Atto primo

 
 

Scena nona

Pericca, e poi Varrone

Pericca

 

PERICCA

Oh me infelice! e come posso stare  

senza la mia padrona?

È stata troppo buona.

Andar sì presto ad affogarsi in mare.

Ed io sola soletta

dove mai troverò, chi mi ricetta?

Per molto, ch'io m'aggiro

in questa parte, e quella,

ancora non rimiro

chi abbia compassion d'una zitella.

 

Se v'è alcun, che per pietà  

voglia far la carità,

me lo dica schietto, schietto;

o che cavi il fazzoletto,

o che raschi, o che saluti,

che così quel, che m'aggiuti

io conoscere potrò.

Ma per quanto intorno io miro,

non ritrovo un, che mi voglia,

e soletta fra la doglia

a penar me ne starò.

 

<- Varrone

VARRONE

Pur alfine t' ho giunto  

per dirti che...

PERICCA

Che forse

è salva la padrona?

VARRONE

Appunto; appunto.

PERICCA

Lodato il ciel, a nuova sì bramata,

io voglio esserti grata.

Prendi.

(gli vuol dare un orloggio)

VARRONE

Eh! non occorre.

PERICCA

Sì, sì.

VARRONE

No 'l posso torre.

PERICCA

Dico...

VARRONE

No 'l voglio prendere.

PERICCA

Or ora mi vedrai di sdegno accendere.

VARRONE

Giacché me lo vuoi dare,

non ti vo' disgustare.

Ma questo è un gran tesoro:

il peso avrà di dieci libre d'oro.

PERICCA

Una dama spagnuola

meno non dà ad un, che la consola.

VARRONE

È d'Inghilterra?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

C'è la campana?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

Va puntuale?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

Ripete l'ore?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

Segna le lune?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

Li mesi, i giorni?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

C'è il svegliarino?

PERICCA

Al certo.

VARRONE

La cassa ha traforata?

PERICCA

Al certo, al certo.

VARRONE

Ora l'accetto, e non ti sembri strano,

che senza tutte queste condizioni

non porta orloggio un cavalier romano.

PERICCA

Or te lo godi; già sta in tuo potere,

ma or da la padrona

mi chiama il mio dovere.

VARRONE

Vanne con l'ora buona;

ma quando lungi sei, deh ti ricorda,

che con l'orloggio tuo mi dai la corda.

 

 

Pria di partire  

ti vorrei dire...

PERICCA

Presto, che ho fretta.

VARRONE

Un poco aspetta,

sto ritrovando,

vado aggiustando

un complimento,

ma già mi sento,

che mi confondo:

non so che dir.

PERICCA

L'hai ritrovato?

L'hai aggiustato?

VARRONE

Poffar il mondo!

PERICCA

Coraggio, ardir.

VARRONE

Ora se n' viene...

PERICCA

Sì, che vai bene.

VARRONE

Questo tuo dono...

PERICCA

Di', che vai buono.

VARRONE

Io ti son schiavo...

PERICCA

Di', che vai bravo.

VARRONE

Non mi confondere,

non m'impedir.

 

Pericca, Varrone ->

 

Scena diciannovesima

Varrone, e poi Pericca

Varrone

 

VARRONE

Oh che pena! Oh che impiccio! Oh che tormento  

è mai portar l'orloggio!

Or questo, or quel ti chiede ogni momento,

padron mio, che ora è? ed io allora,

per dir la verità lo tiro fuora;

e in far quella funzione

mi s'è distrutto già mezzo calzone;

ma questo non è niente:

da che lo porto addosso

più saldo star non posso,

e più pace non ho,

che mi ricordo ogn'or chi me 'l donò.

Oh orloggio! oh orloggio! oh amore!

L'un mi distrugge i calzoni, e l'altro il core.

 

<- Pericca

PERICCA

E ben, Varrone, in testa  

cos'hai, che stai pensoso?

VARRONE

Eh! niente, niente (questa

è nata sol per togliermi il riposo).

PERICCA

Ma pur? dimmelo su, per cortesia.

VARRONE

Lo vuoi saper?

Or sappia; lei, tu, vossignoria,

che o l'orloggio tuo or ti riprendi,

o risolvi d'amarmi: intendi? intendi?

PERICCA

Ch'io ripigli l'orloggio? oh! non conviene

prender ciò, che donai.

VARRONE

(Fin qui va bene.)

PERICCA

In quanto all'altro poi, che tu desideri?

bisogna, ch'io consideri

un po' la tua persona.

VARRONE

Vossignoria è padrona.

PERICCA

Il naso...

VARRONE

Oh! questo è un naso

da farne molto caso.

PERICCA

Quell'occhio...

VARRONE

Oh! questo è un occhio,

che vede anche un finocchio.

PERICCA

Le guance...

VARRONE

Oh! queste guance

sono fragole, e latte, e non son ciance.

PERICCA

La bocca...

VARRONE

Oh! questa bocca

ad ogni accento suo saette scocca.

PERICCA

Passeggia un poco.

VARRONE

Oh! in quanto al passeggiare

io ti farò stupir.

(qui fa una passeggiata)

Che te ne pare?

PERICCA

Tutto tutto va bene al volto, al garbo, e al passo,

non mi piaci però: sei troppo grasso.

 

Che cosa mai grata  

vedersi d'avante

un giovin galante

di vita attillata,

che mentre passeggia,

sé stesso vagheggia,

e fa innamorar;

ma veggo talora

alcuni sì grassi,

che stentano un'ora

a muover li passi,

e benché l'aspetto

ti porga diletto

non san passeggiar.

 

 

Non parli, non rispondi?  

Stai pensieroso? taci? e ti confondi?

Cos'è? forse dal core

t'è passato l'amore?

Non tanta confusione,

favella, e dimmi pur la tua ragione

 

VARRONE

Che vuoi, ch'io ti dica?  

Non sono d'un fusto

ben fatto, e galante,

però sono giusto

per far del'amante,

e ben lo so far.

Ancor, che sia grasso

non provo fatica,

a muovere il passo,

e senza far fallo

la notte nel ballo

molt'ore durar.

 

PERICCA

Molto t'impegni a un tratto;  

ma non so che sarà,

quando si venga al fatto.

VARRONE

Quest'è una verità;

e se creder no 'l vuoi,

a tuo piacer ogn' or veder lo puoi.

PERICCA

Ora non posso; ma l'impegno accetto;

onde tua cura fia

farmi veder la tua gran bizzarìa.

VARRONE

Ed io or ti prometto,

che per la meraviglia

ti farò fino al ciel alzar le ciglia.

 

VARRONE

Son lieto, e gustoso.  

PERICCA

Sei buono per sposo.

VARRONE

Son lesto, e spedito.

PERICCA

Sei buon per marito.

VARRONE

Son sano, son forte.

PERICCA

Sei buon per consorte.

VARRONE

Tu fanne la prova,

veder te 'l farò.

PERICCA

Veniamo a la prova

che a l'or sceglierò.

Anch' io son gustosa.

VARRONE

Sei buona per sposa.

PERICCA

Son sana, son forte.

VARRONE

Puoi esser consorte.

PERICCA

Non soffro mai doglie.

VARRONE

Sei buona per moglie.

PERICCA

A l'or, che mi piaci,

tua sposa sarò.

Insieme

VARRONE

A me già tu piaci,

e in sposa ti vo'.

 

Fine (Atto primo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Intermezzo primo Intermezzo secondo Intermezzo terzo
Pericca
 

Oh me infelice, e come posso stare

Pericca
<- Varrone

Pur alfine t' ho giunto

Pericca, Varrone ->
Varrone
 

Oh che pena! Oh che impiccio! Oh che tormento

Varrone
<- Pericca

E ben, Varrone, in testa

Non parli, non rispondi?

Molto t'impegni a un tratto

Varrone e Pericca
Son lieto, e gustoso
 
Scena nona Scena diciannovesima
Atto secondo Atto terzo Intermezzo primo Intermezzo secondo Intermezzo terzo

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