Atto secondo

 

Scena prima

Stanze di Zaira.
Fatima e Zaira.

 Q 

Fatima, Zaira

 
[N. 9 - Introduzione]

 N 

 

FATIMA

Fa' cor, Zaira: il sacrificio è amaro,  

ma necessario; e la pietà superna

ti reggerà perché compiuto ei sia.

ZAIRA

Sì... la fralezza mia

d'aiuto ha d'uopo che non sia terreno...

a tanta guerra ogni valor vien meno.

FATIMA

Tu vincerai, me 'l credi:

vittoria è nel soffrir.

ZAIRA

Odo rumor... cielo! il sultan si appressa.

 

Scena seconda

Orosmane, Zaira, e Fatima che ad un cenno d'Orosmane si ritira.

<- Orosmane

Fatima ->

 
[N. 10 - Duetto]

 N 

 

OROSMANE

Che a te mi guidi amore,  

Zaira, non pensar. Passò quel giorno

che te dell'amor mio degna credei.

Né paventar tu déi

che ai rimproveri io scenda, e ch'io t'astringa

con mendaci discolpe a lusingarmi:

troppo altero son io per lamentarmi.

ZAIRA

(Oh rie parole! oh sensi

che mi spezzano il cor!)

OROSMANE

Ma generoso,

del par che altero, io son; né finger teco

vogl'io perciò. ~ Quanto t'amai ti sprezzo,

e i dì, perduti in amar te, detesto.

ZAIRA

(Da lui sprezzata!... ah! questo

avanza ogni martir!)

OROSMANE

Al basso stato,

dond'io ti tolsi, or riedi, e schiava abbietta

nel fondo dell'harém langui negletta.

 

Io troverò nell'Asia    

donna a cui dare un trono,

che più di te lo meriti,

che più ne apprezzi il dono,

che al par di te non cangi

gli affetti suoi così...

S

 

ZAIRA

(Misera me!)

OROSMANE

Tu piangi!

Piangi, Zaira!...

ZAIRA

Ah! sì.

 

ZAIRA

Piango; ma deh! non credere,

lassa! ch'io pianga un trono:

piango quel cor magnanimo

che me 'l recava in dono;

piango, infelice, e bramo,

del primo amore i dì...

OROSMANE

E m'ami tu?

ZAIRA

S'io l'amo!

S'io l'amo, o cielo!

OROSMANE

Ah! sì.

Ma se tu m'ami, o barbara,

dimmi chi a me t'invola?...

Basta un accento a rendere

la calma a questo cor.

Spargi il furor d'oblio...

era delirio il mio...

Sola di me sei l'arbitra,

sola ti adoro ancor.

ZAIRA

Ah! per pietà non chiedere

quale tumulto ho in seno;

io non lo posso esprimere

se non col mio dolor.

Cessa e i trasporti affrena,

pena mi accresci a pena...

moro se m'odii, ahi misera!

moro se nutri amor.

OROSMANE

E al mio pregar resistere

ancor tu puoi, Zaira?

Forse un amico, un perfido

contro di me cospira?

ZAIRA

Ah! tu temer non déi...

per salvar te morrei.

Ogni sventura è mia...

non domandar di più.

OROSMANE

Sventura! O ciel! qual fia?

Omai parlar déi tu.

ZAIRA

Deh! questo dì concedimi,

sol questo breve giorno,

accorda alle mie lagrime

quest'ultimo favor.

Tutti del cor gli arcani

chiari ti fian domani...

vedrai, vedrai s'io merito

da te disprezzo o amor.

Insieme

OROSMANE

Ah! per un cor che palpita

è lungo spazio un giorno.

Non sai che triste immagini

figura il mio timor!

Pensa che, s'io m'arrendo,

fede da te pretendo;

pensa che in odio orribile

si cambia offeso amor.

(partono)

Orosmane, Zaira ->

 
 

Scena terza

Luogo remoto presso il quartiere assegnato ai Cavalieri francesi.
Escono afflittissimi i Cavalieri liberati: piangono essi la morte di Lusignano.

 Q 

<- cavalieri francesi

 
Coro.
 
[N. 11 - Coro]

 N 

 

 

Più non è...  

 
IIº

per sempre ei giace...

 
IIIº

fredda spoglia

 
IVº

ignuda salma.

TUTTI

Ei mancò sembiante a face

che sé stessa consumò.

Pace alfine, eterna pace

abbia in ciel la sua bell'alma,

coronata della palma

che col sangue meritò!

 

Scena quarta

Castiglione, Nerestano e detti.

<- Castiglione, Nerestano

 
[N. 12 - Rondò]

 N 

 

CASTIGLIONE

Giusto è il tuo pianto, amico;  

no 'l raffrenar. Tutti piangiam... perdemmo

un padre tutti: ei tal per noi fu sempre

agli avversi nel par che ai dì felici.

NERESTANO

O Cavalieri! o amici!

Io lo conobbi appena... appena accolto

nelle sue braccia ei m'ebbe... e a me fu tolto.

Oh qual mortal fu mai con tanti affanni

provato in terra!... In morte ancora, in morte

era il suo cor trafitto, e gli occhi erranti,

pria di serrarsi al giorno,

invan la figlia ricercar d'intorno.

 

O Zaira! In quel momento  

chi da lui ti allontanò?

Fu per te l'estremo accento

che morendo ei pronunziò.

Per te l'alma sbigottita

non sapea lasciar la vita,

e sull'ali di un lamento

per te mesta al ciel volò...

O Zaira! In quel momento

chi da lui ti allontanò?

 

Scena quinta

Meledor con Guardie, e detti.

<- Meledor, guardie

 

MELEDOR

Franchi, il drappel, che scorta  

oltre il Giordan vi fia, pronto vi attende

di Solima alle porte: anzi che volga

all'occidente il sole

il possente sultan lunge vi vuole.

NERESTANO

(Cielo! e Zaira?...)

CASTIGLIONE

Ah! pria

ne conceda Orosmane in sacra terra

dar tomba a Lusignan... l'ultimo voto

era del veglio...

MELEDOR

Ed al Sultan fia noto...

(per uscire)

NERESTANO

Dimmi, o guerrier... non puote

più lungo spazio al lagrimevol rito

ottenerci Zaira?... Un dì sua gente

era l'estinto, ed a lei caro, il sai.

MELEDOR

Da voi turbato assai

fu di Zaira il cor. A lei l'accesso

or chiedereste invano.

Sposa al novello dì fia del sultano.

(parte)

Meledor, guardie ->

 

Scena sesta

Nerestano, Castiglione e Cavalieri.

 

NERESTANO

Odi? ~ Ei s'invola. ~ Oh perfida!  

Sposa al sultan! ~ spergiura!

CASTIGLIONE E CORO

No, no 'l sarà... no 'l credere.

NERESTANO

Ed io dovrei partire?

Lasciarla, oh dio, perire!

Soffrir tal macchia, e vivere

per sempre infame! ~ Ah no!

CASTIGLIONE E CORO

Ciel! che mai dici?...

NERESTANO

In Solima,

innanzi a lei, morrò.

 

 

Sì, mi vedrà la barbara

giacer del padre accanto;

dell'ombre nostre i gemiti

uscir da un marmo udrà.

Perdòno alle sue vittime

domanderà col pianto:

ed un amor colpevole

quel pianto estinguerà.

CASTIGLIONE E CORO

No, non sarai sì misero,

non soffrirai cotanto;

o teco estinto in Solima

ciascun di noi cadrà.

(partono)

Castiglione, Nerestano, cavalieri francesi ->

 
 

Scena settima

Sala terrena nell'harem: di fronte grandi archi con invetriate da cui si scorgono le falde del monte.
Orosmane, Meledor e Guardie.

 Q 

Orosmane, Meledor, guardie

 
[N. 13 - Scena e duetto]

 N 

 

OROSMANE

Altro ei non chiede?  

MELEDOR

È questo

l'unico prego che il guerrier ti porge

del morto veglio a nome.

OROSMANE

Ebben: sia pago:

oblio d'ogn'ira è morte. Abbia l'estinto

sul sacro monte la bramata tomba

per man de' suoi; né alcun sia tanto ardito

fra i musulmani di turbarne il rito.

(Meledor parte)

Meledor ->

 

Scena ottava

Orosmane, indi Corasmino.

 

OROSMANE

E tu saprai, Zaira,  

ch'io prevenni i tuoi voti, e a mia pietade

grata sarai. Tu nuovi affetti insegni,

nuovi costumi a questo cor superbo.

Vinto quell'odio acerbo,

che pei franchi io nutria, quasi fratelli

mi fiano un giorno, poiché a te son tali.

(Corasmino si avanza)

<- Corasmino

CORASMINO

Fratelli i franchi! Essi ti son fatali.  

OROSMANE

Che dici tu? qual deggio

temer periglio?

CORASMINO

Il tradimento.

OROSMANE

Ed osi

de' tuoi vani timori ancor turbarmi?

Chi tradirmi potria?

CORASMINO

Chi più colmasti

de' benefici tuoi, quei ti tradisce;

chi più credi fedel inganni ordisce.

OROSMANE

Oh! qual mi desti in seno,

qual sospetto crudel!

CORASMINO

Calmati, e m'odi.

Da' veglianti custodi

presso l'harém sorpreso, un vile schiavo,

all'infedel Zaira era di un foglio

furtivo apportator.

OROSMANE

Un foglio! A lei!

Ov'è? ~ Chi lo vergò? ~ Cadde in tua mano?

CORASMINO

Eccolo.

OROSMANE

Nerestan!...

CORASMINO

Sì, Nerestano.

OROSMANE

«Cara Zaira. ~ Avvi segreta uscita

vicino alla moschea, per cui non vista

puoi tu recarti nel giardin deserto.

Dalla notte coperto

quivi io t'aspetto: se venir ricusi,

al nuovo raggio mi vedrai tu spento.»

Oh perfidia!

CORASMINO

(Io trionfo.)

OROSMANE

Oh tradimento!

 

 

E pur ora, al mio cospetto...  

sospirava... amar parea!

CORASMINO

A sgombrar il tuo sospetto

l'infedel così fingea.

OROSMANE

Io deluso... io rispettava

il segreto del suo cor!

CORASMINO

Nascondea l'audace schiava

il suo vile, abbietto amor.

OROSMANE
(con tutto lo sdegno)

Corri, vola; e in questo scritto

vegga l'empia il suo delitto...

la ricolmi di spavento

il saper che è noto a me.

Poi con cento colpi e cento

sia trafitta innanzi a te.

CORASMINO

Sì, lo devi, sì, lo chiede

l'onor tuo, la nostra fede.

Del suo nero tradimento

pronta morte sia mercé.

Sommo, estremo è il mio contento,

ché l'eroe ritrovo in te.

(Corasmino si affretta per uscire: Orosmane lo trattiene fremendo)

OROSMANE

Odi... arresta... e se innocente

poi foss'ella!...

CORASMINO

Ahi debol core!

OROSMANE

Corasmin! non ho più mente...

Vo' vederla.

CORASMINO

Tu, signore!

OROSMANE

Vo' vederla. ~ Olà! Zaira

a me scenda.

(le guardie partono)

guardie ->

CORASMINO

Ah! che fai tu?

OROSMANE

Sorge amore in mezzo all'ira,

manca, ohimè! la mia virtù.

CORASMINO

Sconsigliato! ebben l'ascolta:

cadi al laccio un'altra volta!

Di quel labbro menzognero,

ai sospir dà fede ancor...

OROSMANE

Vile io sono... è vero, è vero.

Mi consiglia... oppresso ho il cor.

CORASMINO

A lei rechi un tuo devoto

questo foglio sciagurato.

OROSMANE

A qual fine?

CORASMINO

Il ver fia noto

ch'or sarebbe a te celato...

OROSMANE

Sì, ben parli...

CORASMINO

A lei per poco

fingi calma...

OROSMANE

Fingerò.

CORASMINO

Ella viene.

OROSMANE

Un gelo, un foco

scorre in me... Paventi...

CORASMINO

(arrestandolo)

Ah! no.

CORASMINO

Vieni meco; a me ti affida:

tempo attendi a vendicarti...

sei deluso, se all'infida

campo dài di lusingarti:

di avverar il tuo sospetto

certo mezzo è il simular...

Sempre cieco in ogni affetto

il furor non puoi frenar!

Insieme

OROSMANE

No, mi lascia... no, si uccida...

ardo, anelo a vendicarmi.

Non temer: non ha l'infida

più poter di lusingarmi:

è certezza il mio sospetto,

più non giova il simular...

Ah! le furie del mio petto

solo il sangue or può sedar.

(partono)

Orosmane, Corasmino ->

 

Scena nona

Al partire di Orosmane, esce Zaira che s'inoltra verso lui. Esso le accenna fremente di rimanere. Corasmino lo trae seco. Rimane Zaira immobile e sorpresa.

<- Zaira

 
[N. 14 - Scena]

 N 

 

ZAIRA

Che fia? mi lascia!... Minacciosi sguardi  

ei mi rivolse. Dissipati ancora

non sono i suoi timori! E a' piedi suoi,

non mi vide il crudel pianger d'amore?

Oh! se arrestar dell'ore

potessi il corso! Oh! se il fratello avesse

già varcato il Giordan!... Senza periglio

svelar potrei questo fatal mistero

che come grave, insopportabil pondo

il cor mi opprime, e a lui gemendo ascondo.

 

Scena decima

Fatima, Zaira.

<- Fatima

 

ZAIRA

Vieni, Fatima, vieni.  

Tu non lasciarmi almen.

FATIMA
(con mistero)

Sole siam noi?

ZAIRA

Sole. ~ Che dir mi vuoi?

Che rechi tu?

FATIMA

Da sconosciuto schiavo

questo foglio a te viene.

(Zaira legge. Fatima prosegue)

FATIMA

Egli in remota

segreta parte tua risposta attende...

Tu tremi!

(Zaira porge il foglio a Fatima)

ZAIRA

Leggi... un gelo al cor mi scende.

FATIMA

Oh gioia! alfin sei salva.

ZAIRA

Salva!... Da chi?

FATIMA

Me 'l chiedi? A Nerestano

la via di liberarti ha forse il cielo

aperta in sua pietà.

ZAIRA

Di liberarmi?

Crudel! che dici mai?... Fuggir! tradire

un cor che in me si fida!

Ah! più tosto morir.

FATIMA

Spergiura! infida!

Al morïente padre,

al fratel, che giurasti?

ZAIRA

I riti e l'are

degli avi miei seguir.

FATIMA

E d'Orosmane

fuggir l'impero, detestar l'amore,

come i suoi dèi mendaci...

ZAIRA

L'amore!... Ah! No 'l giurai...

FATIMA

Che ascolto?

ZAIRA

Ah! taci.

 

 

Che non tentai per vincere  

questo fatale amore!

Piansi; ma più per lagrime

crebbe la fiamma in core:

al ciel mi volsi; e il cielo

mi si coprì d'un velo:

ricorsi al mio rimorso;

e anch'ei mi abbandonò...

Ah! non ho più soccorso!...

più che a morir non ho.

Sfondo schermo () ()

FATIMA

Qual vaneggiar!... Deh! càlmati.

Ritorna in te, Zaira!

ZAIRA

Riprendi il foglio... ascondilo.

FATIMA

Padre, dal ciel l'inspira!

 
Odesi un lugubre suono: Zaira vi porge l'orecchio colpita.
Un Coro canta in lontano il seguente: inno funebre.
 
[N. 15 - Inno funebre]

 N 

 

CORO

Poni il fedel tuo màrtire,  

ciel, fra gli eletti tuoi.

Gloria gli sia fra gli angioli

il suo penar quaggiù.

 

ZAIRA

Qual mesto suono!

Quai voci di dolor!

FATIMA

Scuotiti. Un giusto

al ciel s'innalza, e la salvezza implora

di travïata figlia innanzi a dio.

Mira.

(vedonsi dal fondo passare i cavalieri francesi che si recano alla tomba di Lusignano)

ZAIRA

Oh vista!... oh dolore!... oh padre mio!

 
IIº

CORO

Vegli beato spirito,

vegli sui figli suoi,

serbi così fra gli uomini

viva la sua virtù.

 

ZAIRA

Fatima... i figli...

I figli ei chiama... Un solo... ahi lassa!... un solo

ne benedice... e me condanna e scaccia...

Dell'eterno suo sdegno io son punita.

Ah!

(s'abbandona fra le braccia di Fatima)

FATIMA

Zaira!

CORO
(dall'interno)

Qual grido!

FATIMA

Aita, aita!

 

Scena undicesima

Accorrono da varie parti le Schiave e le Guardie.

<- schiave, guardie

 

CORO

Ciel! che avvenne? Svenuta Zaira!  

Al sultano, al sultano si voli.

FATIMA

Arrestate... In sé torna... respira.

Tristo oggetto al suo sguardo s'involi...

de' francesi la pompa ferale

il pietoso suo core colpì.

(copronsi le finestre di fronte)

CORO

E di un franco pur tanto le cale!

Uno schiavo l'affligge così!

ZAIRA

Ah! crudeli, chiamarmi alla vita!

(rinvenuta, si aggira sbigottita)

È serbarmi ad orrendo martire:

de' miei padri ho la fede tradita,

ho turbato d'un giusto il morire:

come tuono d'intorno rimbomba

il lamento che al cielo innalzò.

Ah! pietosa mi copra la tomba.

Ah! d'affanno, d'angoscia morrò.

CORO

Qual favella! vaneggia, delira.

FATIMA

Deh mi segui... ti perdi, o Zaira.

CORO

De' francesi la pompa ferale

il pietoso suo core turbò.

Troppo, ahi! troppo è il terror che l'assale...

al sultano celarsi non può.

(Fatima e le schiave traggono seco Zaira. Le guardie escono da altra parte)

Zaira, Fatima, schiave, guardie ->

 
 

Scena dodicesima

Parte remota nei Giardini dell'harem. In lontano, e traverso le piante, sorgono i minareti di una moschea.
Orosmane, indi Corasmino.

 Q 

Orosmane

 
[N. 16 - Scena]

 N 

 

OROSMANE

È notte alfin... più dell'usato è cupa...  

cupa come il mio cor. ~ Oh! in qual piombai

d'orrore abisso! Oh! come mai discesi

dalla grandezza mia! Qual malfattore

io mi aggiro fra l'ombre, e ad ogni fronda,

agitata dal vento,

la mia vittima aspetto, e il ferro io tento.

(esce Corasmino)

<- Corasmino

 

Sei tu?  

CORASMINO

Son io. Lo schiavo

riferì la risposta.

OROSMANE

Ed è?

CORASMINO

Zaira

all'invito si arrende.

OROSMANE

Oh traditrice!

Oh inaudita perfidia! E qual poss'io

supplizio immaginar che corrisponda

alla nequizia di quel core infido?

CORASMINO

Signor...

OROSMANE

T'acqueta... Un grido

non odi tu?

CORASMINO

Tutto è silenzio; e, tranne

i celati custodi, ormai nel sonno

tutto quanto l'harém giace sepolto

OROSMANE

Veglia il delitto, e il congiurar ne ascolto.

Ah! Corasmin!

CORASMINO

Tu gemi?

 
[N. 18 - Quintetto]

 N 

 

OROSMANE

Il primo pianto io verso,  

pianto del cor... Com'io l'amai, l'ingrata!

Di qual tenero amor! Era al mio sguardo

quanto di più leggiadro e di più santo

amar ponno i celesti; e il mio pensiero

volava a lei rapito

come a speranza di supremo bene...

ed ora?... Oh mio dolor!...

CORASMINO

Taci... alcun viene.

(si ritirano, e si tengono celati)
 

Scena tredicesima

Zaira accompagnata da Fatima, indi Nerestano e detti.

<- Zaira, Fatima

 

ZAIRA

Reggi i miei passi.  

OROSMANE

(È dessa.)

CORASMINO

(Non iscoprirti, e mira.)

ZAIRA

Un calpestio s'appressa...

(comparisce Nerestano)

<- Nerestano

FATIMA

È Nerestan.

NERESTANO

Zaira!

ZAIRA

Parla sommesso... io tremo.

NERESTANO

Soli siam noi: fa' cor.

OROSMANE

(Odi l'infida!... io fremo.)

CORASMINO

(Soffri per poco ancor.)

NERESTANO

Qual ti ritrovo?

ZAIRA

Degna

dell'amor tuo son io.

FATIMA

Ella ti è resa.

OROSMANE

(Indegna!)

NERESTANO

Udì miei voti iddio.

ZAIRA, FATIMA

Lieto ci mira adesso,

o Lusignan, dal ciel.

Insieme

OROSMANE, CORASMINO E NERESTANO

(O notte, a quale eccesso

hai tu prestato il vel!)

 

NERESTANO

O mia Zaira! or seguimi,

fuggiam da questa parte.

ZAIRA

Ah! sì... partiam solleciti;

l'ombra ci copre...

Precipitandosi sopra Zaira la ferisce.

OROSMANE

E morte.

 
[N. 18 - Finale]

 N 

 

ZAIRA, FATIMA E NERESTANO

Ah!

 

Scena quattordicesima

Al grido di Zaira, di Nerestano e di Fatima escono da varie parti gli Schiavi e le Guardie con faci.

<- schiavi, guardie

 

NERESTANO

Che mai festi, o barbaro!  

OROSMANE

Punita è l'infedel.

ZAIRA

Fratello... io moro...

TUTTI

Ahi misera.

OROSMANE

Fratello a lei!

CORASMINO

Fratel!

NERESTANO

Io l'era... io l'era... uccidimi...

offro a' tuoi colpi il petto.

OROSMANE

Zaira!

CORASMINO

Vieni: invòlati

al sanguinoso obbietto.

OROSMANE

Zaira!

CORASMINO

A lui nascondasi.

OROSMANE

Mi amava!... e uccisa io l'ho!

(Orosmane è immobile, inorridito, e come fuori di sé: prorompe quindi in un grido, e si aggira smanioso)

Un grido d'orrore  

d'intorno rimbomba:

tremendo sul core

un peso mi piomba;

quel sangue innocente

s'innalza fremente,

m'incalza com'onda,

fuggirlo non so...

Sfondo schermo () ()

 

CORASMINO E CORO

Deh! soffri...

OROSMANE

Partite.

CORASMINO E CORO

Deh! senti...

OROSMANE

Fuggite.

TUTTI

O notte funesta,

qual dio ti guidò!...

OROSMANE

Zaira!

CORO

Ti arresta.

OROSMANE

Ti seguo.

(si uccide)

TUTTI

Spirò.

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo

Stanze di Zaira.

Fatima, Zaira
 

[N. 9 - Introduzione]

Fa' cor, Zaira: il sacrificio è amaro

Fatima, Zaira
<- Orosmane
Zaira, Orosmane
Fatima ->

[N. 10 - Duetto]

Che a te mi guidi amore

Orosmane, Zaira
Io troverò nell'Asia
Orosmane, Zaira ->

Luogo remoto presso il quartiere assegnato ai cavalieri francesi.

<- cavalieri francesi

[N. 11 - Coro]

cavalieri francesi
<- Castiglione, Nerestano

[N. 12 - Rondò]

Giusto è il tuo pianto, amico

cavalieri francesi, Castiglione, Nerestano
<- Meledor, guardie

Franchi, il drappel, che scorta

cavalieri francesi, Castiglione, Nerestano
Meledor, guardie ->
Nerestano, Castiglione e Coro
Odi? Ei s'invola. Oh perfida!
Castiglione, Nerestano, cavalieri francesi ->

Sala terrena nell'harem: di fronte grandi archi con invetriate da cui si scorgono le falde del monte.

Orosmane, Meledor, guardie
 

[N. 13 - Scena e duetto]

Altro ei non chiede? / È questo

Orosmane, guardie
Meledor ->

E tu saprai, Zaira

Orosmane, guardie
<- Corasmino

Fratelli i franchi! Essi ti son fatali

Orosmane e Corasmino
E pur ora, al mio cospetto
Orosmane, Corasmino
guardie ->
 
Orosmane, Corasmino ->
<- Zaira

[N. 14 - Scena]

Che fia? mi lascia!... Minacciosi sguardi

Zaira
<- Fatima

Vieni, Fatima, vieni

(odesi un lugubre suono)

[N. 15 - Inno funebre]

Coro in lontananza, Zaira e Fatima
Poni il fedel tuo màrtire

(vedonsi dal fondo passare i cavalieri francesi)

 
Zaira, Fatima
<- schiave, guardie
Zaira, Fatima, schiave, guardie ->

Parte remota nei Giardini dell'harem; in lontano, e traverso le piante, sorgono i minareti di una moschea.

Orosmane
 

[N. 16 - Scena]

È notte alfin... più dell'usato è cupa

Orosmane
<- Corasmino

Sei tu? / Son io

[N. 18 - Quintetto]

Il primo pianto io verso

(Orosmane e Corasmino si tengono celati)

Orosmane, Corasmino
<- Zaira, Fatima
Zaira, Fatima, Orosmane, Corasmino, Nerestano
Reggi i miei passi / È dessa
Orosmane, Corasmino, Zaira, Fatima
<- Nerestano
 

(Orosmane precipitandosi sopra Zaira la ferisce)

 

[N. 18 - Finale]

 
Orosmane, Corasmino, Zaira, Fatima, Nerestano
<- schiavi, guardie

(Zaira muore)

Orosmane, poi Tutti
Un grido d'orrore

(Orosmane si uccide)

 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena dodicesima Scena tredicesima Scena quattordicesima
Magnifica galleria che mette all'harem del Sultano: di fronte ampia gradinata che conduce a lunghe logge... Atrio sotterraneo che mette alle carceri. Interno dell'harem. Stanze di Zaira. Luogo remoto presso il quartiere assegnato ai cavalieri francesi. Sala terrena nell'harem: di fronte grandi archi con invetriate da cui si scorgono le falde del monte. Parte remota nei Giardini dell'harem; in lontano, e traverso le piante, sorgono i minareti di una moschea.
[N. 1 - Introduzione e coro] [N. 2 - Coro] [N. 3 - Recitativo e cavatina] [N. 4 - Sortita] [N. 5 - Recitativo e coro] [N. 6 - Terzetto] [N. 7 - Recitativo e duetto] [N. 8 - Finale] [N. 9 - Introduzione] [N. 10 - Duetto] [N. 11 - Coro] [N. 12 - Rondò] [N. 13 - Scena e duetto] [N. 14 - Scena] [N. 15 - Inno funebre] [N. 16 - Scena] [N. 18 - Quintetto] [N. 18 - Finale]
Atto primo

• • •

Testo PDF Ridotto