Atto secondo

 

Scena prima

Appartamenti reali.
Faraone, ed Aronne, indi Osiride.

Bozzetti

 Q 

Faraone, Aronne

 

FARAONE

Ecco in tua mano, Aronne,  

il decreto real: fatale al regno

fia la vostra dimora, anzi di morte

è reo chi d'Israele a Tani intorno

si aggira ancor, quando risorge il giorno.

ARONNE

Dell'ultimo flagello i tristi effetti

rammenta ognora, e di Mosè alle preci

se questa volta ancora

arrise iddio, fuggì l'insidia, e l'arte

del cortigian, che a malignarti il core

fra poco tornerà. Pietoso il nume

sempre non troverai.

FARAONE

Debole tanto

Faraon non sarà.

ARONNE

Lo voglia il cielo!

Sia diradato alfin l'orrido nembo,

e ognun respiri a bella pace in grembo.

(parte)

Aronne ->

 

FARAONE

Sì, covra eterno oblio  

le passate sciagure, e lieto ognora

splenda l'egizio ciel! Ah! Vieni, o figlio!

 

<- Osiride

 

Esulti per quell'alma!  

Oh quali delizie a te destina il fato.

OSIRIDE

(Se mi leggessi in cor?)

FARAONE

Tornò d'Armenia

Ittaco ambasciator.

OSIRIDE

(Che ascolto!)

FARAONE

Accoglie

la tua destra, il tuo cor, le offerte nozze

la real principessa.

OSIRIDE

(Io moro...)

FARAONE

Appena

de' vili Ebrei sgombrato fia l'Egitto,

si accendano le tede

e sì augurate, e amabili catene

succedano una volta a tante pene.

OSIRIDE

(Che mai farò? La fiamma mia, che al padre

svelar volea, per ottener, ch'Elcìa

meco restasse, e come

a lui paleserò?)

FARAONE

Perché dolente

prence ti veggo il volto?

Qual grave affanno hai nel tuo seno accolto?

 
[N. 8 - Duetto]

 N 

OSIRIDE

Parlar, spiegar non posso  

quel che nel petto io sento

ah no... del mio tormento

darsi non può maggior.

FARAONE

È il ciel per noi sereno,

se pria fu avverso, e fiero:

ti calmerà, lo spero,

dolce, e soave amor.

OSIRIDE

No... sempre sventurato...

FARAONE

Perché? Qual tristo fato?

OSIRIDE

Padre, ah! non sai...

FARAONE

Favella...

OSIRIDE

La mia nemica stella

mi vuole oppresso ognor.

FARAONE

È a te ragion rubella?

Non ti comprendo ancor.

OSIRIDE

(Non merta più consiglio

il misero mio stato;

e il più fatal periglio

vo' intrepido sfidar.)

FARAONE

(Palpito a quell'aspetto

gemo nel suo dolore

ah! Qual sarà l'oggetto

del grave suo penar.)

 
(viano da parti opposte)

Osiride, Faraone ->

 

Scena seconda

Amaltea con Séguito, e Mosè, indi Aronne.

<- Amaltea, seguito, Mosè

 

MOSÈ

Gentil regina, oh quanto  

mi è noto il tuo bel cor! Tu mia difesa,

tu scudo al popolo mio presso il consorte

fosti mai sempre, e se a' consigli tuoi

ceduto avesse il re, straziato, afflitto

da tanti affanni or non sarebbe Egitto.

AMALTEA

Sperar possiamo almen, che questa volta

dal celeste rigor reso più saggio

non si cangi il mio sposo.

MOSÈ

Eh, temo ancora!

Più dell'aura incostante, e di una fronda

esposta al vento è più legger...

AMALTEA

La tua

sollecita partenza i mezzi, e l'armi

tolga a' nemici tuoi

di sedurre il suo cor. Qualunque istante,

che inutile trascorra, è periglioso

a' tuoi desiri, ed al comun riposo.

 
[N. 9 - Aria con coro]

 N 

 

La pace mia smarrita  

ah, respirar vorrei,

spero, che i voti miei

il ciel concederà.

CORO

Ti calma, ti consola,

il ciel si placherà.

AMALTEA

Oh dio! Spiegar vorrei

i palpiti del core!

Ah il mio crudel timore

più grande ognor si fa.

Chi sa se a me ritorni

bella felicità.

CORO

Ah spera: ti consola:

il ciel si placherà.

 
(parte col coro)

Amaltea, seguito ->

 

<- Aronne

ARONNE

Nuove sciagure, o mio german.  

MOSÈ

Che rechi?

ARONNE

Lo sconsigliato Osiride

vidi da lungi, che traendo Elcìa

quasi per forza, a solitario calle

i suoi passi volgea. Celarla ei tenta,

onde sottrarla alla partenza.

MOSÈ

Oh folle

allo sguardo di dio chi mai si asconde?

ARONNE

Che degli amanti rei le orme seguisse

imposi ad Ismael: saprò fra poco

il loro asilo.

MOSÈ

Ad Amaltea veloce

tu vanne Aronne, e tutto

a lei palesa: ella con te sorprenda

la coppia contumace. A radunare

io corro i miei. S'Elcìa non vien, se ancora

v'ha chi audace resiste al nostro dio,

i giorni suoi ne pagheranno il fio.

 
(Aronne entra nelle stanze di Amaltea, e Mosè esce dalla parte opposta)

Aronne, Mosè ->

 
 

Scena terza

Oscuro sotterraneo, a cui si scende per tortuosa scala.
Osiride dall'alto con fiaccola, conducendo a stento la timida Elcìa.

 Q 

<- Osiride, Elcìa

 
[N. 10 - Duetto e quartetto]

 N 

ELCÌA

Dove mi guidi? Il mio timor dilegua...  

OSIRIDE

Siegui chi t'ama, e temi?

ELCÌA

E in così mesta

tenebrosa caverna, ove giammai

luce penetra, e 'l di cui tristo aspetto

mi agghiaccia l'alma, e i sensi miei confonde,

qual novella cagion me teco asconde?

OSIRIDE

A' numi, ed ai mortali

ti vo' celar. Se di maschil coraggio

amor non ti arma il sen, mi perdi, Elcìa,

io ti lascio per sempre.

ELCÌA

Ah! Servir deggio

al dover, che m'impone il dio, che adoro.

OSIRIDE

Ma tutto ancor non sai, mio bel tesoro.

Di Armenia la regina a me isposa

il padre destinò.

ELCÌA

Stelle!

OSIRIDE

S'è vero

che mi ami o cara, a respirar si corra

sotto più amico ciel... fin che la notte

non distenda il suo vel, fra questi orrori

nascosta resterai...

ELCÌA

Prence, ah che dici.

OSIRIDE

Mio ben! giorni felici

vivrem fra le capanne: a' boschi in seno

lieto sarò, se ignoto al padre, al mondo,

da semplice pastore

il mio trono ergerò nel tuo bel core.

 

ELCÌA

Quale assalto, qual cimento  

chi dà lena all'alma oppressa?

OSIRIDE

Deh risolvi... a che perplessa?

Fausto amor ci assisterà.

ELCÌA

Principessa avventurata.

Tu godrai sì caro oggetto?

E di Elcìa la sventurata

giusto ciel, che mai sarà?

OSIRIDE

Se il tuo spirto è irresoluto,

se fra dubbi ondeggi ancora,

ah per noi tutto è perduto,

rio destin ci opprimerà.

ELCÌA

Rendi a me poter divino

quel valor, che più non sento,

se a cadere è già vicino

troppo debole il mio cor.

OSIRIDE

Tu di amor poter divino

più coraggio infondi in lei,

e al periglio già vicino,

fa', che ceda ormai quel cor.

 
(si ode qualche rumore dall'alto. Veggonsi Amaltea ed Aronne seguiti dalle guardie egizie)

<- Amaltea, Aronne, guardie

ELCÌA

Ah mira?  

OSIRIDE

Oh ciel.

ELCÌA

Siamo sorpresi.

OSIRIDE

È il padre,

o l'audace Mosè, che a noi se n' viene...

fa' cor... teco son io...

ELCÌA

Chi mi sostiene?

(giunti al basso si sorprendono a vicenda nel riconoscersi)
 

AMALTEA

Osiride!  

OSIRIDE

Amaltea!

ARONNE

Elcìa!

ELCÌA

(Ah Che mai vedo!)

AMALTEA, ELCÌA, OSIRIDE E ARONNE

Al guardo mio non credo,

mi sembra di sognar.

AMALTEA
(ad Osiride)

Involto la fiamma rea,

preda di amor non degno,

un successor del regno

io non credea trovar.

ARONNE
(ad Elcìa)

Sperai, che un folle ardore

in te già fosse estinto,

ma Elcìa sì grave errore

non seppe cancellar?

OSIRIDE

Freno a' tuoi detti, o donna!

Chiudi quel labbro... insano,

forza suprema invano

da Elcìa mi può staccar.

ELCÌA

Non reo, ma sventurato

fu il mio fatale affetto...

Si svelga dal mio petto

un cor, che seppe amar.

ARONNE
(ad Osiride)

Incauto.

AMALTEA
(ad Elcìa)

Seduttrice.

OSIRIDE

Oh rabbia.

ELCÌA

Oh me infelice,

ah, non mi so frenar.

 
[N. 11 - Quartetto]

 N 

AMALTEA, ELCÌA, OSIRIDE E ARONNE

Mi manca la voce,  

mi sento morire,

sì fiero martire

chi può tollerar.

AMALTEA

Costei dal suo lato

sia tolta o custodi...

OSIRIDE

Ah prima svenato...

ARONNE

Deh cedi...

ELCÌA

Deh m'odi.

OSIRIDE

Crudele.

ELCÌA

Lo voglio...

OSIRIDE

Rinuncio al mio soglio.

ARONNE

Oh eccesso.

AMALTEA

Oh rossor.

ELCÌA

No... servi allo stato,

il padre consola,

e lascia me sola

al pianto, al dolor.

OSIRIDE

Ah cielo tiranno,

spietata mia sorte,

può darmi più affanno

il vostro rigor?

 

AMALTEA, ELCÌA, OSIRIDE E ARONNE

Fiera guerra mi sento nel seno,  

vari affetti lo straziano a gara,

più la mente ragion non rischiara,

per me tutto è tormento e dolor.

 

CORO

Altri affanni per noi già prepara

il destino crudele, oppressor.

 
(Aronne s'impadronisce di Elcìa, Osiride è trattenuto da Amaltea. Tutti escono dal sotterraneo)

Aronne, Elcìa, Amaltea, Osiride, guardie ->

 
 

Scena quarta

Reggia.
Faraone, Mosè, e Guardie.

Bozzetti

 Q 

Faraone, Mosè, guardie

 

FARAONE

Che potrai dir? Di Achimelecco, il rege  

di Madian, non leggesti

testé il foglio o Mosè? Moabbo, Ammone

co' Madianiti, e i Filistei feroci

inonderan le mie campagne, il regno.

Se lascerò, come indicò l'editto,

i perigliosi Ebrei partir da Egitto.

MOSÈ

E da misera gente

qual mal si può temer?

FARAONE

Tutto: bramosa

di formarsi un asil, dalla violenza

ottenerlo saprà: quindi turbati

de' vicini regnanti

i domini saranno.

MOSÈ

Oh debole pretesto! Oh nuovo inganno,

e chi sono costoro

in faccia al nostro dio? Polve, che il vento

ed agita, e disperde in un momento?

FARAONE

Giusta ragion di stato

a rivocar mi astringe.

Tu il vedi ben, l'ordin già dato.

MOSÈ

Oh cieco,

oh affascinato re, nuovi flagelli

richiami sul tuo capo.

FARAONE

Olà, favelli,

qual dée, Mosè.

MOSÈ

Non è Mosè... ragiona

sul tuo labbro quel dio, che tante pruove

ti diè del suo poter: quel dio, che stanco

di più soffrirti, atroce

colpo già scaglia al tuo paterno core,

che costar ti saprà pianto, e dolore.

FARAONE

Superbo.

MOSÈ

Il real prence,

con tutt'i primogeniti saranno

fulminati da dio.

FARAONE

Guardie, tra ceppi

costui sia tratto: or or vedrem, se il fulmine

abbatterà sul trono il figlio mio,

o te da morte salverà il tuo dio.

 
[N. 12 - Aria]

 N 

MOSÈ

Tu di ceppi mi aggravi la mano?  

Mi minacci di morte funesta?

Ma non sai, che non tanto è lontano

a colpirti lo sdegno del ciel.

Tra gli affanni, tra i fieri tormenti

troppo tardi l'error piangerai,

e pietade, ma invan chiederai,

che non merta chi tanto è infedel.

(è condotto via)

Mosè, guardie ->

 

Scena quinta

Faraone indi Mambre, poi Amaltea, in fine Osiride.

 

FARAONE

Oh nume Osiri, oh dèi, ch'Egitto adora,  

e neghittosi un tanto ardir soffrite?

Ah no... se il poter vostro oltraggia un empio,

tanti misfatti or pagherà il tuo scempio.

 
(entra Mambre)

<- Mambre

 

FARAONE

Giungi opportuno, o Mambre. Al real prence,  

e a tutt'i primogeniti del regno

osò poc'anzi minacciare i giorni

l'orgoglioso Mosè.

MAMBRE

Oh qual baldanza.

FARAONE

Sul tron d'Egitto, e al fianco mio lo vegga

però quel vil, e di sua morte il cenno

abbia dal prence istesso,

che un suo folle presagio annunzia oppresso.

MAMBRE

Eh, si svelga una volta

dal suol pianta venefica, che ognora

la nostra pace infesta.

FARAONE

Or tu raduna

i grandi, o Mambre: al principe sul soglio

fedeltade ciascun giuri e rispetto.

MAMBRE

Sì bel comando ad seguir mi affretto.

(via)

Mambre ->

 

<- Amaltea

AMALTEA

Un nero eccesso io vengo  

di Osiride a svelarti.

FARAONE

E sempre fiera

col figlio mio, perché non madre, incolpi

al suo giovane ardor, sì puro zelo

tutto il mal che ne oppresse?

AMALTEA

Oh giusto cielo!

E ignorar tu potrai...

FARAONE

So, che di colpa

è Osiride incapace:

pensa a te stessa, e me pur lascia in pace.

AMALTEA

(Ah! Un perfido trionfa.)

FARAONE

Oh prence, o cara

parte del sangue mio! Vieni.

 

<- Osiride

OSIRIDE

Già Mambre  

tutto mi palesò. (Respiro, al padre

finor tacque Amaltea...)

FARAONE

Come veloce

Mambre servì al mio cenno! I grandi a gara

si appressan già: tu meco il soglio ascendi,

e nel punire i rei pago me rendi.

AMALTEA

(Ah! Tolga il ciel, che tutto

il giubilo comun si cangi in lutto!)

(via)

Amaltea ->

 

Scena sesta

Una lieta marcia annunzia l'arrivo de' Grandi, seguiti dalle Guardie reali; Faraone ed Osiride sono sul trono; indi Mambre, che conduce fra le catene Mosè; poi Aronne; in fine Elcìa scarmigliata ed affannosa, seco conducendo Amenofi, ed alcune donzelle ebree.

<- grandi, guardie reali

 
[N. 13 - Coro]

 N 

CORO DI GRANDI

Se a mitigar tue cure  

chiami un compagno al trono,

signor, di tanto dono

grati noi siamo a te.

Specchio di tue virtudi,

al popolo, alle squadre,

sarà, come già il padre,

sostegno, amico e re.

 

FARAONE

Sì, popoli di Egitto, io vi offro in lui  

di voi degno sovrano, e in voi pur gli offro

sudditi di lui degni. Or stringi, o figlio,

questo scettro real: del regno mio

ti chiamo a parte, e teco

ne divido il poter.

OSIRIDE

Se il ciel concede

a' voti miei, che le paterne imprese

possa imitar, chi più di me beato?

(Più Elcìa non perderò: cangia il mio stato.)

FARAONE

Venga Mosè, venga, e l'opprima il peso

del tuo regio splendore,

dell'altrui fedeltà, del suo rossore.

 

<- Mambre, Mosè

MAMBRE

Il tuo desio prevenni, e al regio piede  

io trassi già l'audace.

MOSÈ

(Umana cecità! Sei pertinace!)

OSIRIDE

Alzami, or tu la temeraria fronte.

Osiride son io... son pur quel desso

cui non ha guari, e in questa reggia osasti

la morte minacciar. Gli dèi, custodi

della vita de' re, mi alzaro il trono,

per far più chiare le tue fole. Or vieni

prostrato a questo piè, comincia, o vile,

a temermi, a tremar!

MOSÈ

Come tuo servo

obbedisco al comando, e re t'inchino:

come di un dio ministro alzo la voce,

e torno a minacciar: sciogli Israele,

se te vuoi salvo, e il popol tuo: se il nieghi,

a cader ti prepara:

tu ti credi sul trono, e sei sull'ara.

FARAONE

E nelle offese ei più imperversa?

 

<- Aronne

ARONNE

(sorpreso nel vedere Mosè fra lacci)

Oh cielo,  

fu dunque ver quanto la fama intorno

sparse di te? Ah Osiride! Che tenti?

OSIRIDE

Smentir falsi portenti,

domar l'audacia ebrea.

ARONNE

Perché a farti tacer tarda Amaltea?

OSIRIDE

Son di soffrir già stanco.

Olà!

 
(frapponendosi impetuosa, e seguita dalle donzelle ebree)

<- Elcìa, Amenofi, donzelle ebree

ELCÌA

Che fai? Ti arresta o prence, e ascolta!  

Di un cor straziato, ed a mancar vicino

gli estremi sensi...

OSIRIDE

Elcìa!...

FARAONE

Chi è mai costei.

MOSÈ

Signor, tu vedi in lei...

ELCÌA

La rea cagion di tanti affanni, e tanti...

Colei, che nata a Levi in sen, si rese

de' genitori, e del suo nume indegna...

Sì, vedi in me la vittima infelice,

che a sconsigliato ardor sciogliendo il freno,

suo consorte il tuo prence accolse in seno.

FARAONE

Che ascolto? E tu potesti!...

OSIRIDE

Ah! pria la mira,

resisti pur, se puoi

di quei lumi al riflesso

e poi condanna un giovanile eccesso.

FARAONE

Ma di te indegno è un tale amor.

ELCÌA

Sì, prence...

che giova più fiamma nudrir, che un dio,

tuo padre, il tuo splendor, quel soglio offende?

Cedi al dover, sciogli Mosè, felice

rendi l'Egitto, il popolo d'Israele

vada al deserto, ed a placar del cielo

l'ira ben giusta, Elcìa, tranquilla e forte,

saprà il fallo espiar colla sua morte.

 
[N. 14 - Finale]

 N 

ELCÌA

Porgi la destra amata  

alla real donzella,

e ti ami il cor di quella

come ti amò il mio cor.

OSIRIDE

Ah, tu sarai la bella

regina del mio cor.

MOSÈ, ARONNE E FARAONE

Di una passion rubella

non senti in te rossor?

AMENOFI, CORO DI EGIZI E DONZELLE EBREE

Di una passion rubella

vittima è l'alma ognor.

ELCÌA

E ancor resisti? Ancora

non cedi alla ragione?

OSIRIDE

Ch'io ceda? Ah quel fellone

anzi da questa mano

ora dovrà morir.

(snuda il ferro e si vuole avventare a Mosè)

ELCÌA

Che fai? Che tenti? Insano

ti calma...

MOSÈ

Io non ti temo.

ELCÌA

Odi l'accento estremo

di chi tu amasti...

OSIRIDE

Eh! Cada

quel mago indegno e rio.

 
Mentre si scaglia contro Mosè è colpito da un fulmine e cade morto al suolo. Tutti restano sorpresi. L'angelo sterminatore attraversa la reggia.

<- angelo sterminatore

angelo sterminatore ->

 

TUTTI

Ah!  

MOSÈ

Così atterra iddio

un pertinace ardir.

FARAONE

Figlio! Mio caro figlio!

Ei più non vive!

(sviene sul cadavere di Osiride)

AMENOFI E ARONNE

Oh evento!

MOSÈ

E a così gran portento

non vi arrendete ancor!

 

ELCÌA

Oh desolata Elcìa!  

Oh acerbe! Oh immense pene!

È spento il caro bene!

L'oggetto del tuo amor!

Tormenti! Affanni! Smanie!

Voi fate a brani il core!

Tutto di Averno o furie

versate in me il furore...

Straziate voi quest'anima,

che regge al duolo ancor!

 

TUTTI

Oh Egitto! Oh istante orribile!

Giorno sterminator!

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Appartamenti reali.

Faraone, Aronne
 

Ecco in tua mano, Aronne

Faraone
Aronne ->

Sì, covra eterno oblio

Faraone
<- Osiride

Esulti per quell'alma!

[N. 8 - Duetto]

Osiride e Faraone
Parlar, spiegar non posso
Osiride, Faraone ->
<- Amaltea, seguito, Mosè

Gentil regina, oh quanto

[N. 9 - Aria con coro]

Mosè
Amaltea, seguito ->
Mosè
<- Aronne

Nuove sciagure, o mio german

Aronne, Mosè ->

Oscuro sotterraneo, a cui si scende per tortuosa scala.

<- Osiride, Elcìa

[N. 10 - Duetto e quartetto]

Dove mi guidi? Il mio timor dilegua

(rumore dall'alto)

Osiride, Elcìa
<- Amaltea, Aronne, guardie

Ah mira? / Oh ciel / Siamo sorpresi

Amaltea, Osiride, Aronne e Elcìa
Osiride! / Amaltea!

[N. 11 - Quartetto]

Amaltea, Elcìa, Osiride e Faraone
Mi manca la voce
Aronne, Elcìa, Amaltea, Osiride, guardie ->

Reggia.

Faraone, Mosè, guardie
 

Che potrai dir? Di Achimelecco, il rege

[N. 12 - Aria]

Faraone
Mosè, guardie ->

Oh nume Osiri, oh déi, ch'Egitto adora

Faraone
<- Mambre

Giungi opportuno, o Mambre

Faraone
Mambre ->
Faraone
<- Amaltea

Un nero eccesso io vengo

Faraone, Amaltea
<- Osiride

Già Mambre tutto mi palesò

Faraone, Osiride
Amaltea ->

(lieta marcia)

Faraone, Osiride
<- grandi, guardie reali

[N. 13 - Coro]

Coro di Grandi
Se a mitigar tue cure

Sì, popoli di Egitto, io vi offro in lui

Faraone, Osiride, grandi, guardie reali
<- Mambre, Mosè

(Mosè in catene)

Il tuo desio prevenni

Faraone, Osiride, grandi, guardie reali, Mambre, Mosè
<- Aronne

Oh cielo, fu dunque ver

Faraone, Osiride, grandi, guardie reali, Mambre, Mosè, Aronne
<- Elcìa, Amenofi, donzelle ebree

Che fai? Ti arresta o prence

[N. 14 - Finale]

(mentre si scaglia contro Mosè, Osiride è colpito da un fulmine e cade morto al suolo)

Faraone, Osiride, grandi, guardie reali, Mambre, Mosè, Aronne, Elcìa, Amenofi, donzelle ebree
<- angelo sterminatore
Faraone, Osiride, grandi, guardie reali, Mambre, Mosè, Aronne, Elcìa, Amenofi, donzelle ebree
angelo sterminatore ->

(Faraone sviene sul cadavere di Osiride)

 
Elcìa, poi Tutti
Oh desolata Elcìa!
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta
Reggia; è buio. Vasta pianura; a vista le mura di Tani. Appartamenti reali. Oscuro sotterraneo, a cui si scende per tortuosa scala. Reggia. Campagna alle sponde dell'Eritreo.
[N. 1 - Introduzione] [N. 2 - Scena e quintetto] [N. 3 - Duetto] [N. 4 - Aria] [N. 5 - Inno con cori] [N. 6 - Duetto] [N. 7 - Finale] [N. 8 - Duetto] [N. 9 - Aria con coro] [N. 10 - Duetto e quartetto] [N. 11 - Quartetto] [N. 12 - Aria] [N. 13 - Coro] [N. 14 - Finale] [N. 15 - Preghiera] [N. 16 - Coro finale]
Atto primo Atto terzo

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