ragion. Due volte un giorno istesso

vide il tartaro oppresso.

NARSENO

A noi d'intorno

tutt'or però le numerose tende

stan del campo nemico.

RADOSKI

Eh non temerne.

Più vigoroso assalto

avranno, e strage intera,

in questo dì da così fida schiera.

 

L'audace, e intrepida  

nemica schiera

fugace, e timida

s'arrenderà.

Fra cento palpiti

fra mille affanni

dolente, e misera

cader dovrà.

(parte e s'incontra in Boleslao)
 

Scena seconda

Boleslao, e detti.

<- Boleslao

 

BOLESLAO

Radoski non partir. Dell'opra tua  

m'è d'uopo appunto.

NARSENO

Mira

e ti allegra, o signor. Da pochi, e fidi

seguaci tuoi furo in novella pugna

questi nemici, e queste insegne vinte.

BOLESLAO

Il so, so che distinte

prove voi deste di valor, ma vanne

Narseno, e l'altro tuo compagno in guerra

ratto m'invia. Bramo vederlo.

NARSENO

Io volo.

(parte)

Narseno ->

 

Scena terza

Boleslao, e Radoski.

 

BOLESLAO

Dal sospetto, e dal duolo  

oppresso è questo cor.

RADOSKI

Ma di che temi?

BOLESLAO

No, che non son costoro

messaggeri a Sigeski; oppur Sigeski

alto ha di me sospetto.

RADOSKI

E donde il sai?

BOLESLAO

Da un fido mio l'avviso

ebbi, che venga della figlia in traccia

Sigeski istesso. Non son dunque questi

forse suoi servi, e di tacer di lui

il pronto arrivo han forse il cenno.

RADOSKI

Puoi

tu con arte indagar... ma Lodoiska...

BOLESLAO

A Lodoiska appunto

più celarli non posso, e voglio almeno

per lor recarle un colpo

onde vinta a me ceda, e forse mia

la trovi al suo venir l'incauto padre.

RADOSKI

(Ratto giungesse almen!)

BOLESLAO

Ma vanne, affretta

il guerriero a me.

RADOSKI

Mi è leggero il cenno.

(parte)

Radoski ->

 

Scena quarta

Boleslao, poi Lovinski.

 

BOLESLAO

E pure  

né di costui fidarmi

ancora io so. Tanto agitata è l'alma!

Tanto è il sospetto, che m'invade il core

da che il disegno d'involar l'ingrata

fallito andommi... È ver, che ognor s'aggira

per il vasto soggiorno

Lodoiska d'intorno, ed in altro istante

nella solinga stanza

forse colta l'avrei; ma pur nel seno

mille timori avvolgo. Ora si tenti

con l'ideata frode...

 

<- Lovinski

LOVINSKI

Al cenno tuo

pronto signor...

BOLESLAO

Dimmi guerrier. Qual grado

qual è il tuo nome, e qual dover ti lega

di Lodoiska al padre.

LOVINSKI

Siveno è il nome mio. Povera cuna

ebbi, ed umile, ed a Sigeski io debbo

la mia qualunque militar fortuna.

BOLESLAO

E qua per lui, ver la sua figlia?...

LOVINSKI

Un cenno

del re m'invia del nostro vasto impero

qua sul confine, e di Sigeski ai preghi

questo del mio cammin breve disvio

prender non ricusai.

BOLESLAO

(Qual dubbio è il mio!)

Ma Lodoiska...

LOVINSKI

(con impeto, poi si rimette)

Ov'è? vederla... il padre

tanti e sì dolci affetti

per la figlia esternò nel dirmi addio!

BOLESLAO

Non la vedrai.

(risoluto, ma esaminandolo fissamente)

LOVINSKI

Perché?

BOLESLAO

(Qual dubbio è il mio?)

LOVINSKI

Ma parla. Io Lodoiska

io non vedrò. (Che pena.) E che dovrei

dir poi tornando al padre?

(risentito)

È la donzella

forse tua prigioniera?

BOLESLAO

Anzi giammai

più libera non fu...

(rimettendosi)

Pur se vorrai

a lei ti guiderò. Ma date, solo,

un contraccambio io chiedo, e per Sigeski

più che per me, lo chiedo.

LOVINSKI

Ed è!

BOLESLAO

Che a lei

del suo Lovinski la sicura morte,

tu franco annunzi.

LOVINSKI

Io?

BOLESLAO

Sì.

LOVINSKI

Ma ai detti miei

forse non crederà.

BOLESLAO

Tutto figura

onde la frode avvalorata resti.

Gli affetti suoi funesti

forse credendo il suo Lovinski estinto

ceder potranno.

LOVINSKI

Ebben... si faccia.

BOLESLAO

(Ho vinto.)

 

BOLESLAO

Dunque dirai...  

LOVINSKI

Che giace

estinto il suo diletto.

BOLESLAO

Dunque saprai...

LOVINSKI

Verace

a lei sembrar saprò.

BOLESLAO

(Ah che un crudel sospetto

mi va serpendo in seno

e un gelido veleno

tutto mi inonda il cor!)

Insieme

LOVINSKI

(Ah che un crudel sospetto

gli va serpendo in seno

e un gelido veleno

tutto gli inonda il cor!)

(si accostano)

BOLESLAO

Prometti almen...

LOVINSKI

Prometto.

(si prendono per mano)

BOLESLAO

Giura. Non più.

LOVINSKI

Lo giuro.

BOLESLAO

Pegno per me sicuro

la destra tua sarà.

Insieme

LOVINSKI

Pegno per me sicuro

la destra mia sarà.

 

BOLESLAO E LOVINSKI

Splenda in sì bel momento

un raggio d'amistà.

E scordi il suo tormento

il cor che incerto sta.

(partono)

Boleslao, Lovinski ->

 

Scena quinta

Resiska sola.

<- Resiska

 

 

Giusto ciel, che sarà! smarrita, incerta  

Lodoiska s'aggira: e va sdegnosa

a irritar Boleslao. Numi pietosi

proteggetela voi. Deh voi guidate

qui sollecito il padre, onde sicura

resti la figlia da ogni rea sventura.

Che miro! Eccola.

(nell'atto di partire vede da lungo Lodoiska smaniosa)

 

Scena sesta

Lodoiska, e detta.

<- Lodoiska

 

LODOISKA

Oh stelle!  

Neppur qui lo ritrovo!

RESISKA

Ah dove corri!

T'arresta.

LODOISKA

Ov'è l'indegno!

Boleslao dove andò!

RESISKA

Ti calma, oh dio!

Pensa, che se il crudele...

LODOISKA

Eh, di ritegno

or più tempo non è. Delusa ormai

è di fuggir la speme. Io già mi veggo

più serva assai che prigioniera!... E dove

dove si aggiran mai questi, che il padre

messaggeri m'inviò!

RESISKA

No 'l so. Li cela

forse a te Boleslao. Ma giunge...

 

Scena settima

Boleslao con séguito, e coro di Polacchi, detti.

<- Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi

 

BOLESLAO

In traccia  

principessa di te...

LODOISKA

Ma fino a quando

quasi in servil catena

ritenermi pretendi? A che m'ascondi

tu del mio genitore i sì bramati

per me cari messaggi?

BOLESLAO
(con finta mestizia)

Io far credea

col celarli al tuo sguardo opra pietosa!

LODOISKA

Perché, qual tristo annunzio...

BOLESLAO
(come sopra)

O sventurata!

RESISKA

Che mai sarà?

LODOISKA

Ma parla. Altri riserba

forse più fieri colpi a me la sorte!

BOLESLAO
(come sopra)

Che preda fu di morte

il tuo Lovinski, accerta ognun di loro.

LODOISKA

Che ascolto! oh dio! sostiemmi amica, io moro.

(cade in braccio a Resiska)

RESISKA

Ah l'oppresse il dolor!

BOLESLAO

Torna in te stessa

amata principessa. In me potrai

del perduto Lovinski...

LODOISKA

(tornando in sé)

Oh dio? Lovinski...

(a Boleslao)

Ah lasciami crudel. So, che tu godi

al caso amaro, e che del pianto mio

tu ridi in cor! Barbaro ciel! Ti sazia

all'acerba mia pena. Adesso aduna

dispietata fortuna

per me gli eventi i più funesti e rei!

Nulla pavento, or che il mio ben perdei.

 

Perdei quel ben che solo  

serbava i giorni miei:

l'idolo mio perdei,

l'anima del mio sen.

Va', esulta, barbaro, dispietato:

un solo affetto

mi resta in petto

quest'è l'amore del caro ben.

(a Boleslao)

Tu trema, o perfido.

(vaneggiando)

Caro m'aspetta,

la tua diletta

sposa fedele.

(contro Boleslao)

Empio, crudele!

A te se n' vien.

Sfondo schermo () ()

(parte con Resiska)

Lodoiska, Resiska ->

 

Scena ottava

Boleslao, Coro, e Seguaci, indi Narseno.

 

BOLESLAO

A tempo il primo assalto  

io le portai nel core. (Olà; Narseno

a me ne venga.)

(si avanza un soldato)

 

Ormai si affretti il colpo

e di tal finta morte

abbia dal labbro lor più certa prova.

 

<- Narseno

NARSENO

Signor...

BOLESLAO

Del tuo Siveno

tosto ricerca, onde al mio cenno espresso

sia teco poscia a Lodoiska ammesso.

NARSENO

Pronto in traccia di lui...

BOLESLAO

Ma si sovvenga,

però di quanto io chiesi, ed ei promise:

a lei del suo diletto

finga con saldo aspetto

vera, la morte. In lui m'affido appieno.

NARSENO

Tutto io dirò; tutto farà Siveno.

 

In brevi istanti  

pago sarai,

se a lei d'innanti

giunger potrà.

Fingere udrai

tanto i suoi detti

che in dubbio avrai

la verità.

(parte)

Narseno ->

 

Scena nona

Boleslao, séguito, coro di Polacchi.

 

BOLESLAO

Coraggio Boleslao! Già s'avvicina  

il terribil momento, in cui tu puoi

dei tanti dubbi tuoi

la nube dissipar! Se quel Siveno,

fosse mai... ma no 'l credo... Incauto tanto

come pensarlo!... E se vicino il padre

mi celasser costoro!... Ad ogni evento

opportuna è tal prova. E quando estinto

creda l'amante suo forse... Ah che mai,

oh dio! mia non sarà. Troppo in quel core

troppo del primo amore

è profonda l'idea; ma perché intanto

così per lei m'accendo, e perché mai

dunque tanto per lei m'agita il petto,

tema, amor, gelosia, sdegno, sospetto?

 

 

Quanti mai funesti affanni  

quante pene a me riserba

d'empio amor la crudeltà!

CORO

Qual dolor, qual pena acerba

lacerando il cor gli va!

BOLESLAO

Sento già, che tutto in seno

il suo barbaro veleno

gelosia versando va.

E non sa, smanioso, il core

se sia l'oro, o sia l'amore

che agitar così lo fa.

 
(partono tutti)

Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi ->

 
 

Scena decima

Luogo magnifico corrispondente al palazzo di Boleslao.
Lodoiska piangente a sedere sopra un masso, Resiska indi Boleslao con Seguaci.

 Q 

Lodoiska, Resiska

 

LODOISKA

Cielo! Che intesi! è morto l'idol mio!  

Ah che non reggo oh dio!

a un colpo sì tremendo, e sì funesto.

Lovinski, il mio tesoro

non rivedrò mai più... Né ancora io moro.

 

Dove sei mio dolce amore?  

Senza te che mai farò?

Disperata

sventurata

di dolore io morirò.

(a Boleslao)

Vieni tiranno

vedi lo stato mio...

<- Boleslao, seguaci

 

BOLESLAO
(con apparente compassione)

Misera!  

LODOISKA

Affrena

quella finta pietà. Troppo conosco

quell'empio core... E forse... Ah sì spietato,

forse del mio Lovinski

deggio la morte a te. L'iniquo eccesso...

BOLESLAO

Potrai tu stessa adesso

l'ingiusto dubbio dileguar. Stan pronti

per presentarsi a te del padre tuo

come bramasti i messaggeri, e intera,

da lor contezza...

LODOISKA

Ahimè, sento che l'alma

forse al racconto amaro

non reggerà. Ma pur vederli io voglio,

gli affretta.

BOLESLAO

Olà; si avanzi

l'uno, e l'altro straniero.

 

Scena undicesima

Lovinski, Narseno, e detti.

<- Lovinski, Narseno

 

LOVINSKI

Ai cenni tuoi.  

LODOISKA

(vedendo Lovinski)

Stelle! Lovinski...

LOVINSKI

(interrompendola subito e facendo che intenda)

È morto. Io la novella

a Boleslao ne detti.

LODOISKA

Oh giorno.

LOVINSKI
(a Boleslao)

Oh quale

smania improvvisa l'infelice assale.

 

LODOISKA

Dunque... Lovinski... Oh dèi...  

palpita incerto il cor.

LOVINSKI

T'affida ai detti miei

ma calma il tuo dolor.

BOLESLAO

(Ah che i sospetti miei

spenti non sono ancor.)

RESISKA E NARSENO

Che istante è questo oh dèi

d'insolito terror.

 

LODOISKA

Lovinski!  

LOVINSKI

È morto.

LODOISKA

E tu... ma come. Oh dio!

(Quasi mi perdo.)

LOVINSKI

(Ah! che mi perdo anch'io!)

BOLESLAO

Ma perché incerto tanto!

NARSENO

A lei tu narra

il caso, il loco.

LOVINSKI

Ei qui non lungo, in traccia

di te se n' gia, ma un dispietato stuolo

l'assalì, lo trafisse.

LODOISKA

E tu di lui...

LOVINSKI

Seco lung'ora io fui. Né di te mai,

mai cessò di parlarmi.

BOLESLAO

Ah se tu il sai,

del suo aggirarsi a queste selve intorno

il disegno qual fu, spiegaci almeno.

LOVINSKI
(con fierezza)

Fu di salvarla, e di squarciarti il seno.

BOLESLAO

(Che ardir!)

NARSENO

(Che pena!)

LODOISKA

(Oh qual periglio!) E il padre?

LOVINSKI

(comincia come parlasse del padre poi si rimette parlando del dolore)

Quel tiranno... dolor che lo tormenta

sempre di te presenta

a lui l'afflitta imago.

BOLESLAO

E forse in traccia

di lei qua vien?

LOVINSKI

No 'l so.

RESISKA

(Volesse il cielo!)

LODOISKA

Ei venga pur, ma sempre, ancor che estinto,

Lovinski arbitro fia di questo core.

LOVINSKI

Dunque sì saldo amore...

LODOISKA

Ah sì più saldo

mai non ne fu. Ma tu solleva amico

l'acerbo mio martir. Dimmi se almeno

sempre Lovinski a me fedel.

LOVINSKI

Che dici!

Del caro amico rammentare il fato

quanto mi costa mai! parmi vederlo

ferito agonizzar... di morte in seno

girar le luci moribonde, e meste

oh quante volte? oh quante!

il tuo bel nome proferì... ma intanto

manca il vigor... alla mia destra ei tenta

la destra unir... e dirmi ancor l'ascolto

vivi... felice... e porgi... all'idol... mio...

né poté proferir l'estremo addio.

 

 

Rasserena il mesto ciglio  

nel tuo barbaro dolor.

Consolar potessi almeno

sì costante e fido amor.

Non resiste... si confonde

questo povero mio cor.

LODOISKA

Dunque fido al primo affetto...

LOVINSKI

Sempre fido ai tuoi bei rai

t'amerà fra l'ombre ognor.

BOLESLAO

(osservandoli)

(Va crescendo il mio sospetto.)

LOVINSKI

Lo giurò morendo ancor.

No; l'affanno più tiranno

non si trova non si dà,

cedo oppresso in tante pene

palpitando il cor mi va.

(parte con Narseno)

Lovinski, Narseno ->

 

LODOISKA

(Oh periglio fatal!)  

BOLESLAO

(Cresce il sospetto

che risolver non so)

 

LODOISKA

(lentamente accostandosi)

Signor...

BOLESLAO

(risoluto in atto di aver tra sé deciso)

Ritrarti...

per ora alle tue stanze,

principessa tu puoi... Colà fra poco

i miei cenni udirai...

LODOISKA
(fiera)

Quai cenni... (Oh dio!

che angoscia è questa mia! che fato è il mio!)

 
(partono Lodoiska e Resiska)

Lodoiska, Resiska ->

 

Scena dodicesima

Boleslao solo.

 

 

Tutto nel caso estremo  

tutto si tenti. Alle mie nozze ormai

costei si sforzi: e forse in tal cimento

chi sia questo Siven (dei dubbi miei

fatal sorgente) io scoprirò! Ma il padre

se frattanto di lei giungesse... ah tosto

il momento si affretti; a me la mano

stenda la figlia, e giunga il padre invano.

(parte)

Boleslao, seguaci ->

 

Scena tredicesima

Radoski conducendo per mano Sigeski.

<- Radoski, Sigeski

 

RADOSKI

Vieni Sigeski; oh quanto  

atteso giungi!

SIGESKI

Ma la figlia, amico.

Lodoiska dov'è?

RADOSKI

Qui mi credea

con Boleslao trovarla, in traccia altrove

di loro andremo. Ah tu non sai Sigeski

a quale affanno in preda

la tenga Boleslao!

SIGESKI

Perché?

RADOSKI

Pretende

forzarla alle sue nozze.

SIGESKI

Iniquo! Un pegno

che a lui fidai, l'indegno

così rispetta? Andiam. D'alto rossore

si ricopra, al mirarmi, il traditore.

(parte con Radoski)

Radoski, Sigeski ->

 
 

Scena quattordicesima

Atrio del palazzo di Boleslao con piazzetta a colonnato circolare.
Da un lato seggio distinto a guisa di trono.
Boleslao. Coro di Polacchi, e Custodi. Poi Radoski, Lodoiska e Resiska.

 Q 

Boleslao, polacchi, custodi, due guardie

 

CORO

Scendi imene in sì fulgido giorno  

scendi amore a quest'ara d'intorno

e stringete due teneri cor.

Lungi lungi gli affanni e le pene

godan sempre bell'ore serene;

scendi imene compagno d'amor.

 

BOLESLAO

Guerrieri, amici, e voi  

fidi vassalli al sospirato nodo

che a Lodoiska il mio destino unisce

siate presenti. Olà l'alma donzella

si guidi a me.

(partono due guardie)

due guardie ->

 

RADOSKI

(Quanto opportuno adesso

Sigeski giungerà!)

<- Radoski

LODOISKA

Che si pretende,

che si vuole da me?

<- Lodoiska, Resiska

BOLESLAO

Questo è il momento

illustre principessa in cui del mio

costante affetto, e dell'amor sincero

premio attenda da te.

RESISKA

(Che indegno.)

LODOISKA

Invano

d'ottener la mia mano

barbaro ti lusinghi.

BOLESLAO

E quale è questo

di ostinato rifiuto

inopportuno ardir.

(la prende a forza per la mano)

Vieni; o la destra

porgi a me di consorte,

o a tormentosa morte

vedrai del padre i messaggeri esposti

e tu stessa con lor.

LODOISKA

Crudel!

 

Scena quindicesima

Lovinski, Narseno, e poi Sigeski, e detti.

<- Lovinski, Narseno

 

LOVINSKI

Che miro!  

BOLESLAO

Ormai l'ultima è questa

ragion del voler mio. Vieni.

(volendo condurre Lodoiska sul trono)

 

SIGESKI

T'arresta.

<- Sigeski

(tutti sorpresi)

LODOISKA, BOLESLAO E LOVINSKI

Stelle Sigeski!

LODOISKA

(correndo al padre)

Ah padre!

Salvami da un tiranno.

SIGESKI

La fé giurata è questa?

 

BOLESLAO E LOVINSKI

Fato crudel che affanno!  

Che istante di terror!

TUTTI GLI ALTRI

Fato crudel che affanno!

Che istante di terror!

BOLESLAO

(a Sigeski, accennando Lovinski e Narseno)

Ma questi tuoi...

SIGESKI

(vedendo Lovinski)

Che miro!

Lovinski! ah traditore!

BOLESLAO
(sorpreso)

Lovinski! ah mancatore!

TUTTI

Che smania, o ciel, che orrore!

Che sventurato dì!

LODOISKA E LOVINSKI
(a Sigeski)

Questo infelice amore

ti desti in sen pietà.

BOLESLAO
(a Sigeski)

Con la mia destra il core

se vuoi la figlia avrà.

SIGESKI
(a Lovinski, a Boleslao)

Oggetto a me d'orrore

ognun di voi sarà.

BOLESLAO
(a Sigeski)

Folle, ed a tanto giunge

quell'ardir tuo feroce?

LOVINSKI

L'ire del seno atroce

più trattener non so.

LODOISKA
(a Boleslao)

Empio!

SIGESKI
(come sopra)

Crudel!

LOVINSKI
(come sopra)

Tiranno.

LODOISKA E LOVINSKI

Fato crudel che affanno!

Che istante di terror!

BOLESLAO

Olà ciascun si arresti.

LODOISKA, LOVINSKI, SIGESKI

Spietato.

BOLESLAO

E ognun paventi,

perfidi il mio furor.

TUTTI

Che orribili momenti!

Che dolorosi oggetti!

Mille contrari affetti

mi fanno palpitar.

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Steccati militari in una delle piazze del castello.

<- Radoski, Narseno, prigionieri tartari, polacchi
Radoski, Narseno, coro
Felice a noi di Marte
Radoski, Narseno
prigionieri tartari, polacchi ->

Ah sì noi siamo amici

Radoski, Narseno
<- Boleslao

Radoski non partir

Radoski, Boleslao
Narseno ->

Dal sospetto, e dal duolo

Boleslao
Radoski ->

E pure né di costui fidarmi

Boleslao
<- Lovinski

Boleslao e Lovinski
Dunque dirai... / Che giace
Boleslao, Lovinski ->
<- Resiska

Giusto ciel, che sarà!

Resiska
<- Lodoiska

Oh stelle! Neppur qui lo ritrovo!

Resiska, Lodoiska
<- Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi

In traccia principessa di te...

Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi
Lodoiska, Resiska ->

A tempo il primo assalto

Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi
<- Narseno

Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi
Narseno ->

Coraggio Boleslao!

Boleslao, seguito di Boleslao, polacchi ->

Luogo magnifico corrispondente al palazzo di Boleslao.

Lodoiska, Resiska
 

Cielo! Che intesi! è morto l'idol mio!

Lodoiska, Resiska
<- Boleslao, seguaci
 

Misera! / Affrena

Lodoiska, Resiska, Boleslao, seguaci
<- Lovinski, Narseno

Ai cenni tuoi.

Lodoiska, Lovinski, Boleslao, Resiska e Narseno
Dunque... Lovinski... Oh dèi...

Lovinski! / È morto.

Lovinski, Lodoiska, Boleslao
Rasserena il mesto ciglio
Lodoiska, Resiska, Boleslao, seguaci
Lovinski, Narseno ->

Oh periglio fatal!

Boleslao, seguaci
Lodoiska, Resiska ->

Tutto nel caso estremo

Boleslao, seguaci ->
<- Radoski, Sigeski

Vieni Sigeski; oh quanto

Radoski, Sigeski ->

Atrio del palazzo di Boleslao con piazzetta a colonnato circolare.

Boleslao, polacchi, custodi, due guardie
 

Guerrieri, amici, e voi

Boleslao, polacchi, custodi
due guardie ->
Boleslao, polacchi, custodi
<- Radoski

Boleslao, polacchi, custodi, Radoski
<- Lodoiska, Resiska

Boleslao, polacchi, custodi, Radoski, Lodoiska, Resiska
<- Lovinski, Narseno

Che miro!

Boleslao, polacchi, custodi, Radoski, Lodoiska, Resiska, Lovinski, Narseno
<- Sigeski

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima Scena quindicesima
Appartamenti di Lodoiska nel palazzo di Boleslao. Foresta alle falde di un monte sul quale si vedono le tende dei tartari. Veduta del castello di Boleslao. Ameno boschetto. Gran sotterraneo oscurissimo con due intricati sentieri; notte oscurissima. Steccati militari in una delle piazze del castello. Luogo magnifico corrispondente al palazzo di Boleslao. Atrio del palazzo di Boleslao con piazzetta a colonnato circolare. Gran sala d'armi del castello, senza alcun festoso ornamento. Veduta del castello di Boleslao in parte del bosco, nel quale si vedono tende dell'accampamento dei tartari. Orrida prigione del castello con tre arcate. Scala scoscesa per cui si scende nella prigione.
Atto primo Atto terzo

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