Atto terzo

 

Scena prima

Anticamera che mette a vari appartamenti. Sopra una tavola, due pistole, e l'occorrente per scrivere.
Stankar entra pensoso leggendo una lettera.

Bozzetti

 Q 

(nessuno)

<- Stankar

 

 

Ei fugge!... E con tal foglio  

Lina a seguirlo tenta!...

Infame!... Egli s'invola a mia vendetta!...

O spada dell'onor che per tant'anni

cingevi il fianco del guerriero antico

e nei cimenti a lui mietevi gloria,

vanne lungi da me... più non ti merto...

(si leva la spada e la getta)

Disonorato io son!... Disonorato!

E ch'è la vita mia senza l'onore?

È un'onda... ebben, si tolga...

sì, sì un istante, e tutto sia finito!

(per prendere una pistola, poi si arresta)

Lasciar tutto!... Stiffelio... la mia figlia!...

La mia colpevol figlia!... Che!... Una lacrima!...

Lacrima il ciglio d'un soldato!... Oh quanto

sei tu grande, o dolor!... Mi strappi il pianto.

 

Lina, pensai che un angelo  

in te mi desse il cielo,

raggio d'amor purissimo

degli anni miei sul gelo...

stolto!... Sognai!... Sparita

la gioia è di mia vita;

una innocente lacrima

spirando non vedrò;

solo seguace al feretro

il disonore avrò.

(va a sedere commosso, e scrive)

 

Scena seconda

Detto, poi Jorg astratto.

 

STANKAR

Ah si finisca... Addio, Stiffelio... Addio.  

Estremo...

(suggella il foglio, poi prende una pistola e la monta)

 

<- Jorg

JORG

Ei qui verrà...  

STANKAR

Chi?

(sorpreso nascondendo l'arma)

JORG

Voi!... Stiffelio

cerco.

STANKAR

È inaccesso a tutti!...

JORG

A me no 'l fia

quando saprà che Raffael raggiunsi.

STANKAR

Che di'?

JORG

Ei verrà tra poco...

(entra nella stanza di Stiffelio)

Jorg ->

 

Scena terza

Stankar solo.

 

 

Qui Raffael verrà!...  

In questo tetto uno di noi morrà!

 

Oh gioia inesprimibile,  

che questo core inondi,

è troppo, è troppo il palpito

che in tutto me diffondi!

Convulsa provo un'estasi

che quasi par deliro!

La voce ed il respiro

mancar già sento a me!

Vendetta!... Ah vieni, affrettati,

rinascerò per te!

(parte)

Sfondo schermo () ()

Stankar ->

 

Scena quarta

Stiffelio e Jorg dalla camera.

<- Stiffelio, Jorg

 

STIFFELIO
(a Jorg)

Dite ai fratei che al tempio  

sarò fra pochi istanti...

lasciatemi...

JORG

Egli viene...

(parte)

Jorg ->

 

Scena quinta

Stiffelio, Raffaele, e Fritz a tempo.

<- Raffaele

 

RAFFAELE

Ricercare mi feste?  

STIFFELIO

Sì.

RAFFAELE

Prevedo

rimbrotti...

STIFFELIO

Non un detto.

RAFFAELE

Non mi opporrò a vendetta, se bramate...

STIFFELIO

Sol ho un'inchiesta...

RAFFAELE

Quale?

STIFFELIO

Che fareste, se pur libera fosse

Lina?...

RAFFAELE

Che dite!

STIFFELIO

Io chiedo... Rispondete.

RAFFAELE

A impossibil supposto?

STIFFELIO

Fritz?...

(Fritz comparisce, poi parte)

<- Fritz

STIFFELIO

S'avverta

Lina, che qui l'attendo...

Fritz ->

RAFFAELE

E che cercate?

STIFFELIO

Saper s'è a voi più cara

colpevol libertade, o l'avvenire

di donna che perdeste...

Là tutto udrete...

(lo conduce e chiude in una stanza laterale)

RAFFAELE

(Cielo!)

(entrando)

Raffaele ->

 

Scena sesta

Stiffelio e Lina.

<- Lina

 

STIFFELIO

Inevitabil fu questo colloquio  

prima di separarci...

LINA

Che!... Partite?...

STIFFELIO

Sì... questa sera...

LINA

Voi!... Come?

STIFFELIO

Udite.

 

 

Opposto è il calle che in avvenire    

la nostra vita dovrà seguire...

Col guardo fiso soltanto in dio

vo' rassegnato correre il mio...

voi stretta all'uomo del vostro core,

trarvi potrete dal disonore...

S

LINA

Che dite!...

STIFFELIO

Quando ci unimmo sposi,

perché dovunque perseguitato

a tutti il vero mio nome ascosi,

dal dritto sciogliere tal nodo è dato.

Quest'atto il frange...

LINA

Cielo, un divorzio!...

STIFFELIO

A voi, segnatelo... firmato io l'ho.

 

LINA

Ah, fatal colpo attendermi,

Rodolfo, qui sapea!...

Ma degna di rimprovero

almeno mi credea...

no... d'uno sprezzo acerrimo

trovo sol qui l'orror!...

Schiacciatemi... uccidetemi...

morrò per vostro amor!

 

STIFFELIO

Speraste che per lacrime

scemasse il dolor mio!...

Che l'onta incancellabile

coprissi alfin d'oblio!...

Che rassegnato accogliere

potessi il disonor!...

Ah vivon quanto l'anima

le offese dell'onor!...

 

LINA

A me quell'atto... Datelo.

(glielo toglie di mano)

STIFFELIO

Firmate?

LINA

Sì.

STIFFELIO

(Che ascolto!)

LINA

Trama pensaste il piangere...

ora tal dubbio è tolto...

(firma)

entrambi siamo or liberi,

tutto tra noi cessò.

(gli rende la carta)

Ora il potrete... Uditemi...

STIFFELIO

Non più, signora...

(per partire)

LINA

Il vo'.

(trattenendolo)

Non allo sposo volgomi,

ma all'uom di sacro zelo...

ei fino dal patibolo

a' rei dischiude il cielo...

la donna più non supplica,

qui la colpevol sta...

STIFFELIO

Lasciatemi... lasciatemi...

LINA

Ministro, confessatemi...

(si getta a' suoi piedi)

STIFFELIO

Voi!... Che udrò?...

LINA

Quanto Müller

voluto udir non ha.

Egli un patto proponeva

ch'altrui donna mi rendeva,

quasi avessi, lui perduto,

trovar pace ancor potuto...

quasi a prezzo tal volessi

riacquistarmi ancor l'onore...

quasi vivere potessi

discacciata dal suo core...

STIFFELIO

Basti... basti...

LINA

D'altri moglie!

Ah voi dunque non capite

l'amor mio!...

STIFFELIO

Amor!... Che dite!...

LINA

V'amai sempre... sempre v'amo;

testimonio iddio ne chiamo...

STIFFELIO

Ma colui!...

LINA

Fu tradimento...

STIFFELIO

Vi tradiva!...

LINA

Sì...

STIFFELIO

Fia spento...

io n'ho il dritto...

LINA

Cielo!...

STIFFELIO

È là.

 

Scena settima

Detti, Stankar con una spada insanguinata alla mano e Jorg da opposte parti.

<- Stankar, Jorg

 

STANKAR

Non v'è più.  

LINA

Che!

JORG

Un'uccisione!

STIFFELIO

Un duello!

STANKAR

Un'espiazione...

Chi poteva il disonore

rivelar, estinto è già.

(parte)

Stankar ->

 

JORG
(a Stiffelio)

Vieni al tempio del signore,

virtù nuova avrai colà.

 

Scena ottava

Stiffelio, Lina e Jorg.

 

STIFFELIO

Ah sì, voliamo al tempio,  

fuggiam le inique porte,

delitto solo morte

qui l'uom vi stampò.

Ai seduttori esempio

rimanga questo tetto...

iddio l'ha maledetto,

d'infamia il fulminò.

Insieme

LINA

Ah dunque non v'ha in terra

conforto al mio dolore!...

D'involontario errore

perdono non avrò!

Clemente iddio disserra

di tua pietà il tesoro,

col palpito t'imploro

d'un cor che non peccò!

 
Stiffelio è tratto altrove da Jorg. Lina si ritira in una stanza.

Stiffelio, Jorg, Lina ->

 
 

Scena nona

Interno d'un tempio gotico sostenuto da grandi arcate. Non si vedrà alcun altare; solamente appoggiata ad una colonna, è una cattedra, a cui si ascende per doppia gradinata.
Dorotea, Federico e Popolo sono nel tempio. Lina coperta d'un velo va presso la cattedra a destra, Stankar a sinistra. Tutti sono in ginocchio e pregano accompagnati dall'organo.

Bozzetti

 Q 

Dorotea, Federico, popolo, Lina, Stankar

 

CORO, DOROTEA E FEDERICO

Non punirmi, signor, nel tuo furore,  

o come nebbia al sol dileguerò!

Miserere di me, pietà, signore,

miserere, e tue glorie canterò.

LINA

Confido in te

signor, pietà.

Non nieghi a me

la tua bontà.

Insieme

STANKAR

Se punii chi m'ha tradito

nell'onore ch'è tuo dono,

come a Davide pentito,

dio, concedimi il perdono.

 

Scena ultima

Detti, Stiffelio e Jorg dalla destra. Sono coperti di nera e lunga cappa. Stiffelio è concentrato e porta un libro.

<- Stiffelio, Jorg

 

JORG

Stiffelio?  

STIFFELIO

Eccomi...

(riavendosi da un'astrazione)

LINA

(Udirlo

ancor potrò!)

STIFFELIO

(Qual donna!)

(passandole vicino)

LINA

(Non mi conobbe!)

STIFFELIO
(a Jorg)

Qui restate.

 
(piano fra loro)

JORG

L'alma

afforza... Speran tutti in te...

STIFFELIO

(scorgendo Lina)

Ciel!

JORG

Ch'hai?

STIFFELIO

Dessa!...

JORG

Pensa ove sei!... Coraggio!...

STIFFELIO

Ah sì!...

Ma confusa ho la mente

ed il pensier mi sfugge...

JORG

Il libro santo schiudi,

t'ispirerà il signore...

STIFFELIO

Dicesti ben...

JORG

Fa' core.

(salgono alla cattedra per la scala a sinistra)
 

STIFFELIO

(molto agitato apre il libro e con tremante voce vi legge)

«Rivolto allor quel divo

al popolo assembrato

l'adultera indicò ch'era a' suoi piedi...

e così disse.»

LINA

(Oh dio!)

(cade sui gradini della scala a destra)

STIFFELIO

«Quegli di voi

che non peccò, la prima pietra scagli.»

JORG
(piano a Stiffelio)

Che parli?

LINA

E non finisce!...

STIFFELIO

(guardando Lina che sale co' ginocchi la scala)

«E la donna... la donna

perdonata si alzò.»

LINA

Gran dio!

(cade a' piè di Stiffelio)

JORG

Che fai Stiffelio!...

STIFFELIO

Sì, perdonata... Iddio lo pronunciò.

(ponendo la mano sul libro)

(tutti ripetono)
 
 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Anticamera che mette a vari appartamenti. Sopra una tavola, due pistole, e l'occorrente per scrivere.

 
<- Stankar

Ei fugge! E con tal foglio

Ah si finisca... Addio, Stiffelio... Addio

Stankar
<- Jorg

Ei qui verrà / Chi? / Voi!... Stiffelio

Stankar
Jorg ->

Qui Raffael verrà!

Stankar ->
<- Stiffelio, Jorg

Dite ai fratei che al tempio

Stiffelio
Jorg ->
Stiffelio
<- Raffaele

Ricercare mi feste?

Stiffelio, Raffaele
<- Fritz

Stiffelio, Raffaele
Fritz ->

Stiffelio
Raffaele ->
Stiffelio
<- Lina

Inevitabil fu questo colloquio

Stiffelio, Lina
<- Stankar, Jorg
Stankar, Lina, Jorg e Stiffelio
Non v'è più / Che! / Un'uccisione!
Stiffelio, Lina, Jorg
Stankar ->
 
Stiffelio, Jorg, Lina ->

Interno d'un tempio gotico sostenuto da grandi arcate; non si vedrà alcun altare; solamente appoggiata ad una colonna, è una cattedra, a cui si ascende per doppia gradinata.

Dorotea, Federico, popolo, Lina, Stankar
 

(tutti pregano accompagnati dall'organo)

Dorotea, Federico, popolo, Lina, Stankar
<- Stiffelio, Jorg

Stiffelio? / Eccomi / Udirlo

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena ultima
Sala terrena nel castello del conte Stankar; nel fondo una porta nel centro, con finestra a sinistra dello... Sala di ricevimento nel castello, illuminata e parata per una festa. Antico cimitero; nel centro è una croce con gradini; a sinistra la porta d'un tempio... Anticamera che mette a vari appartamenti. Sopra una tavola, due pistole, e l'occorrente per scrivere. Interno d'un tempio gotico sostenuto da grandi arcate; non si vedrà alcun altare; solamente appoggiata...
Atto primo Atto secondo

• • •

Testo PDF Ridotto