Atto primo

 

Scena unica

Il palcoscenico dell'Alcazar di st. Etienne, visto lateralmente. Una buona metà della scena a sinistra rappresenta il camerino di Zazà. - A destra della scena, sul davanti, un tavolo con varie sedie per gli assidui del concerto che hanno libero accesso sulla scena. - Nell'angolo, sempre sul davanti a destra, la porta che dà nella sala di spettacolo. - Indi tutto il lato destro della scena presso le quinte è occupato in senso longitudinale dal fondale che per mezzo di una porta dà sulla scena del caffè‑concerto. - In faccia a questa porta, pure in senso longitudinale, è il fondino che maschera al pubblico che si suppone essere nella sala del caffè concerto, l'interno del palcoscenico. - Il fondo della scena che rappresenta l'altro muro laterale del palcoscenico, è ingombro di quinte, scene arrotolate, oggetti di ginnastica, ecc. - Nel camerino di Zazà, nel quale si entra per una porta situata nel mezzo della scena, quasi in faccia al tavolo, sono due o tre sedie, una toletta, un paravento; e sui muri, sospesi gli abiti di Zazà. - All'alzarsi della tela la porta che dà sulla scena è aperta, e si vede Floriana che saluta mentre si sentono all'interno applausi e grida di bis. Floriana esce di nuovo, e siccome la porta resta aperta la si sente cantare la strofa della sua canzone accompagnata dal vociare della folla. - Intanto Michelin, Courtois ed un altro signore insieme a Claretta, in costume corto da concerto, vengono a sedersi al tavolo sul davanti a destra, e comandano le bibite ad Augusto. - In fondo si scorgono il pompiere di servizio che gira sorvegliando, due macchinisti e vari artisti del concerto. - Movimento continuo sulla scena. - Qua e là grossi avvisi con: «È vietato fumare», ma tutti fumano sigari e sigarette, compreso il pompiere di servizio.

 Q 

il pompiere, due macchinisti, artisti

<- Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Augusto

 

FLORIANA
(cantando all'interno)

So che son capricciosa e sventatella,  

che, come l'api, adoro svolazzar;

non son nata per far la monachella

e vivo sol per ridere e scherzar.

So pur che ad ogni giogo son rubella,

che in amore mi piace di cangiar,

che mi diverto ad ogni gherminella,

eppur, s'io vo', la testa fo' girar!

Che s'io vi fo' l'occhietto,

mio signor,

se lancio un sorrisetto

seduttor!...

tremante, io ci scommetto,

e a' piedi miei v'udrò

giurarmi eterno affetto

mentr'io riderò!

 

MICHELIN

(mentre Floriana canta)  

Augusto!

AUGUSTO

(accorrendo al tavolo)

Pronti!

MICHELIN

Birra.

(poi a Claretta)

E voi, su, che prendete?

CLARETTA

Un kümmel, grazie.

COURTOIS

Io prendo una gran tazza; ho sete!

 

Augusto ->

<- Duclou

DUCLOU

(gridando mentre appare a destra)

Attenti i clowns!

 
(due clowns portando bizzarri strumenti musicali giungono dal fondo a sinistra e dopo aver scambiato saluti amichevoli con le persone sedute al tavolo vanno a guardarsi ad uno specchio che sarà situato sul muro di divisione nel mezzo, accanto alla porta del camerino di Zazà, e si tengono pronti ad entrare in iscena; Floriana finisce la strofa; grandi applausi, essa saluta nuovamente e si avanza verso il tavolo mentre Duclou suona il campanello elettrico per annunciare l'entrata dei clowns)

<- due clowns, Floriana

 

MICHELIN, COURTOIS, AUGUSTO E UN SIGNORE

(a Floriana)

Ma brava! ma brava! che successo!  

FLORIANA

Stasera sono in voce.

COURTOIS

(galantemente)

Sempre!

FLORIANA

(squadrandolo con fare insolente)

Ma guarda! Adesso

divien galante! È vero che Zazà l'ha piantato!

COURTOIS

Come?

FLORIANA

Come si pianta!

(ironica)

Il mio turno è arrivato?

(salutando con affettazione)

Troppa grazia!

DUCLOU

(ai due clowns)

In iscena!

 
(i clowns entrano in scena suonando stonato e sono salutati da applausi; Duclou che si terrà presso alla porta che dà sulla scena, la socchiude di tanto in tanto come per guardare nella sala; e si sentono dei frammenti musicali eseguiti da istrumenti strani)

due clowns ->

 
(a Floriana che si sarà seduta ed avrà ordinato da bere)

MICHELIN

Di', stasera si prova

finito lo spettacolo la gran «rivista» nuova

di Bussy?

FLORIANA

(di cattivo umore)

Ma... purtroppo!

MICHELIN

(sorridendo)

Ciò non ti garba?

FLORIANA

(scattando)

Affatto!

Questo sarà un bel fiasco! Già, quasi tutto l'atto

è per Zazà!... la diva!...

MICHELIN

(ridendo)

Sempre la stessa storia!

Contro Zazà!

FLORIANA

(levandosi di scatto)

Perdono! Che sciocca! La sua gloria,

come Bussy, tu canti sempre nel «Gazzettino»,

ed io me lo scordavo!... So a mente il fervorino!

 
(Simona arriva; saluta e siede al tavolo; tutti ridono; Natalia arriva dal fondo a sinistra, va ad aprire il camerino di Zazà ed entra)

<- Simona, Natalia

 

COURTOIS

(interrompe Floriana vedendo Natalia)  

È qui che arriva. All'erta!

FLORIANA

(stizzosa)

All'inferno la stella con l'astronomo!

COURTOIS

(sorpreso)

Che astronomo? farnetichi!

FLORIANA

Cascart, l'amante suo che l'ha scoperta!

 
(Floriana siede volgendo le spalle al fondo del teatro donde giunge Zazà, che tutti si volgono a salutare)

<- Zazà

 

ZAZÀ

(allegramente appressandosi al tavolo)  

Salute, ragazzi.

MICHELIN, COURTOIS, CLARETTA E SIMONA

Zazà, buona sera.

ZAZÀ

(a Claretta e Simona)

Addio, mie piccine.

(scambia un'occhiata di odio con Floriana e poi chiede a Courtois e Michelin)

È giunto Bussy?

MICHELIN

No, ancora il collega non vidi stasera.

ZAZÀ

(con interesse)

E il suo fido amico Dufresne?

MICHELIN

Non è qui.

ZAZÀ

(delusa)

Ah!... vado a vestirmi.

(fa un passo verso il camerino)

DUCLOU

(che sarà venuto avanti al giunger di Zazà)

Però, senza fretta;

c'è tempo, sai.

ZAZÀ

(dando la mano a Duclou)

Grazie.

(entra nel camerino)

DUCLOU

A te, su, Claretta.

 
(in questo punto i clowns rientrano salutando mentre si sentono applausi prolungati all'interno; poi Duclou suona il campanello come prima, si sente il preludio della canzone di Claretta, questa entra in iscena, e Duclou chiude la porta; Zazà, entrata nel suo camerino, comincia a svestirsi, si trucca ed avrà finito di mettere l'abito corto da concerto solo quando Bussy giungerà; mentre Claretta entra in iscena, dalla porta a destra che dà nella sala entra Malardot, il proprietario del Concerto, con la pipa in bocca, ed intanto appare dal fondo Lartigon, in abito nero e cravatta bianca; quando Claretta sarà uscita, due cantanti in costume arrivano dal fondo, vanno al tavolo, siedono e bevono con Simona, Courtois e l'altro signore)

<- due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti

 

MICHELIN

(andando incontro a Malardot)  

Ecco il padron.

MALARDOT

(levando il berretto per salutare Michelin, Courtois e l'altro signore)

Signori!

MICHELIN

(allegramente)

Va bene!... Quanta gente!

È contento?

MALARDOT

Non troppo. - Si beve poco o niente!

(scorgendo Lartigon)

Ah! udite!

LARTIGON

(salutando con affettazione)

Direttore!

MALARDOT

Spero che ci direte

un monologo allegro, e non in versi. ~ Avete

un repertorio...

LARTIGON

(interrompendolo con severità)

Classico! La morte d'Ermione:

Amleto fra le tombe: la funebre orazione

di Bossuet!...

MALARDOT

(scoppiando)

Saranno classici, ma, per dio,

non sono punto allegri!

LARTIGON

(con ironia)

Né Bossuet, né io

teniamo a farvi ridere.

MALARDOT

E torto entrambi avete.

LARTIGON

Ma l'arte...

MALARDOT

(interrompendolo)

L'arte...

 

<- un cameriere

 

(vede un cameriere che traversa la scena con un vassoio di tazze di birra)  

Caspita! rovinarmi volete?

La birra senza spuma si serve? Nel versare,

una tazza su cinque bisogna guadagnare

con tanto di solino! Andate...

 

un cameriere ->

 

(poi a Lartigon)

...mio signore,

l'arte è ciò che i clienti mette di buon umore.

MICHELIN

(ridendo a Malardot)

Bravo!

(va verso il fondo con Malardot)

 
(Lartigon crolla le spalle con disprezzo e va a sedersi al tavolo; Augusto giunge dalla porta che dà nella sala portando un gran mazzo di fiori, delle carte da visita, due bottiglie di sciampagna, e va a bussare al camerino di Zazà; Natalia socchiude un po' l'uscio, ed Augusto fa passare i fiori e lo sciampagna; poi si allontana e scompare dal fondo; Courtois addita a Floriana ciò che Augusto porta a Zazà, questa si leva di scatto furibonda e va via pel fondo, in collera; in questo punto Claretta finisce, la porta si schiude e la si vede a salutare mentre si applaude, poi essa ridiscende sul davanti della scena; dal fondo ritornano Malardot e Michelin mentre Lartigon si alza per prepararsi ad entrare in iscena)

<- Augusto

Augusto, Floriana ->

 

DUCLOU

(a Lartigon, mentre suona il campanello)  

Che dite?

LARTIGON

(con importanza)

Il monologo

di Ruy‑Blas!

 
(entra in iscena, si sentono le prime parole del monologo; poi la porta si chiude)

Lartigon ->

 

MALARDOT

(sul davanti, in collera)

Ehi, Duclou!

(Duclou accorre)

 

Appena termina,

una buona fischiata, e poi gli lacero

la scrittura!

DUCLOU

Sta ben.

 
(corre all'uscio che dà nella sala di spettacolo, esce e ritorna dopo un istante; Cascart viene dal fondo in costume di città)

Duclou ->

<- Duclou, Cascart

 

MALARDOT

Vedrem che cera

farà!

(scorge Cascart e lo saluta)

Signor Cascart!

CASCART

(rispondendo al saluto di entrambi)

La buona sera!

(entra da Zazà senza battere all'uscio)

Buona sera, mia Zazà.

ZAZÀ

(lietamente, continuando a vestirsi)

Ah, sei tu, Cascart! mio core!

 
(Natalia esce dal camerino e scompare dal fondo)

Natalia ->

 

 

Amor mio! Donde venite? Raccontate, mio signore.  

Dove foste ad ingannarmi?

CASCART

(ridendo)

Come va, cattiva cera?

ZAZÀ

Bene. Siedi là, mi narra: che notizie questa sera?

CASCART

(sedendo a cavalcioni sulla sedia)

C'è l'agente che mi scrive da Marsiglia: offre la piazza.

ZAZÀ

Per noi due? Non vuoi piantarmi già?

CASCART

(crollando le spalle)

Sarebbe cosa pazza!

Offre il doppio!

ZAZÀ

E dire, amico, ch'è per te che sono artista!

 
(Courtois e l'altro signore con le due cantanti si allontanano pe 'l fondo e scompaiono.)

Courtois, un signore, due cantanti ->

 

ZAZÀ

Ti rammenti? Alle taverne per cantar che vita trista!  

Io col piatto andava intorno... Che dolori abbiam sofferti

con mia madre!

CASCART

Certamente ch'eran magri i vostri incerti!

Se per caso trenta soldi raccoglievi nel tuo piatto

ne beveva almen quaranta la tua mamma d'un sol tratto.

Vecchia spugna insaziata!...

ZAZÀ

Basta!... sai che mi dà pena!

CASCART

Ma il gran male è che prosegue... oggi, vedi, una dozzena!

ZAZÀ

(con dolcezza)

Via, non mi torturare! È madre mia,

e ha sorriso sì poco ai suoi prim'anni:

ha pianto molte lacrime per via,

povera donna, ed ebbe molti affanni!

(seria)

 

Lo sai tu che vuol dire un uom che fugge  

e che ti lascia con un bimbo, sola?

Ogni seme di bene in te si strugge,

e diventa l'amore una parola!

Che farà, dove andrà, dimmi, una madre

con un figliuol tremante fra le braccia!

Annoia tutti un bimbo... anche suo padre...

e la povera donna ognun discaccia!

Io la mamma rivedo in abbandono:

rammento i suoi dolori, e le perdono!

 

CASCART

(levandosi un po' commosso, bonariamente)  

Sei buona... troppo buona!

(la bacia)

Ora a vestirmi

vado.

ZAZÀ

(allegramente)

Ti spiccia, e vieni a prevenirmi.

 
(Cascart esce dal camerino e scompare dal fondo a destra mentre un cantante vestito da soldato si prepara ad entrare in iscena giungendo dalla sinistra; pure dal fondo ritornano Malardot e Michelin nel tempo stesso che Duclou corre ad aprire la porta che dà sulla scena e si sentono le ultime parole del monologo di Ruy‑Blas)

Cascart ->

<- un cantante vestito da soldato, Lartigon

 

DUCLOU

(a Malardot)  

Attento, direttore!

 
(appena la voce dì Lartigon finisce ed egli appare sulla porta, si sente una salva di fischi)
 

LARTIGON

(mostrando il pugno al pubblico e venendo sul davanti)

Oh, i vili! oh, gli asini!

Fischiano Vittor Hugo!

MALARDOT

No, no, fischiano

voi, mio signore. Ed alla porta io mettovi.

LARTIGON

(nel partire, con disprezzo)

Va'! mercante d'assenzio verde!

(esce)

Lartigon ->

 

MALARDOT

(correndogli dietro)

Stupido!

Sei tu che al verde resti!...

(esce seguìto da Michelin che ride)

Malardot, Michelin ->

 

DUCLOU

(all'artista vestito da soldato suonando il campanello)

A voi, cominciano.

 
(l'artista entra in scena; Duclou chiude la porta e poi scompare dal fondo a destra, mentre Natalia ritorna dalla sinistra ed entra nel camerino)

un cantante vestito da soldato, Duclou ->

<- Natalia

 

ZAZÀ

(a Natalia, che rientra)  

Dimmi: Bussy... o Dufresne visto non hai lì fuori?

NATALIA

No, mia signora.

ZAZÀ

(preoccupata)

È strano!... Chi mandò questi fiori?

NATALIA

(leggendo le carte da visita)

Courtois... Camus... Qui ognuno per voi d'amor si strugge.

ZAZÀ

(pensierosa)

Sì, ma il solo che bramo è quello che mi fugge!

 
(Anaide appare dal fondo a sinistra, mentre Augusto entra dalla porta che dà nella sala; essi si incontrano a mezza scena; Augusto avrà un vassoio con un bicchiere ripieno)

<- Anaide, Augusto

 

ANAIDE

(graziosa)  

Augusto, buona sera!

AUGUSTO

Buona sera,

signora Anaide! Avete buona cera.

ANAIDE
(subito, in tono desolato)

No, sto mal!... ne lo stomaco ho un gran fuoco!

(indicando il bicchiere)

Che porti?

AUGUSTO

Un grog.

ANAIDE

Da' qui.

(lo beve)

Ciò calma un poco.

Mettilo in conto di mia figlia.

AUGUSTO

Bene.

Ah! vostra figlia che successo! Tiene

tutta da voi! Che ai vostri tempi!...

ANAIDE

Augusto!

Quand'io cantavo!

AUGUSTO

Che grazia! che gusto!

ANAIDE

Il repertorio classico!

AUGUSTO

Il «pompiere»!...

ANAIDE

Le «oche»! Oh, miei trionfi!... Or vo' a vedere

Zazà. Mi porta un punch nel camerino.

AUGUSTO

Sta ben.

 

Augusto ->

ANAIDE

(appressandosi all'uscio del camerino)  

Ahi! brucio... è proprio all'intestino.

(apre l'uscio e grida facendo la graziosa)

Addio tesoro!

ZAZÀ

(sorpresa)

Toh! sei tu, mamma.

ANAIDE

Sì, la mammina de la sua Zazà.

ZAZÀ

Datele un bacio tosto alla Zazà. ~ Ma via

non portate il rossetto.

ANAIDE

(bacia Zazà, saluta Natalia e siede)

Signora Natalia!

NATALIA

Signora!

ANAIDE

(a Zazà)

Alfin ti trovo sola, e si può parlare

senza Cascart che sindaca!...

ZAZÀ

Mamma, non cominciare!

ANAIDE

(riscaldandosi)

Già, non si può toccarlo; sempre i consigli suoi segui!

ZAZÀ

Nella miseria ci avean costretti i tuoi!

ANAIDE

(tragicamente)

Va' pure, ingrata, insultami! su me le accuse aduna.

 

<- Augusto

AUGUSTO

(entrando col vassoio)

Ecco il punch.

(esce subito e ritorna nella sala)

Augusto ->

 

ANAIDE

(in tono gentile)

Mille grazie.

(prende il bicchiere e prosegue tragicamente)

Ciò non porta fortuna!

ZAZÀ

Mamma, bevi e sta' zitta.

ANAIDE

(fingendo scoppiare in pianto)

Ahi! sono sventurata!

ZAZÀ

Ci siamo! eccoci al pianto! la solita scenata!

(levandosi a calmarla)

Baciami, bevi e dimmi perché sei qui.

ANAIDE

(dopo averla baciata e bevuto sorride imbarazzata)

Per vederti!

ZAZÀ

E per chiedermi?

ANAIDE

L'affitto...

ZAZÀ

Lo so già.

Farò pagare; e dopo?

ANAIDE

Un vecchio conto... un nulla...

tre luigi!...

ZAZÀ

(balzando)

Sei matta!...

ANAIDE

Zazà, cara fanciulla...

ZAZÀ

Darò un luigi, e smettila.

ANAIDE

Oh! due!

ZAZÀ

Mamma, prevedo...

ANAIDE

Due, ti farò le carte!

ZAZÀ

(sorridendo)

Le carte!... ah furba! io cedo.

DUCLOU

(di fuori forte)

Avanti i ballerini.

ZAZÀ

(ad Anaide)

Il mio turno è vicino.

Vieni domani.

ANAIDE

(baciandola)

Amore!

(esce, e dice allontanandosi:)

Oh dio, questo intestino!...

 

Anaide ->

(due donne e due uomini in costume di ballerini spagnuoli arrivano vivamente dal fondo e vanno a guardarsi allo specchio, mentre l'artista vestito da soldato rientra, e di dentro si applaude; poi Duclou suona il campanello, l'orchestra preludia all'interno un movimento di danza spagnuola ed i ballerini entrano in iscena fra grandi applausi; nel tempo istesso Bussy giunge vivamente dal fondo, picchia alla porta di Zazà ed entra; Zazà sarà completamente vestita)

<- due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, un cantante vestito da soldato, Bussy, Duclou

due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, Duclou ->

 

ZAZÀ

(abbracciando Bussy, allegra)  

Alfin! sei tu, poeta del cuor mio!

BUSSY

(sorpreso allegramente)

Che accoglienza! Davver fiero son io!

Saresti incapricciata di Bussy?

ZAZÀ

Che pretesa!

BUSSY

Ti par?

ZAZÀ

(ansiosa)

Sei solo?

BUSSY

Sì.

ZAZÀ

(delusa)

Ah!

BUSSY

Ti portavo il duo per la rivista.

ZAZÀ

(annoiata)

Ah!

BUSSY

Vuoi vederlo?

ZAZÀ

(c. s.)

Grazie, fa lo stesso.

E facile?

BUSSY

Lo impari a prima vista;

io l'ho letto a Dufresne adesso adesso.

ZAZÀ

(balzando di gioia)

È qua?

BUSSY

Da Floriana...

ZAZÀ

(scoppiando)

Oh! addirittura

si vede che di lei non può far senza!

Certo al tuo Milio piace la pittura

se al vecchio quadro dà la preferenza.

BUSSY

(ridendo)

Tu meglio ameresti vederlo da te!

ZAZÀ

(dissimulando)

Io... no... non ci tengo... non l'amo!

BUSSY

Ma che!

Ei non ti vagheggia, e, naturalmente,

chi poco ti cura tu brami.

ZAZÀ

(ridendo)

Insolente!

Al tuo bel Dufresne sol ch'io dica: voglio!

lo vedi ai miei piedi!...

BUSSY

Zazà... troppo orgoglio.

ZAZÀ

Tu dunque mi sfidi?

BUSSY

Scommetto. Ci stai?

Ciò ch'egli rifiuta a me tu darai.

ZAZÀ

(ridendo)

Stai fresco!

BUSSY

Tu temi?

ZAZÀ

Temer? Poveretto!...

BUSSY

Se Milio non cede?...

ZAZÀ

(ridendo)

Mi vinci; l'hai detto!

 
(intanto dal fondo arriva Cascart in costume da concerto con Michelin, mentre dalla porta che dà nella sala rientrano Courtois e l'altro signore: la scena si va popolando e durante la prima parte del dialogo tornano dal fondo Claretta e Simona che siedono al tavolo. Cascart va alla porta di Zazà e l'apre)

<- Cascart, Michelin, Courtois, un signore

 

CASCART

Ebben, Zazà?  

ZAZÀ

Ho finito;

ci siamo?

CASCART

Non ancora.

(salutando Bussy)

Addio.

ZAZÀ

Beviamo allora

un bicchier di sciampagna.

BUSSY

Ciò mi va.

ZAZÀ

(a Michelin e Courtois che son presso all'uscio rimasto aperto)

Signori, avete udito?

Entrate, dunque, andiamo!

MICHELIN

(entrando con Courtois)

Se non v'importuniamo!...

COURTOIS

Mille grazie.

CASCART

(scorgendo l'altro signore mentre si adopera ad aprire la bottiglia di sciampagna)

Signore! e lei che fa?

ZAZÀ

(facendosi all'uscio)

Via, ci faccia l'onore!...

entri anche lei, le pare!...

 
(il signore entra salutando, quando appaiono dal fondo Milio Dufresne con Floriana)

<- Milio, Floriana

 

CASCART

(a Bussy)  

Guarda!... veggo spuntare

l'amico tuo, Bussy.

BUSSY

(avanzandosi all'uscio)

Dufresne?

CASCART

Sì:

è là con Floriana...

ZAZÀ

(ritenendosi appena)

Ah!...

CASCART

(a Bussy)

Se ti fa piacere,

invita anch'esso a bere.

BUSSY

(chiamando)

Ehi, Dufresne!

MILIO

Che c'è?

BUSSY

Venite qui.

MILIO

Or vengo.

(a Floriana)

Mi scusate!

(va anche egli nel camerino di Zazà, saluta e prende la coppa che gli offre Bussy)

ZAZÀ

(dopo aver salutato Dufresne)

I calici colmiamo.

CASCART

È fatto...

BUSSY

Noi beviamo

a Zazà!

TUTTI GLI UOMINI

Ai trionfi di Zazà!

(bevono)

FLORIANA

(presso al tavolo, a Bussy, che si accosta alla porta del camerino)

Un uomo sol restavaci

da questo lato, e l'hai condotto via!

sei proprio gentilissimo!

BUSSY

(ridendo)

E tu perché con lui non vieni qua?

FLORIANA

(forte, con astio)

Io là? No, tante grazie!

Ci resti sol. Se cerca compagnia,

da quella parte non ne mancherà!

ZAZÀ

(che ha sentito, grida dal camerino)

Da te certo altrettanta non ne trova!

FLORIANA

Se non ti basta prendi anche il pompier!

ZAZÀ

Vederlo teco non è cosa nuova:

s'egli ti vuole te lo lascio inter!

 
(in questo punto i ballerini hanno finito e rientrano applauditi, ma restano in iscena vedendo Zazà che esce furibonda dal camerino seguita dagli uomini; gli altri artisti arrivano in iscena attirati dal tumulto; le donne tengono per Floriana, gli uomini per Zazà)

<- due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, altri artisti

 

FLORIANA

(urlando)  

Ah, baldracca!

ZAZÀ

Vil mezzana!

CASCART E BUSSY

(cercando ritenere Zazà)

Via cessate!

PARTE DELLE DONNE

(tenendo per Floriana)

Essa ha ragione.

 
(Zazà afferra pe 'l ciuffo Floriana, ma gli uomini le separano)
 

LE DONNE
(I parte)

Dalli, dalli, Floriana!

ALTRA PARTE

(a Zazà)

Su, Zazà, dalle un ceffone!

ZAZÀ

Linguacciuta!

FLORIANA

Svergognata!

UOMINI

La tempesta è scatenata.

Dividiamole ~ smettetela.

Teniamole ~ finitela.

 
(Malardot arriva dal fondo con Duclou)

<- Malardot, Duclou

 

MALARDOT

(urlando)

Basta, basta, che mai fu?

Zitto, sentono di giù!

 

DUCLOU

Via Zazà, ch'or tocca a voi.  

ZAZÀ

(a Cascart mentre si riacconcia innanzi allo specchio)

No, paura non mi fa.

CASCART

Sì, lo so, ma spetta a noi:

su, preparati Zazà.

ZAZÀ

Se pe 'l ciuffo la ripiglio...

FLORIANA

(dal fondo mentre la portano via)

Che...

MALARDOT

(a Floriana e Zazà)

Cessate lo scompiglio!

(poi a Duclou)

Date il segno.

(agli artisti che si allontanano)

Zitti, olà!

DUCLOU

(suonando)

Fate posto.

CASCART

(prendendo Zazà per la mano per entrare in iscena)

A noi, Zazà.

 
(appena Cascart e Zazà si presentano sulla porta per entrare in iscena si sente una salva di applausi dalla sala. Gli artisti saranno tutti rientrati nelle quinte)

Zazà, Cascart, due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, altri artisti, Floriana, Simona, Claretta, artisti, due clowns, un cantante vestito da soldato ->

 

MALARDOT

(dando un sospiro)  

Oh! le donne!

MICHELIN

(a Bussy e Dufresne)

Venite?

BUSSY

No, restiamo.

MICHELIN

(a Courtois ed all'altro signore)

La nostra diva a festeggiare andiamo!

 
(escono Michelin, Courtois, l'altro signore con Malardot per la porta che dà nella sala; restano in iscena Bussy e Dufresne passeggiando sul davanti della scena mentre Duclou ha chiusa la porta che dà sulla scena e resta dietro l'uscio)

Michelin, Courtois, un signore, Malardot ->

 

BUSSY

Dufresne, contarvene  

voglio una bella!...

MILIO

Che?

BUSSY

Ma pria ditemi:

la nostra stella,

la irresistibile

nostra Zazà,

come vi va?

MILIO

Come? benissimo!...

la trovo un frutto

saporosissimo...

davver farei

pazzie per lei!

BUSSY

(sorpreso)

Ne imparo delle belle!

e la fuggite?

MILIO

Come tutte quelle

che al primo incontro turbano il mio cuore:

io non voglio un amore

violento, nel mio stato...

BUSSY

(sorpreso quasi interrogando)

Oh!...

MILIO

(correggendosi)

Non mi va

lo scherzare col fuoco; ci si abbrucia!...

BUSSY

E Zazà?

MILIO

Pericolosa!

BUSSY

E perché mai?

MILIO

Sentirlo

è facil cosa... eppure io non so dirlo!...

 

È un riso gentile    

qual alba d'aprile

che inebria e conquide le fibre del cuor!

È un brivido arcano

se porge la mano,

e baldi si destano i sogni d'amor!

Soavi misteri

han gli occhi severi

e par che dischiudan del cielo il confin;

e l'anima oblìa

per dolce malìa:

al suon di sua voce, la vita, il destin!

Pur belle cotanto

ci passano accanto,

ma è lei che il destino ci impone adorar!

Chi folle d'amore

la strinse sul cuore

a lei sempre vinto dovrà ritornar!

È l'ebbro vicino

al nappo di vino.

Se fugge lontano resister potrà.

Se il nappo egli tocca,

se il porta alla bocca,

sin l'ultima goccia del nappo berrà!

S

Sfondo schermo () ()

Brano musicale ()

 

BUSSY

Allor tutto va bene! guadagno la scommessa.  

MILIO

Quale?

BUSSY

Zazà ha un debole per voi, e lo confessa!

MILIO

(balzando)

Davver?

BUSSY

Le ho raccontato ch'essa v'è indifferente

e ha scommesso di vincervi!...

MILIO

(turbato)

Che v'è saltato in mente!

E poi perché ripetermi!... pensate un poco... tale

ragazza innamorata!...

BUSSY

(ridendo)

Si monta il collegiale!

Sarà come vorrete, in fondo!...

MILIO

Oh, mio Bussy!

Sarà com'essa vuole; non fu sempre così?

 
(a questo punto si sente una salva di applausi all'interno; dalla porta laterale arrivano Malardot, Michelin, Courtois e l'altro signore; Zazà e Cascart salutano fra grida insistenti di «bis»; Malardot li spinge a salutare mentre tutti si appressano alla porta, anche Bussy e Dufresne)

<- Malardot, Michelin, Courtois, un signore, Zazà, Cascart

 

MALARDOT

Son tutti in delirio! Andiam, salutate!  

 
(le voci di dentro domandano con insistenza: «Il bacio, il bacio!»)
 

MALARDOT

«Il bacio» reclamano!

MICHELIN, MILIO, COURTOIS E BUSSY

Sì, «Il bacio»!

DUCLOU

Attaccate!

 
(suona il campanello e lascia la porta aperta, di maniera che si sentono distintamente le due voci di Zazà e Cascart all'interno)

Zazà, Cascart ->

 

CASCART
Lui

Non so capir perché se m'ami tu,  

non vuoi venir qui sola a me vicin!

Brano musicale ()

ZAZÀ
Lei

No, mio signor, venir non posso giù;

è buia troppo l'ombra del giardin!

CASCART
Lui

Dunque paura io faccio a te?

ZAZÀ
Lei

Ma alfin che vuoi tu, giù, da me?

CASCART
Lui

Io che mai voglio? un sol bacin!

ZAZÀ
Lei

Uh! che mai dite, signorin!...

ZAZÀ
Lei

Un bacin!

Giù in giardin!

è peccar:

no 'l vo' far!

Insieme

CASCART
Lui

Perché no?

Io lo vo'!

Cedi orsù,

vieni giù!

 

ZAZÀ
Lei

Ma se mamma ci arriva repente

chi la sente!

che terror!

CASCART
Lui

No, fa' cor!

ZAZÀ
Lei

Vieni invece un po' su dalle scale,

e se giunge nasconderti io so!

CASCART
Lui

Cara! io salgo; c'è niente di male;

più d'un bacio allor darti potrò!

 
(appena Zazà e Cascart hanno finito, nuovi applausi; essi poi si avanzano giulivi tra gli amici)

<- Zazà, Cascart

 

BUSSY, MICHELIN, COURTOIS E MILIO

Ma bravi! che delizia!  

CASCART

(trionfante)

Eh... quando noi vogliamo!...

BUSSY

Siete straordinari!

MALARDOT

Su, tempo non perdiamo;

la rivista or si prova. Ognun sia pronto!

CASCART

(andando via)

È detto!

(esce dal fondo)

Cascart ->

 

BUSSY

Duclou, mi raccomando!  

ZAZÀ

(sull'uscio del camerino)

Ehi, Bussy! quel duetto

vorrai farmi ripetere.

BUSSY

Non posso... ho un gran da fare!

(con intenzione)

Ma l'amico Dufresne può fartelo passare!

ZAZÀ

(lieta)

Davvero? non v'incomoda?

MILIO

(un po' imbarazzato)

Vi pare!...

BUSSY

(ridendo)

Andiamo, su!

ZAZÀ

(a Dufresne)

Oh, come siete buono!

(entra vivamente nel camerino e dice piano a Natalia:)

Fila, e non tornar più!

 
(Natalia esce e si allontana dal fondo)

Natalia ->

 

BUSSY

(andando verso il fondo con Malardot)

Duclou, tutto sia pronto!

DUCLOU

Fidate pure in me!

(gridando e uscendo dalla porta che dà sulla scena)

 
(Malardot e Bussy escono dal fondo a sinistra)

Malardot, Bussy ->

 

DUCLOU

Fuori di scena!... All'opra!...

MICHELIN

(a Courtois)

Noi scendiamo al Caffè.

 
(escono dalla porta che dà nella sala in modo che la scena resta vuota e scura; il camerino di Zazà è rischiarato come prima; Dufresne è presso all'uscio)

Michelin, Courtois, Duclou ->

 

ZAZÀ

Signore, entrate; è un gentile pensiero  

il vostro...

 
(Dufresne entra; Zazà chiude l'uscio)
 

MILIO

È un debole aiuto!

ZAZÀ

Modesto

troppo!

MILIO

È la prima campagna!

ZAZÀ

Davvero?

Le attrici agli amanti domandan questo...

ne conoscete?

MILIO

Qualcuna...

(Dufresne siede)

ZAZÀ

Ero certa!

Dite, e Floriana?

MILIO

La trovo piacente...

ZAZÀ

Ma non è il vostro ideal?

MILIO

Veramente

non ho ideali!

ZAZÀ

Davver? Che scoperta!

Amate il vario...

MILIO

Ecco... il vario...

ZAZÀ

Capisco!...

Ma, in fede mia, non sposatevi!

MILIO

(ridendo come colto da un'idea comica)

Io? mai!...

ZAZÀ

Io son diversa da voi ~ Non ardisco

dirvelo, e pur d'un sogno mi beai!

(chinandosi sino alla faccia di Dufresne)

C'è un uomo al mondo ch'è tutto per me...

e ha nome... il nome è un mistero!...

MILIO

(freddo)

Perché?

ZAZÀ

Perché non so; pur questo mi turba e mi confonde...

ma a voi poco ne importa...

MILIO

(con fredda cortesia)

No, dite!

ZAZÀ

Si nasconde

forse l'indifferenza? Voi non la nascondete;

e allora a che parlare?

MILIO

E il duetto?

ZAZÀ

(contrariata dandogli i fogli)

Tenete!...

(sospirando)

Ripetiamo... ma prima vo' cambiar veste; avvezzo

ai nostri camerini voi siete già da un pezzo!

(fingendo chiamare)

Natalia!... Non avete scrupoli... Natalia!

MILIO

(alzandosi)

La chiamo?

ZAZÀ

No; vorreste, signore, in cortesia

darmi un poco d'aiuto, slacciarmi il corsaletto?

MILIO

Ben lieto...

ZAZÀ

Cominciate di sopra, dal laccetto.

MILIO

(sempre freddo)

Scusate; non ho pratica, son così poco destro...

ZAZÀ

(piegandosi indietro voluttuosamente)

Che! fate così bene!... siete un vero maestro!

MILIO

Grazie!

ZAZÀ

(sfiorando il volto di Dufresne colla nuca)

Con che piacere voi slaccereste il busto

d'una donnina bella...

MILIO

(tirando indietro la testa)

Già!...

ZAZÀ

Ma di vostro gusto...

MILIO

Ahi! mi son punto!

ZAZÀ

Al diavolo! ho la maledizione!

Vi duole?

MILIO

Oh, no.

 
(Zazà passa un accappatoio)
 

ZAZÀ

Son lieta! Ed ora alla lezione.

(siede in faccia a Dufresne che si dispone a leggere presso il tavolo)

Oh! strano!...

(si alza e si accosta a Dufresne)

MILIO

A che guardate, signorina?

ZAZÀ

Guardo i vostri capelli: han lampi d'oro!

MILIO

(ridendo)

Ma con lega d'argento; è lega fina

ma disprezzata...

ZAZÀ

(carezzandogli i capelli)

No; sono un tesoro!

Oh, guarda! un segno voi portate presso

la nuca: oh, grazioso! Ce l'ho anch'io...

ma più piccino e quasi al luogo istesso...

(piegandosi)

No, più presso l'orecchio. Eccovi il mio...

 
(un servo di scena traversa il fondo suonando la campana)

<- un servo di scena

un servo di scena ->

 

MILIO

(freddo)  

La campana...

ZAZÀ

(sdegnata)

Oh, la sento la campana, per bacco!

MILIO

E il duetto?...

ZAZÀ

So tutto: (mi pagherai lo smacco)!

 
(arrivano dal fondo Duclou, Malardot, Bussy, Cascart e Claretta. Dufresne esce lentamente dal camerino)

<- Duclou, Malardot, Bussy, Cascart, Claretta

 

CASCART

(aprendo la porta del camerino)  

Su, Zazà!

BUSSY

(vedendola in accappatoio)

Che! in quello stato?

ZAZÀ

(nervosa)

Per servirti. È un gran peccato?

BUSSY

Ma c'era ben tempo...

ZAZÀ

Da sola

dovevo vestirmi?

CASCART

Non c'era

la sarta?

ZAZÀ

È partita...

MALARDOT

Parola

d'onore la multo stasera!

BUSSY

(piano a Malardot)

Ha i nervi, lascia...

MALARDOT

Da' il segno, Duclou!

DUCLOU

Al posto, batto i tre colpi!

BUSSY

(a Malardot)

Andiam giù...

 
(Malardot e Bussy escono dalla porta che dà nella sala; gli artisti che prendono parte alla rivista si perdono tra le quinte; Zazà, in collera, leggendo il duetto, siede presso ad una quinta sul davanti a destra; Dufresne passeggia guardandola)

Malardot, Bussy, Cascart, Claretta ->

 

DUCLOU

(batte i tre colpi)  

A te, Cascart...

 
(Cascart entra in iscena)
 

 

(appressandosi a Zazà)

Zazà, dopo tu sei di scena...

sta pronta, te ne prego: potrò guardarti appena;

debbo dall'altra parte fare il rumor del cocchio.

ZAZÀ

(secca)

Lo so.

DUCLOU

Mettiti calma, te ne prego, in ginocchio.

Quando Cascart ti dice: «Chi dunque mi conduce?»

entra; non mi sbagliare!

ZAZÀ

Lo so.

 
(Duclou gira dietro al fondaletto e scompare al di là del fondo a destra)

Duclou ->

 

MILIO

(arrestandosi presso Zazà)  

Non vi seduce

ripetere il duetto insieme un po'?

ZAZÀ

(sgarbata)

No, grazie; ne fo senza!

MILIO

Aspetterò!...

 
(Dufresne si china e la prende alla cintura col braccio mentre la bacia con forza sul collo: Zazà si volge raggiante e lo avvinghia con le braccia)
 

ZAZÀ

Perché, cattivo, non me l'avevi prima tu detto?

MILIO

È forse tardi per riparare?

ZAZÀ

No, mio diletto!

CASCART

(di dentro)

«Chi dunque mi conduce?»

ZAZÀ

(estasiata)

Oh! come bene

m'hai tu baciata qui, sul collo!

 

<- Duclou

DUCLOU

(riapparendo dietro al fondaletto; con angoscia)

Ebbene?

Zazà!... Psst!...

ZAZÀ

(sempre nelle braccia di Dufresne)

Dunque ti divertiva la mia tortura?

Allor tu m'ami?

DUCLOU

Zazà!...

MALARDOT

(di dentro)

L'entrata non è sicura!

BUSSY

(di dentro)

Zazà è di scena!

 

<- Cascart

CASCART

(in collera appare sull'uscio della scena)  

Per dio! non entri?

ZAZÀ

(stordita)

Che?

CASCART

Come, che?

Non entri in tempo! mi pianti in asso!

ZAZÀ

(in collera)

Basta, perché

tu m'hai seccata!

CASCART

(stupito)

Ah!

ZAZÀ

(proseguendo)

Vo' mancare alle mie entrate

quando mi piace! Ti proibisco queste scenate!

CASCART

(a Duclou)

Che diavolo ha in corpo?

 
(Duclou crolla le spalle, Cascart rientra)

Cascart ->

 

ZAZÀ

Ora vengo.  

(a Dufresne con dolcezza)

Scusate...

CASCART

(di dentro)

«Chi dunque mi conduce?»

ZAZÀ

(sempre a Dufresne)

Udrete il mio

pezzo?

 
(Dufresne fa un segno di affermazione e le bacia la mano)
 

CASCART

(più forte c. s.)

«Chi dunque mi conduce?»

ZAZÀ

(entra in iscena facendo dei gorgheggi)

Io!...

 

Zazà ->

La tela cala rapidamente.
 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto

Il palcoscenico dell'Alcazar di st. Etienne, visto lateralmente; una buona metà della scena a sinistra rappresenta il camerino di Zazà; a destra della scena, sul davanti, un tavolo con varie sedie; nell'angolo, sempre sul davanti a destra, la porta che dà nella sala di spettacolo; tutto il lato destro della scena presso le quinte è occupato in senso longitudinale dal fondale che per mezzo di una porta dà sulla scena del caffè‑concerto; in faccia a questa porta, pure in senso longitudinale, è il fondino che maschera al pubblico l'interno del palcoscenico; il fondo della scena che rappresenta l'altro muro laterale del palcoscenico, è ingombro di quinte, scene arrotolate, oggetti di ginnastica, eccetera; nel camerino di Zazà, nel quale si entra per una porta situata nel mezzo della scena, quasi in faccia al tavolo, sono due o tre sedie, una toletta, un paravento; e sui muri, sospesi gli abiti di Zazà; qua e là grossi avvisi con: «È vietato fumare».

il pompiere, due macchinisti, artisti
 
il pompiere, due macchinisti, artisti
<- Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Augusto

Augusto! / Pronti! / Birra / E voi, su, che prendete?

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta
Augusto ->
il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta
<- Duclou

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou
<- due clowns, Floriana

Ma brava! ma brava! che successo!

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana
due clowns ->

Di', stasera si prova

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana
<- Simona, Natalia

È qui che arriva. All'erta!

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana, Simona, Natalia
<- Zazà

Salute, ragazzi. / Zazà, buona sera.

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana, Simona, Natalia, Zazà
<- due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti

Ecco il padron. / Signori! / Va bene!... Quanta gente!

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti
<- un cameriere

Caspita! rovinarmi volete?

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti
un cameriere ->

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Floriana, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti
<- Augusto
il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, Lartigon, due cantanti
Augusto, Floriana ->

Che dite? / Il monologo

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Duclou, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, due cantanti
Lartigon ->

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, due cantanti
Duclou ->
il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Simona, Natalia, Zazà, due clowns, Malardot, due cantanti
<- Duclou, Cascart

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Courtois, un signore, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Malardot, due cantanti, Duclou, Cascart
Natalia ->

Amor mio! Donde venite? Raccontate, mio signore

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Malardot, Duclou, Cascart
Courtois, un signore, due cantanti ->

Ti rammenti? Alle taverne per cantar che vita trista!

Sei buona... troppo buona! Ora a vestirmi

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Malardot, Duclou
Cascart ->
il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Malardot, Duclou
<- un cantante vestito da soldato, Lartigon

Attento, direttore! / Oh, i vili! oh, gli asini!

il pompiere, due macchinisti, artisti, Michelin, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Malardot, Duclou, un cantante vestito da soldato
Lartigon ->

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Duclou, un cantante vestito da soldato
Malardot, Michelin ->

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns
un cantante vestito da soldato, Duclou ->
il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns
<- Natalia

Dimmi: Bussy... o Dufresne visto non hai lì fuori?

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia
<- Anaide, Augusto

Augusto, buona sera! / Buona sera

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, Anaide
Augusto ->

Ahi! brucio... è proprio all'intestino.

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, Anaide
<- Augusto

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, Anaide
Augusto ->

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia
Anaide ->
il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia
<- due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, un cantante vestito da soldato, Bussy, Duclou
il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, un cantante vestito da soldato, Bussy
due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, Duclou ->

Alfin! sei tu, poeta del cuor mio!

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, un cantante vestito da soldato, Bussy
<- Cascart, Michelin, Courtois, un signore

Ebben, Zazà? / Ho finito

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, un cantante vestito da soldato, Bussy, Cascart, Michelin, Courtois, un signore
<- Milio, Floriana

Guarda!... veggo spuntare

il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, un cantante vestito da soldato, Bussy, Cascart, Michelin, Courtois, un signore, Milio, Floriana
<- due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, altri artisti
Floriana, Zazà, Cascart, Bussy, Altri artisti, Malardot
Ah, baldracca! / Vil mezzana!
il pompiere, due macchinisti, artisti, Claretta, Simona, Zazà, due clowns, Natalia, un cantante vestito da soldato, Bussy, Cascart, Michelin, Courtois, un signore, Milio, Floriana, due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, altri artisti
<- Malardot, Duclou

Via Zazà, ch'or tocca a voi

il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Michelin, Courtois, un signore, Milio, Malardot, Duclou
Zazà, Cascart, due ballerine spagnole, due ballerini spagnoli, altri artisti, Floriana, Simona, Claretta, artisti, due clowns, un cantante vestito da soldato ->

Oh! le donne! / Venite? / No, restiamo.

il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Milio, Duclou
Michelin, Courtois, un signore, Malardot ->

Dufresne, contarvene

Allor tutto va bene! guadagno la scommessa.

il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Milio, Duclou
<- Malardot, Michelin, Courtois, un signore, Zazà, Cascart

Son tutti in delirio! Andiam, salutate!

il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Milio, Duclou, Malardot, Michelin, Courtois, un signore
Zazà, Cascart ->
il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Milio, Duclou, Malardot, Michelin, Courtois, un signore
<- Zazà, Cascart

Ma bravi! che delizia! / Eh... quando noi vogliamo!

il pompiere, due macchinisti, Natalia, Bussy, Milio, Duclou, Malardot, Michelin, Courtois, un signore, Zazà
Cascart ->

Duclou, mi raccomando! / Ehi, Bussy! quel duetto

il pompiere, due macchinisti, Bussy, Milio, Duclou, Malardot, Michelin, Courtois, un signore, Zazà
Natalia ->

il pompiere, due macchinisti, Milio, Duclou, Michelin, Courtois, un signore, Zazà
Malardot, Bussy ->

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
Michelin, Courtois, Duclou ->

Signore, entrate; è un gentile pensiero

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
<- un servo di scena
il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
un servo di scena ->

La campana... / Oh, la sento la campana, per bacco!

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
<- Duclou, Malardot, Bussy, Cascart, Claretta

Su, Zazà! / Che! in quello stato?

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà, Duclou
Malardot, Bussy, Cascart, Claretta ->

A te, Cascart... Zazà, dopo tu sei di scena...

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
Duclou ->

Non vi seduce / ripetere il duetto insieme un po'?

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà
<- Duclou

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà, Duclou
<- Cascart

Per dio! non entri? / Che? / Come, che?

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Zazà, Duclou
Cascart ->

Ora vengo / Scusate...

il pompiere, due macchinisti, Milio, un signore, Duclou
Zazà ->
 
Scena unica
Il palcoscenico dell'Alcazar di st. Etienne, visto lateralmente; una buona metà della scena a sinistra... Il salotto in casa di Zazà; scena parapettata: a sinistra camino con sopra una specchiera, un orologio, un... Il salotto di Milio Dufresne a Parigi, Riva di Mazzarino: mobili elegantissimi; pianoforte a... Il salotto di Zazà.
Atto secondo Atto terzo Atto quarto

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