Quadro secondo

 

Scena unica

A Kœnigsberg. Nei sotterranei della società segreta «Louise-bund» (una diramazione del Tugendbund). Rozza tavola, alcune panche e sgabelli di legno, e addossato alla parete di sinistra, presso all'enorme pilastro in muratura al quale sono affissi i bandi e i decreti e gli ostracismi della società segreta, un armario zeppo di rapiere, spade ed altre armi per difendersi in caso di sorpresa.
Le pareti sono però bizzarramente ricoperte di iscrizioni e strani disegni: bandiere, teste di morto, le braccia incrociate della Vehême, nomi, date!... Nell'alto, in nero, è scritta la data della prima confederazione; il reame di Westfalia è dipinto entro un circolo che pende sorretto da una forca; invece i nomi di Wolkensdorff e di Schill sono dentro alla aureola di una bizzarra ghirlanda raffigurante una corona d'alloro.
Sul valore simbolico vi è poco a dire, ma quanto al valore artistico si comprende che tutte le iscrizioni murarie furono speciale lavoro di Crisogono, il quale funge da segretario, cancelliere, usciere, portiere e... banditore!
Carlo Worms scrive.

 Q 

Worms

<- Crisogono

 
(da tutte le parti si eleva un bisbiglio indeciso che a poco a poco si afferma sempre più netto. È il nome di «Germania» ripetuto come parola d'ordine degli adepti del «Louise-bund»)

CRISOGONO

(entra frettoloso dal fondo portando un mantello e una maschera che porge a Worms)  

Senior, il tuo mantello e la tua maschera.

Di già i «Fratelli» scendono al convegno.

Trionfalmente incrocia alta per l'aria

su su da' cuori la parola d'ordine:

«Germania!»... Odi?...

LE VOCI

Germania!

CRISOGONO

Or sì che l'anima

sussulta al santo nome come inno

di Schill e Colberg: «Siam Prussiani vecchi...»

WORMS

(interrompendolo)

Di Federico?

CRISOGONO

Nulla...

WORMS

Uno dei capi

del Tugendbund assente ognor?!...

CRISOGONO

(crolla disgustato le spalle)

L'amore!...

(si maschera e si drappeggia con importanza e maestà nell'ampio mantello)

 
A poco a poco i vasti sotterranei si affollano. Gente strana e diversa vi penetra sbucando dai diversi corridoi.

<- gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto

Alcuni fanno crocchio al pilone e vi leggono gli editti affissi; altri passeggiano; molti si riconoscono sotto alla maschera e si salutano silenziosi con rapide e forti strette di mano e il parlare sommesso; ve ne sono anche senza maschera e sono per lo più gli ultimi adepti, le reclute nuove, gli studenti troppo fieri di far parte della Louise-bund per nascondersi ed i recipiendari.
Al tavolo già stanno alcuni dei capi, e vari rappresentanti di altre Società segrete della Sud-Germania, e fra questi, oltre a Worms, il dott. Jahn, il barone De Nozis, il prof. Lang. - Una sedia di uno dei capi rimane vuota.
I corridoi continuano a riversare soci. Sono amici, fratelli, adepti di 1° e 2° grado, rappresentanti, corrispondenti, emissari, reclute nuove, affigliati. Tutti i ceti, tutte le mode, tutte le età. Il ricco e il povero, il soldato e il borghese, il professore e lo studente, l'ufficiale e il soldato semplice, il padre e il figlio.
 

CRISOGONO
(con voce imponente)

I nuovi battesimi!  

(alcuni soci mascherati traggono i nuovi iscritti avanti al capo)

WORMS

Il nome!

(i soci presentano i nuovi adepti. Crisogono ne dice i nomi e Worms li scrive sul gran libro)

CRISOGONO

Whilelm Mayor di Tubinga.

Fritz Faner di Zamosc.

Oldermütz di Torgan.

Freidlitz di Coblenz.

Remy di Wittemberg.

Johannes Hans di Mainz.

Zahn di Nuremberg.

WORMS

(ai nuovi adepti)

Conoscete?

ADEPTI

Sì.

WORMS

Volete?

ADEPTI

Sì.

WORMS

Arriverete?

ADEPTI

Sì.

WORMS

Saprete morire?

ADEPTI

Sì.

WORMS

La vostra religione?

ADEPTI

Germania!

WORMS

La vostra madre?

ADEPTI

Germania!

WORMS

Il vostro amore?

ADEPTI

Germania!

WORMS

Che farete per lei?

ADEPTI

Tutto!

(Worms accenna agli adepti di prendere posto tra i «Fratelli»)
 
Crisogono va ad affiggere al pilone i nuovi bandi e i nuovi editti dove stanno ancora affissi i vecchi, quali ad esempio quello che ha bandito il rogo ad ogni ritratto di Haugwitz dopo che costui ha osato felicitarsi con Napoleone della vittoria di Austerlitz e l'odio «nazionale» contro i suoi accoliti Lombard e Beyme per avere allora pubblicamente esclamato: «La Germania può ora dirsi all'incanto».

Crisogono ->

Dei nuovi bandi alcuni sono retrospettivi e colpiscono, sebbene con tardo rimprovero, i librai Moltrecht di Lipsia e Perthe di Amburgo e le mercantesse di mode Schemlin, Parf «per troppa civetteria con ufficiali francesi».
 

WORMS

(ritto in piedi al posto presidenziale; gli altri capi seggono)  

Silenzio e udite or voi!... Napoleone

già s'avvicina alla fatale fine

che attende ogni tiranno!... Tutti i popoli

per lui e contro lui aprono le anime

alla coscienza! Or redenzione è il sogno

che acqueta tutto il mondo e il suo supremo

bacio fraterno è: La Santa Alleanza!

Dà il ricco l'oro e il povero dà il sangue,

dà il re la sua parola e la sua fede!

(un fremito di entusiasmo corre ed esalta tutti)

I FRATELLI

Noi morrem pe 'l re!...

Morremo per la patria! Le vite! I figli! L'oro,

ogni angoscia e dolore!

WORMS

Il «Tugendbund» è altare e tribunale!

Qui i martiri e i colpevoli convengono!

(a Crisogono)

E qui un colpevol venga!

(ai «fratelli»)

Giudicate!

 
Ed ecco il colpevole introdotto da Crisogono: è un giovinetto pallido, cogli occhi pieni di lacrime: sta ritto a capo scoperto innanzi ai capi. La sua estrema giovinezza strappa un mormorio di dolore e di sdegno.

<- Crisogono, Jebbel

È Jebbel, il mendicante!
 

I FRATELLI

Oh la vile esistenza! Oh gioventù già ignava!  

Mesta e vinta coscienza se già colpa la grava!

 
(a un cenno di Worms si fa silenzio e Jebbel parla)

JEBBEL
(con angoscia)

Son Jebbel!... Jebbel sono, il mendicante!...  

Io ho tradito Palm!... E per quest'oro!...

Ognor col mio rimorso!... Così vissi!

Col desiderio di gridare al mondo:

«Io ho tradito Palm!»... Così fanciullo

già sono un vile!... - Ma per la pietà

della mia vecchia nonna tacqui... È morta!

Quest'è l'oro per cui mi son venduto!

(e l'oro che il fanciullo istintivamente non ebbe mai il coraggio di spendere, l'oro di Otto, tenuto da lui nascosto sotto una pietra, Jebbel lo va a deporre sul tavolo della presidenza e ritorna subito dopo al suo posto ad attendere la sentenza – finalmente co' la coscienza calma. Passa un momento di silenzio. L'assemblea non si è ancora riavuta dallo stupore di quella confessione. Poscia scrosciano terribili e implacabili le grida. «Muoia! Muoia!»)
 
(ma un affigliato esce dalla folla e si smaschera. È Lützow: alla di lui vista l'assemblea si calma)

LÜTZOW
(ai capi)

Sia mio questo fanciullo!  

(passa un altro momento di silenzio. I capi si consultano con Worms)

WORMS
(a Lützow)

Sì!

LÜTZOW

(ponendo una mano sulla spalla di Jebbel

Ti arruolo!

(la pietosa generosità di Lützow esalta l'assemblea)

I FRATELLI

Evviva Guglielmo Lützow, anima grande e grande cor!

Redento sei! Va', Jebbel, alla gloria!

Con Lützow vai sul campo dell'onor!

Vai laggiù dove eterno vive chi muor!

Crisogono ->

 
Crisogono introduce un altro personaggio. Costui tiene fra le mani una piccola scatola sul di cui coperchio è disegnata una croce. È il pastore Stapps.

<- Crisogono, Stapps

 
(e il nome di Federico Stapps, che appunto in questi giorni riempie il mondo pe 'l folle e disperato tentativo di Vienna e per la sua coraggiosa fine, corre sulle labbra di tutti. L'assemblea si alza in segno di rispetto: il silenzio è profondo)

STAPPS

Era mio figlio nato col destino  

d'una gran morte dentro all'occhio azzurro;

avea i capelli d'oro degli arcangeli

e dentro al cuore la dolcezza mite

che fa timidi i buoni e la fortezza

dell'amor patrio che fa i bimbi eroi.

(è fortemente commosso ma riesce a dominarsi e riprende il suo dire)

Vide un tiranno e la Germania infranta,

il mondo in sangue e in pianti contemplò,

chiamò – Pietà – l'idea cruenta e santa

ed alto il braccio per punir levò...

Morì!... A Schœnbrunn!... Lo vidi!... Era il mattino!

Forse in quell'alba d'incompiuto dì

vide compirsi il patrio destino

e come antico martire morì.

(presenta, baciandola, la scatola che contiene un fazzoletto bagnato nel sangue di Federico, suo figlio, e la depone sul tavolo soggiungendo)

Pria ch'ei confuso, giù, tra infami tombe,

raccolsi il sangue che il suo cor versò...

Qui scendo come a sante catacombe

e il sangue suo di martire vi do!

(un grande sussurro di pietà e di ammirazione accoglie le parole del vecchio)
 

I FRATELLI

Fiero, o vecchio, è il tuo dolor,  

ma dolor sublime e santo;

è fecondo a glorie il pianto che l'amor di patria dà!

WORMS

(si leva, corre al vecchio e lo bacia in fronte vinto da grande entusiasmo, esclamando)

Il Tegendbund è catacomba!... Qui

ferve una fede!

(e rivolgendosi verso i «fratelli» grida)

I martiri non muoiono!

Eterni contro il mondo e il tempo...

(ma ad un tratto, nell'assemblea, tuona una voce che interrompe. È un adepto senza distintivi che ritto in piedi, isolato, mascherato e avvolto in un ampio mantello parla concitato e nello stesso tempo calmo, gli occhi scintillanti sotto i fori della maschera ed ostinatamente fermi su Worms)

FEDERICO
(da adepto)

O vili

parole! O falsa fede questa!...

(la sorpresa è terribile. Carlo Worms si arresta dapprima, poi contro l'incognito interruttore ripete più forte)

WORMS

A mille

verranno eroi!

FEDERICO
(da adepto)

(con ironia)

Eroi?!...

WORMS

Sì! Amor di patria

assolve.

FEDERICO
(da adepto)

(calmo)

È logica codarda!

WORMS

È un despota

fuor dell'umana legge!

FEDERICO
(da adepto)

E l'assassinio

puro lo fa!

WORMS

Ogni arma è santa!

FEDERICO
(da adepto)

No!

 
(e l'adepto, che ha presa così violentemente la parola, continua a dire con grande slancio e anche con strano accanimento contro Worms)

Arma pura anima pura  

all'eroe che a morte va!

Santa spada alma sicura

al soldato che morrà!

Chiama eserciti la patria...

chiama eroi e libertà!

Tu un agguato e un assassino

offri invece e una viltà!

 
(allora dall'assemblea grida concitate si elevano in favore e contro)

ALCUNI

Silenzio! - Taccia!  

(Worms livido guarda perplesso, mentre Crisogono urla)

CRISOGONO

Il nome sveli!

ALTRI

(gridano invece)

Parli!

WORMS

Chi sei tu dunque?

I CAPI

(si levano e intromettendosi tentano di troncare l'incidente sentenziando)

Al giudizio!...

WORMS

Chi sei?

 

FEDERICO
(da adepto)

(impavido, dominando tutto e tutti, stacca gli occhi da Worms con un gesto di supremo disprezzo e si rivolge a Stapps)  

Sol di gloria sante splendono

or qui, o padre, le tue lacrime;

sono pure gemme e fulgono

onde il cuor trema a pietà.

(addita al Pastore Stapps e all'assemblea tutte le iscrizioni che coprono le pareti e soggiunge)

Ma là guardo, e una coorte

d'eroi spenti passar veggo!

Là divini nomi leggo!...

La coorte passa... va!...

Lungo sangue cola dietro

alle eroiche genti morte!

Là mirate quante lacrime

d'altri padri e madri smorte!...

Io là guardo a quelle lacrime

che altri padri pria versarono

ed io grido: Là è l'esempio!

Là è il mister del sacrificio!

Qui?...

(ancora terribile additando)

No!... Alla vision splendida

degli eroi morti in battaglia

la tua man fango raccoglie

e agli eroi codardi scaglia!

(e il dito teso verso Worms lo accenna all'assemblea con un gesto di accusa)

 

WORMS

(strappandosi la maschera con un grido minaccioso contro l'adepto)

Il tuo nome e il tuo sangue!  

(l'adepto si toglie calmo la maschera)

CRISOGONO

(non credendo ai suoi occhi)

È Federico.

WORMS

Tu?

MOLTI

Federico Lœwe!

(molti giovani eccitati fanno l'atto di scagliarsi contro di lui)

WORMS

(si frappone gridando)

Niun lo tocchi!

(e mormora fra sé abbattuto e scoraggiato)

Ricke ha dunque parlato!

 
Sommo e triste è il silenzio! Worms si toglie il mantello e il berretto che consegna a Crisogono e in mezzo alla meraviglia di tutti rimane in atteggiamento umile, a capo scoperto avanti a Federico Lœwe. Rende ancora più penosa la sorpresa di tutti il modo dimesso con che Worms parla. Le sue parole non sono una ribellione alle offese ricevute, sono parole di una grande umiltà.
 

WORMS

Sia fatta la mia sorte!...

(con voce piena di dolcezza a Federico)

Che vuoi da me?

FEDERICO
(con impeto)

Io voglio la tua morte!

WORMS

(accenna ai distintivi del suo giubbetto che sono quelli della legione di Lützow «Cacciatori della Morte» e grida)

Morire?! Guarda! Io già son sacro a lei!

(e correndo entro la folla e traendo a sé Körner e Lützow, dice loro)

Ditegli Körner, Lützow, ch'io morrò!

FEDERICO

No! No! Il superbo orgoglio

d'una morte di gloria a te non voglio!

(rapidamente si accosta all'armario vi stacca due spade e ne getta una a Worms)

Tu qui morrai!... In guardia!

(e getta il mantello)

WORMS

Non voglio!

FEDERICO
(furibondo)

Tu non vuoi? Dunque hai paura!

Ah ben tu sei quel ch'io conobbi... l'uomo

scaltro agli agguati e vile... vile... vile!...

(Carlo Worms non risponde – guarda calmo, poi lentamente si lascia cadere in ginocchio avanti a Federico Lœwe)
 
Allora molti circondano Lœwe. Ognuno di quegli uomini che pregano non conosce viltà ed implorano ora contro un fratricidio nella imminenza della gran battaglia per la libertà. Sono Hasserodt, Lützow, Körner, tutti co' lo splendore in fronte del loro destino tragico e della loro gloria; è Gneisenau, Nettelbeck, Dœrnberg, Bærsch, Scharnhorst, e il malinconico Blücher, il violento De Stein, Glein, Villers, Gœvres, Kleist, Vogt, Förster, Bürger, Gentz, Jacobi... e tutti pregano.

I FRATELLI

Noi non vogliamo fra voi un fratricida!

Or questo sangue sparso è mal presagio!

Ha pianto; s'è umiliato; tu perdona!

Ma queste voci miti irritano ancora più Federico e lo fanno violento. Fuori di sé per quella umiltà di Worms, improvvisamente si abbassa e lo colpisce in pieno volto.
Con orrore si scostano tutti da lui: Worms si leva, sotto la terribile ingiuria, calmo sempre e raccoglie da terra rassegnato la spada che Federico gli ha gettata.

WORMS

Orsù, finiam! Codesto picciol odio

gran tempo sciupa! Io sono pronto!

(mentre Lützow, Körner e Bærsch fanno i preparativi, Worms fa cenno a Crisogono di avvicinarsi a lui e lo trae in disparte)

Ascolta!

Io morirò!... Ricke vedrai?

Brano musicale ()

CRISOGONO

(volendo ad ogni costo non piangere e piangendo suo malgrado)

Vedrò!

WORMS

Ch'io morir volli le dirai!

CRISOGONO

Dirò!...

WORMS

(commosso al dolore della sua vecchia «Volpe di cuore», gli stringe forte la mano con suprema tristezza)

Suvvia la man, mia vecchia volpe, e addio!

Non già questa la morte

santa ed immacolata,

morte sublime e forte come gloria sognata,

col brando in pugno sì

ma sotto le grandi ale

della nostra bandiera!

Quest'era l'ideale!

E invece, muoio, qui,

con agonia d'inferno,

ed ho per mio destino

non il sole divino

del dì ma triste sera

e un duello fraterno...

Onde volente muoio!

Sfondo schermo () ()

CRISOGONO

O senior mio!...

(Worms vedendo che i suoi testimoni gli si avvicinano, saluta Crisogono e obbedisce impassibile ai testimoni; Lützow scelto come imparziale ha misurato con Körner e Bærsch il terreno; gli avversari sono posti di fronte)

LÜTZOW

Silenzio sul terreno!...

(ma allorché egli, il gran soldato, è per dare il sacramentale ordine dell'attacco «Risuonino i ferri!...» esclama invece)

Mi ripugna!

A me soldato questa spada grava!

Va' via!

(e getta lontano la spada aggiungendo)

Dell'avvenir dispero omai!...

 
Allora una soavissima DONNA appare improvvisamente, bellissima nella possanza della sua alta maestà. La sua voce è dolcissima ma improntata a profondo corruccio.
Così la bellissima DONNA co' la sua dolcissima voce rimprovera Lützow spingendo innanzi a sé il più amato dei suoi figli colme le braccia di gigli azzurri di campo.

UNA DONNA

Finché le vostre donne e i vostri prati

hanno di questi fiori

chi del destin di patria dispera?

(e spinge fra i combattenti il figlio. La sua apparizione fa correre un fremito in tutti. Lützow piega il ginocchio avanti a Lei. Federico e Worms si scostano e si inchinano e tutti la circondano sussurrando rispettosi prima, poi, a poco a poco, scoppiando in entusiasmo)

 

TUTTI

Nuova Thusnelda, in noi  

rinnovi il fato ardito

che fatti i vinti eroi

sospinge a libertà.

Freme ne' nostri canti

per te l'inno bardito,

più gli occhi non han pianti,

non l'anime viltà!...

In te tutto s'aduna

avvenire e fortuna,

la speme e la vittoria!

Tu sei la nostra sorte!

Tu sei la nostra fede!

Tu sei la nostra gloria!

In te si spera e crede!

Urrà! Viva la morte!...

 
(e Lœwe e Worms gittano inorriditi le spade, ma le raccoglie il giovanetto, il biondo giovanetto dai gigli azzurri e ritorna ancora a loro quelle due spade! Non più per l'odio, ora sono spade brandite per la patria. Tale è il pensiero di quel giovanetto, e i due nemici per l'amore, fratelli per la patria, strette in pugno ancora quelle armi, abbracciati, gridano con voci che la commozione e la esaltazione di quel momento rendono sublimi)
 

TUTTI

Morir... morir... morir per la Germania!

 

Fine (Quadro secondo)

Prologo Quadro primo Quadro secondo Epilogo

A Kœnigsberg; nei sotterranei della società segreta «Lousie-bund»; rozza tavola, alcune panche e sgabelli di legno, e addossato alla parete di sinistra, presso all'enorme pilastro in muratura, un armario zeppo di rapiere, spade ed altre armi per difendersi in caso di sorpresa; le pareti sono però ricoperte di iscrizioni e strani disegni.

Worms
 
Worms
<- Crisogono

Senior, il tuo mantello e la tua maschera

Worms, Crisogono
<- gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto

(Federico anonimamente mascherato)

I nuovi battesimi!

Worms, gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto
Crisogono ->

Silenzio e udite or voi!... Napoleone

Worms, gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto
<- Crisogono, Jebbel

Oh la vile esistenza! Oh gioventù già ignava!

Sia mio questo fanciullo!

Worms, gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto, Jebbel
Crisogono ->
Worms, gente, Lützow, Federico, Una donna, Körner, Un giovanetto, Jebbel
<- Crisogono, Stapps

Fiero, o vecchio, è il tuo dolor

L'adepto (Federico)
Arma pura anima pura

Silenzio! Taccia! / Il nome sveli! / Parli!

Il tuo nome e il tuo sangue!

(Federico si smaschera)

 
Scena unica
Nei dintorni di Norimberga; vecchio mulino a ritrecine sulla Pegnitz; la Pegnitz passa nel fondo; un rustico... In un angolo della Foresta nera Wurtemberghese, nella rozza casupola di un boscaiolo; è aprile, dalla aperta... A Kœnigsberg; nei sotterranei della società segreta «Lousie-bund»; rozza tavola, alcune panche e sgabelli di... È il terzo tramonto, l'ultimo, che avvolge la lugubre piana di Lipsia; la nebbia dell'ottobre come fitto... Nella piana di Lipsia, fra Rochlitz e Grimma; sul campo omai abbandonato giacciono solo i morti, i feriti; a...
Prologo Quadro primo Epilogo

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