Atto secondo

 

Scena prima

Campo solitario nei dintorni di Boston appiè d'un colle scosceso. A sinistra nel basso biancheggiano due pilastri; e la luna leggermente velata illumina alcuni punti della scena.
Amelia.

 Q 

Amelia

 
[N. 14 - Preludio, Scena ed Aria]

 N 

 

Ecco l'orrido campo ove s'accoppia    

al delitto la morte!

Ecco là le colonne...

La pianta è là, verdeggia al piè. S'inoltri.

Ah mi si aggela il core!

Sino il romor de' passi miei, qui tutto

m'empie di raccapriccio e di terrore!

E se perir dovessi?

Perire! ebben quando la sorte mia,

il mio dover tal è, s'adempia, e sia.

(fa per avviarsi)

S

 

Ma dall'arido stelo divulsa  

come avrò di mia mano quell'erba,

e che dentro la mente convulsa

quell'eterea sembianza morrà:

che ti resta, perduto l'amor...

che ti resta, mio povero cor!

Oh! chi piange, qual forza m'arretra,

m'attraversa la squallida via?

Su coraggio... e tu fatti di pietra,

non tradirmi, dal pianto ristà:

o finisci di battere e muor,

t'annïenta, mio povero cor!

(s'ode un tocco d'ore, lontano)

Mezzanotte! ~ e che veggio? uno spettro

di sotterra si leva... e sospira!

Ha negli occhi il baleno dell'ira

e m'affisa e terribile sta!

(cadendo sulle ginocchia)

Deh! mi reggi, m'aïta, o signor,

risolleva il mio povero cor!

Brano musicale ()

 

Scena seconda

Riccardo e Amelia.

<- Riccardo

 

RICCARDO

Teco io sto.    

S

Brano musicale ()

AMELIA

Gran dio!

RICCARDO

Ti calma:

di che temi?

AMELIA

Ah mi lasciate...

son la vittima che geme...

Il mio nome almen salvate...

O lo strazio ed il rossore

la mia vita abbatterà.

RICCARDO

Io lasciarti? no, giammai:

no 'l poss'io; ché m'arde in petto

sovruman di te l'affetto.

AMELIA

Conte, abbiatemi pietà.

RICCARDO

Così parli? a chi t'adora

pietà chiedi, e tremi ancora?

Questo core innamorato

l'onor tuo rispetterà.

AMELIA

Ma, Riccardo, io son d'altrui...

dell'amico più fidato...

RICCARDO

Taci, Amelia...

AMELIA

Io son di lui,

che darìa la vita a te.

RICCARDO

Ah crudele, e me 'l rammemori,

lo ripeti innanzi a me!

 

Non sai tu che se l'anima mia  

il rimorso dilacera e rode,

quel suo grido non cura, non ode,

sin che l'empie di fremiti amor?...

Non sai tu che di te resterìa,

se cessasse di battere il cor!

Quante notti ho vegliato anelante!

Come a lungo infelice lottai!

Quante volte dal cielo implorai

la pietà, che tu chiedi da me! ~

Ma per questo ho potuto un istante,

infelice, non viver di te?

Sfondo schermo () ()

 

AMELIA

Deh soccorri tu, cielo, all'ambascia

di chi sta fra l'infamia e la morte;

tu pietoso rischiara le porte

di salvezza all'errante mio piè.

E tu va' - ch'io non t'oda - mi lascia:

son di lui, che il suo sangue ti diè.

 

RICCARDO

La mia vita... l'universo,  

per un detto...

AMELIA

O ciel pietoso!

RICCARDO

Di' che m'ami...

AMELIA

Ah va', Riccardo!

RICCARDO

Un sol detto...

AMELIA

Ebben, sì, t'amo...

RICCARDO

M'ami, Amelia!

AMELIA

Ma tu, nobile,

me difendi dal mio cor!

RICCARDO
(fuori di sé)

M'ami, m'ami!... oh sia distrutto

il rimorso, l'amicizia

nel mio seno: estinto tutto:

tutto sia fuorché l'amor!

 

Quale soave brivido  

l'acceso petto irrora!

Ah ch'io t'ascolti ancora

rispondermi così!

Astro di queste tenebre

a cui consacro il core:

irradiami d'amore,

e più non sorga il dì!

Brano musicale ()

 

AMELIA

Ahi sul funereo letto

ove sognava spegnerlo,

torna gigante in petto

l'amor che mi ferì!

Ché non m'è dato in seno

a lui versar quest'anima?

O nella morte almeno

addormentarmi qui?

(la luna illumina sempre più)
 
[N. 15 - Scena e Terzetto]

 N 

 

Ahimè!  

RICCARDO

Taci...

AMELIA

S'appressa

alcun...

RICCARDO

Chi giunge in questo

albergo della morte?...

(fatti pochi passi)

Renato!

AMELIA

(abbassando il velo atterrita)

Il mio consorte!

 

Scena terza

Riccardo, Amelia e Renato.

<- Renato

 

RICCARDO

(incontrandolo)

Tu qui?  

RENATO

Per salvarti da lor, che, celati

lassù, t'hanno in mira.

RICCARDO

Chi son?

RENATO

Congiurati.

AMELIA

(O ciel!)

RENATO

Trasvolai nel manto serrato,

così che m'han preso per un dell'agguato,

e intesi taluno proromper: «L'ho visto:

è il Conte: un'ignota beltade è con esso -

poi altri qui vôlto - fuggevole acquisto!

S'ei rade la fossa, se il tenero amplesso

troncar, di mia mano, repente saprò.»

AMELIA

(Io muoio...)

RICCARDO
(a lei)

Fa' core.

RENATO

(coprendolo col suo mantello)

Ma questo ti do.

(poi additandogli un viottolo a destra)

E bada, lo scampo, t'è libero là.

RICCARDO

(presa per mano Amelia)

Salvarti degg'io...

AMELIA
(sottovoce a lui)

Me misera! Va'...

RENATO

(passando ad Amelia)

Né voi già vorrete segnarlo, o signora,

al ferro spietato!

(dilegua nel fondo a veder se s'avanzano)

Renato ->

AMELIA

Deh solo t'invola!  

RICCARDO

Che qui t'abbandoni?...

AMELIA

T'è libero ancora

il passo, va', fuggi...

RICCARDO

Lasciarti qui sola

con esso? no mai - piuttosto morrò.

AMELIA

O fuggi: o che il velo dal capo torrò.

RICCARDO

Che dici?

AMELIA

Risolvi.

RICCARDO

Desisti.

AMELIA

Lo vo'.

 
(Riccardo esita, ma ella rinnova l'ordine co' la mano, e mentre al ricomparire di Renato, il conte gli va incontro)

<- Renato

 

AMELIA

(Per esso quest'alma sol trepida e geme,  

salvarlo, non altro desiro la preme,

e paga di tanto, se dato le fia,

sé stessa del fato ne' fremiti oblia.)

RICCARDO
(a Renato solennemente)

Amico, gelosa t'affido una cura:

l'amor che mi porti, garante mi sta.

RENATO

Affidati, imponi.

RICCARDO

(coll'indice verso Amelia)

Promettimi, giura

che tu l'addurrai, velata, in città,

né un detto né un guardo sur essa trarrai.

RENATO

Lo giuro.

RICCARDO

E che tocche le porte, n'andrai

da solo all'opposto.

RENATO

Lo giuro, e sarà.

 

AMELIA
(sommessamente a Riccardo)

Odi tu come fremono cupi  

per quest'aure gli accenti di morte?

Di lassù, da quei negri dirupi,

il segnal de' nemici partì.

Ne' lor petti scintillano d'ira...

e già piomban, t'accerchiano fitti...

Al tuo capo già volser la mira...

per pietà, va', t'invola di qui.

Brano musicale ()

RICCARDO

(Traditor, sciagurati son essi,

che minacciano il vivere mio?

Ma l'amico ho tradito ancor io...

son colui che nel cor lo ferì!

Innocente, sfidati gli avrei;

or d'amore colpevole... fuggo.

La pietà del signore su lei

posi l'ale, protegga i suoi dì!)

RENATO

(staccandosi dal fondo ove stava esplorando)

Fuggi, fuggi: per l'orrida via

sento l'orma dei passi spietati.

Allo scambio dei detti esecrati

ogni destra la daga brandì.

Va', ti salva, o che il varco all'uscita

qui fra poco serrarsi vedrai;

va', ti salva, del popolo è vita

questa vita che getti così.

(Riccardo esce)

Riccardo ->

 

Scena quarta

Renato e Amelia.

 
[N. 16 - Scena, Coro e Quartetto, Finale II]

 N 

 

RENATO

Seguitemi.  

AMELIA

(Mio dio!)

RENATO

Perché tremate?

Fida scorta vi son, l'amico accento

vi risollevi il cor!

 

Scena quinta

Samuel, Tom con Séguito, dalle alture, e detti.

<- Samuel, Tom, séguito

 

AMELIA

Eccoli.  

RENATO

Presto,

appoggiatevi a me.

AMELIA

Morir mi sento!

 

CORO
(dall'alto)

Si discenda, si trafigga,

già scoccata è l'ultim'ora.

Il saluto dell'aurora

sull'esanime cadrà.

SAMUEL
(a Tom)

Scerni tu quel bianco velo

onde spicca la sua dèa?

TOM

Sì precipiti dal cielo

all'averno.

RENATO
(forte)

Chi va là?

SAMUEL

Non è desso!

TOM

O furor mio!

CORO

Non è il conte!

RENATO

No, son io

che dinanzi a voi qui sta.

SAMUEL
(beffardo)

Il suo fido!

TOM

Men di voi

fortunati fummo noi:

che il sorriso d'una bella

stemmo indarno ad aspettar.

SAMUEL

Io per altro in volto almeno

vo' a quest'Iside mirar.

(alcuni de' suoi rientrano con fiaccole accese)
 

RENATO

(co' la mano sull'elsa)

Non un passo: se l'osate

traggo il ferro...

TOM

E v'infiammate?

SAMUEL

Non vi temo.

(la luna è in tutto il suo splendore)

AMELIA

O cieli, aïta!

CORO
(verso Renato)

Giù l'acciaro...

RENATO

Traditori!

TOM

(mentre va per istrappare il velo ad Amelia)

Vo' finirla...

RENATO

(assalendolo)

E la tua vita

questo insulto pagherà.

 
(nell'atto che tutti s'avventano contro Renato, Amelia, fuori di sé inframmettendosi, lascia cadere il velo)
 

AMELIA

No: fermatevi...  

RENATO
(colpito)

Che!... Amelia!...

SAMUEL

Lei!...

TOM

Sua moglie!

AMELIA

Ah! per pietà!

 

SAMUEL E TOM

Ve' se di notte qui co' la sposa    

l'innamorato campion si posa

e come al raggio lunar del miele

sulle rugiade corcar si sa!

S

CORO

Ve' la tragedia mutò in commedia

piacevolissima ~ ah! ah! ah! ah!

E che baccano sul caso strano

andrà dimane per la città!

AMELIA

A chi nel mondo crudel più mai,

misera Amelia, ti volgerai?...

la tua spregiata lacrima, quale,

qual man pietosa rasciugherà?

RENATO

(fisso alla via onde fuggì Riccardo)

Così mi paga, se l'ho salvato!

Ei m'ha la donna contaminato!

Tal marchio fitto mi volle in fronte,

macero il core per sempre m'ha!

(poi riscuotendosi, e come chi ha preso un grave partito, s'accosta a Samuel e Tom)
 

RENATO

Converreste al tetto mio  

sul mattino di domani?

SAMUEL E TOM

Per subir dell'onta il fio?

RENATO

No: ben altro in cor mi sta.

SAMUEL E TOM

Che ti punge?

RENATO

Lo saprete,

se verrete.

SAMUEL E TOM

E ci vedrai.

(nell'uscire seguiti dai loro)

Dunque andiam ~ per vie diverse

l'un dall'altro s'allontani.

Il mattino di domani

grandi cose apprenderà.

 

Samuel, Tom, séguito ->

RENATO

(rimasto solo con Amelia)

Ho giurato che alle porte

v'addurrei della città.

AMELIA

(Come sonito di morte

la sua voce al cor mi va!)

 

Fine (Atto secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Campo solitario nei dintorni di Boston appiè d'un colle; a sinistra nel basso biancheggiano due pilastri; la luna è leggermente velata.

Amelia
 

[N. 14 - Preludio, Scena ed Aria]

Ecco l'orrido campo

Amelia
<- Riccardo

Teco io sto / Gran dio! / Ti calma

Riccardo e Amelia
Quale soave brivido

(la luna illumina sempre più)

[N. 15 - Scena e Terzetto]

Ahimè! / Taci...

(Amelia abbassa il velo)

Amelia, Riccardo
<- Renato

Tu qui?

Amelia, Riccardo
Renato ->

Deh solo t'invola!

Amelia, Riccardo
<- Renato

Per esso quest'alma sol trepida e geme

Amelia, Riccardo e Renato
Odi tu come fremono cupi
Amelia, Renato
Riccardo ->

[N. 16 - Scena, Coro e Quartetto, Finale II]

Seguitemi

Amelia, Renato
<- Samuel, Tom, séguito

Eccoli / Presto

(Amelia lascia cadere il velo)

No: fermatevi...

Converreste al tetto mio

Amelia, Renato
Samuel, Tom, séguito ->

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta
È il mattino. Una sala nella casa del Governatore; in fondo l'ingresso delle sue stanze. Abituro dell'indovina; a sinistra, un camino; il fuoco è acceso; la caldaia fuma sovra un treppiè. Campo solitario nei dintorni di Boston appiè d'un colle; a sinistra nel basso biancheggiano due pilastri; la... Una stanza da studio nell'abitazione di Renato; sovra un caminetto di fianco due vasi di bronzo,... Sontuoso gabinetto del Conte; tavola con l'occorrente per iscrivere; nel fondo un gran cortinaggio che... Vasta e ricca sala da ballo splendidamente illuminata e parata a festa.
[N. 1 - Preludio] [N. 2 - Coro d'introduzione] [N. 3 - Scena e sortita di Riccardo] [N. 4 - Scena e Cantabile di Renato] [N. 5 - Scena e Ballata di Oscar] [N. 6 - Seguito e Stretta dell'introduzione] [N. 7 - Invocazione] [N. 8 - Scena] [N. 9 - Scena] [N. 10 - Scena e Terzetto] [N. 11 - Scena e Canzone] [N. 12 - Scena e Quintetto] [N. 13 - Scena ed Inno - Finale I] [N. 14 - Preludio, Scena ed Aria] [N. 15 - Scena e Terzetto] [N. 16 - Scena, Coro e Quartetto, Finale II] [N. 17 - Scena ed Aria] [N. 18 - Congiura. Terzetto e Quartetto] [N. 19 - Scena e Quintetto] [N. 20 - Scena e Romanza. Finale III] [N. 21 - Festa da ballo e Coro] [N. 22 - Coro e Scena] [N. 23 - Scena e Duettino] [N. 24 - Scena finale]
Atto primo Atto terzo

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