Atto primo

 

Scena unica

Un salone elegantissimo in casa di Magda, a Parigi.
Nell'angolo di destra una serra-veranda a grandi vetrate, oltre le quali si vede una parte delle Tuilleries in pieno crepuscolo.
La porta d'entrata, assai grande e decorata da un ricco cortinaggio, è un poco a sinistra, nella parete di fondo.
A sinistra -in primo piano- una piccola porta conduce al boudoir. Vi si accede per una scaletta di pochi gradini, con ringhiera di legno.
Nel fondo, a destra -primo piano- un caminetto di marmo sormontato da un grande specchio. Presso il caminetto due poltrone e un piccolo tavolo basso. Molti altri piccoli tavoli, poltrone, sedie, divani, son distribuiti qua e là con arte e con gusto.
Presso la veranda, un paravento. Sulle pareti arazzi e stampe preziose. Sui mobili ninnoli e fiori.
A destra -a metà sala- un pianoforte a coda ricoperto da un ricco broccato. Sul piano un vaso di rose rosse. Vicino al pianoforte una lampada a stelo con grande aba-jour. Altre piccole lampade velate da aba-jour a diversi colori sui tavoli, diffondono una luce intima e sobria.
Quando si schiude il velario i riflessi rossastri del tramonto illanguidiscono.

 Q 

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda, Lisette

 
Rambaldo Fernandez è a destra, verso il fondo, e insieme con lui sono gli amici Perichaud, Gobin, Crebillon.
Yvette, Bianca e Suzy si sono avvicinate a Prunier, il quale appoggiato al pianoforte, le intrattiene con sottile vivacità.
Magda sta versando il caffè che Lisette serve, scodinzolando rapidissima e petulante da un gruppo all'altro. Poi ritirerà le tazze che raccoglierà in un vassoio d'argento posato sul piccolo tavolo.
 

YVETTE

(con una risata)  

Ah! No! No!

BIANCA

Non dite questo!

PRUNIER

Signore! Vi contesto

il diritto di ridere!...

YVETTE

E noi quello

di parlare sul serio!

PRUNIER

È pura verità!

MAGDA

(avvicinandosi)

La verità sarebbe?...

PRUNIER

Una cosa assai grave:

a Parigi si ama!

Imperversa una moda

nel gran mondo elegante:

l'Amor sentimentale!

LISETTE

(interrompendolo vivacemente)

Amor sentimentale?...

Ma non dategli retta!

Storie!... Si vive in fretta:

«Mi vuoi?...» «Ti voglio...» È fatto!

PRUNIER

(con esagerato risentimento si rivolge a Magda accennando a Lisette)

Scacciatela!... Il contatto

con una cameriera... Mi ripugna!

MAGDA

(intervenendo benevolmente)

Poeta, perdonate!... In casa mia

l'anormale è una regola...

(a Lisette)

Tu, via!

LISETTE

(con un inchino)

Io ritorno al mio servizio

se del mio giudizio

non si sa che far!

(esce rapida)

Lisette ->

 

MAGDA

(sedendo presso Prunier)  

Dunque... Raccontavate?...

PRUNIER

Che la moda è romantica:

sguardi amorosi,

strette furtive,

baci, sospiri,

ma niente più!...

YVETTE, BIANCA E SUZY

(giocando comicamente intorno a Prunier)

- Amore!

- O cielo!...

- Svengo!...

- Io struggo!...

- Cedo!...

- Muoio!...

- Illanguidisco tutta!

- Consolami, poeta!...

- Assistimi fortuna!...

- Dammi un chiaro di luna

e un verso del Musset!...

MAGDA

(interrompendo il gioco delle amiche)

Non scherzate!...

PRUNIER

(colpito dal gesto di Magda)

Che c'è?

La moda v'interessa?...

MAGDA

Può darsi!... Continuate.

 
(nel frattempo Crebillon che sfogliava un giornale, pare colpito da una notizia che s''affretta a indicare agli altri. Tutti si aggruppano vicino a lui leggendo, poi sembrano discutere animatamente)
 

PRUNIER

La malattia...  

diciamo epidemia...

meglio è dire follia,

fa grande strage

nel mondo femminile!...

(tutte gli si avvicinano attente)

È un microbo sottile

che turbina nell'aria...

Vi prende di sorpresa

e il cuor non ha difesa!

TUTTE

(con comica preoccupazione)

È un microbo sottile

che turbina nell'aria?...

Ci prende di sorpresa

e il cuor non ha difesa?...

PRUNIER

Nessuno può salvarsi

tanto è oscura l'insidia!...

TUTTE

(a bassa voce, quasi con terrore)

Nessuna?

PRUNIER

Nessuna!

TUTTE

(a bassa voce, quasi con terrore)

Nessuna!

PRUNIER

(gravemente ripete)

Nessuna!... Anche Doretta...

TUTTE

Doretta? E chi sarebbe?...

PRUNIER

La mia nuova eroina:

una cara donnina

che fu presa dal male

e immortalai tal quale

nell'ultima canzone...

TUTTE

La vogliamo sentire!

PRUNIER

(con comica ironia)

Ne potreste soffrire!

TUTTE

Non fatevi pregare!

 

MAGDA

Vi impongo di cantare!  

(e voltandosi dal gruppo degli uomini)

e voi laggiù, silenzio!

(con esagerata solennità)

Il poeta Prunier, gloria della nazione,

degna le nostre orecchie d'una nuova canzone!

RAMBALDO

(alzandosi)

Argomento?

PRUNIER

L'amore!

RAMBALDO

(sedendo)

Il tema è un po' appassito!

 
(Perichaud, Gobin, Crebillon annuiscono)
 

MAGDA

L'amore è sempre nuovo!...

(a Prunier, invitandolo al piano)

Su, poeta!

PRUNIER

Mi provo!

 
(egli accende la lampada a stelo vicino al pianoforte, poi siede e abbozza i primi accordi. Nella sala si fa un grande silenzio)
 

PRUNIER

Chi il bel sogno di Doretta    

poté indovinar?

Il suo mistero nessuno mai scoprì!

Un bel giorno il re la bimba

volle avvicinar:

- «Se tu a me credi,

se tu a me cedi,

ti farò ricca!

Ah! Creatura!

Dolce incanto!

La vana tua paura,

il trepido tuo pianto

ora sparirà!»

- «No! Mio sire!

No, non piango!

Ma come son, rimango,

ché l'oro non può dare

la felicità!»

S

Brano musicale ()

 
(poco a poco Magda s'avvicina)
 
(Prunier si alza)
 

MAGDA

Perché non continuate?

PRUNIER

Il seguito mi manca:

se voi l'indovinate

vi cedo la mia gloria!

MAGDA

La conquista mi tenta,

e la semplice istoria!...

(siede al pianoforte. L'attenzione si fa ancor più viva)

 

Chi il bel sogno di Doretta  

poté indovinar?

Il suo mistero come mai finì?

Ahimè! Un giorno uno studente

in bocca la baciò

e fu quel bacio

rivelazione:

fu la passione!...

Folle amore!

Folle ebbrezza!

Chi la sottile carezza

d'un bacio così ardente

mai ridir potrà?...

 

TUTTI

(sussurrando sommessamente)

- Deliziosa!...

MAGDA

(con crescente calore)

Ah! Mio sogno!...

Ah!... Mia vita!...

TUTTI

- È squisita!...

- È squisita!...

MAGDA

- Che importa la ricchezza

se alfine è rifiorita

la felicità!...

 
(non appena il suo canto è finito, Prunier prende dal vaso che è sul pianoforte le rose rosse e le sparge lentamente ai piedi di Magda)
 

PRUNIER

Ai vostri piedi  

tutte le grazie della primavera!

MAGDA

(alzandosi sorridente e stringendo le mani che gli amici le tendono)

- No... Adesso non burlatemi...

PERICHAUD

Vi ripeto: squisita!

CREBILLON

Che arte.

GOBIN

Che finezza!

RAMBALDO

Che calore!

MAGDA

(stupita, a Rambaldo)

Come?... Voi... L'uomo «pratico»?...

RAMBALDO

(allargando le braccia, con rassegnazione)

La corrente trascina!

MAGDA

(ironica)

Merito di Prunier, nostra rovina!

PRUNIER

Non sono io!... Nel fondo

d'ogni anima c'è

un diavolo romantico

ch'è più forte di me,

di voi, di tutti!...

RAMBALDO

- No!

Il mio diavolo dorme!

YVETTE

(ingenuamente)

Che peccato! Perché?

RAMBALDO

Mi armo di acqua santa e lo sconfiggo.

Lo volete vedere?

(leva dal taschino un astuccio contenente una collana di perle e l'offre a Magda)

Ecco!

MAGDA

(prendendo il gioiello, un po' meravigliata)

- A me?

RAMBALDO

Certo!... La mia intenzione

era di offrirvelo prima di pranzo...

Me ne dimenticai... Ma l'occasione

sembra inventata apposta!

MAGDA

Ho una sola risposta.

Non cambio d'opinione...

RAMBALDO

Non lo esigo!...

 
(s'allontana mentre gli altri si raggruppano intorno a Magda. Gobin, Perichaud, Crebillon, dopo essersi passati l'uno all'altro il gioiello, quasi per valutarne il prezzo, e dopo aver espresso la loro ammirazione, si staccano dal gruppo avviandosi verso la veranda, dove si fuma)
 

PRUNIER

- La Doretta

della mia fantasia

non si turba...

ma, in verità,

mi pare che vacilli

quella della realtà!

 

<- Lisette

LISETTE

(entra rapidissima da destra, si dirige verso Rambaldo e trascinandolo in disparte gli sussurra con incredibile velocità)  

Un momento: scusi, ecco:

quel signore giunse ancora.

Gli risposi: «Calma! Aspetti!»

Mi rispose: «Già da un'ora

sto in istrada passeggiando

in attesa d'un comando!...

Che mi dica se non può!...»

RAMBALDO

(parlato)

Non ho capito una parola!

LISETTE

(come prima)

Auff!

Quel signore che le dissi

la cercava poco fa...

RAMBALDO

Ebbene?

LISETTE

Non si muove,

non la smette,

sette volte

già tornò!

RAMBALDO

Sette volte?

LISETTE

Sette! Sette!

Le ripeto: non la smette...

fra un minuto tornerà.

RAMBALDO

(avvicinandosi a Magda)

Scusate, Magda:

mi permettete

di ricevere qui il figlio

d'un mio amico d'infanzia?

Da due ore m'aspetta...

MAGDA

Ma fate pure! Siete in casa vostra.

RAMBALDO

Grazie.

(a Lisette)

Ditegli allora

che passi pure qui.

 
(Lisette esce rapida)

Lisette ->

 
(Rambaldo si avvia verso la serra)
 

PRUNIER

(a Magda, accennando a Lisette)

Come fate a sopportarla?

È un mulinello!

MAGDA

(bonariamente)

No. È una brava ragazza...

Forse invadente,

ma divertente...

Un po' di sole

nella mia vita!

BIANCA

La tua vita è invidiabile!

YVETTE

Rambaldo generoso!

BIANCA

Credi a me che nessuna

ebbe la tua fortuna.

MAGDA

Che importa la fortuna!...

 
(Prunier nel frattempo ha raggiunto gli altri nella veranda)
 

SUZY

La vita è assai difficile!

BIANCA

Costa tanto denaro!...

MAGDA

Denaro... Denaro...

Nient'altro che denaro!...

Ma via! Siate sincere!

Son sicura che voi m'assomigliate

e spesso rimpiangete

la piccola «grisette»

ch'è felice col suo innamorato!

BIANCA

Sono sogni!

MAGDA

Può darsi!...

Ma che non si dimenticano più!...

Ah, quella sera

che son scappata alla mia vecchia zia!

Mi pare ieri!...

E perché non potrebbe

essere ancora domani?

Perché?...

 

MAGDA
(assorta nella visione lontana)

Ore dolci e divine    

di lieta baraonda

fra studenti e sartine

d'una notte a Bullier!...

Come andai? Non lo so!

Come uscii?... Non lo so!

Cantava una lenta canzone

la musica strana

e una voce lontana

mi diceva così:

«Fanciulla, è sbocciato l'amore!

Difendi, difendi il tuo cuore!

Dei baci e sorrisi l'incanto

si paga con stille di pianto!...»

...Quando ci sedemmo,

stanchi, estenuati

dalla danza, la gola

arsa, ma l'anima

piena d'allegrezza,

mi parve che si schiudesse

tutta una nuova esistenza!

«Due bocks», egli disse, al garzone!

Stupita fissavo quel grande scialone!

Gettò venti soldi. Aggiunse: Tenete!...

S

Sfondo schermo () ()

 

YVETTE

Che gesto da Creso!...

(le amiche ridono)

SUZY E BIANCA

Che nobile gesto!

Che lusso! - Che sfarzo!

YVETTE

- C'è tutto compreso?

SUZY E BIANCA

- La birra ed il resto?

SUZY, BIANCA E YVETTE

Vogliamo la chiusa!

Vogliamo la fine!

 

MAGDA

(riprendendo)

- «Piccola adorata mia

il tuo nome vuoi dir?»

Io non glielo dissi

ma sul marmo scrissi:

ed egli accanto

il suo nome tracciò...

E là, fra la mattana

di tutta quella gente,

ci siamo guardati

ma senza dir niente...

 

YVETTE

Oh! Strano!... Senza dir niente?...

BIANCA

E allora?...

 

MAGDA

M'impaurii?... Non lo so!

Poi fuggii!... Più non so!...

Cantava una triste canzone

la musica strana,

e una voce lontana

mi diceva così:

«Fanciulla è sbocciato l'amore!

Difendi, difendi il tuo cuore!

Dei baci e sorrisi l'incanto

si paga con stille di pianto!...»

(alzandosi)

.......................

Potessi rivivere ancora

la gioia di un'ora!...

 

YVETTE

E poi?  

MAGDA

Basta... È finito...

BIANCA

(con delusione)

Finito così?

MAGDA

Il profumo squisito

della strana avventura,

amiche, è tutto qui.

BIANCA

(a Prunier che risale dal fondo)

Poeta, un argomento!

SUZY, BIANCA E YVETTE

(alternandosi)

«Storia d'un puro amore

fra Magda giovinetta

e un ignoto signore...

Incontro ed abbandono

in meno di due ore...»

PRUNIER

Due ore?... È quanto basta!

BIANCA

No: l'avventura è casta.

PRUNIER

Date i particolari!

BIANCA

Una fuga, una festa,

un po' di birra...

YVETTE

A casa, tutta sola,

la vecchia zia che aspetta.

BIANCA

E due baffetti bruni

che fan girar la testa!

PRUNIER

(equivocando per gioco)

La zia coi baffi bruni

che beve della birra?

Curiosa!... Non m'attira!

MAGDA

(sorridendo)

V'attira la nipote?

PRUNIER

Può darsi... Ma qualora

essa risponda ai miei gusti d'artista!

La donna che conquista

dev'esser raffinata,

elegante, perversa...

Degna insomma di me:

Galatea, Berenice,

Francesca, Salomè!...

YVETTE

(impressionata)

O che uomo difficile!

BIANCA

(impressionata)

Che uomo complicato!

PRUNIER

Non ne ho colpa: son nato

per le grandi avventure!

MAGDA

Ma come le scoprite

tante virtù. Poeta?

PRUNIER

È semplice: la meta

d'ogni donna è segnata

nel palmo della mano...

MAGDA

Davvero?

BIANCA

- O strano!

YVETTE

- Strano!

PRUNIER

Se volete provare...

Ma esigo un gran mistero.

(indicando)

Il paravento!

BIANCA

Presto!

 
Corre al fondo e aiutata da Suzy e Yvette trasporta il paravento che è collocato dopo molte prove in modo da formare un piccolo recesso vicino al pianoforte. Le donne vi si raccolgono sedendo intorno a Prunier.
 

PRUNIER

Un angolo appartato...

(alludendo agli uomini che sono nella veranda)

Laggiù il volgo profano!...

E qui, bellezza e... scienza!

(le donne ridono)

MAGDA

(alle amiche, con comico rimprovero)

Serietà, ve ne prego!

PRUNIER

Incomincio?

MAGDA

(tendendo la destra)

Son pronta!

Dite!

BIANCA

- Svelateci!

YVETTE

- Scoprite!

SUZY

Anch'io voglio sapere!

 
(Lisette entra da destra recante su un vassoio una carta che porge a Rambaldo)

<- Lisette

 

RAMBALDO

(dopo aver letto)

Ah! Ruggero Lastouc... Fate passare...

 
(Lisette solleva la portiera, entra Ruggero)

<- Ruggero

Lisette ->

 

RAMBALDO

(movendogli incontro)

O mio giovine amico...

Dovete perdonare...

RUGGERO

(impacciato e timido)

Son io che chiedo scusa...

Ecco… Con questa lettera

mio padre mi presenta...

Vi scrive... Leggerete...

RAMBALDO

(prendendo la lettera e disponendosi a leggere)

Ma vi prego... Sedete.

PRUNIER

(dopo aver scrutato la mano di Magda)

Vi siete rivelata!... L'avvenire

è grave e misterioso...

TUTTE

- Sentiamolo!

PRUNIER

- Non oso!

È troppo sibillino...

MAGDA

Non turbatevi... Osate...

PRUNIER

(grave)

Vi trascina il destino!...

 

 

Forse, come la rondine,  

migrerete oltre il mare,

verso un chiaro paese

di sogno... Verso il sole,

verso l'Amore...

E forse...

 

MAGDA

(interrompendolo)

Un cattivo presagio?...

PRUNIER

- No. Il destino

ha un suo duplice viso:

un sorriso o un'angoscia?... Mistero!

 

RAMBALDO
(a Ruggero)

(deponendo la lettera)

...Ed è la prima volta

che venite a Parigi?

RUGGERO

La prima...

 

PRUNIER

(dopo aver esaminato la mano di Bianca)

- A voi la folta

contorsione dei segni

suggerisce un «Et ultra».

BIANCA

Significa?...

PRUNIER

- Più avanti!

Chi più offre la vince

su tutti gli aspiranti...

 
(Lisette entra e reca una coppa di champagne che colloca sul tavolo davanti a Ruggero. Questi fa un cenno di ringraziamento e vi accosta appena le labbra. Lisette sorride e si avvicina al gruppo di sinistra.)

<- Lisette

 

RAMBALDO

(chiamando Prunier)  

Poeta raffinato, dite un po',

dove si può mandare un giovinotto

che vuol passar la sera allegramente?

PRUNIER

(interrompe il gioco, si alza, e movendo verso Rambaldo)

- A letto!

RAMBALDO

- Non scherzate.

PRUNIER

È verità.

(avvicinandosi a Ruggero, con superiorità)

La prima serata a Parigi

non è che una vana leggenda

è tempo ormai di sfatarla!

LISETTE

(prorompendo fra lo stupore di tutti)

- No! No! Mille volte no!

Non è vero!... Io sono parigina

nell'anima e difendo

il regno della donna!

 
Le donne incuriosite, spiano nel frattempo il nuovo arrivato. Quando Lisette prorompe, s'avvicinano tutte, meno Magda che si tiene sempre in disparte conversando con Perichaud. Gobin e Crebillon invece attratti dal prorompere di Lisette si avvicinano ridendo.
 

PRUNIER

(interrompendola)

Storie!

Ma che!

LISETTE

Non ascoltatelo!

Parigi è piena

di fascini, sorprese e meraviglie!

TUTTI

Brava...

PRUNIER

(sbracciandosi)

Esigo un contegno.

LISETTE

(senza badargli, con crescente calore)

La prima sera a Parigi

è come vedere il mare

per la prima volta!

Mai si è immaginato niente

di più grande e di più bello!

PRUNIER

Basta! Basta! Mettetela alla porta!

LISETTE

(agli altri, accennando a Prunier)

Lasciatelo ai suoi sdegni!

Aiutatemi voi!

PRUNIER

(che ha raggiunto Magda dalla parte opposta)

Essa è troppo insolente!

MAGDA

Compatite, poeta...

(e segue Prunier cercando di calmarlo e avviandosi con lui verso la veranda dove resteranno appartati

RAMBALDO

(a Lisette)

Avanti, dunque! Indica tu la meta!

RUGGERO

(a Rambaldo)

Vi ringrazio!

LISETTE

(agli altri)

Dove lo mandiamo?

YVETTE

Ora penseremo...

BIANCA

Ci vuole una trovata

che sia degna di noi!

 

YVETTE

Lisette, tocca a voi!

BIANCA

Tocca a voi!

LISETTE

Tocca a me?...

(va a prendere dal tavolo una matita e un foglio)

Prendete nota, mio signor!...

(gli porge carta e matita)

Scrivete qua...

(gli indica il tavolo)

...Presto! Orsù!

 
(ora tutti sono intorno a Ruggero, suggerendogli scherzosamente i più noti ritrovi notturni)
 

LE DONNE

(l'una dopo l'altra)

«Le Bal Musard»!

«Pré Catelan»!

A «Frascati»!

Meglio «Cadet»!...

Tutta Parigi scintilla!

Tutta Parigi sfavilla!...

LISETTE

(dopo aver nel frattempo riflettuto, dominando il piccolo tumulto)

No!... Da «Bullier»!

TUTTI

(approvando)

Sì! Da Bullier!... Bullier!

È questa la scelta miglior!

LISETTE

(indicando a Ruggero di prenderne nota)

Qua! Segnate... E andate!...

 
(e mentre Ruggero si alza, s'accomiata da Rimbaldo e si avvia, Lisette, tenendo sollevata la portiera, dice)
 

 

Amore è là, gioia e piacer...

Scegliete il cuor che vi convien...

Ma ricordate che da Bullier

tra risa, luci e fior

canta più ardente amor!...

 
(Ruggero esce, Lisette lo segue. Gli altri prorompono in una risata. Magda e Prunier che dal limitare della veranda hanno assistito alla scena, ora si avanzano. Magda tiene in mano la collana di perle e ne fa mulinello per gioco, con noncuranza)

Ruggero, Lisette ->

 

MAGDA

No... Povero figliolo!  

Un poco di pietà...

Me l'avete intontito.

RAMBALDO

Laggiù si sveglierà!

BIANCA

Bullier fa dei miracoli!

MAGDA

(vagamente)

Bullier!...

(considera la collana un momento e la getta con noncuranza su un tavolo)

PRUNIER

Avea tutto il profumo

della sua gioventù.

L'aria è pregna di lavanda...

(annusando comicamente)

Non sentite?

RAMBALDO

(accomiatandosi)

Sento... e scappo!

Buona sera.

 
(Gli ospiti tutti seguono il suo esempio e salutano Magda.)

Rambaldo ->

 

MAGDA

Buona sera...  

PERICHAUD

Vi ringrazio...

BIANCA E YVETTE

A domani...

PRUNIER

Buona sera...

 
(tutti escono)

Perichaud, Gobin, Crebillon, Bianca, Yvette, Suzy, Prunier ->

 
Magda ritorna lentamente sui suoi passi. Va alla parete di sinistra, suona il campanello. Poi si abbatte sulla poltrona, aspettando. Entra Lisette.

<- Lisette

 

MAGDA

La carrozza.  

LISETTE

Va bene.

(fa per avviarsi)

MAGDA

(d'improvviso richiamandola)

No, Lisette. Non esco.

Accendete là!...

(Lisette va verso il boudoir, accende la luce)

LISETTE

Ricordo alla signora

che più tardi non mi troverà:

è serata d'uscita.

MAGDA

Andate pure.

LISETTE

Grazie.

 
(esce rapida, spegnendo le luci della sala. Dalla serra soltanto viene una debole luce)

Lisette ->

 

MAGDA

(resta un momento assorta, ripetendo a sé stessa l'enigmatica profezia di Prunier)  

...Forse, come la rondine

migrerò verso il mare,

verso un chiaro paese

di sogno... Verso il sole!

(fa qualche passo verso destra vicino al posto che era occupato da Ruggero. Il foglio da lui dimenticato, sul quale poco prima aveva segnato i nomi dei ritrovi notturni, la colpisce. Lo prende, lo lascia cadere come se una risoluzione improvvisa la decidesse)

Bullier!...

(il suo viso s'illumina di un sorriso, e corre rapida verso il boudoir rinchiudendone la porta)

Magda ->

 
La scena resta per un momento deserta. Poi Lisette a passettini svelti appare dalla serra. Reca in mano un vistoso cappello e sul braccio un mantello di seta. Attraversa in punta di piedi la sala, si ferma ad origliare dietro l'uscio del boudoir, risale tutta rassicurata incontrandosi con Prunier che, in soprabito col bavero rialzato e cilindro, le si avvicina e la bacia.

<- Lisette

<- Prunier

 

PRUNIER

(con esagerato slancio)  

T'amo!...

S

LISETTE

(scostandosi violentemente)

Menti!

PRUNIER

(con comica enfasi)

No!

Tu sapessi a quale prezzo

ti disprezzo!...

Tu non sai che la mia gloria

vuole orpello e falsità?

Non può amar che donne ricche

un poeta come me!

Io lo dico, c'è chi crede,

ed invece son per te!...

LISETTE

(avvicinandosi a lui dolcemente)

Che silenzio!

PRUNIER

Che mistero!

LISETTE

M'ami?

PRUNIER

T'amo!

LISETTE

T'avvilisce?

PRUNIER

Ne son fiero!

LISETTE

(mette il cappello)

Ora andiamo!... Tutto tace!...

PRUNIER

No! Il cappello non mi piace!

LISETTE

Non ti piace?... È il suo migliore!

PRUNIER

Non s'intona con il resto!

LISETTE

Cambio?

PRUNIER

Cambia!... Ma fa' presto!

 
(Lisette esce di corsa lasciando cadere la borsetta)

Lisette ->

 

 

Nove muse, a voi perdono

se discendo così in basso!

L'amo, l'amo... E non ragioni!

Nove muse, a voi perdono!

 

<- Lisette

LISETTE

(rientrando con un nuovo cappello)

Questo è meglio?

PRUNIER

È originale!

LISETTE

E il mantello?

PRUNIER

Non è tale

da strapparmi un'ovazione.

LISETTE

Vuoi che metta quella cappa

che indossava l'altra sera?

PRUNIER

Sì: la cappa in seta nera!...

 
(Lisette esce di corsa)

Lisette ->

 

 

Nove muse, a voi perdono

se mi abbasso a consigliarla,

ma da esteta quale sono,

no, non posso abbandonarla!

 

<- Lisette

LISETTE

(rientrando con il nuovo mantello e girando intorno a Prunier)

Son completa?

PRUNIER

Sei squisita!

LISETTE

La borsetta?

PRUNIER

(raccogliendola da terra)

Eccola qua.

LISETTE

(aprendo la borsetta e disponendosi a un rapido maquillage)

Vuoi rossetto sulle labbra?

PRUNIER

Sì. Il tuo labbro fiorirà!

LISETTE

(eseguendo)

Sulle gote?

PRUNIER

(annuendo)

Sian due rose!

LISETTE

Nero agli occhi?

PRUNIER

Pochi tocchi!

LISETTE

Ecco!

PRUNIER

Fatto?

LISETTE

Fatto!

PRUNIER

(con un sospiro di soddisfazione)

Là!

 
(si avviano lentamente)
 

LISETTE

Che silenzio!

PRUNIER

Che mistero!

(la recinge con un braccio)

LISETTE

(con abbandono)

Chi ci chiama?

PRUNIER

Il nostro amore!

LISETTE

Chi mi ama?

PRUNIER

Questo cuore!

LISETTE

Chi mi bacia?

PRUNIER

(baciandola)

Il labbro mio!

LISETTE

(con un fil di voce)

Perché bacia?... Di'?... Perché?...

PRUNIER

Per ridirti: io sono te!

 
(un nuovo bacio ed escono)

Lisette, Prunier ->

 

<- Magda

MAGDA

(ora, lentamente, la porticina del boudoir si apre. Appare Magda vestita assai semplicemente da «grisette», e pettinata diversamente in modo da esser quasi irriconoscibile. S'accosta a un vaso di fiori, ne toglie una rosa rossa, va a uno specchio, punta il fiore fra i capelli, sussurrando:)  

Chi mi riconoscerebbe?...

(poi si drappeggia sulle spalle uno scialle e s'avvia, canterellando:)

«Chi il mistero di Doretta

poté indovinar?...»

(giunta sulla soglia ha una breve esitazione. Ritorna allo specchio, si considera, ripete:)

Ma sì!... Chi mi riconoscerebbe?...

(ed esce rapida)

Magda ->

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Un salone elegantissimo a Parigi; nell'angolo di destra una serra-veranda a grandi vetrate, oltre le quali si vede una parte delle Tuilleries in pieno crepuscolo; la porta d'entrata, assai grande e decorata da un ricco cortinaggio, è un poco a sinistra, nella parete di fondo; a sinistra una piccola porta conduce al boudoir; vi si accede per una scaletta di pochi gradini, con ringhiera di legno; nel fondo, a destra un caminetto di marmo sormontato da un grande specchio; presso il caminetto due poltrone e un piccolo tavolo basso; molti altri piccoli tavoli, poltrone, sedie, divani, son distribuiti qua e là con arte e con gusto; presso la veranda, un paravento; sulle pareti arazzi e stampe preziose; sui mobili ninnoli e fiori; a destra un pianoforte a coda ricoperto da un ricco broccato; sul piano un vaso di rose rosse; vicino al pianoforte una lampada a stelo con grande aba-jour; altre piccole lampade velate da aba-jour a diversi colori sui tavoli, diffondono una luce intima e sobria.

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda, Lisette
 

Ah! No! No! / Non dite questo!

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
Lisette ->

Dunque... Raccontavate?

Prunier, Yvette, Bianca, Suzy
La malattia... diciamo epidemia

Vi impongo di cantare!

Ai vostri piedi

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
<- Lisette
Lisette, Rambaldo
Un momento: scusi, ecco
Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
Lisette ->

E poi? Basta... È finito

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
<- Lisette

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda, Lisette
<- Ruggero
Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda, Ruggero
Lisette ->

Prunier, Magda, Bianca
Forse, come la rondine

 
Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda, Ruggero
<- Lisette

Poeta raffinato, dite un po'

Rambaldo, Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
Ruggero, Lisette ->

No... Povero figliolo!

Perichaud, Gobin, Crebillon, Yvette, Bianca, Suzy, Prunier, Magda
Rambaldo ->

Buona sera... / Vi ringrazio...

Magda
Perichaud, Gobin, Crebillon, Bianca, Yvette, Suzy, Prunier ->
Magda
<- Lisette

La carrozza. / Va bene.

Magda
Lisette ->
Magda ->
<- Lisette
Lisette
<- Prunier
Prunier, Lisette
T'amo! / Menti! / No!
Prunier
Lisette ->
 
Prunier
<- Lisette
 
Prunier
Lisette ->
 
Prunier
<- Lisette
 
Lisette, Prunier ->
<- Magda

Chi mi riconoscerebbe?...

Magda ->
 
Scena unica
Un salone elegantissimo a Parigi; nell'angolo di destra una serra-veranda a grandi vetrate, oltre le quali... Da Bullier; si scende nella sala da una ricca scala a sinistra; tavoli variamente disposti; nel fondo il... Un piccolo padiglione sopra un'altura che degrada su uno spiazzo erboso; dinanzi al padiglione una piccola...
Atto secondo Atto terzo

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