Atto primo

 

Scena prima

Reggia. È buio dappertutto.
Faraone, Amaltea, ed Osiride sono assistiti e circondati da Grandi, e Damigelle.
Tutti in varie attitudini di dolore.

Bozzetti

 Q 

Faraone, Amaltea, Osiride, grandi, damigelle

 
[N. 1 - Introduzione]

 N 

CORO

Ah! Chi ne aita? Oh ciel!    

Sì tenebroso vel

quando si squarcerà?

S

OSIRIDE

Mi opprime un freddo gel!

L'alma mancando va!

FARAONE E AMALTEA

A pena, sì crudel

reggere il cor non sa!

 

TUTTI DEL CORO
(esclamando)

Oh nume d'Israel!

Deh cada il tuo rigor

sul capo al seduttor,

che alla promessa fé

rese spergiuro un re.

 

FARAONE

(Rimprovero tremendo!

Non lacerarmi il petto!

Ah! Troppo il mio comprendo

reo, pertinace error!)

OSIRIDE

(Qual di contrari affetti

sento fatal conflitto!)

AMALTEA

Oh desolato Egitto!

Oh giorni di terror!

 

GRANDI E DAMIGELLE
(prostrandosi al Faraone)

Stanno a tuoi piè, signor

i figli tuoi dolenti!

Invano a tai portenti

resiste il tuo rigor!

 
(dopo qualche pausa Faraone dice)

FARAONE

Venga Mosè.  

OSIRIDE

(Qual cenno!)

AMALTEA

Fia ver!

CORO

Mosè s'affretti!

AMALTEA

Alfin ti sei deciso?

FARAONE

I torti miei ravviso.

OSIRIDE

(Ti perdo Elcìa!)

AMALTEA

(Qual gioia!)

CORO E AMALTEA

Ah! Già di speme un lampo

sul cor mi balenò!

OSIRIDE

(Per me non vi è più scampo!

Misero! E che farò?)

 

TUTTI
ad eccezione di Osiride

O nume d'Israel!

Se brami in libertà

il popol tuo fedel,

di lui, di noi pietà!

 

FARAONE

Mano ultrice di un dio! Tardi conosco  

l'immenso tuo poter, che troppo... ahi folle!

a' danni dell'Egitto io provocai.

I tuoi diletti Ebrei

chiami al deserto, onde si compia il grande

sacrificio che brami? Io lo prometto,

più non m'oppongo, e 'l tuo voler rispetto.

OSIRIDE

(Si schiarino i miei rai,

padre, s'io sappia oppormi allor vedrai.)

AMALTEA

Ma perché tanto indugia

del popolo di Giuda il condottiero?

FARAONE

Al suo desio, severo

più non è Faraon: venga, ed arresti

il flagello divino.

 

Scena seconda

Mosè, Aronne, e detti.

<- Mosè, Aronne

 

MOSÈ

Quel Mosè, che chiedesti, è a te vicino.  

A che mi chiami? Ad ascoltar novelli

sprezzi, ed ingiurie al dio, che di sua possa

tante prove ti diè?

FARAONE

Purché sereno

splenda l'egizio ciel, col popol tuo,

Mosè, lo giuro, ove ti piaccia andrai.

ARONNE

Oh quante volte, oh quante

promettesti così, ma poi...

FARAONE

Ti accheta,

malvagio consiglier, false ragioni

mi han sedotto finor; ma questa volta

han le tenebre orrende

idee di alto terror nell'alma impresse,

e fido attenderò le mie promesse.

MOSÈ

Ebben quel dio, che volentier perdona,

mentre tardi punisce, accoglie ancora

la data fé. Tu all'apparir di nuova

luce, che il ciglio, e i sensi tuoi rischiara,

l'alto suo nume a venerare impara.

AMALTEA

O piacer!

OSIRIDE

(Oh tormento!)

CORO

Oh noi felici!

OSIRIDE

(Ah! che morir mi sento.)

 
[N. 2 - Scena e quintetto]

 N 

MOSÈ

Eterno! Immenso! Incomprensibil dio!    

Ah tu, che vegli ognora

de' tuoi servi allo scampo, e 'l popolo tuo

colmi di benefizi! Ah tu, che in giusta

lance delle opre nostre osservi il peso!

Ah tu, che sei il santo, il giusto, il forte,

che l'oppressor del popol tuo punisci,

glorifica il tuo nome,

fa' pompa di clemenza,

e dell'Egitto a nuova meraviglia,

il lume, che sparì, rendi alle ciglia.

S

 
Scuote la verga, ed alle tenebre succede all'istante il più luminoso giorno.
Tutti pieni di gioia gridano.
 

TUTTI

Ah!

 

FARAONE

Qual portento è questo!  

AMALTEA E CORO

Oh luce desiata!

OSIRIDE

(Prodigio a me funesto!)

ARONNE E MOSÈ

Celeste man placata!

Chi è mai che non comprende

a prove sì stupende

la somma tua bontà?

AMALTEA, FARAONE E OSIRIDE

(Stupor m'agghiaccia il core!

Muto il mio labbro rende!

Chi ad opre sì stupende

resistere potrà?)

ARONNE

Egizi!

MOSÈ

Faraone!

ARONNE

Di questa luce un raggio

vi schiara ancor la mente.

MOSÈ

E il nume onnipotente

quai figli vi amerà.

FARAONE

Non più: pria del meriggio

con quanti v'ha de' tuoi

là nel deserto puoi

muover sicuro il piè.

OSIRIDE

Ma pria rifletti...

AMALTEA

Ancora

vuoi contrastarlo?

MOSÈ

Ingrato!

OSIRIDE

Ma la ragion di stato...

ARONNE

Ceda al voler del cielo...

AMALTEA

È intempestivo il zelo...

FARAONE

Luogo a pensar non vi è.

OSIRIDE

(O crude smanie!

E come... Ahi misero!

La sposa amabile

perder dovrò?)

GLI ALTRI COL CORO

Voci di giubilo

d'intorno echeggino!

Di pace l'iride

per noi spuntò!

 
(escono tutti, il solo Osiride resta immerso ne' suoi tristi pensieri)

Faraone, Amaltea, grandi, damigelle, Mosè, Aronne ->

 

Scena terza

Osiride, poi Mambre.

 

OSIRIDE

E avete, avverse stelle,  

più fulmini per me? Colei, che adoro,

che de' pensieri miei forma il primiero,

mi lascerà per sempre? Ah! Non fia vero!

Di Osiride il potere

estinto ancor non è... Mambre! Ah! non sai!

 

<- Mambre

MAMBRE

Tutto mi è noto: il ciurmator di Giuda,  

di nuov'inganni autor, trionfa e gode

del mio rossor, delle tue pene estreme.

Dai miei consigli allontanato il rege,

del mago ebreo cede a' prestigi.

OSIRIDE

Ah corri...

l'ingegno adopra... il mio dolor ti muova...

Io ben conosco a prova

quanto puoi, quanto sai: va'... dappertutto

spargi il velen della discordia: vegga

dalla partenza ebrea

le sue perdite Egitto: infin se l'oro

basta del volgo a guadagnare i cori,

disponi a larga man de' miei tesori.

MAMBRE

Tutto tentar saprò: tremi, e si prostri

al mio saper Mosè. Smentiti un giorno

fur da me i suoi prodigi. Anch'io la verga

ho trasformato in angue,

e fu da me l'onda cangiata in sangue.

Or se alle frodi sue fortuna arrise,

prence, vedrai, che al fertile mio ingegno

fia di lieve momento

muover la plebe, e farti appien contento.

(esce)

Mambre ->

 

OSIRIDE

Ah! Tutto non perdei,  

se mi resta un amico... oh ciel! che miro!

Quasi fuor di sé stessa

ecco l'amata Elcìa, che langue e geme!

 

Scena quarta

Elcìa affannosa, e detto.

<- Elcìa

 

ELCÌA

Ah mio prence adorato!  

OSIRIDE

Amata speme!

ELCÌA

Colsi questo momento

per involarmi a stento

dal vigile Mosè, sol per vederti,

e per l'ultima volta!

OSIRIDE

Oh immensa pena!

ELCÌA

Già d'Israello i figli

rapidi al par del lampo

si affrettano a partir.

OSIRIDE

Barbara! E puoi

dinanzi agli occhi tuoi

pria vedermi spirar?

ELCÌA

Qual nuova è questa

specie di tormentare un'alma oppressa?

Ah! Rimanti...

OSIRIDE

Ti arresta!

ELCÌA

Oh dio! Me 'l vieta

un barbaro dover... caro! Che affanno!

Prendi l'estremo addio...

Quale istante fatal.

OSIRIDE

Ferma, ben mio!

 
[N. 3 - Duetto]

 N 

 

Ah se puoi così lasciarmi,  

se già tace in te l'affetto,

di tua man pria mi apri il petto,

e ne squarci a brani il cor!

ELCÌA

Ma perché così straziarmi

perché farmi più infelice?

Questo pianto a te non dice

quanto è fiero il mio dolor?

ELCÌA E OSIRIDE

Non è ver che stringa il ciel

di due cuori le catene,

se a quest'alma affanni, e pena

costò sempre il nostro amor!

(squillano le trombe di lontano)

ELCÌA

Ah! Quel suon già d'Israele

or raccoglie i fidi... addio.

OSIRIDE

Chi sarà quell'uom, quel dio,

che da me si può involar?

(trattenendola con impeto)

ELCÌA

Deh! mi lascia...

OSIRIDE

Invan lo speri...

ELCÌA

Ah paventa!...

OSIRIDE

Orrendi e neri

cadan tutti sul mio capo

del tuo dio gli sdegni, e l'ire...

ELCÌA

Ma funesto un tanto ardire...

OSIRIDE

L'alma mia non sa tremar.

ELCÌA E OSIRIDE

Dov'è mai quel core amante,

che in sì fiero, e rio momento

non compianga il mio tormento,

questo barbaro penar?

 
(Elcìa si allontana quasi a forza da Osiride che entra disperato per la parte opposta)

Elcìa, Osiride ->

 

Scena quinta

Amaltea, e Mambre, indi Faraone, ed Osiride con real Séguito.

<- Amaltea, Mambre

 

AMALTEA

Ah! Dov'è Faraon? Mambre! Ti affretta...  

MAMBRE

Che fu?

AMALTEA

Cinta è la reggia

da folto stuol di egizi e baldanzoso

pretende ognun, che l'ordine già dato

di congedo agli Ebrei sia revocato.

MAMBRE

Lo sappia il re... (Già siamo in porto!)

AMALTEA

Immune

non resti un tanto ardir, cada la scure

sul capo al sedizioso,

che del dio di Mosè novello sdegno

osa di provocar sul nostro regno.

MAMBRE

Ecco il sovrano, e 'l prence è seco.

AMALTEA

(Ah! Troppo

di Osiride pavento!

A suo talento il cor paterno ei muove,

e Faraon per suo destin fatale

debole è al bene, e pertinace al male.)

MAMBRE

(La vittoria è per noi!)

 

<- Faraone, Osiride, seguito

AMALTEA

Mio re! Non sai...  

FARAONE

Tutto mi è noto.

AMALTEA

Ah! di esemplar rigore

ti arma o signor! Fia doma

la popolar baldanza.

E ammiri Egitto omai la tua costanza.

FARAONE

Sposa ti accheta...

OSIRIDE

Alle muliebri cure,

donna, rivolgi il tuo pensier.

FARAONE

La benda,

che un fattucchier maligno

pose al credulo ciglio,

grazie agli dèi! seppe squarciarmi il figlio.

AMALTEA

Che sento! Oh me infelice!

Oh sventurato Egitto!

OSIRIDE

Ah! tal saria

se partisser gli Ebrei...

AMALTEA

Tu vedi notte

ove non è che giorno.

OSIRIDE

È chiaro giorno

quel che vegg'io: l'arte del mago ebreo

notte te 'l fa sembrar: sotto il pretesto

di offrir le ostie al suo nume entro il deserto

chi non vede una trama? Ognun sa pure,

che quaranta e più lustri or son compiuti,

da che scese Giacobbe a questo regno,

e ognun pur sa, che fin d'allor gli Ebrei

adoraro il lor nume entro l'Egitto;

come dunque si vuol, ch'ei l'ostie or chieda

sull'arse solitudini infeconde

dell'Arabia Petrea? Già i Madianiti

sono sull'armi, e della tela ordita

chi sa che a ricompor le prime fila

Mosè fra lor non vada, onde scagliarsi

con essi unito a devastarci il regno?

Tanta stupidità mi muove a sdegno!

AMALTEA

Ma il flagello divin?

FARAONE

Son tutt'inganni.

AMALTEA

E qual pruova maggior...

FARAONE

Non più: va' Mambre,

prence, tu stesso il piede affretta, e sappia

da voi Mosè, che revocato è il cenno.

E se da Egitto un sol partire ardisca

acerba morte il punirà.

OSIRIDE

(Qual gioia!)

AMALTEA

Deh rifletti o mio re cangia consiglio!

FARAONE

Taci, regina: ho risoluto, e basta.

Ah! Tremi il mio nemico,

tremi Mosè, se il voler mio contrasta.

 
[N. 4 - Aria]

 N 

A rispettarmi apprenda  

chi ad obbedir sol nacque,

né seco più discenda

a patti vili un re.

Io deggio al ben del regno

ogni mi cura, o sposa:

è quell'affanno indegno

del tuo bel cor, di te.

Oh quanto grato

al tuo consiglio,

saggio mio figlio,

è il genitor!

Se ognora a lato,

caro, mi sei,

nemico agguato

non temo allor.

(ad Amaltea)

Ti calma, e taci.

(ad Osiride)

Miei cenni adempi

e se quegli empi

resisteranno,

destar sapranno

più il mio furor.

(parte)

Sfondo schermo () ()

Faraone, seguito ->

 

AMALTEA

Ove mi ascondo? Ah di atro nembo il cielo  

già parmi, che si copra!

(parte)

Amaltea ->

 

OSIRIDE

Mambre, si vada, e si coroni l'opra.

(partono)

Osiride, Mambre ->

 
 

Scena sesta

Vasta pianura. A vista le mura di Tani.
Veggonsi gli Ebrei, le loro Spose, Madri, Figli, tutti riuniti per la partenza. Aronne, ed Amenofi sono in mezzo ad essi cantando le seguenti lodi al signore.

Bozzetti

 Q 

popolo ebreo, Aronne, Amenofi

 
[N. 5 - Inno con cori]

 N 

UOMINI

All'etra, al ciel  

lieto Israel

di gioia innalzi i cantici!

ARONNE

Offra al suo dio benefico

in olocausto il cor,

di puro, ardente amor

devoto omaggio.

DONNE

Confin non ha

la sua bontà,

punì l'infido egizio.

AMENOFI

Ed al diletto popolo

col suo divin poter

i lacci fe' cader

di rio servaggio.

ARONNE

Di Abram, d'Isacco,

dio di Noè!

TUTTI

Sian lodi a te!

AMENOFI

Fattor del tutto!

Signor de' re!

TUTTI

Sian lodi a te!

ARONNE E UOMINI

Per te risuonino

i sacri timpani!

AMENOFI E DONNE

Te i canti armonici

per sempre esaltino!

TUTTI

E fin la postera

gente remota

ammiri, e veneri

stupida, immota,

ne' gran prodigi

di questa età

la tua giustizia,

la tua pietà!

ARONNE E UOMINI

Dio di Noè!

AMENOFI E DONNE

Sian lodi a te!

Signor de' re!

TUTTI

Sian lodi a te!

 

Scena settima

Elcìa e detti, indi Mosè, Osiride, e Mambre con Séguito.

<- Elcìa

 
[N. 6 - Duetto]

 N 

ELCÌA

Tutto mi ride intorno!  

Io sola... oh rio penar!

In così lieto giorno

mi struggo in lacrimar!

Gran dio! Se al tuo cospetto

fallace è un santo ardor,

tu del tuo santo affetto

infiamma questo cor!

AMENOFI

Elcìa! Compagna amara!

ELCÌA

Lasciami al mio dolor!

AMENOFI

Dolor! Ma un tale istante...

ELCÌA

Crudele a un core amante!

AMENOFI

Se il nume lo condanna,

vinci un fatale amor.

ELCÌA

(Questa virtù tiranna

in me non sento ancor!)

 

<- Mosè, Osiride, Mambre, seguito

[N. 7 - Finale]

 N 

MOSÈ
(ad Osiride)

Che narri?  

OSIRIDE

Il ver.

MOSÈ

M'inganni,

né a' detti tuoi do fede.

MAMBRE

Ma un tanto ardire eccede!

OSIRIDE

Favella il padre in me.

Il cenno è rivocato,

che i ceppi tuoi sciogliea,

e la partenza ebrea

per or sospende il re.

ARONNE

Ah qual perfidia!

CORO DI EBREI

Ohimè!

MOSÈ

Superbi! Iddio lo vuole?

Iddio lo esigerà!

OSIRIDE

Palesi son tue fole...

AMENOFI E ARONNE

Oh errore!

CORO DI EBREI

Oh cecità!

ELCÌA

Prence! Ah! Che fai!

OSIRIDE

Ti accheta...

ELCÌA

Ah tu non sai...

MOSÈ

Fra poco

la grandine, ed il foco

Egitto struggerà.

MAMBRE

Minacci?

OSIRIDE

Audace? Amici.

Cada costui...

ELCÌA

Che dici!

Ti arresta!

CORO DI EBREI

Il nostro sangue

prima si verserà.

OSIRIDE E MAMBRE
(a' loro seguaci)

Ferite... distruggete...

AMENOFI E ARONNE
(agli ebrei)

Mosè voi difendete...

CORO DI EBREI

No: non fia ver...

ELCÌA

Che osate!

 

Scena ottava

Faraone, Amaltea, Guardie, e detti.

<- Faraone, Amaltea, guardie

 

FARAONE

Fermate... audaci olà!  

AMALTEA, AMENOFI E ELCÌA

Alla idea di tanto eccesso...

Geme! Il cor dolente!

Insieme

FARAONE, OSIRIDE E MAMBRE

Alla idea di tanto eccesso...

Avvampa! Il cor fremente!

 

AMALTEA, AMENOFI, ELCÌA, FARAONE, OSIRIDE E MAMBRE

È da un vortice di affetti  

combattuto in seno, e oppresso,

delle stelle ~ ognor rubelle

sento il barbaro rigor.

MOSÈ E ARONNE

Tu all'idea di tanto eccesso

fremi o nume onnipossente!

Già da un vortice di affanni

chi ti oltraggia io veggo oppresso:

provi l'empio un tristo scempio,

chi punisce il grave error.

OSIRIDE

Padre...

MOSÈ

Signor...

OSIRIDE

Costui

fu ardito a segno...

MOSÈ

Io mai

credei, che i cenni tui

osassi rivocar.

FARAONE

Vile! Lo dissi e il voglio...

MOSÈ

Ah! Dunque è ver?

FARAONE

L'orgoglio

deponi, o alle ritorte...

AMALTEA

Cessa o mio re!

OSIRIDE

Di morte

degno è il fellon...

ELCÌA

(Ti calma...)

FARAONE

Se nuovo ardire ostenta,

io lo farò svenar.

MOSÈ

Tu del mio dio paventa,

arresta i fulmin suoi,

e il fallo tuo, che puoi,

ti affretta ad emendar.

FARAONE

Schiavo!... Ti abbassa, e taci,

frena quei detti audaci,

e al tuo signore apprendi

da schiavo a favellar.

MOSÈ

No, viva il dio di Giuda,

che i figli suoi difende!

Mira se chi l'offende

sa pronto fulminar!

(scuote la verga, scoppia un tuono e cade impetuosa la grandine, e la pioggia di fuoco)
 

FARAONE

Cielo! Qual turbine!  

AMALTEA

Che! piove il fuoco!

OSIRIDE

Ah! cade il turbine!

MAMBRE

Ah! mugge il tuono!

ELCÌA

Ah! Dove sono!

AMALTEA, ELCÌA, FARAONE, OSIRIDE, MAMBRE

Ovunque incalzami

atro terror!

MOSÈ, ARONNE E CORO DI EBREI

Dio così estermina

i suoi nemici...

È questo un segno

del suo rigor.

ELCÌA

Rimorsi barbari!

Deh mi lasciate?

Troppo una misera

voi tormentate!

Troppo mi lacera

fero dolor!

GLI ALTRI

Ah! Quale smania!

Quale spavento!

Da quante furie

straziar mi sento?

Da quanti palpiti

è oppresso il cor!

 
(tutto è confusione: si cala il sipario)
 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Reggia; è buio.

Faraone, Amaltea, Osiride, grandi, damigelle
 

[N. 1 - Introduzione]

(pausa)

Mano ultrice di un dio!

Faraone, Amaltea, Osiride, grandi, damigelle
<- Mosè, Aronne

Quel Mosè, che chiedesti, è a te vicino

[N. 2 - Scena e quintetto]

Eterno! Immenso! Incomprensibil dio!

(Mosè scuote la verga, ed alle tenebre succede il più luminoso giorno; tutti gridano)

Osiride
Faraone, Amaltea, grandi, damigelle, Mosè, Aronne ->

E avete, avverse stelle

Osiride
<- Mambre

Tutto mi è noto: il ciurmator di Giuda

Osiride
Mambre ->

Ah! Tutto non perdei

Osiride
<- Elcìa

Ah mio prence adorato!

[N. 3 - Duetto]

(squillano le trombe di lontano)

 
Elcìa, Osiride ->
<- Amaltea, Mambre

Ah! Dov'è Faraon? Mambre! Ti affretta

Amaltea, Mambre
<- Faraone, Osiride, seguito

Mio re! Non sai

[N. 4 - Aria]

Amaltea, Mambre, Osiride
Faraone, seguito ->

Ove mi ascondo? Ah di atro nembo

Mambre, Osiride
Amaltea ->

Osiride, Mambre ->

Vasta pianura; a vista le mura di Tani.

popolo ebreo, Aronne, Amenofi
 

[N. 5 - Inno con cori]

popolo ebreo, Aronne, Amenofi
<- Elcìa

[N. 6 - Duetto]

Elcìa, poi Amenofi
Tutto mi ride intorno!
popolo ebreo, Aronne, Amenofi, Elcìa
<- Mosè, Osiride, Mambre, seguito

[N. 7 - Finale]

popolo ebreo, Aronne, Amenofi, Elcìa, Mosè, Osiride, Mambre, seguito
<- Faraone, Amaltea, guardie

(Mosè scuote la verga, scoppia un tuono e cade impetuosa la grandine, e la pioggia di fuoco)

(tutto è confusione)

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava
Reggia; è buio. Vasta pianura; a vista le mura di Tani. Appartamenti reali. Oscuro sotterraneo, a cui si scende per tortuosa scala. Reggia. Campagna alle sponde dell'Eritreo.
[N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Scena e quintetto] [N. 3 - Duetto] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Inno con cori] [N. 6 - Duetto] [N. 7 - Finale] [N. 8 - Duetto] [N. 9 - Aria con coro] [N. 10 - Duetto e quartetto] [N. 11 - Quartetto] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Coro] [N. 14 - Finale] [N. 15 - Preghiera] [N. 16 - Coro finale]
Atto secondo Atto terzo

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