Atto secondo

 

Scena prima

Idonia, Oraspe, Arsete.

 Q 

Idonia, Oraspe, Arsete

 
Argomento.
Oraspe porta la catena, la quale da Vulcano era stata fabbricata, e dal medesimo gli era stata data, composta di tali tempre, ch'ella non si scorgeva, ed a chi d'intorno al seno cinta fosse, frenava sì fattamente il piede, ch'egli non poteva altrove torcere il passo, né prendere la fuga. Arsete s'oppone a prove sì violente d'amore. Pur Idonia persuade, a darle aiuto, e s'inviano, a ciò fare.
 

IDONIA

Dunque, Oraspe fedel, nunzio ne sei,  

che son di Falsirena a i vaghi amori

favorevole il ciel, servi gli dèi?

ORASPE

Sovra poggio elevato,

a cui fan manto colorito i fiori,

e con arabo fiato

gli son zefiri eterni aure d'odori.

Sedeami in guardia assiso

di questa, ch'a me diede

Falsirena gentil, superba sede.

Quando fuori del seno

di lucido baleno

veglio m'appare inante,

non so, se per l'etade,

o più per l'ire sue, tutto tremante.

Caliginose scote

le sue rigide gote:

qual accesa facella,

avvampa insieme, e fuma,

ed il petto flagella

con lunga barba di canuta bruma.

ARSETE

O mirabili segni

de' sommi spiriti, e de' sovrani sdegni.

IDONIA

L'infiammato sembiante

par, che Vulcan dimostri;

ma qual or punto da geloso amore

spira fuor de' suoi chiostri

contro Venere bella aspro furore.

ORASPE

Indi ver me si volse,

e, raddolcendo l'ira,

il labro ardente in questi detti sciolse.

Su queste piagge amene

la bella Falsirena

fuggitivo d'amor garzon ritiene;

ma tra sì lieto regno

sia quest'aurea catena

più caro a l'amor suo fido ritegno;

che, s'ella intorno al vago sen s'aggira

di fuggitivo amante,

frena il piè di chi fugge, e non si mira.

Sì disse; e, porto il dono,

co' detti in aria sparve;

e si videro a un punto

partir i lampi, e dileguar le larve.

IDONIA

Queste, ch'a noi disveli,

son opre occulte de' benigni cieli,

che con pietà gradita

sempre a gli amori altrui porsero aita.

ARSETE

Dunque ama Falsirena,

e di fiamma cocente

tra le gelide selve ha 'l seno ardente?

Ma ciò stupor non sia;

amor con più gran prove

è tra bosco sonante

saettator possente,

ch'ivi può più, ch'altrove

sceglier ramose piante,

per armar di quadrel l'arco nocente.

ORASPE

E qual beltà pomposa

a maga sì famosa

move con dolce amor soave guerra?

IDONIA

Beltà di cielo non più vista in terra.

Ed essa a punto or, ora

s'è co 'l garzone amato

da le cacce ritratta

entro palagio d'auree pompe ornato.

Ma dubbia, e sospirosa,

ch'egli da lei non parta,

rimira, e non si scopre; ama, e non osa;

che per grave martire

spesso in alma amorosa,

ove avvampa il desio, gela l'ardire.

ORASPE

Dunque, perch'egli altrove il piè non giri,

con questa ad arte ordita

invisibil catena

al timoroso cor porgiamo aita.

ARSETE

Ah, che lieve la donna

in vece de gli amori

con incantati consigli

a sé fabbrica errori.

A pena scorge il guardo,

ch'inamorata al petto

si sente acuto dardo;

pon se stessa in oblio,

e per l'amato oggetto

cangia il core in pensier, l'alma in desio.

IDONIA

Andiam, che spesso il cielo,

a chi dolente scorge,

contento reca, e refrigerio porge.

 
 

Scena seconda

Falsirena, Oraspe, Idonia, Arsete, coro di Ninfe, e di Pastori.

 Q 

<- Falsirena

 
Argomento.
Falsirena di dentro alla prospettiva, la quale s'apre, e con la scena tutta si cangia in palazzo d'oro, si vede nelle sue regie stanze in atto flebile lamentarsi; né ha ardire, di sollecitare Adone, che nel suo letto stava, a riposare, solo per tema, ch'egli da lei non se ne fugga; al fine mossa dalle parole d'Idonia, e d'Oraspe, prende la catena, la quale ha virtù di ritenere chiunque vuol fuggire; determina, d'andare a incatenar'Adone; chiama le Ninfe, ed i Pastori, che celebrino la possanza d'Amore, e, partendo verso le stanze, è seguita da Arsete, il quale è contrario alle risoluzioni d'amore, sol per persuaderla da quel pericoloso diletto.
 

FALSIRENA

O nel volto non meno,  

che ne l'amante core,

pallida a prova, e sospirosa a pieno

alma priva d'ardir, ma non d'ardore:

che non hai spirto, e speri,

e, per temer le brame, odii i pensieri.

IDONIA

Ah che scorgo, ah che miro?

Falsirena discioglie

carca d'aspro martiro

la favella in lamenti, e l'alma in doglie.

FALSIRENA

Deh, come amor m'avvampi,

se tu timor m'aggeli,

e con fugaci lampi

il ben mi mostri, ed il piacer mi celi?

Fatta amante di danni

ho 'l sen, l'anima, e 'l cor pien di tormento,

ed in sì duri affanni

non ardisco, e pur spero; amo, e non tento:

mesto sen, flebil'alma, e lasso core,

folle ardir, vana speme, e cieco amore.

 

ARSETE

A che tardiam sì lenti?  

Tempriam, tempriamo amici

del sospiroso cor l'aure dolenti.

ORASPE

E come, o Falsirena, in tanti mali immota

giaci grave di pena

a le tue forze, e a te medesma ignota?

FALSIRENA

Fanno lor prova estrema

nel mio cor, nel mio seno amore, e tema:

tema, ch'amor divide,

e le mie fiamme co 'l suo ghiaccio ancide.

Ma come, o fido Oraspe,

qua volgendo il tuo piede,

oggi 'l ciel mi t'invia,

perch'altrui facci fede

de la mia pena, de la doglia mia.

ORASPE

Ben mi t'invian le stelle:

ma sol, perché di pace

ti sia nunzio fedel, scorta verace.

FALSIRENA

Quegli, che là rimiri

entro dorata soglia

posar in regio letto,

è 'l mio vago d'amor dolce desio:

ma per grave sospetto,

ch'in fuga il piè non scioglia,

temo di palesargli il dolor mio;

e per tema d'amore

di foco ho 'l seno, ed ho di gelo il core.

ORASPE

Deh, saggia Falsirena,

ogni timore oblia,

che quest'aurea catena

oggi per tuo ristoro il ciel t'invia.

FALSIRENA

E quali a le mie pene

spero amiche catene

se catena maggiore

m'è l'aspro amor, e m'è 'l crudel timore.

IDONIA

O tema, de l'amore ombra seguace.

ARSETE

O amor, de le nostr'alme ardor vorace.

ORASPE

S'al tuo bel sole adorno

avvolgerai tra questi nodi il seno,

dal lieto campo intorno

non fia, che per tua doglia

fuggitivo d'amore il piè discioglia.

Anzi, s'avvinto porga

a questi lacci il corpo,

fia, che porti i legami, e non li scorga.

Così, mentr'ora intento

a la cura i' sedea de' regni tuoi,

disse gran veglio, e poi

fuggì dal guardo, e si meschiò tra 'l vento;

onde stimo, ch'a te per lui si sveli

de' fatti il cenno, ed il voler de' cieli.

FALSIRENA

Mi narri gran stupore,

ch'a l'ardire m'invita:

ma con l'ardir mi chiama anco al timore.

ORASPE

Ardisci anima, ardisci;

ch'amor, che ne' cor nostri avido nasce,

di speranza, e d'ardir cresce, e si pasce.

ARSETE

La speme è de' cor folli aura nocente.

IDONIA

Erge la speme a i gran desir la mente.

ARSETE

Spesso a pronto desir danno succede.

IDONIA

E pur in pronto ardire amor risiede.

ARSETE

Amor ne' suoi desir privo è di lume.

IDONIA

Anzi sol per ardir spande le piume.

Deh, Falsirena accorta,

non sdegnar il voler de' sommi regni:

dal dono aita attendi;

ch'anco 'l ciel gli amor suoi cangia in disdegni.

FALSIRENA

Dubbia, che far debb'io?

È l'ardir periglioso;

ed è 'l duolo omicida.

No, no: temi cor mio;

sì, sì: spera, confida.

Forza, o mio cor, riprendi,

ricevi il dono altero,

e di desir più vago il seno accendi.

ARSETE

O di mal cauto ardir folle pensiero.

 
[Aria]

 N 

FALSIRENA

Qua tra gioie gradite    

voi ninfe, e voi pastori

da i verdi alberghi fuori

servi del cenno mio pronti venite,

e del possente Amor dite gli onori;

che per amore intanto

a voi bellezze rare

il mio piede s'invia,

sol per incatenare,

chi dolce incatenò l'anima mia.

S

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ARSETE

Ed io seguir la voglio,  

per tentar, s'i consigli

san dar legge a l'amor, scampo a i perigli.

 

Falsirena, Arsete ->

 

Scena terza

Coro di Ninfe, e di Pastori, Idonia, Oraspe.

<- ninfe, pastori

 
Argomento
Idonia, Oraspe, e 'l coro celebrano con suoni, e con arie la possanza d'Amore. Finalmente partono, desiderosi di scorrere tra gare di concenti i confini del giardino.
 

IDONIA

Meraviglie altissime d'Amore,    

che ministra piacer, porge conforto,

ardendo un'alma, e saettando un core.

S

 
[Aria a 3]

 N 

CORO DI NINFE

Avvampando,  

fiammeggiando

entro il petto

ha ricetto.

Ma, s'accende,

non offende;

poi che vaga

ha la piaga.

CORO DI PASTORI

Generoso,

animoso

fuor del guardo

scocca il dardo.

Ma dolc'ira

lieto spira;

poich'è vita

la ferita.

 
[A solo, per terzetti]

 N 

ORASPE

Se l'occhio in bell'oggetto erra converso,  

ivi solo d'Amor l'opre vagheggia;

ch'Amore è la beltà de l'universo.

 
[Aria a 3]

 N 

CORO DI PASTORI

Sol per amor  

la piaggia varia

ha vaghi fior:

e nel bel sen

ha pura l'aria

gentil seren.

CORO DI NINFE

Dispiega il ciel

d'amor vaghissimo

azzurro vel:

e di rubin

al sol purissimo

ingemma il crin.

 
[Canto, coro a 6]

 N 

IDONIA E ORASPE

Su dunque andiam ridenti  

per la piaggia d'intorno:

e spiri a i nostri accenti

amica l'aura, ed amoroso il giorno;

ch'in questa ombrosa seggia

tien'Amor il suo scettro, e la sua reggia.

 

CORO DI NINFE E DI PASTORI

Su dunque andiam ridenti

per la piaggia d'intorno:

e spiri a i nostri accenti

amica l'aura, ed amoroso il giorno;

ch'in questa ombrosa seggia

tien'Amor il suo scettro, e la sua reggia.

 

Fine (Atto secondo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

Giardino.

Idonia, Oraspe, Arsete
 

Dunque, Oraspe fedel, nunzio ne sei

Palazzo d'oro di Falsirena.

Idonia, Oraspe, Arsete
<- Falsirena

O nel volto non meno

A che tardiam sì lenti?

[Aria]

Ed io seguir la voglio

Idonia, Oraspe
Falsirena, Arsete ->
Idonia, Oraspe
<- ninfe, pastori

Meraviglie altissime d'Amore

[Aria a 3]

[A solo, per terzetti]

[Aria a 3]

[Canto, coro a 6]

Idonia, Oraspe, Coro
Su dunque andiam ridenti
 
Scena prima Scena seconda Scena terza
Ombroso bosco. Grotta di Vulcano. Aspetto boschereccio. Nell'estremo della prospettiva si vede una fonte bellissima con spalliere d'alberi. Giardino. Giardino. Palazzo d'oro di Falsirena. Giardino. S'apre la prospettiva, e mostra la caverna dell'inferno.
[Aria recitativa di sei parti] [Aria a 3] [Aria di tre parti] [Aria] [Coro a 6] [Aria di 3, e a solo] [Aria] [Aria a 3] [A solo, per terzetti] [Aria a 3] [Canto, coro a 6] [Aria a 6] [Coro a 6] [Coro a 3] [Coro a 3] [Aria a 3] [Coro a 6] [Canto solo, recitativa per ottave] [Solo] [Aria 6 di cinque pari] [Canto solo, aria] [Aria a 2] [Aria a 3] [Aria a 3] [Canto solo, aria] [Aria a 3] [Coro a 8]
Prologo Atto primo Atto terzo Atto quarto Atto quinto

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