Atto secondo

 
Primo quadro.
 

Scena prima

Cortile della casa di Lucia come nell'atto primo.
Agnese, Lucia, indi Renzo.

 Q 

(nessuno)

<- Agnese, Lucia

 

LUCIA

(uscendo dall'interno della casa)  

Un bel ripiego ~ bello davvero!

AGNESE

Eppure in pratica fu messo già...

LUCIA

Aspettiam Renzo.

AGNESE

Il mio pensiero

vedrai che subito ~ approverà.

 

<- Renzo

RENZO

(entrando agitato con due capponi in mano)

Corpo di mille diavoli!

LUCIA

Che avvenne?

AGNESE

Sì agitato!...

Coll'Azzeccagarbugli vi siete consigliato?

RENZO

Bel mobile davvero!... Che schiuma di birbone!

Con quel suo naso rosso, che sembra un peperone...

Vi so dir io...

AGNESE

Ma insomma?

RENZO

Quando i capponi vide,

promise mari e monti, mi lesse cento gride...

ma appena gli ho narrato che in questo brutto intrigo

c'entra quell'altro birbo, che chiaman don Rodrigo,

diventò un basilisco... e senza udir ragioni

mi ha cacciato di casa insiem co' miei capponi.

(getta i capponi per terra)

LUCIA

(a Renzo cercando di calmarlo)

Vedrai che fra Cristoforo...

RENZO

Poc'anzi l'ho incontrato...

AGNESE

Ebbene?...

RENZO

Come sopra... Fu anch'egli discacciato

peggio d'un cane...

AGNESE

Allora... non resta altro da fare...

LUCIA

No... no...

RENZO

(ad Agnese)

Che cosa? Diteci...

(a Lucia)

Lasciatela parlare...

AGNESE
(con importanza)

Con due testimoni

si va dal curato...

RENZO

Va bene... bravissima!...

LUCIA

No, Renzo... è peccato...

AGNESE

(a Renzo)

Là giunti, voi dite:

«Mia moglie è costei...»

(a Lucia)

«Questi è mio marito.»

Risponder tu déi.

RENZO

(a Lucia)

Avete capito?...

Di questa maniera

siam sposi stasera...

Che resta a bramar?...

LUCIA

O Renzo... che dite?

Son cose da far?...

RENZO
(con vivacità)

Agnese... l'udite?

AGNESE

(sottovoce a Renzo)

Tu cerca d'indurla...

I due testimoni

vo intanto a cercar.

(Agnese esce; Lucia rimane sul davanti della scena tutta lacrimosa, volgendo le spalle a Renzo)

Agnese ->

 

Scena seconda

Renzo, Lucia, a suo tempo il Griso in abito da pellegrino.

 

RENZO

(avvicinandosi timidamente a Lucia che gli volge le spalle, e toccandola leggermente col gomito)  

Voi dunque non bramate?...

Voi dunque... non mi amate?...

LUCIA

Renzo... voi foste sempre

un buon figliuolo...

RENZO

È ver...

ma la pazienza ha un limite...

(con violenza)

Se avervi non degg'io,

ei non vi avrà.

LUCIA

Calmatevi...

O Renzo...

RENZO

(con violenza)

Giuro a dio

che di quel brutto arnese

libererò il paese,

e saprò far giustizia

per me... pe 'l mondo intier!

LUCIA

Ah! Voi mi fate piangere...

RENZO

(incrociando le braccia e guardando fissamente Lucia come chi attende una risposta decisiva)

Ebbene... Risolvete!

LUCIA

(dopo breve esitazione)

(Dio! Che potrei rispondergli?...)

Farò... ciò... che... volete.

RENZO

(con gioia)

Grazie, Lucia!

LUCIA

Domani...

RENZO

No: questa sera istessa,

o ch'io...

(facendo un gesto di collera)

LUCIA

Vi do promessa...

RENZO

Stasera, dunque?...

LUCIA

(tremando)

Sì...

RENZO
(con affetto)

Quando sarai mia sposa

più nulla temeremo...

Lucia, dovunque andremo,

ci seguirà l'amor.

LUCIA
(commossa)

Così parlare egli osa...

o Renzo, ed io vi ascolto?

Sento le fiamme al volto...

trema nel petto il cor.

(in questo tempo, il Griso in abito da pellegrino, sarà entrato nel cortile)

<- Griso

 

 

(volgendosi)  

Qualcun...

RENZO

(al Griso)

Chi è là?

GRISO

Son io...

un povero mendico...

RENZO

(dandogli una moneta)

A voi.

GRISO

(a Renzo)

Vi benedico.

(Sta ben... la scala è là...)

(inchinandosi)

Vi assista iddio...

RENZO

Che cera!...

(al Griso che fingendo sbagliare la porta, fa alcuni passi verso la scala)

Sbagliate!... Per di qua...

(lo conduce alla porta di strada)

Griso ->

 

Scena terza

Agnese, Tonio, Gervaso, Lucia e Renzo.

<- Agnese

 

AGNESE
(a Renzo)

Il piano è combinato...  

Lucia?...

RENZO

Con noi verrà...

Buondì, Gervaso e Tonio...

 

<- Tonio, Gervaso

AGNESE

Tutto disposto è già...

(a Tonio e Gervaso)

Appena imbruni l'aria

il colpo si farà.

(Agnese, Tonio e Gervaso entrano nella casa)

Agnese, Tonio, Gervaso ->

RENZO

(a Lucia dandole il braccio)

Quando sarai mia sposa

più nulla temeremo...

Lontan, dovunque andremo

ci seguirà l'amor.

LUCIA

È dunque ver?... Tua sposa

sarò fra pochi istanti!

Nell'ora avventurosa

perché mi trema il cor?...

RENZO

Vieni... il momento affrettisi...

LUCIA

(con qualche effusione)

O Renzo!

RENZO

O sposa mia!

LUCIA E RENZO

Coraggio egli ne dia

che ci ispierò l'amor.

(entrano nella casa)

Lucia, Renzo ->

 
 
Secondo quadro.
 

Scena quarta

Una piazzetta di villaggio. A sinistra, sul davanti, la casa di don Abbondio con porta e finestra praticabili. Più indietro, una parte della chiesa. A destra una contradella di rustiche case.
È vicina la notte.
Don Rodrigo, Griso, alcuni Bravi che si arrestano nel fondo della scena esplorando.

 Q 

Rodrigo, Griso, alcuni bravi, due bravi

 

RODRIGO
(al Griso)

Quanto vali or vedrem. Quella Lucia  

prima di mezzanotte al mio palazzo

deve trovarsi...

GRISO

Tutto è preparato.

RODRIGO

Ordina pur... disponi,

hai carta bianca. Lasciami per scorta

sol due de' nostri, gli altri

adopera a tuo senno.

GRISO
(ai bravi)

Mi seguite!

(tutti i bravi, meno due, partono col Griso. I due rimangono in disparte. Si ode in lontananza il canto delle donne e dei contadini che tornano dai campi)

Griso, alcuni bravi ->

 

RODRIGO

(dopo aver ascoltato)  

Come sono felici! Tutto il mondo

felice è dunque; ed io

ricco, nobil, potente...

nell'anima ho l'inferno!

 
(il coro ripete la canzone)

RODRIGO
(con ira)

Oppressi, poveri ~ schiavi al lavoro  

han lieta l'anima ~ cantan costoro!

Me, nei silenzi ~ dell'ampie sale

la noia assale ~ l'ansia, il martir!

Sotto la splendida ~ dorata volta

un lieto cantico ~ mai non si ascolta,

m'è rabbia e spasimo ~ l'altrui gioir.

Sfondo schermo () ()

(accenna ai due bravi di seguirlo e si allontana)

Rodrigo, due bravi ->

 

Scena quinta

Perpetua, Contadine, indi Agnese.

<- Perpetua, contadine

 

PERPETUA

(avviandosi verso la casa di don Abbondio)  

Non ho tempo di ascoltarvi...

CORO

Come sta il signor curato?

PERPETUA

Meglio assai... cioè... malato

gravemente...

CORO

Dite un po':

la Mondella al Tramaglino

perché più non si fa sposa?

Ne sapete qualche cosa?...

PERPETUA

Io?...

CORO

Parlate...

PERPETUA

So e non so...

(mettendosi in mezzo del crocchio)

 

Talvolta i matrimoni

in fumo van per nulla...

Eh Sono anch'io fanciulla;

so come il mondo va.

Quasi ogni dì un partito

di rifiutar mi è forza...

la scelta di un marito

molto a pensar mi dà.

 

CORO

(sottovoce ridendo)

Nessun l'ha mai voluta,

nessuno la vorrà.

 

<- Agnese, Tonio, Gervaso, Lucia, Renzo

AGNESE

(a Tonio e Gervaso additando la casa di don Abbondio)  

Orsù, l'ora è venuta...

da bravi! Entrate là...

LUCIA

(avanzandosi al braccio di Renzo)

Mi trema il cor...

RENZO

Entriamo!

Tutto per bene andrà.

(Tonio, Gervaso, quindi Renzo e Lucia entrano pian piano nella casa di don Abbondio, Agnese si ferma in scena)

Tonio, Gervaso, Lucia, Renzo ->

 

PERPETUA
(alle donne sempre più animandosi)

Il primo, figuratevi!...  

che a me si è presentato,

era figliuol del console

un povero spiantato...

il Beppo Suolavecchia

si presentò secondo;

gli ho detto chiaro e tondo:

caro non fai per me.

Eppur, lo credereste?

Malgrado le proteste,

quest'oggi ancor pretendono

alla mia mano in tre.

(le contadine fanno gesti di scherno dietro le spalle di Perpetua, e quindi si allontanano in punta di piedi)

contadine ->

 

PERPETUA

Infin tutti mi vogliono...

(volgendosi, e vedendo che le contadine sono partite)

Ma dove sono andate...

Quelle?...

AGNESE

(presentandosi a Perpetua)

Di voi ridevano...

PERPETUA

(con stizza)

Ridevan... le sguaiate!

AGNESE

Dicevan che il Suolavecchia

è lui che vi rifiuta...

E che il figliuol del console

lui pur non vi ha voluta...

PERPETUA

Bugiarde!... Bugiardissime!...

E ardiscono negare?...

AGNESE

Eh! via... non t'irritare...

PERPETUA

Di rabbia creperan!

ABBONDIO
la voce dalla casa

Aiuto! Ai ladri!... Ai ladri!...

Perpetua!

PERPETUA

Cosa è stato?

Qualcuno è forse entrato

in casa...

(entra precipitosamente in casa)

Perpetua ->

 

AGNESE
(inquieta)

Or che faran?

 

Scena sesta

Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso che escono dalla casa di don Abbondio; poi Contadini armati di falci e di zappe. Don Abbondio alla finestra. Agnese e Perpetua.

<- Abbondio

 

ABBONDIO

(comparendo alla finestra)  

Ambrogio! Alla campana!...

Ai ladri! Agli assassini!

(richiude la finestra)

Abbondio ->

(uscendo con Renzo dalla casa)

<- Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso

LUCIA

Non reggo...

RENZO

Oh! Noi meschini!...

AGNESE
(a Renzo e Lucia)

Il colpo?...

RENZO

Non riuscì...

(suono di campana a martello)
 

CONTADINI

(irrompendo sulla scena con forche e badili)

Campana a martello...

un grido s'è udito...

da dove è partito?...

Che avvenne? Che fu?

<- contadini e contadine

CONTADINE

E proprio il curato

che al ladro ha gridato...

UOMINI

Che dire? Che fare?

Montiamo lassù...

ALTRI CONTADINI

(che sopravvengono)

D'Agnese la casa

poc'anzi fu invasa...

<- altri contadini

AGNESE

Che sento?

RENZO

Accorriamo...

Vediamo che fu.

(Renzo con Lucia ed Agnese si allontanano)

Renzo, Lucia, Agnese ->

DONNE
(ai contadini)

Ma no... v'ingannate...

figliuoli, ascoltate...

il grido, il baccano

uscì di lassù.

(additando la casa di don Abbondio)

TUTTI

(affollandosi sotto le finestre di don Abbondio)

Signor curato,

che cosa è stato?

È ver che il grido

da lei partì?

ABBONDIO

(dalla finestra)

Andate... grazie!...

Ladri... banditi...

già son fuggiti,

tutto finì.

<- Abbondio

PERPETUA

(uscendo in sulla porta)

Io li ho veduti...

li ho conosciuti...

<- Perpetua

ABBONDIO

(gridando)

Taci Perpetua,

non le badate...

vieni, pettegola...

PERPETUA

(rientrando)

Eh! Non gridate.

(la finestra si chiude)

Abbondio, Perpetua ->

UOMINI

Fine alle chiacchiere,

presto, in cammin!

CONTADINI

(sul davanti della scena)

È un vero scandalo...

una vergogna...

convien armarsi,

correr bisogna...

Le donne in casa...

DONNE

No... vi arrestate...

UOMINI

Le porte chiudansi...

DONNE

Ma poi... badate...

UOMINI

(alzando le forche ed i randelli)

Guerra ai briganti,

agli assassin!

(i contadini infuriati si danno a correre. Le donne cercano trattenerli, ma questi le respingono. La campana suona a stormo)

contadini e contadine, Tonio, Gervaso ->

 
 

Scena settima

La riva dell'Adda sul luogo detto il Bione in vicinanza di Pescarenico. Si vede, in prossimità, il campanile triangolare del convento. Al di là dell'Adda promontori e montagne. - È notte.
Lucia, Agnese, un Barcaiolo.

 Q 

Lucia, Agnese, barcaiolo

 

LUCIA

Qui aspetteremo...  

(ad Agnese)

Ti riposa, o madre...

Quanti disagi... Quante pene!... e tutto,

tutto per cagion mia!...

AGNESE

(con affetto)

E qual colpa ci hai tu, buona Lucia?...

(Agnese abbraccia la figlia e siede sovra un sasso, mentre il barcaiolo appronta la sua barca)

LUCIA

(Partirò!... E dove andremo? Il cor si spezza

dall'affanno... Partire! È dunque vero?...

Il paesello mio... la mia casetta

al sorger del domani

non vedrò più... sarem lontani assai...)

(prorompendo in lagrime)

(No... Tanta angoscia io non conobbi mai!)

(dopo breve pausa)

(Addio montagne sorgenti dall'acqua

cime ineguali, note

a chi crebbe fra voi... Addio torrenti,

villette biancheggianti in sul pendio,

come branco di pecore pascenti,

addio! Addio! Addio!)

 

O mia stanzetta,  

nido tranquillo,

da te il mio cuore

non partirà...

Della chiesetta

l'usato squillo

qual voce amica

mi seguirà.

In quella chiesa

io pregai tanto...

là un rito santo

sperai compir...

Quante memorie!...

Quanto dolore!

Pietà, o signore,

del mio soffrir!

 

Scena ottava

Renzo, il padre Cristoforo, e dette.

<- Renzo, Cristoforo

 

CRISTOFORO

(a Renzo)  

Altra via di salvezza

or non rimane a voi...

(Agnese, alla voce del frate Cristoforo si leva in piedi)

Siete tutti qui?...

(Lucia, Agnese e Renzo si fanno intorno al padre Cristoforo)

Coraggio, o figli miei. Dio vi sommette

a dura prova. Più non è sicura

questa terra per voi.

(a Renzo)

Non ti scordare

quanti ti dissi. Sulla opposta riva

troverete un barroccio, che alla meta

vi guiderà...

(alle donne)

Piangete? Il cor mi dice che presto ci vedremo...

LUCIA E AGNESE

Oh! Fosse vero!...

RENZO

Voi credete... o padre?...

CRISTOFORO

(a Renzo)

V'è lassù chi provvede all'infelice...

non iscordarlo mai...

TUTTI

Ci benedite!

CRISTOFORO

Il signor sia con voi. Figli... partite.

 
(Agnese, Renzo, Lucia baciano le mani del frate che li benedice, quindi si avviano verso la barca; il barcaiolo li aiuta a salire)
 

LUCIA E RENZO

(dalla barca)  

Addio montagne...

valli... pendici...

fide compagne

dei dì felici,

ah! Nel lasciarvi

si spezza il cor!

 

CRISTOFORO

(levando al cielo le mani)

Gran dio, tu vigila

sugli infelici,

tergi le lagrime

tempra il dolor.

 
(la barca si allontana e le voci di Renzo e Lucia si perdono nella distanza. Un raggio di luna illumina le acque. Il padre Cristoforo rimane immobile sulla scena co' le braccia levate al cielo)

Renzo, Lucia, barcaiolo ->

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Cortile della casa di Lucia come nell'atto primo.

 
<- Agnese, Lucia
Lucia e Agnese, poi Renzo
Un bel ripiego, bello davvero!
Agnese, Lucia
<- Renzo
 
Lucia, Renzo
Agnese ->
Lucia, Renzo
<- Griso

(Griso in abito da pellegrino)

Qualcun / Chi è là? / Son io

Lucia, Renzo
Griso ->
Lucia, Renzo
<- Agnese
Agnese, Renzo e Lucia
Il piano è combinato
Lucia, Renzo, Agnese
<- Tonio, Gervaso
 
Lucia, Renzo
Agnese, Tonio, Gervaso ->
 
Lucia, Renzo ->

Una piazzetta di villaggio; a sinistra, sul davanti, la casa di don Abbondio con porta e finestra praticabili; più indietro, una parte della chiesa; a destra una contradella di rustiche case; è vicina la notte.

Rodrigo, Griso, alcuni bravi, due bravi
 

Quanto vali or vedrem. Quella Lucia

Rodrigo, due bravi
Griso, alcuni bravi ->

(in lontananza il canto delle donne e dei contadini)

Come sono felici! Tutto il mondo

(il coro ripete la canzone)

Rodrigo, due bravi ->
<- Perpetua, contadine
Perpetua, contadine
<- Agnese, Tonio, Gervaso, Lucia, Renzo
Agnese, Lucia, Renzo
Orsù, l'ora è venuta
Perpetua, contadine, Agnese
Tonio, Gervaso, Lucia, Renzo ->
Perpetua, Agnese
Il primo, figuratevi!
Perpetua, Agnese
contadine ->
 
Agnese
Perpetua ->
 
Agnese
<- Abbondio
Abbondio, Lucia, Renzo e Coro
Ambrogio! Alla campana!
Agnese
Abbondio ->
Agnese
<- Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso
 

(suono di campana a martello)

Agnese, Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso
<- contadini e contadine
 
Agnese, Renzo, Lucia, Tonio, Gervaso, contadini e contadine
<- altri contadini
 
Tonio, Gervaso, contadini e contadine, altri contadini
Renzo, Lucia, Agnese ->
 
Tonio, Gervaso, contadini e contadine, altri contadini
<- Abbondio
 
Tonio, Gervaso, contadini e contadine, altri contadini, Abbondio
<- Perpetua
 
Tonio, Gervaso, contadini e contadine, altri contadini
Abbondio, Perpetua ->
 

(la campana suona a stormo)

altri contadini
contadini e contadine, Tonio, Gervaso ->

La riva dell'Adda sul luogo detto il Bione in vicinanza di pescarenico; si vede il campanile triangolare del convento; al di là dell'Adda promontori e montagne; è notte.

Lucia, Agnese, barcaiolo
 

Qui aspetteremo. Ti riposa, o madre

Lucia, Agnese, barcaiolo
<- Renzo, Cristoforo

Altra via di salvezza

Lucia e Renzo, Cristoforo
Addio montagne

(la barca si allontana; un raggio di luna illumina le acque)

Agnese, Cristoforo
Renzo, Lucia, barcaiolo ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava
Un trivio di stradicciuole in pendio; a mezzo del trivio, una cappelletta; muricciolo praticabile; al di... Cortile nella casa di Lucia; una scaletta di legno che mette alle stanze superiori; a destra la porta grande... Sale nel palazzo di don Rodrigo; due porte praticabili, l'una a destra, l'altra nel mezzo, più grande, che... Cortile della casa di Lucia come nell'atto primo. Una piazzetta di villaggio; a sinistra, sul davanti, la casa di don Abbondio con porta e... La riva dell'Adda sul luogo detto il Bione in vicinanza di pescarenico; si vede il campanile triangolare del... Villaggio ai piedi della montagna; sul davanti a destra, la casa parrocchiale con porta ampia che mette ad... Anticamera nel palazzo di don Rodrigo, a Milano; porta di mezzo, altra porta a destra, poche sedie, un banco. La vasta spianata del lazzaretto di Milano destra e nel fondo il porticato; al lato sinistro, una croce.
Atto primo Atto terzo Atto quarto

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