Atto quinto

 

Scena unica

Orfeo

 
Ritornello
 

ORFEO

Questi i campi di Tracia, e questo è il loco  

dove passommi il core

per l'amara novella il mio dolore.

Poiché non ho più spene

di ricovrar pregando,

piangendo e sospirando

il perduto mio bene,

che poss'io più se non volgermi a voi,

selve soavi, un tempo

conforto ai miei martir, mentre a dio piacque

di farvi per pietà meco languire

al mio languire?

Voi vi doleste, o monti, e lagrimaste

voi, sassi, al dipartir del nostro sole,

ed io con voi lagrimerò mai sempre,

e mai sempre dorròmmi, ahi doglia, ahi pianto!

ECO

Ahi pianto.

ORFEO

Cortese Eco amorosa,

che sconsolata sei,

e consolar mi vuoi ne' dolor miei,

benché queste mie luci

sien già per lagrimar fatte due fonti,

in così grave mia fiera sventura

non ho pianto però tanto che basti.

ECO

Basti.

ORFEO

Se gli occhi d'Argo avessi

e spandessero tutti un mar di pianto,

non fora il duol conforme a tanti guai.

ECO

Ahi.

ORFEO

S'hai del mio mal pietade, io ti ringrazio

di tua benignitate.

Ma, mentr'io mi querelo,

deh, perché mi rispondi

sol con gl'ultimi accenti?

Rendimi tutti integri i miei lamenti.

 

Ma tu, anima mia, se mai ritorna  

la tua fredd'ombra a queste amiche piagge,

prendi or da me queste tue lodi estreme

ch'or a te sacro la mia cetra e 'l canto

come a te già sopra l'altar del core

lo spirto acceso in sacrifizio offersi.

Tu bella fusti e saggia, e in te ripose

tutte le grazie sue cortese il cielo

mentre ad ogni altra de' suoi don fu scarso;

d'ogni lingua ogni lode a te conviensi

ch'albergasti in bel corpo alma più bella,

fastosa men quanto d'onor più degna.

Or l'altre donne son superbe e perfide,

ver chi le adora, dispietate instabili,

prive di senno e d'ogni pensier nobile,

ond'a ragion opra di lor non lodasi;

quinci non fia giammai che per vil femina

Amor con aureo stral il cor trafiggami.

 

 

Ma ecco stuol nemico

di donne amiche a l'ubriaco nume:

sottrar mi voglio a l'odiosa vista,

che fuggon gli occhi ciò che l'alma aborre.

 

Orfeo ->

[Sinfonia]

 N 

 

<- Baccanti

CORO DI BACCANTI

Evoè, padre Lieo,  

Bassareo,

te chiamiam con chiari accenti.

Evoè, liete e ridenti

te lodiam padre Leneo,

or ch'abbiam colmo il core

del tuo divin furore.

BACCANTE

Fuggito è pur da questa destra ultrice

l'empio nostro avversario, il trace Orfeo,

disprezzator de' nostri pregi alteri.

UN'ALTRA BACCANTE

Non fuggirà, ché grave

suol esser più quanto più tarda scende

sovra nocente capo ira celeste.

DUE BACCANTI

Cantiam di Bacco in tanto, e in vari modi

sua deità si benedica e lodi.

 

CORO DI BACCANTI

Evoè, padre Lieo,

Bassareo,

te chiamiam con chiari accenti.

Evoè, liete e ridenti

te lodiam padre Leneo,

or ch'abbiam colmo il core

del tuo divin furore.

BACCANTE

Tu pria trovasti la felice pianta

onde nasce il licore

che sgombra ogni dolore,

ed a gli egri mortali

del sonno è padre e dolce oblio de i mali.

CORO DI BACCANTI

Evoè, padre Lieo,

Bassareo,

te chiamiam con chiari accenti.

Evoè, liete e ridenti

te lodiam padre Leneo,

or ch'abbiam colmo il core

del tuo divin furore.

BACCANTE

Te domator del lucido oriente

vide di spoglie alteramente adorno

sopr'aureo carro il portator del giorno.

UN'ALTRA BACCANTE

Tu, qual leon possente,

con forte destra e con invitto core

spargesti e abbattesti

le gigantee falangi, ed al furore

de lor braccia ferreo fren ponesti

allor che l'empia guerra

mosse co' suoi gran figli al ciel la terra.

CORO DI BACCANTI

Evoè, padre Lieo,

Bassareo,

te chiamiam con chiari accenti.

Evoè, liete e ridenti

te lodiam padre Leneo,

or ch'abbiam colmo il core

del tuo divin furore.

BACCANTE

Senza te l'alma dèa che Cipro onora

fredda e insipida fora,

o d'ogni uman piacer gran condimento

e d'ogni afflitto cor dolce contento.

CORO DI BACCANTI

Evoè, padre Lieo,

Bassareo,

te chiamiam con chiari accenti.

Evoè, liete e ridenti

te lodiam padre Leneo,

or ch'abbiam colmo il core

del tuo divin furore.

 
 

Variante: finale in alternativa al coro di Baccanti

Versione tratta dalla partitura del 1609.

 
Apollo discende in una nuvola cantando.

Orfeo

<- Apollo

 
[Sinfonia]

 N 

 

APOLLO

Perch'a lo sdegno ed al dolor in preda  

così ti doni, o figlio?

Non è, non è consiglio

di generoso petto

servir al proprio affetto.

Quinci biasmo e periglioso già sovrastar ti veggio

onde muovo dal ciel per darti aita;

or tu m'ascolta e ne avrai lode e vita.

 

ORFEO

Padre cortese, al maggio uopo arrivi,  

ch'a disperato fine

con estremo dolore

m'avean condotto già sdegno ed amore.

Eccomi dunque attento a tue ragioni,

celeste padre: or ciò che vuoi, m'imponi.

APOLLO

Troppo, troppo gioisti

di tua lieta ventura,

or troppo piagni

tua sorte acerba e dura. Ancor non sai

come nulla qua giù diletta e dura?

Dunque se goder brami immortal vita

vientene meco al ciel ch'a sé t'invita.

ORFEO

Sì non vedrò più mai

de l'amata Euridice i dolci rai?

APOLLO

Nel sole e ne le stelle

veggherai le sue sembianze belle.

ORFEO

Ben di cotanto padre

sarei non degno figlio

se non seguissi il tuo fedel consiglio.

APOLLO E ORFEO

Saliam cantando al cielo,

dove ha virtù verace

degno premio di sé, diletto e pace.

 
Ritornello
 

CORO

Vanne, Orfeo, felice e pieno  

a goder celeste onore,

là 've ben non vien mai meno,

là 've mai non fu dolore,

mentr'altari, incensi e voti

noi t'offriam lieti e devoti.

Così va chi non s'arretra

al chiamar di nume eterno,

così grazia in ciel impetra

chi qua giù provò l'inferno,

e chi semina fra doglie

d'ogni grazia il frutto coglie.

 
[Moresca]

 N 

 

Fine (Atto quinto)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto Atto quinto
Orfeo
 

Questi i campi di Tracia, e questo è il loco

Orfeo ->

[Sinfonia]

<- Baccanti
Orfeo
 
Orfeo
<- Apollo

(Apollo discende in una nuvola cantando)

[Sinfonia]

[Moresca]

 
Scena unica Variante: finale in alternativa al coro di Baccanti
[Tocata] [Sinfonia] [Introduzione] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Sinfonia] [Moresca]
Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

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