Serenissima e clementissima maestà

Sono così cospicue le grazie fatte dall'altezza serenissima del signor duca di Bransvich fratello della maestà vostra, con il dono de' suoi virtuosi, alla rappresentazione di due mie drammatiche composizioni per queste venete scene; ed è così immenso l'ossequio mio alla serenissima, ed augustissima sua casa, che obbligano la mia divozione a consacrare alle glorie immortali della medesima l'uno, e l'altro di questi drammi. L'uno, intitolato La prosperità di Elio Seiano, risplende felicitato col nome di quella altezza serenissima; degnisi la benignità di vostra maestà che l'altro nominato La caduta, resti, con lo splendore del suo, glorificato. Se riflettono nell'ombre gl'aumenti di gloria alle loro memorie, quella di Seiano si pregerà delle sue cadute, ora illustrate co' raggi della grazia di vostra maestà. Beatifichi ella la mia umiliata riverenza, e non sdegni dalla sublimità della sua grandezza rivolgere uno sguardo benigno a questi fogli, rammentandosi, che anco il sole, re de' pianeti, si mostrò sì benefico, che seppe una volta co' raggi dar spirito, e voce fino alle statue: e permetta, ch'io riceva in dono la gloria di pubblicarmi all'universo.

Della maestà vostra

Di Venezia

li 3 febbraio 1667

Umilissimo, divoto ed obbligato servitore

Nicolò Minato

Serenissima e clementissima maestà Lettore Argomento
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