Atto secondo

 

Scena prima

Camera interna della spezieria.
Sempronio, poi Volpino.

 Q 

Sempronio

 

SEMPRONIO

Canaglia maledetta,  

me la fanno sugli occhi. Io mi lusingo

di sposar la pupilla, e di pigliarmi

codesto buon boccone,

e lei fa la graziosa con Mengone

ma ci rimedierò.

 

<- Volpino

VOLPINO

Padron mio.

SEMPRONIO

Bacio la mano

se ha bisogno di nulla

lei vada in spezieria.

VOLPINO

Vorrei parlare con vossignoria.

SEMPRONIO

Spicciamoci di grazia.

Che comanda signore?

VOLPINO

Io deggio dirle...

SEMPRONIO

Via, presto.

VOLPINO

Sappia dunque...

SEMPRONIO

E così?

VOLPINO

Francamente

dirò, che il cieco dio...

SEMPRONIO

Animo!

VOLPINO

Io sono innamorato.

SEMPRONIO

E vien da me? cosa ho da fare?

VOLPINO

Darmi la sua pupilla in dono.

SEMPRONIO

In brieve io risponderò:

signor no, signor no, e signor no.

VOLPINO

Ma perché così fiero?

SEMPRONIO

Ho altro per la testa,

dico di no, la mia ragione è questa.

VOLPINO

Senta signore.

SEMPRONIO

Non ho tempo.

VOLPINO

È dalla Francia gionta

una vaga novella.

SEMPRONIO

E che racconta? oh sarà bella.

 

VOLPINO

Un certo tutore  

in Francia vi fu,

che certa pupilla

voleva far giù.

E un certo amatore

al caro tutore

diceva così.

Se voi la negate

saran bastonate

ma senza pietà.

(parte)

Volpino ->

 

Scena seconda

Sempronio solo.

 

 

Eh capisco, capisco:  

ma con tutta la bella novelletta

quel galantuomo non avrà Grilletta.

Mi fan rider affé certi sguaiati,

fanno li spasimati per le dame,

tra di lor combattendo, e tra la fame.

Grillettina è vezzosa,

e a dispetto d'ogn'un sarà mia sposa.

Ma se la vedo parlar con un altro,

se la trovo sul fatto

mi venga l'anticor, se non la batto.

 

Ragazzacce, che senza cervello  

favellate con questo, con quello

se vi trovo, vi faccio pentir.

Oh che smorfie! che grazie, che brio!

Mio diletto, mio caro, ben mio!

Un bastone faravvi languir.

(parte)

Sempronio ->

 

Scena terza

Grilletta, poi Mengone.

<- Grilletta

 

GRILLETTA

Ancora il cor mi trema  

dallo spavento, che sostenni:

ma alla prima occasione,

ch'io vedo il mio Mengone,

adoprerò tutto l'ingegno

per venire allo sperato disegno.

Amor i cori unisca

e così i nostri contenti compisca.

 

<- Mengone

MENGONE

Eccola... non vorrei...  

che il padron mi vedesse.

GRILLETTA

Ehi! che ne dite?

siamo stati scoperti?

MENGONE

Io lo dicevo,

e di peggio attendevo;

però non è passata,

mi aspetto dal padron qualche bravata.

GRILLETTA

Ma concluder convien, o dichiararsi

senza tanta paura,

o lasciarci a dirittura.

MENGONE

Lasciarci? non ho core...

Dichiararci? ho timore.

Risolvere non so.

GRILLETTA

Convien, che mi diciate o sì, o no.

MENGONE

Dir di sì si fa presto,

ma poi...

GRILLETTA

Ma poi che cosa?

MENGONE

Se voi siete mia sposa,

cosa dirà il padrone?

GRILLETTA

Andate via, babbione;

siete troppo di spirito meschino,

sarà meglio, ch'io sposi il mio Volpino.

MENGONE

Brava! il vostro Volpino! ho inteso tutto.

Sì, sposatelo pur,buon pro vi faccia;

cagna! trista! assassina! crudelaccia.

GRILLETTA

Ma se voi...

MENGONE

Ma se io son babbuino...

sarà meglio per voi sposar Volpino.

GRILLETTA

Dicevo...

MENGONE

Sì dicevi

che io sono uno sciocco, e non son degno

una donna sposar di tanto ingegno.

GRILLETTA

Ma però...

MENGONE

Compatisco

la sua risoluzione:

un povero garzone,

un povero villano

non merita toccar sì bella mano.

GRILLETTA

Ma sentite...

MENGONE

Ho sentito,

sono a tempo avvertito.

GRILLETTA

Dunque...

MENGONE

Dunque migliori il suo destino,

vada, vada a sposar il suo Volpino.

GRILLETTA

(Mi dispiace davvero.)

MENGONE

Cecchina, benché villanella,

e graziosa, ed è bella:

vedrò se mi vuol bene,

io la sposerò presto, presto.

(Vo' darle un poco di gelosia.)

GRILLETTA

Ho inteso, quanto basta:

mi consolo

signor Mengon garbato,

che un'amante sua pari ha ritrovato.

MENGONE

Che vorreste voi dir?

GRILLETTA

Sì, sì colei

una sposa sarà buona per lei.

MENGONE

(Basta non vo' tormentarla più:)

orsù Grilletta mia...

GRILLETTA

Vanne bugiardo

scellerato, briccon, tristo, bastardo.

MENGONE

Ma sentite...

GRILLETTA

Ho sentito.

MENGONE

Alfine...

GRILLETTA

Alfine ingrato

va', che più non ti voglio,

va', che di te mi spoglio, e d'ogni affetto,

sei fuor di mio cor; e di mio petto.

 

A' fatti tuoi  

badar tu puoi,

da me alcun amor

giammai non sperar.

Io non ti voglio

questa è finita

onde le dita

ti puoi leccar.

(parte)

Grilletta ->

 

Scena quarta

Mengone solo.

 

 

Deh! son pur sfortunato:  

ho da perder Grilletta?

No, bisogna procurar d'aggiustarla,

procurar di placarla: e come mai?

Ma se in nulla mancai... oh donne, donne!

a forza di lusinghe, e di strapazzi

fate, che i pover'uom diventin pazzi.

(parte)

Mengone ->

 

Scena quinta

Griletta, poi Sempronio spezieria.

<- Grilletta

 

GRILLETTA

Sì, sì, per far dispetto  

a Mengon senza fede,

voglio al primo sposarmi, che mi chiede.

 

<- Sempronio

SEMPRONIO

Grilletta ho da parlarvi.

GRILLETTA

Eccomi qui.

SEMPRONIO

Voi sempre star così

fanciulla non dovete,

tempo è di prender stato.

Pensateci Grilletta.

GRILLETTA

Io ci ho pensato.

SEMPRONIO

Qual è il vostro pensier?

GRILLETTA

Di collocarmi...

SEMPRONIO

Collocarvi in qual modo?

GRILLETTA

Maritarmi.

SEMPRONIO

Ebben se voi volete,

presto sposa sarete.

GRILLETTA

Ov'è lo sposo?

SEMPRONIO

Lo sposo?... Grillettina,

voi siete modestina,

siete di genio fino

non vorrete una frasca, un babbuino.

GRILLETTA

Certamente no.

SEMPRONIO

Se voi pensate

alla vostra fortuna, al vostro bene,

vedrete, che conviene

scegliere un uom posato.

GRILLETTA

E ben signore,

è questo il genio mio:

questo sposo qual è?

SEMPRONIO

Cara, son io.

GRILLETTA

Voi?

SEMPRONIO

Vi sembra forse,

che di voi non sia degno?

GRILLETTA

(Sì, lo voglio sposar per quell'indegno...)

SEMPRONIO

Che dite?

GRILLETTA

Son pronta

a far quel, che volete.

SEMPRONIO

Or sì vedo, che siete

una figlia prudente. Ah non avete

al mondo paragone.

GRILLETTA

(Io di rabbia morir farò Mengone:)

SEMPRONIO

Ora verrà un notaro.

GRILLETTA

A cosa fare?

SEMPRONIO

L'ho mandato a chiamare

perché voglio a drittura,

che fra noi si faccia la scrittura.

GRILLETTA

Ma con qual fondamento

lo mandaste a chiamar?

SEMPRONIO

Sperai senz'altro

che avreste il mio pensiere secondato,

e vedo, che non m'ho niente ingannato.

GRILLETTA

(Ah poi mi pentirò.)

SEMPRONIO

(Non mi credevo

sì presto guadagnarla.)

GRILLETTA

(Basta, ci penserò prima di farla.)

 

Scena sesta

Volpino, in abito da notaro con baffi, e detti.

<- Volpino

 

VOLPINO

(Fortuna se potessi  

ingannar costui, l'avrei pur caro.)

SEMPRONIO

Che comanda, signor?

VOLPINO

Sono il notaro.

SEMPRONIO

Padrone, favorisca.

Vorrei, se si contenta,

formar fra me, e Grilletta

di matrimonio certa scrittura.

VOLPINO

(Colui mi disse il vero.) Eccomi pronto.

SEMPRONIO

Grilletta, ecco il notaro,

presto portate carta, e calamaro.

GRILLETTA

(Mi basta il core?)

 
(i servi portano l'occorrente)

<- servi

servi ->

 

VOLPINO

Dica

ciò, che vuole, ch'io scriva.

SEMPRONIO

Scriva signor notaro, io detterò.

 

Scena settima

Mengone, anch'egli da notaro con baffi, e detti.

<- Mengone

 

MENGONE

(Ah razza maledetta!  

Fui a tempo avvisato.)

SEMPRONIO

(vede Mengone)

Chi è lei?

MENGONE

Sono il notaro.

SEMPRONIO

Non ve n'è più bisogno

lei è tardi arrivato.

VOLPINO

(Il negozio va mal. Io sono imbrogliato.)

MENGONE

Ma se sono venuti a scomodarmi,

bisognerà pagarmi.

SEMPRONIO

Cosa dice?

VOLPINO

Dice, ch'io sono il primo.

MENGONE

Ed io non mi confondo,

scriverò, come vuol, primo, o secondo.

SEMPRONIO

Via, facciamo così,

avranno entrambi le mercedi sue,

scriveran tutti due

una copia per uno; son contenti?

MENGONE

Contentissimo sono.

VOLPINO

Ma non vorrei...

SEMPRONIO

Se si contenta lui, taccia ancor lei.

GRILLETTA

(Qualche scena graziosa ora mi aspetto.)

SEMPRONIO

D'accordo tutti due scrivano, io detto.

 

SEMPRONIO

Colla presente    

scrittura privata

resta accordata

la bella Grilletta.

S

VOLPINO

Grilletta.

MENGONE

Grilletta.

SEMPRONIO

In matrimonio

VOLPINO

In ma...

MENGONE

...trimonio.

SEMPRONIO

Con il signore

VOLPINO E MENGONE

Signore.

SEMPRONIO

Sempronio.

 
(ognuno scrive il suo nome)
 

VOLPINO

Volpino.

MENGONE

Mengono.

SEMPRONIO

Sempronio.

Scrivono bene.

VOLPINO E MENGONE

...onio.

SEMPRONIO

Lei promette di sposarlo.

VOLPINO E MENGONE

...arlo.

SEMPRONIO

E con tale promissione.

VOLPINO E MENGONE

...one.

SEMPRONIO

I suoi beni gli donò.

VOLPINO E MENGONE

...nò.

SEMPRONIO

Come no? Signori sì,

la sua dote viene a me.

VOLPINO E MENGONE

...a me.

SEMPRONIO

Ella stessa me l'ha detto.

VOLPINO E MENGONE

Maledetto.

SEMPRONIO

Siete sordi? Siete pazzi?

Che maniera è questa qui.

VOLPINO E MENGONE

(La non vuol finir così.)

SEMPRONIO

Terminate.

MENGONE

Aspettate.

La ragazza cosa dice?

Ella pur sentir conviene.

VOLPINO

Il collega dice bene.

VOLPINO E MENGONE

Senza questo non si può.

SEMPRONIO
(a Grilletta)

Via parlate.

GRILLETTA

Parlerò.

(Ma risolto ancor non ho.)

Sarà il mio core

il mio tutore:

SEMPRONIO

Sino alla morte.

VOLPINO E MENGONE

La morte.

SEMPRONIO

Come?

GRILLETTA

Giuro d'amarlo.

SEMPRONIO

Volergli bene.

VOLPINO

...arlo.

MENGONE

Bene.

VOLPINO E MENGONE

Basta così.

Si sottoscrivano.

GRILLETTA E SEMPRONIO

Eccomi qui.

SEMPRONIO

Voglio rileggere.

(s'accosta a Volpino)

VOLPINO

Eh non s'incomodi.

(l'impedisce)

SEMPRONIO
(a Mengone)

Voglio riflettere.

MENGONE

Già va benissimo.

(fa l'istesso)

GRILLETTA E SEMPRONIO

Prima di scrivere

vogliamo leggere.

Vogliam veder.

 
(Sempronio prende la carta a Mengone, Grilleta a Volpino)
 

SEMPRONIO

Colla presente...

GRILLETTA

Scrittura privata...

SEMPRONIO

Resta accordata...

GRILLETTA

La bella...

SEMPRONIO

Grilletta...

VOLPINO

(Ora ci sono.)

MENGONE

(Or vien il buono.)

GRILLETTA

In matrimonio.

SEMPRONIO

Con il signore

GRILLETTA

Volpino...

SEMPRONIO

Menghino...

GRILLETTA

Come?

SEMPRONIO

Cos'è?

VOLPINO E MENGONE
(osservandosi fra loro)

Quello è un notaro

simile a me.

GRILLETTA E SEMPRONIO

Come tai nomi?

Non la capisco.

VOLPINO E MENGONE
(burlandosi fra loro)

Signor notaro

la riverisco.

VOLPINO
(a Grilletta)

Quelo è Menghino.

MENGONE
(a Sempronio)

Quello è Volpino.

GRILLETTA E SEMPRONIO

Ah traditori!

Ah scellerati!

VOLPINO E MENGONE

Viva gli sposi.

SEMPRONIO

Via disgraziati.

VOLPINO E MENGONE

Viva gli sposi.

Viva l'amor.

GRILLETTA E SEMPRONIO

Via maledetti.

Ma di buon cor.

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Camera interna della spezieria

Sempronio
 

Canaglia maledetta

Sempronio
<- Volpino

Sempronio
Volpino ->

Eh capisco, capisco

Sempronio ->
<- Grilletta

Ancora il cor mi trema

Grilletta
<- Mengone

Eccola... non vorrei...

Grilletta
A' fatti tuoi
Mengone
Grilletta ->

Deh! son pur sfortunato

Mengone ->
<- Grilletta

Sì, sì, per far dispetto

Grilletta
<- Sempronio

Grilletta, Sempronio
<- Volpino

(Volpino è in abito da notaro con baffi)

Fortuna se potessi

Grilletta, Sempronio, Volpino
<- servi
Grilletta, Sempronio, Volpino
servi ->

Grilletta, Sempronio, Volpino
<- Mengone

(Mengone, anch'egli da notaro con baffi)

Ah razza maledetta!

Sempronio, Volpino, Mengone e Grilletta
Colla presente
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima
Bottega da speziale co' suoi utensili. Camera interna della spezieria. Camera interna della spezieria Cortile dello speziale Spezieria
Atto primo Atto terzo

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