Atto primo

 

Scena prima

Gran sala nel palazzo reale di Madrid. Due porte laterali delle quali quella a destra conduce agli appartamenti interni, quella a sinistra alle anticamere. In fondo una grande galleria, che traversa tutto il teatro, formata da archi a vetrate coperti da ricchi tendoni, che cadono dall'alto al basso.
Appeso alla parete un gran ritratto della Regina.
Un tavolo con l'occorrente per scrivere, sedie ecc.
Don Sallustio, vestito di velluto nero secondo il costume dei tempi di Carlo II col toson d'oro al collo ed un ampio mantello di velluto chiaro riccamente ricamato, entra dalla porta a sinistra. Esso è assorto in profondi pensieri guardando alcuni fiori, che ha in mano.

 Q 

<- Don Sallustio

 

DON SALLUSTIO

L'avventura è piccante!...  

Questi fior d'Alemagna,

più d'ogni fior di Spagna

graditi alla Regina, un uom ponea

là nel parco, dov'ella

a passeggiar si reca ogni mattina.

Io giungo... il muro ei varca e fugge... il viso

vederne io non potea, ma ben mi parve

ravvisar la livrea

d'uno de' miei famigli...

Ah! Davver che piccante è l'avventura!...

 

Scena seconda

Un Paggio e detto, indi Don Guritano vecchio militare, ma vestito con esagerata eleganza.

<- paggio

 

PAGGIO

Signor...  

DON SALLUSTIO

(ripone i fiori sotto al giustacuore)

Chi è là?...

PAGGIO

L'ingresso

chiede il gran maggiordomo.

DON SALLUSTIO

Entri.

(il paggio s'inchina ed esce)

paggio ->

DON SALLUSTIO

Da parte

della Regina certo egli a me viene.

 
(Don Guritano entra preceduto dal paggio, che esce subito)

<- paggio, Don Guritano

paggio ->

 

 

A qual buona ventura  

ascrivere degg'io, conte d'Onato,

il piacer di vedervi

così presto quest'oggi?...

DON GURITANO

Un delicato

messaggio a compir vengo,

nobil marchese di Finlas, in nome

della nostra sovrana.

DON SALLUSTIO

Devotamente accolto

ogni suo cenno da me fia... v'ascolto.

 

DON GURITANO

Come protegga ~ la schiera eletta  

delle sue ancelle ~ voi lo sapete;

pur la più cara ~ la più diletta...

la vaga Arbella ~ sedotta avete.

DON SALLUSTIO

Io non lo nego; ~ saper sol bramo

che intende e chiede... ~

DON GURITANO

Chiede ed intende

che ripariate ~ l'errore...

DON SALLUSTIO

Io l'amo...

DON GURITANO

Non basta.

DON SALLUSTIO
(seriamente)

E ch'altro ~ da me pretende?

DON GURITANO

Che il vostro nome ~ la vostra mano

e il vostro grado ~ voi le doniate...

DON SALLUSTIO
(seriamente)

Che!

DON GURITANO

Lo farete? ~

DON SALLUSTIO
(con sdegno)

Don Guritano!...

DON GURITANO

È la regina ~ che il vuol...

DON SALLUSTIO
(con sdegno)

Cessate!...

Sopra ogni bene in terra,

sopra il real favore

del nome mio l'onore

puro giurari serbar.

DON GURITANO

E ardite porvi in guerra

con sua maestà?...

DON SALLUSTIO

Sì, conte:

alta vogl'io la fronte

fra i pari miei levar;

ed il proposto imene

con un'ancella umile

aria spregiato e vile

il nome dei Bazan.

DON GURITANO

Né ad un Bazan conviene

a un innocente cuore

eterna fede e amore

aver giurato invan.

 

DON SALLUSTIO

Non più...  

DON GURITANO

Deciso siete?...

DON SALLUSTIO

Sì, conte, sì.

DON GURITANO

Dunque il voler sovrano

parteciparvi io deggio...

DON SALLUSTIO

(aggrottando le ciglia)

Ed è?

DON GURITANO
(con solennità, ma urbanamente)

Che pria

del tramonto del sol partito siate

da Madrid e per sempre.

DON SALLUSTIO
(con meraviglia e con sdegno)

Il ver voi dite?... Il vero ascolto?...

DON GURITANO

Il vero.

DON SALLUSTIO
(con ira repressa)

(Che mai sento!... Ah! Ma dunque ella giurava

o del poter privarmi o dell'onore!...)

DON GURITANO

Che risolvete?...

DON SALLUSTIO
(con fierezza)

Partirò, signore.

 

(con rabbia)

Scacciato!... Bandito!... ~ Ah no, più no 'l dite;  

ho in cor l'inferno! ~

DON GURITANO
(con molta cortesia)

(avvicinandosi)

Signor, voi soffrite...

DON SALLUSTIO
(dissimulando)

(tentando ricomporsi)

No, no, conte...

DON GURITANO

In tempo ~ sareste...

DON SALLUSTIO

(interrompendolo e con risoluzione)

Al tramonto

sarò ben lontano ~ da questa città.

(poi assumendo un tono di fiera ironia)

La grave mia colpa ~ confesso... e la sconto...

son servo devoto ~ di sua maestà.

 
(accompagna alla porta Don Guritano, che saluta con squisita gentilezza ed esce)

Don Guritano ->

 

Scena terza

Don Sallustio solo.

 

 

Io scacciato!... Io bandito!... E il fiero insulto  

io Don Sallustio di Bazan dovrei

soffrir tacendo e inulto?...

Ah! no, per dio!... Madrid e questa corte

esule io lascio... ma per poco:

(volgendosi al ritratto della Regina con un gesto di minaccia)

un giorno

mi rivedrà costei,

come un genio fatal di morte!...

(passando dall'ira all'abbattimento)

Un giorno!...

Sì, ma palese intanto

a tutti fia lo scorno

di questo colpo, che m'umilia ahi! Quanto!...

 

Ai miei rivali cedere  

dovrò la gloria ambita!...

Trarrò solingo ed esule

lungi da qui la vita!...

Sul mio poter temuto

l'oblio si stenderà,

ed al leon caduto

il volgo insulterà!...

(rianimandosi e riassumendo tutto il suo orgoglio primiero)

Insulti a me?... No: tremino

i vili!... Io vivo ancor!...

E tu, che tanto ardisti,

paventa il mio furor;

l'onor tu mi rapisti,

io ti torrò l'onor.

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

Scena quarta

Don Sallustio indi Ruy Blas.

 

DON SALLUSTIO

Si pensi alla vendetta!...  

Se questo ignoto amante

conoscere potessi... poi che certo

quei fior per lei fur colti

dalla man d'un segreto adoratore...

Se potessi conoscerlo!

 

<- Ruy Blas

RUY BLAS

(vestito in livrea e col capo scoperto entra per la porta a sinistra recando in mano una spada e si ferma sulla soglia)

Signore...

DON SALLUSTIO

(sempre raccolto ne' suoi pensieri)

Ah! Ruy Blas...

RUY BLAS

(si avanza e depone la spada sul tavolo)

Questa spada

Gil poc'anzi mandò per voi.

DON SALLUSTIO

(sempre raccolto ne' suoi pensieri)

Sta bene.

RUY BLAS

Mi ritiro...

DON SALLUSTIO

Attendetemi.

(Ruy Blas s'inchina rispettosamente e si ritira in fondo alla scena)

 

(riflettendo con molta preoccupazione)

(Sì quest'occulto affetto

gioverebbe assai bene al mio progetto.)

 

RUY BLAS

(vede il ritratto della Regina e si ferma quasi estatico a contemplarlo)

Oh! Com'è bella!... Oh quanto  

m'arde nel petto amor!...

Rapito in dolce incanto

in sol mirarla è il cor!...

 

DON SALLUSTIO

(Interroghiam costui:  

forse dell'uomo, che fuggire io vidi,

darmi potria contezza...

(si volge e lo vede assorto a contemplare il ritratto)

Ma che veggo!...

Della Regina nell'effigie il guardo

estatico egli affisa!...)

RUY BLAS

(Oh! Come io l'amo!...)

DON SALLUSTIO
(chiamandolo)

Ruy Blas...

RUY BLAS

(Ognor mirarla... altro non bramo!)

 

DON SALLUSTIO

(Non m'ode... non risponde...  

a lei fra sé favella!...

Si turba, si confonde,

si perde il mio pensier.)

RUY BLAS

(Più maledir non voglio

la sorte mia rubella,

se te felice in soglio

sempre potrò veder!...)

 

DON SALLUSTIO

(tornando a riflettere)

(E l'uomo di quei fiori appunto avea  

questa stessa livrea...

Ah! se lui fosse!... È infernale il pensiero,

che m'agita la mente!...

Ma pur, se fosse vero!...

Tentiamo un'altra prova...)

(trae dal seno i fiori nascosti alla prima scena)

Ruy Blas...

(chiamandolo nuovamente)

RUY BLAS

(si scuote dalla sua estasi e si volge in fretta)

Signore...

DON SALLUSTIO

Io lascio

questa sera Madrid: a voi la cura

di tutto preparar per la partenza.

RUY BLAS

Obbedirò, eccellenza...

DON SALLUSTIO

Gran tempo assente io resterò, per cui...

(gioca con molta naturalezza coi fiori in modo che Ruy Blas li vegga)

RUY BLAS

(vedendo i suoi fiori nelle mani di Don Sallustio)

(Cielo!... I miei fior nelle sue mani!...)

DON SALLUSTIO

(in aria di trionfo e con impeto di gioia)

(È lui!...)

 

 

(Ed ora, o donna, a noi...  

La mia vendetta è presta;

difenditi, se puoi,

io ti saprò colpir!)

RUY BLAS

(Che fia, che nel suo core

tanta delizia or desta?...

quasi mi fa terrore

lo strano suo gioir.)

DON SALLUSTIO

(pone i fiori sul tavolo e cangia tono ed argomento di discorso)

Intesi siamo: ~ adesso ditemi

se alcun per caso ~ qui vi vedea,

sotto le spoglie ~ della livrea...

RUY BLAS

Niun qui, né altrove ~ mi vide ancor.

DON SALLUSTIO

Sta bene: al grado ~ di segretario

oggi v'innalzo. ~

(accenna a Ruy Blas di sedersi al tavolo ed egli obbedisce e si dispone a scrivere)

 

Scrivete, io detto:

non è che un dolce ~ gentil biglietto

alla regina ~ di questo cor...

(comincia a dettare e Ruy Blas a scrivere)

«Donna Prassede ~ Una terribile

sventura pende ~ sulla mia testa

io son perduto ~ ma la tempesta

la mia regina ~ disperder può.

Nella mia casa ~ venir vi supplico

quando ben alta ~ la notte è in cielo;

coprite il volto ~ d'un nero velo;

l'uscio segreto ~ schiuder farò.»

 

 

(avvicinandosi al tavolo e guardando con compiacenza lo scritto)

Benissimo: firmate.  

RUY BLAS

Il nome vostro?

DON SALLUSTIO

No, quello di Don Cesare... il mio nome

d'avventura...

RUY BLAS

(piegando il foglio ed accingendosi a scrivere l'indirizzo)

A chi devo

questo foglio dirigere?...

DON SALLUSTIO

Date a me: di spedirlo al suo destino

sarà mia cura.

(prende il foglio e lo ripone nel taschino del giustacuore)

Fido

foste a me sempre, ed io

rimunerarvi degnamente or voglio.

Per servir non nasceste: iniquo fato

vi spinse in basso stato

e di riporvi in alto ho gran desio.

RUY BLAS

Mio signor...

DON SALLUSTIO

Ma fedele

a me serbarvi ognor pria mi giurate.

RUY BLAS

Io lo giuro.

DON SALLUSTIO

Scrivetelo...

RUY BLAS

Dettate...

(si accinge nuovamente a scrivere)

 

DON SALLUSTIO

(detta come segue)

«Io sottoscritto, ~ di Don Sallustio  

Bazan staffiere, ~ prometto e giuro

per il presente ~ per il futuro

ad ogni suo ~ cenno obbedir.»

Il nome vostro ~ ora scrivete...

RUY BLAS

(eseguisce)

È scritto...

DON SALLUSTIO

Bene: ~ a me porgete.

(prende anche questo foglio e lo ripone, come l'altro, indi assumendo un tono molto più familiare)

Ed or da voi quest'umile

e dispregiata veste

strappar non bramereste?

RUY BLAS

Che dite mai?...

DON SALLUSTIO

Stupor

vi prende?... Ebben toglietela.

RUY BLAS

Fia ver?...

DON SALLUSTIO

Su via: credete

a me...

(Ruy Blas si toglie la livrea e resta vestito con un giustacuore di velluto nero a maniche lunghe fino al polso ed ornato di buffi di seta turchina)

 

Va ben...

(prende la spada che è sul tavolo e gliela porge)

Cingete

questo mio brando ancor.

RUY BLAS

(eseguisce quasi macchinalmente)

(Non so, s'io credo, o dubito...

non so, s'io temo o spero...

vaneggia il mio pensiero,

mi balza in petto il cor.

Non più servire!... Infrangere

il giogo mio funesto!...

Gran dio, se un sogno è questo,

ch'io non mi desti ancor!...)

DON SALLUSTIO

A voi, Ruy Blas, sugli omeri

ponete il mio mantello...

(si toglie il mantello e glielo pone sulle spalle)

Così... bene...

(entra un istante a destra e torna recando un cappello simile al suo, che depone sul tavolo)

Don Sallustio ->

<- Don Sallustio

 

Il cappello

è là...

RUY BLAS

(tentando di cacciare l'incertezza cagionatagli dallo stupore)

(Sogno non è!...)

DON SALLUSTIO

(guardando verso la porta a sinistra)

La corte vien: mostratevi

degno del vostro aspetto.

(osservandolo da capo a piedi)

Un cavalier perfetto

sembrate per mia fé!...

 

Scena quinta

Don Pedro e Don Fernando, che entrano favellando insieme e detti.

<- Don Pedro, Don Fernando

 

DON SALLUSTIO

(va incontro con portamento di squisita cavalleria ai due sopraggiunti e stringe ad entrambi confidenzialmente la mano)

Conte, buon dì; marchese,  

vi saluto...

DON PEDRO

(rendendo il saluto)

Gentile

sempre...

DON FERNANDO

(rendendo il saluto)

Sempre cortese...

RUY BLAS

(Che mai sarà di me?...)

DON SALLUSTIO

(accennando agli altri due Ruy Blas, che resta in disparte)

Il mio fratel, cugino

reduce dal Brasile

vi presento...

DON PEDRO

(tendendogli la mano)

M'inchino...

DON FERNANDO

(tendendogli la mano)

Ben fortunato...

RUY BLAS

(quasi estatico per meraviglia)

(Ohimè!...)

DON SALLUSTIO
(a Ruy Blas a parte)

Su via, mio buon Don Cesare,

perché tanto stupore?...

Parlate...

(piano allo stesso)

Secondatemi...

RUY BLAS
(piano e con incertezza)

Ma... io... non so, signore...

DON SALLUSTIO
(agli altri due)

Assente egli è da dodici

anni...

DON PEDRO

Lo disser morto,

se non erro...

DON SALLUSTIO

(sorridendo)

E mentirono...

(prende a braccetto Don Pedro, lo trae in disparte e gli dice)

Conte, per mio diporto

lasciar Madrid io voglio

questa sera...

DON PEDRO

(interrompendolo)

Partite?...

DON SALLUSTIO

(subito)

Ma tornerò prestissimo...

(segue a parlare sotto voce con lui da un lato)

DON FERNANDO

(si unisce a Ruy Blas dal lato opposto e gli dice)

Dunque ne convenite?...

RUY BLAS

Non so che dire...

DON FERNANDO

Origine

comune abbiamo; affine

mio siete; le bisavole

nostre eran cugine.

DON SALLUSTIO
(a Don Pedro proseguendo il discorso non mai interotto)

L'affido a voi...

DON PEDRO

Proteggerlo

vi giuro.

DON SALLUSTIO

(si stacca da Don Pedro e si unisce a Don Fernando chiamandolo)

Don Fernando...

DON FERNANDO

(lascia Ruy Blas e va verso Don Sallustio)

Son qua...

DON SALLUSTIO

Quel buon Don Cesare

anche a voi raccomando:

a corte aver desidera

un decoroso impiego...

DON FERNANDO

E non sarà impossibile...

DON PEDRO

Vedremo...

DON SALLUSTIO

Io ve ne prego;

poi che che vorrei che in patria

ponesse alfin sua sede

e facesse giudizio...

(scherzando)

DON FERNANDO

Per poi farne un erede!...

(scherzando)

RUY BLAS

(Che più sperar, che credere

or la mia mente ignora;

non so, se un sogno m'agita,

o se son desto ancora.)

 

Scena sesta

Un Usciere e detti, indi la Regina.

<- Usciere

 

USCIERE

(dal fondo)

Sua maestà s'appressa:  

prenda il suo posto ognuno.

 
A questo annuncio vari Gentiluomini e Grandi del regno entrano in scena, si uniscono ai precedenti e si schierano in una lunga fila dal fondo del teatro fino al proscenio. Don Pedro e Don Fernando prendono posto presso gli archi della galleria.

<- gentiluomini, grandi del regno

 

RUY BLAS

(trasalendo e fuggendo sul davanti della scena)

Dio!...

DON SALLUSTIO

(corre vicino a lui e a voce bassa e in tono concitato gli dice)

Di vostr'alma oppressa

non vegga i moti alcuno.

A che tremar, se tanto

sorride a voi la sorte?...

Coraggio!... Io parto e intanto

voi resterete a corte.

RUY BLAS

A corte io?...

DON SALLUSTIO

Sì, la piccola

mia casa presso il ponte

vi lascio in dono, il titolo

porterete di conte.

USCIERE

La regina...

 
La Regina vestita magnificamente e con la testa scoperta apparisce sotto un baldacchino di velluto rosso portato da quattro Gentiluomini di camera. Alcune Guardie la precedono, altre chiudono il corteo.

<- Regina, quattro gentiluomini di camera, guardie, Duchessa, Casilda, dame, Don Guritano, corteo, paggi

La Duchessa d'Albuquerque e Casilda sono al suo fianco, ma si tengono alquanto indietro; altre Dame la seguono. Appresso alle Dame Don Guritano con vari altri Gentiluomini e Consiglieri di spada e cappa. Dopo di essi una doppia fila di Paggi. Tutti i Grandi di Spagna schierati sul suo passaggio si cuoprono. Il corteggio traversa la galleria da un capo all'altro.
 

CORO

Alla vaga e pia donzella,  

che di Spagna è vanto e onor;

rida in ciel benigna stella

di speranza e gioia e amor.

Se dall'alto del tuo trono

volgi un guardo al tuo bel piè,

tu vedrai che quivi sono

tutti cor devoti a te.

 

DON SALLUSTIO

(vedendo Ruy Blas, che nell'ebbrezza di una visione celeste si scuopre, corre vicino a lui e gli dice sommessamente)

Cuopritevi...

grande di Spagna siete...

Non vi tradite... Altri ordini

da me riceverete...

RUY BLAS

Ma intanto... io qui... spiegatevi...

che fare?...

DON SALLUSTIO

(accennando la Regina, che è nel mezzo della galleria)

Amar costei...

RUY BLAS

Che ascolto?... Amarla io deggio?...

DON SALLUSTIO

E farvi amar da lei.

 
(il corteo sparisce; il coro, Don Pedro e Don Fernando li seguono, mentre cala la tela)

Regina, quattro gentiluomini di camera, guardie, Duchessa, Casilda, dame, Don Guritano, corteo, paggi, gentiluomini, grandi del regno, Don Pedro, Don Fernando, Usciere ->

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Gran sala nel palazzo reale di Madrid; due porte laterali; in fondo una grande galleria, che traversa tutto il teatro, formata da archi a vetrate coperti da ricchi tendoni; appeso alla parete un gran ritratto della Regina; un tavolo con l'occorrente per scrivere, sedie.

<- Don Sallustio

L'avventura è piccante!

Don Sallustio
<- paggio

Signor / Chi è là?

Don Sallustio
paggio ->

Don Sallustio
<- paggio, Don Guritano
Don Sallustio, Don Guritano
paggio ->

A qual buona ventura

Don Guritano e Don Sallustio
Come protegga la schiera eletta

Non più / Deciso siete?

Don Sallustio e Don Guritano
Scacciato! Bandito! Ah no, più no 'l dite
Don Sallustio
Don Guritano ->

Io scacciato! Io bandito! E il fiero insulto

Si pensi alla vendetta!

Don Sallustio
<- Ruy Blas

Interroghiam costui

Don Sallustio e Ruy Blas
Non m'ode, non risponde

E l'uomo di quei fiori appunto avea

Don Sallustio e Ruy Blas
Ed ora, o donna, a noi

Benissimo: firmate / Il nome vostro?

Don Sallustio e Ruy Blas
Io sottoscritto, di Don Sallustio
Ruy Blas
Don Sallustio ->
Ruy Blas
<- Don Sallustio
 
Ruy Blas, Don Sallustio
<- Don Pedro, Don Fernando
Don Sallustio, Don Pedro, Don Fernando e Ruy Blas
Conte, buon dì; marchese
Ruy Blas, Don Sallustio, Don Pedro, Don Fernando
<- Usciere
Ruy Blas, Don Sallustio, Don Pedro, Don Fernando, Usciere
<- gentiluomini, grandi del regno
 
Ruy Blas, Don Sallustio, Don Pedro, Don Fernando, Usciere, gentiluomini, grandi del regno
<- Regina, quattro gentiluomini di camera, guardie, Duchessa, Casilda, dame, Don Guritano, corteo, paggi

(la Regina vestita magnificamente apparisce sotto un baldacchino di velluto rosso; il corteggio traversa la galleria da un capo all'altro)

Ruy Blas, Don Sallustio
Regina, quattro gentiluomini di camera, guardie, Duchessa, Casilda, dame, Don Guritano, corteo, paggi, gentiluomini, grandi del regno, Don Pedro, Don Fernando, Usciere ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta
Gran sala nel palazzo reale di Madrid; due porte laterali; in fondo una grande galleria, che... Sala attigua alla camera da letto della Regina; a destra una porta; a sinistra una finestra con vetrata fino... La sala del consiglio nel palazzo del re a Madrid; una porta grande nel mezzo, alla quale si... La sala del trono nel palazzo del re; a destra è il trono alzato su cinque gradini con due ricche poltrone... Piccolo gabinetto nella sala privata di Don Sallustio arredato sontuosamente, ma con stile grave e severo;...
Atto secondo Atto terzo Atto quarto

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