Intermezzo secondo

 

Scena unica

Pericca, e poi Varrone.
Con mantello, che porta sotto due passetti.

Pericca

 

PERICCA

Vo cercando occasione  

di ritrovar Varrone:

per poter rimirar in verità

se tiene com'ei vanta abilità.

Ma eccolo che viene,

oh quanti imbrogli sotto il braccio tiene!

 

<- Varrone

VARRONE

(Or gliel'appetto.)  

PERICCA

E ben con tanta fretta

dove si va?

VARRONE

Non ti partir di qua,

che or or ritornerò, poiché m'aspetta...

PERICCA

Chi t' aspetta?

VARRONE

Scipione,

che gl'ho da dar di spada lezione.

PERICCA

Maestro vossignoria.

VARRONE

E di spada, e di ballo, e poesia.

PERICCA

(Un dente ogni bugia.)

No, Scipione, è già uscito,

onde se mio marito esser tu vuoi

il tuo valor ora mostrar mi puoi.

VARRONE

Son pronto,

ma con chi? in che tu vuoi provarmi?

PERICCA

Provar io stessa ora ti vo' nell'armi.

VARRONE

Pormi con una donna, è da villano,

così non tratta un cavalier romano.

PERICCA

Ma una dama spagnola

ancor senz'aver scudo,

non teme di pugnar a petto ignudo.

A noi, dammi il fioretto.

VARRONE

(Io già mi veggo astretto.)

Questi libri, e violino io vo a posare,

e poi ritornerò teco a pugnare.

PERICCA

No, posali qua in terra,

e tira pur come se stassi in guerra.

(posa i libri, ecc.)

Si venga al primo assalto.

VARRONE

Tieni il pugno tropp'alto,

e puoi cavarmi un occhio.

PERICCA

Alla spagnola

così insegna la scuola:

a noi.

VARRONE

Piega il ginocchio.

PERICCA

Oh m'hai stufato!

In tal modo il maestro m'ha insegnato.

 
(qui si tirano)
 

VARRONE

Capperi fischian bene i tagli intorno:

ma se mi ficco sotto?

PERICCA

A te.

 
(tornano ad assaltarsi)
 

VARRONE

Oh cospetton non ho il petto d'acciaro!

PERICCA

Più presto andar dovevi al tuo riparo.

VARRONE

Or basta, basta.

PERICCA

Sì, ma a quello che mirai

poco ne sai, o niente.

VARRONE

Ciò avvien perché la scuola è differente.

PERICCA

Or prendi il tuo fioretto.

VARRONE

(Un altro poco mi sfondava il petto.

Poss'esser maledetta!)

PERICCA

Ancor non vo' scartarti,

perché nell'altre cose io vo' provarti.

VARRONE

Prova pur quanto sai

perché so ch'alla fin m'accetterai.

Vado, Pericca, vado,

tu intanto aspetta qui; brevi momenti

da te io m'allontano.

Poscia al mio ritorno

farem nostr'alme liete,

e noi contenti.

PERICCA

Ah? che questo momento,

che da te mi divido,

bell'alma mia, mi svenerà il tormento.

 
(qui parte Varrone)

Varrone ->

 

 

Oh povero Varrone.  

È pure il bel minchione

se crede ch'io lo voglia per marito.

Vo' cercar pria di lui, altro partito.

È pur bella cosa

sentirsi dir da tutti

costei in ver è vaga, è bella sposa!

 

Ad ogni zitella  

sia brutta, sia bella

oh quanto diletta

sentirsi dir sposa.

Se poi la faccenda

s'intorbida, o guasta

sia pura, sia casta

pria d' esser delusa

s'inoltra confusa

a far d'ogni cosa.

 

<- Varrone

VARRONE
(verso la scena)

Amici state là,  

e quando sentirete

che il labbro impunterà

venga l'un dopo l'altro, e interrompete...

(Oh che testa di bronzo, è più d'un'ora,

che studio un sol sonetto,

e non l'ho a mente ancora.)

Ma è qui Pericca:

o là attenti state,

e non mi svergognate.

PERICCA

Varrone cosa fai,

che sì confuso stai?

VARRONE

Sto in tuo onor a compor qui un sonetto.

PERICCA

Lo sento con piacere.

VARRONE

(Cosa dirò, se di ciò nulla intendo.)

Lasciami pria spurgar:

oh quel sparviere

seguita quell'uccello.

PERICCA

Dov'è? non veggo niente.

VARRONE

Passò velocemente.

(M'aiuto quanto posso, a uscir d'impegno.)

PERICCA

Or via spicciati,

di' un poco il tuo sonetto.

VARRONE

Lo dirò, ma abbi flemma,

ch'è lunghetto.

PERICCA

Sì l'avrò, ma comincia.

VARRONE

Appunto, adesso.

A consolarmi il cor gioie venite

venite sì venite e non tardate...

 
(qui viene un povero)

<- un povero

 

 

Cos'è, e cosa vuoi?  

PERICCA

Vorrà

la carità.

VARRONE

Non v'è niente: va' via.

PERICCA

Oh povero stroppiato

sta pure mal ridotto!

To' qua.

(gli dà una moneta)

VARRONE

Che cosa è quello?

PERICCA

Mezza da otto.

Da capo che già parte.

 

un povero ->

VARRONE

Questa delli birbanti è una bell'arte.

A consolarmi il cor gioie venite

venite sì venite...

PERICCA

E che cos'hai che batti indietro il piè?

VARRONE

Eh niente, niente;

è un granchio.

Venite sì venite un altro ancora

 
(qui viene un altro povero)

<- un altro povero

 

 

Eh vattene in buon'ora.

PERICCA

Eh no.

VARRONE

Se m'ha interrotto.

PERICCA

Prendi.

(gli dà altra moneta.)

Prendi ancor tu mezzo da otto.

 

un altro povero ->

VARRONE

Ti spicci ancora?

PERICCA

Or via

segui Varrone a dir la poesia.

VARRONE

(Oh questa è tentazione!)

A consolarmi il cor gioie venite...

venite sì venite, e non tardate.

E quando?

(fa cenni verso la scena)

Oh viene il priore,

con tutti li birbanti!

 
(qui entrano in scena più poveri)

<- più poveri

 

PERICCA

Fino ch'avrò contanti

carità gli farò.

Prendi...

(fa elemosina ad uno)

Prendete,

(fa elemosina agl'altri)

né più c'interrompete.

 

più poveri ->

VARRONE

A consolarmi il cor gioie venite...

(guardando dentro la scena)

Ma... quelli attaccan lite

lasciamoli dividere.

PERICCA
(a Varrone)

O lasciali pur fare:

fuggi che ti bastonano.

VARRONE

Andate pur: vi saprò ben trovare

 

Col bastone    

ad un par mio?

Non va bene

o questo no.

Più Varrone

non son io

se pentir

non vi farò.

S

Sfondo schermo () ()

 

PERICCA

Eh via non tanta collera,  

co' birbanti hai da far,

sopporta, e tollera.

VARRONE

(Lei non sa il nostro accordo.)

Tutti li vo' ammazzar,

son fatto sordo.

PERICCA

No placa il rigore,

se non per quelli, almen

sol per mio amore.

VARRONE

Cara del labbro tuo a un solo accento

passò la rabbia, come passa il vento.

PERICCA

Ora che a i detti miei sei tu ubbidiente

credo ch'al cor per me hai fiamma ardente.

VARRONE

Che fiamma? o cara

ho un forno in sen per te,

ho una caldara.

PERICCA

E per te sente ancor l'anima mia

nel seno una continua batteria.

 

VARRONE

Quel labbro vermiglio...  

PERICCA

Quel ciglio vezzoso...

VARRONE

Mi desta furioso

nel seno l'ardore

e pieno d'amore

mi fa sospirar.

PERICCA

E piena d'ardore

mi fa delirar.

Son tutta smania.

VARRONE

Son tutto incendio.

PERICCA

Sono un compendio

di fiamma, e foco.

VARRONE

Non trovo loco

né so che far.

Insieme

PERICCA

Non trovo loco

né so che far.

 

Fine (Intermezzo secondo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo Intermezzo primo Intermezzo secondo Intermezzo terzo
Pericca
 

Vo cercando occasione

Pericca
<- Varrone

Or gliel'appetto

Pericca
Varrone ->

Oh povero Varrone

Pericca
<- Varrone

Amici state là

Pericca, Varrone
<- un povero

Cos'è, e cosa vuoi?

Pericca, Varrone
un povero ->

Pericca, Varrone
<- un altro povero

Pericca, Varrone
un altro povero ->

Pericca, Varrone
<- più poveri

Pericca, Varrone
più poveri ->

Eh via non tanta collera

Varrone, Pericca
Quel labbro vermiglio
 
Scena unica
Atto primo Atto secondo Atto terzo Intermezzo primo Intermezzo terzo

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