Atto secondo

 

Scena prima

Gabinetto da toeletta.
A destra una porta, a sinistra un grande specchio, quattro poltrone di foggia antica.
La Contessa di Egmont. Una Damigella.

 Q 

Contessa, Damigella

 

CONTESSA

(in piedi dinanzi allo specchio)  

Son bella?... Che ti pare?...

DAMIGELLA

Tal... da abbagliar la vista.

CONTESSA

(dopo breve pausa, contemplandosi)

Eh! via! Non mi adulare...

Davvero... non c'è mal!...

Nessuna dama in corte

ha più copiosa lista

di adorator...

DAMIGELLA

Né in Francia

havvi bellezza ugual!

CONTESSA

Eppure, o mia Lisetta,

non son felice...

DAMIGELLA

Voi!...

CONTESSA

Talor mi prende invidia

di te...

DAMIGELLA

Che dite?

CONTESSA

(sospirando)

Ah! Sì...

D'amore ai dolci gaudi

fidarti almen tu puoi,

cantar tue gioie ai liberi

raggi di un lieto dì!

In me lo sguardo vigile

dei cortigiani è intento:

per me delitto è un palpito...

è colpa ogni sospir.

Se mi accarezza un alito

di speme e di contento,

tosto una densa nuvola

mi infosca l'avvenir.

 

 

(mutando improvvisamente di umore)  

Ma tu... sei commossa! ~ Mia buona ragazza

sul serio mi prendi? No! Sono una pazza!...

È turbin la vita che l'alme trascina...

al gaudio, all'ebbrezza la noia è vicina...

Fuggiamo l'amore che è danno, che è pena...

spezziam la catena, che schiave ci fa!

DAMIGELLA

Ah! Questo è il linguaggio che meglio si addice

a voi giovin tanto, sì bella...

CONTESSA
(con trasporto)

E felice!...

 

Scena seconda

Il Conte di Egmont, e dette.

<- Conte

 

CONTE

(sulla porta)  

Felice!

CONTESSA

(trasalendo)

Il Conte!... Voi!...

CONTE

Qual meraviglia?

Fra minuti... alla festa

del Louvre...

CONTESSA

Lo vedete...

abbigliata son io... Quando vi aggrada...

usciremo...

CONTE

Il Marchese

d'Arras fia vostro cavalier. Frattanto,

pria di recarci al ballo

con voi bramo un istante

trattenermi e parlarvi...

 
(ad un cenno della Contessa, la Damigella esce)

Damigella ->

 

Scena terza

Il Conte, la Contessa.

 

CONTESSA

A che degg'io  

l'insolito favor?

CONTE

(sedendo)

Voi foste ieri

ai Pocherons?

CONTESSA
(con indifferenza)

Davver?...

CONTE

Non lo negate!...

Io tutto so... Voi passeggiaste al braccio

d'un giovane pittor... d'uno stordito

che in voi credendo amare una fanciulla

sua pari...

CONTESSA

I passi miei

dunque spiaste! A tanto onore, o Conte,

non ero avvezza...

CONTE

Il caso

sull'orme vostre mi condusse...

CONTESSA

(ridendo)

Il caso!

Ah! Ah!

CONTE

(con impeto, alzandosi)

Ridere osate!...

Contessa!... Giuro a dio!...

CONTESSA

(arretrando attonita)

Terror mi fate!

 

 

Ma no! La vostra collera  

non merta che un sorriso...

Conte, d'Otel la maschera

mal vi si adatta al viso...

Per turpi amori e scandal

siete famoso a corte,

ed osa un tal consorte

di gelosia parlar!

CONTE
(con disprezzo)

Di te geloso! E credere

potresti a tal follia!

Strana fra noi, ridicola

la scena ~ inver saria...

Di folli amori inebriati...

libera appien tu sei,

ma il nome mio non déi

nel fango trascinar!

 

CONTESSA

Non vi comprendo...  

CONTE

Stasera, a corte,

quel giovin pazzo ti rivedrà...

CONTESSA

(Ciel!)

CONTE

La sua vita... o la sua morte

da te... in quell'ora... dipenderà.

CONTESSA

Io!... Che far deggio?...

CONTE

Fissarlo in volto...

qual se a te ignoto fosse...

CONTESSA

(Mentir

potrò a tal segno!)

CONTE

Se poi, lo stolto

parlarti osasse...

CONTESSA

(Che potrei dir?...)

Ah no! Uno scandalo non provochiamo!

CONTE

Temi gli scandali!... Strano è davver!

CONTESSA

Conte!...

CONTE
(con ira)

Da ieri, forse non siamo

favola e scherno del mondo inter?

 

Sia dunque... e tosto... da te smentita  

la tresca indegna che ti avvilì,

a me il decoro, salvar la vita

a quello stolto sol puoi così;

poi... se uno sguardo... se ancora un detto

te col reo drudo scambiar vedrò,

come un vil rettile... come un insetto,

sotto il tallone lo schiaccerò!...

 

CONTESSA

Io... l'onor vostro salvar prometto...

tutto alla corte smentir saprò.

CONTE

(offrendo il braccio alla Contessa con affettata galanteria)

Ed ora, o Contessa,

al ballo muoviamo...

la vostra promessa

beato mi fa;

sul pallido viso

rispunti un sorriso

che avvivi il fulgore

di vostra beltà.

CONTESSA

(porgendo il braccio al Conte, e parlando con sarcastica galanteria)

Amabil, davvero,

o Conte, voi siete!

D'un tal cavaliero

superba sarò...

Le dame e i mariti

vedendoci uniti,

diran: l'un per l'altro

il ciel li creò.

 
(partono insieme)

Conte, Contessa ->

 
 

Scena quarta

Interno del Louvre.
A destra una galleria con statue e vasi di fiori. A sinistra un ampio scalone praticabile, coperto da verde tappeto e fiancheggiato da alberi artificiali. La scena è scarsamente illuminata. In fondo alla galleria, una porta chiusa.
Giuliano. Apparatori e Domestici.

 Q 

Giuliano, apparatori, domestici, alcuni apparatori

 

GIULIANO
(agli apparatori ed ai domestici)

A mezzanotte schiudansi le porte  

della gran scala, onde qui possa ognuno

penetrar ~ mi intendeste?

(due o tre apparatori si allontanano)

alcuni apparatori ->

 

All'ora istessa

tutta di luce inondisi la via

per cui deve passare

il corteggio real ~ Freschi zampilli

gettino le fontane, e un odoroso,

balsamico profumo

per le sale si spanda. Ai sensi illusi

qui tutto offra l'immagine

d'una bella e festosa primavera...

Tale è del re il comando...

(gli altri apparatori e domestici si allontanano)

apparatori, domestici ->

 

Il re può tutto

ciò che vuol... ciò che brama... Ei può colmarmi

di dovizie... di onori...

ma la fede perduta ei non può darmi!

(rimane alcun tempo meditabondo)

 

Sogno di gloria ~ sogno d'amore...  

sublime orgoglio ~ dei lieti dì,

luce del genio ~ fecondatore...

estro divino ~ tutto svanì!

Io d'una larva ~ seguia la traccia...

d'una chimera ~ che mi abbagliò...

a lei fidente ~ stesi le braccia...

essa qual nebbia ~ si dileguò!...

Sfondo schermo () ()

 

 

Ma chi è dunque costei? Donde venuta?  

Qual malefico genio

l'ha contro me sospinta,

perché l'anima mia

fosse per sempre da sue spira avvinta?...

Una dama di corte! Una di queste

sirene ammaliatrici,

che col fascino reo delle pupille

vi attraggono... vi stringono... ed il core

godono avvelenarvi a stille, a stille! ~

Dama di corte!... Ella... per queste sale

dovrà passare... Io la vedrò... Non una

potrà sfuggire all'occhio mio. ~ Ma poi?...

Che dirle? Con qual core

oserò di affrontarla?... E quale il frutto

che raccoglier potrei? Farla arrossire?...

V'è forse un volto che arrossir qui possa?...

(suona mezzanotte)

 

Mezzanotte! Alle dame, ai cavalieri

si schiudano le sale del banchetto

fuggiamo!... Ah! No... no 'l posso! ~ Rivederla,

tutto di un sguardo misurar l'abisso

che da lei mi separa...

Ecco il desio tremendo

che mi rugge nel cor... Vieni!... Ti attendo!...

 

Scena quinta

La porta in fondo alla galleria si apre.
Cavalieri e Dame entrano a coppie, e attraversano la scena salendo per la grande scala. Il Marchese d'Arras e la Contessa d'Egmont si danno il braccio. Il Conte d'Egmont a poca distanza dà il braccio ad una Dama. Giuliano in disparte, collocato in maniera che il corteo passi vicino a lui.

<- cavalieri, dame, Marchese, Contessa, Conte

 

CAVALIERI E DAME
(parlano tra loro a voce bassa)

Vedeste mai spettacolo  

più bello e originale?...

IIº

D'aprile i miti zeffiri

spirano in queste sale...

IIIº

Meraviglioso intreccio

di luce e di colori!...

IVº

Note d'amor sussurrano

i ruscelletti e i fiori...

 

CONTESSA
(sottovoce al Marchese)

Fu un capriccio ~ credetelo...

Marchese...

MARCHESE
(sottovoce alla Contessa)

Fu un error!

CONTESSA
(sottovoce al Marchese)

È ver ma sarà l'ultimo...

MARCHESE
(con galanteria)

Voi mi beate il cor!

CONTESSA

(colpita da terrore alla vista di Giuliano)

Presto!

MARCHESE

Che fu!

CONTESSA

Avanziamoci...

MARCHESE

Perché?...

CONTESSA

(arretrando)

Cielo!... Ei si appressa

a noi...

MARCHESE

Coraggio!...

(Giuliano si avanza verso la Contessa fissando in lei gli occhi smarriti. Sorpresa generale, tutti si arrestano)

CORO

Il giovane

pittore...

GIULIANO

È dessa!... È dessa!...

CORO

Vediamo! Qualche scandalo

qui certo nascerà...

Egli è il famoso artista...

egli è il protagonista

dell'avventura comica

dei Pocherons... Ah! Ah!

CONTESSA
(sottovoce a Giuliano)

Fuggite... allontanatevi...

di me... di voi pietà.

CONTE

(che si sarà avvicinato alla Contessa)

Ciò che far déi rammentati...

smentisci... od ei morrà!...

GIULIANO
(con accento animatissimo alla Contessa)

Ch'io m'allontani!... Uditemi!...

Saper mi è d'uopo in pria

se ad un fatal delirio

in preda è l'alma mia...

Chi siete voi?...

CONTE

Chi è dessa?...

Io vi risponderò...

D'Egmont è la Contessa...

GIULIANO
(alla Contessa)

Il ver costui parlò?...

CONTESSA

Il ver...

(additando il Conte)

Sua moglie!...

GIULIANO

Or... ditemi...

se affatto sconosciuto

vi son...

CONTESSA

Non ho memoria

d'avervi mai veduto...

GIULIANO

Mai!... Dunque iddio m'ha tolto

dell'intelletto il dono...

Un ebete... uno stolto...

un forsennato io sono...

(con passione)

No... voi non siete quella

che amai, che un dì mi amò...

del genio la mia stella

per sempre tramontò!

 

CORO

Ah! Ah!... L'equivoco  

strano è davvero!...

Un tal mistero

chi spiegherà?...

È una commedia

la sua follia...

forse in tragedia

si cambierà...

CONTE
(con disinvoltura, ai cavalieri ed alle dame)

Del nuovo equivoco

qual meraviglia?

Havvi una giovane

che a lei somiglia...

Quando il Marchese

ier l'ha veduta,

lui pur sorprese

lo stesso error.

MARCHESE
(ai cavalieri ed alle dame)

Uguali... identiche...

Simili affatto...

in ogni linea,

in ogni tratto...

Conte, se l'altra

voi pur vedeste,

dividereste ~

lo strano error.

CONTESSA

(immobile, sforzandosi di dissimulare la propria agitazione)

Ardea quell'anima

di santo affetto...

Né ardisco volgergli

un guardo... un detto!...

Ah! Di me stessa

quasi ho ribrezzo...

il suo disprezzo

mi strazia il cor...

CONTE
(alla Contessa con voce repressa)

Raffrena i palpiti

d'un folle affetto...

sperdi le tracce

del reo sospetto...

Se vuoi ch'ei viva

salva il mio onor!

MARCHESE
(a Giuliano sottovoce)

Incauto giovane,

l'ira frenate...

novelli scandali

non suscitate...

Pietà vi prenda

del suo terror!

GIULIANO

(cupamente fissando la Contessa)

Da lei cacciato...

da lei reietto...

né a me rivolgere

pur osa un detto!...

Beltà marmorea,

perfida creta...

ridi... sta' lieta...

salvo è il tuo onor!

 

CONTE

(volgendosi a Giuliano con disinvoltura)

Signore: a nome della mia consorte

la Contessa d'Egmont, a voi perdono

l'illusion d'un istante...

MARCHESE
(alla Contessa)

Il vostro braccio,

se vi piace...

CORO

La marcia riprendiamo...

ci attendono le mense.

(la Contessa, il Conte e il Marchese si avviano per lo scalone. I cavalieri danno il braccio alle dame per seguirli)

TUTTI
(sottovoce)

(allontanandosi)

Andiamo! Andiamo!

 

Gli artisti son pazzi...  

dei nostri sollazzi,

dei nostri capricci

non sanno gioir...

 

cavalieri, dame, Marchese, Contessa, Conte ->

GIULIANO

(segue coll'occhio il corteggio finché tutti non sono scomparsi, indi prorompe)

O donna, ti inebria!

Io vado a morir...

(esce precipitosamente per la galleria)

 

Fine (Atto secondo)

Prologo Atto primo Atto secondo Atto terzo

Gabinetto da toeletta; a destra una porta, a sinistra un grande specchio, quattro poltrone di foggia antica.

Contessa, Damigella
 
Contessa e Damigella
Son bella? Che ti pare?
Contessa, Damigella
<- Conte

Felice! / Il Conte! Voi! / Qual meraviglia?

Contessa, Conte
Damigella ->

A che degg'io l'insolito favor?

Contessa e Conte
Ma no! La vostra collera

Non vi comprendo / Stasera, a corte

Conte, Contessa ->

Interno del Louvre; a destra una galleria con statue e vasi di fiori; a sinistra un ampio scalone praticabile, coperto da verde tappeto e fiancheggiato da alberi artificiali; la scena è scarsamente illuminata; in fondo alla galleria, una porta chiusa.

Giuliano, apparatori, domestici, alcuni apparatori
 

A mezzanotte schiudansi le porte

Giuliano, apparatori, domestici
alcuni apparatori ->

Giuliano
apparatori, domestici ->

Ma chi è dunque costei? Donde venuta?

(suona mezzanotte)

(la porta in fondo alla galleria si apre)

Giuliano
<- cavalieri, dame, Marchese, Contessa, Conte
Tutti (a voce bassa)
Vedeste mai spettacolo
Cavalieri e Dame, poi Giuliano
Gli artisti son pazzi
Giuliano
cavalieri, dame, Marchese, Contessa, Conte ->
 
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta
Interno della casa del pastore Vansen; un gran camino a sinistra; a destra una porta che mette sulla... Lo studio di un pittore; porta a sinistra; altra piccola porta nel fondo della scena; tavoli, quadri; un... Il giardino ai Pocherons; Viale con alberi foltissimi; a sinistra un tavolo circondato da sedili di pietra. Gabinetto da toeletta; a destra una porta, a sinistra un grande specchio, quattro poltrone di foggia antica. Interno del Louvre; a destra una galleria con statue e vasi di fiori; a sinistra... Una strada di Parigi; a destra una muraglia con piccola porta; a sinistra una cappella della...
Prologo Atto primo Atto terzo

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