Atto terzo

 

Scena prima

Parte remota della città con torre.
Ramiro guidando fuori dalla porta Fernando, e Soldati.
Si vedono sulla porta prostesi alquanti Messicani uccisi.

 Q 

messicani uccisi

<- Ramiro, Fernando, soldati spagnoli

 

RAMIRO

Esci german, pria che peggior destino  

ti sovrasti a momenti. Il re nemico

per obbedir a vaticini indegni

degl'oracoli suoi, il sangue tuo

in enigma richiesto, all'empio altare

intrepido destina; e già mi sembra

veder l'armata turba,

e il furente monarca in breve d'ora

troncar la fuga, ed insultarti ancora.

FERNANDO

Qual oracolo è questo?

RAMIRO

In altro tempo

più a lungo lo saprai. Spero, che vinta

in ciò, che poco resta

la messica possanza

con l'oracolo stesso il cor confuso

del re crudel render saprò deluso.

FERNANDO

Lo voglia il ciel. Ma in avvenir più cauto

sarò anch'io nel fidarmi.

RAMIRO

Pochi vi sono in armi.

Questi pochi combatti, ed io frattanto

abbatterò le porte

del sacrilego tempio, ove raccolti

i più ostinati, invano

son spernator del sacrificio umano.

FERNANDO

Lodo l'impresa. Adempia,

ciò, che brama il destin, che sempre è degno

del tuo valor, e di pietà il disegno.

 

L'aquila generosa  

cade talor oppressa,

perché l'insidia ascosa,

né può veder, né sa;

ma dall'artiglio uscita

si mostra grande, e invita

ed il nemico istesso

impallidir poi fa.

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Fernando ->

 

Scena seconda

Ramiro, poi Motezuma con Soldati.

 

RAMIRO

Or ch'è salvo il german con ogni pompa  

l'amante si difenda. Ecco il monarca.

Celatevi, che voglio

suo disegno scoprir.

(si ritirano tutti)
 

<- Motezuma, soldati messicani

MOTEZUMA
(ai suoi messicani)

Partite; io basto  

l'empio duce svenar. Itene voi

di Mitrena in difesa. Almen la sposa

difendetemi o dèi, che nei tumulti

esente sia dai militari insulti.

(partono i soldati di Motezuma, esso con spada alla mano si avanza verso la torre)

soldati messicani ->

 

 

Che miro! Esangui al suolo  

son li custodi? Il varco aperto? O stelle!

Fuggì forse Fernando? Ah non sia vero

numi qual tradimento? Ancora a questo

mi riserba il destin?... Giorno funesto?

(entra nella torre solo, esce Ramiro e soldati)
 

RAMIRO

Olà chiudete amici  

il difficil ingresso, e degli estinti

queste soglie sgombrate. A' miei disegni

giovi, ch'il re ristretto

viva lontan dai militar perigli,

e giacché miglior sorte

pietoso il ciel a tutti noi destina

fugga, se può, l'universal rovina.

 

Anche in mezzo dei contenti  

sente l'alma la sua pena

e d'amore la catena

toglie ognor la pace al cor.

Ma una voce lusinghiera

par mi dica spera spera,

che ad amor, risponde amor.

Ramiro, soldati spagnoli ->

 

Scena terza

Asprano, con séguito di Guastatori, che abbattono la porta della torre, ed attaccano il fuoco per ogni parte.

<- Asprano, guastatori

 

ASPRANO

Eseguite soldati. Il primo impegno  

sia chiuder ogni varco, onde potesse

sottrarsi il prigionier. Da cento lati

s'accostino le faci,

e giacché vuol così sua fiera sorte

il gran duce spagnol abbia la morte

in ogni canto ormai

va ascendendo la fiamma.

 

MOTEZUMA

(dall'alto della torre)  

Aspran che fai?

ASPRANO

Questa del mio sovrano

la favella mi par!

MOTEZUMA

Volgiti Asprano.

ASPRANO

(volgendosi lo vede)

Motezuma... signor...

MOTEZUMA

Lascia spietato

di rammentar quel nome

or tradito da te. Vorrà il destino

salvarmi a tuo dispetto, e potrà forse

far del tuo cor fellon orrido scempio,

che possa altrui sempre servir d'esempio.

(si ritira)

Motezuma ->

 

ASPRANO

T'inganni... Ei parte... O dio... confuso resto.  

Oh comando fatal che inganno è questo?

 

Dal timor, dallo spavento  

mesto il core, e l'alma sento

tormentato, disperato

mi preparo a lagrimar.

Dal destin spietato, e amaro

chi difender può il mio re?

Che farò? Non v'è riparo:

sorte rea che si può far?

Asprano, guastatori ->

 

Scena quarta

Mitrena con séguito de' suoi principali.

<- Mitrena, suoi principali

 

MITRENA

Ecco, fedeli miei, là nelle fiamme,  

che ascendono fastose in polve resta

l'invincibile eroe. Recate agl'altri

sì felice destin. Fernando, è estinto,

che estinto alfin, ditegli pur, vedeste

quell'uomo che immortal finor credeste,

e dite che ci avanza,

poiché l'empio morì qualche speranza.

 

Nella stagion ardente  

minaccia il ciel sovente;

ma il suo rigor non dura,

e rende più sicura

la calma al passegger.

Risorgerà fra poco

questo abbattuto impero

e con ragione spero

miglior pace goder.

Mitrena, suoi principali ->

 
 

Scena quinta

Tempio, ove nel fondo si vede la porta principale chiusa, a lato il simulacro di Uccilibos con l'ara ornata per il sacrificio.
Sacerdoti alla messicana, che in abito candido guidano all'ara Teutile.
Teutile, poi Mitrena.

 Q 

<- sacerdoti messicani, Teutile

 

TEUTILE

Meno apparati, e meno  

testimoni di duol. Il ciel riceve

gl'attributi dell'alme, e poco onora

le vittime sacrate

quest'apparenza vana,

che mostra sol la debolezza umana.

 

L'agonie dell'alma afflitta  

non curate eccelsi dèi

tollerate i pianti miei

sfogo umano di dolor.

Se costante a voi rassegno

su quest'ara il sangue mio,

voi rendete pace al regno

alla madre, al genitor.

 

Scena sesta

Mitrena, e detti, poi Asprano.

<- Mitrena

 

MITRENA

Figlia una volta ancora  

lascia ch'i uffici adempia

di madre sconsolata; anche un momento

dividasi il mio cor; e doni in parte

la maestà di regina

agl'affetti di madre il primo luogo...

e soffra il ciel quest'innocente sfogo.

TEUTILE

Madre non t'agitar...

MITRENA

Ah non intendi

figlia il dolor qual sia

di madre afflitta! Ogn'altro

è fugace, è legger, ma questo eccede

con eccesso di pena il mio dolore

né 'l puoi veder, se non mi vedi il core.

TEUTILE

Ma conviene ubbidir...

MITRENA

Strana... infelice

necessità. Se il cielo

con le vittime sue vuol che si sveni

l'affetto, e la passion... o legge dura,

ch'il merto mio, che il sacrificio oscura.

Ma vien Aspran... Torbido, e mesto move

il passo irresoluto?

Olà eseguisti è ver. Morì Fernando...

O numi... Non rispondete?

 

<- Asprano

TEUTILE

Tremo a mirarlo.  

MITRENA

I miei pensier confonde.

Parla. Tu già eseguisti

io ne vidi gl'effetti... È morto l'empio.

ASPRANO

Io fui troppo fedel, sebben nel seno

un'incognita forza

mi dicea non lo far; ma il mobil volgo

famelico di sangue

eseguendo alla cieca i cenni tuoi

invece di Fernando

fra le fiamme voraci... O dèi...

MITRENA

Finisci.

ASPRANO

Non ho cor di spiegarlo.

MITRENA

O che tormento!

ASPRANO

Motezuma morì...

MITRENA

Stelle, che sento.

TEUTILE

Misero genitor.

MITRENA

Spietati dèi!

Come... dove... il vedesti.

ASPRANO

Io stesso il vidi.

Io gli parlai della sublime parte

di quell'ardente torre ove rinchiuso

Fernando era prigion.

MITRENA

E lui?...

ASPRANO

Non so che sia.

MITRENA

Ma come entrò lo sposo?...

ASPRANO

Io non so dirti

so ben che per sottrarlo

tutta l'arte impugnai, ma quando vidi

l'incendio tant'era,

che fu ogni studio vano, onde convenne

al misero monarca

l'altrui pena soffrir.

MITRENA

Non più l'intendo

l'impazienza sua

di dar morte all'ispan gli costa assai.

Misera in tanti guai,

che farò? Chi consiglia?... Ah dove sei

sposo mio ben!... Sei morto?

Questo è il primier conforto,

che prometton le stelle,

e questi sono gl'oracoli del cielo?

Fiero destin... O sorte...

Tremo... pavento... impallidisco... e gelo...

ASPRANO

Non feci che ubbidir...

MITRENA

Dunque è un errore

degl'occhi tuoi ciò che riporti. Dunque

vincitori siam noi. Fernando estinto

fugace a nuoto varca

la messica laguna,

e in altro lido le sue forze aduna?

TEUTILE

L'infelice delira.

MITRENA

Coraggio amici. Ecco opportuno il tempo.

Si attacchi il fuggitivo

e per la strada stessa

seminata di stragi, e di delitti

al suo venir, nel suo ritorno trovi

contro lui nuove morti, e stragi nuovi.

TEUTILE

Madre infelice.

MITRENA

O dio... Ma che!... Vaneggio!

Speme crudel tu mi lusinghi invano.

Invan dipingo agl'occhi una vendetta.

Ch'impossibile è ormai. Ah il ciel placato

non è ancora per noi. Con nuovi modi

sempre irato minaccia,

ed a maggior sciagura

vuol il tuo sangue, e i mali miei non cura.

Ahi qual rumor...

 
(vien gettata a terra la porta del tempio, ed entra Ramiro con séguito)

<- Ramiro, soldati spagnoli

 

ASPRANO

Ecco tracolla il mondo.  

TEUTILE

Su via presto svenate

questa salma infelice.

 

Scena settima

Ramiro, Soldati, e detti.

 

RAMIRO

Ah v'ingannate.  

(prende Teutile e la conduce via)

TEUTILE

Lasciami ingrato.

RAMIRO

Vieni cara se brami il ciel placato.

MITRENA

Numi, che orror!

RAMIRO

Amici non tardate

ad eseguir tutti i comandi miei.

Miseri ora vedrete

quanta possanza avranno i vostri dèi.

(parte con Teutile. Li spagnoli abbattono i simulacri del tempio, e partono)

Ramiro, Teutile ->

soldati spagnoli ->

 

Scena ottava

Mitrena, ed Asprano.

 

ASPRANO

Vo' seguir l'infelice, perché temo  

nell'eseguir costoro

il sacrilego fatto enorme, ed empio

che tremi il suol, e che dirocchi il tempio.

Asprano ->

 

Scena nona

Mitrena sola, poi Motezuma.

 

MITRENA

Ed ho cor di soffrir! E taccio ancora!  

E resisto! E non moro! E taccio ancora

da tutti abbandonata

vedova sconsolata:

persa la figlia; e desolato il regno,

senza cor: senza nume, e senza speme.

In odio al ciel: nelle sciagure estreme

che fate oziosi dèi?

L'ingiurie tollerate

di quest'empi così? M'avveggo adesso,

che vinti siete, e vi convien alfine

meco perir nelle comun rovine.

Dunque, che farò mai?

Copra il sol i suoi rai. Notte funesta

ingombri queste luci. Il sonno eterno

nell'oblio seppellisca i miei rossori,

le perdite, gl'affanni;

i rimorsi tiranni, i miei dolori.

(mentre vuol uccidersi è trattenuta da Motezuma)

<- Motezuma

MOTEZUMA

Sposa ferma la destra.  

MITRENA

E vivi ancora?

MOTEZUMA

Pria vendetta si faccia, e poi si mora.

Due colpi di noi degni

coronin l'opre nostre. I duci ispani

trionfano superbi

sulle nostre rovine. E già sicuri

con pompa militar fanno solenne

la caduta del regno; la mia morte,

della figlia l'ingiurie, e tue ritorte.

MITRENA

Ancor vivi signor: sogno, o traveggio

tu vivi, e con quel core

sempre invito sovran, ed indefesso.

MOTEZUMA

Fosse la sorte mia qual son l'istesso.

MITRENA

Ma come ti sottraesti

dalla fiamma crudel?

MOTEZUMA

Occulta via

nota a me sol per sotterraneo chiostro

mi condusse sicuro. Il grand'inganno

innocente però m'è noto noto appieno.

MITRENA

L'error della tua morte

quante lacrime (o dio) costa al mio core.

MOTEZUMA

Lo so; né senza amore

sospirai di poter nel caso rio

darti sposa mio ben l'estremo addio.

MITRENA

Dunque andiamo a morir.

MOTEZUMA

Sugl'occhi infami

cadiam de' due Germani.

MITRENA

Ma pria gl'usurpator superbi, e ingrati

cadano a nostri piè vinti, o svenati.

(partono)

sacerdoti messicani, Mitrena ->

 

Scena decima

Motezuma solo.

 

 

Stelle vinceste. Ecco un esempio al mondo  

della vostra incostanza. Ecco un monarca,

che solo si vantava

di possanza simil ai vostri dèi

ludibrio della plebe

reso scherzo d'ognun, vinto, ed oppresso.

Fatto servo ben vil dell'altrui glorie

argomento felice a nuove storie.

 

Dov'è la figlia, dov'è il mio trono  

non son più padre, più re non sono

la sorte barbara non ha più affanno

non ha più fulmine il ciel tiranno,

ch'esser terribile possa per me.

Vede l'istesso nemico fatto,

che non può farmi più sventurato,

che se m'uccide, crudel non è.

Motezuma ->

 
 

Scena undicesima

Gran piazza nella Città del Messico con ornamenti per il trionfo. Schiavi messicani, e bandiere calate da una parte, dall'altra le schiere vincitrici degli Spagnoli.
Fernando, Ramiro, e Teutile.

 Q 

schiavi messicani, schiere di spagnoli, Fernando, Ramiro, Teutile

 

CORO

Al gran genio guerriero  

la caduta d'un impero

l'alte glorie

le vittorie

duce invitto ognun ascriva

viva il monarca ispan

Fernando viva.

 

FERNANDO

Popoli vinti, il cui destin vi porta  

nuovo re ad adorar, e nuovi numi.

Con opre, e con costumi

più corretti, e più degni

in avvenir pensate

non meritar de' nuovi dèi li sdegni.

Quel soglio ove m'assido

non è soglio per me. Or che lo prendo

alla Spagna lo cedo, e lo difendo.

 

CORO

Al gran genio guerriero

la caduta d'un impero

l'alte glorie

le vittorie

duce invitto ognun ascriva

viva il monarca ispan

Fernando viva.

 

Scena ultima

Motezuma, e Mitrena in disparte, Aspran s'avanza, e detti.

<- Motezuma, Mitrena, Asprano

 

MOTEZUMA
(piano a Mitrena)

Seguimi, e non temer.  

MITRENA

Eccomi armata.

ASPRANO

Anch'io sovrano duce

della tua gloria imitator non meno

al soglio del tuo re mi prostro, e giuro

vassallaggio fedel.

MITRENA E MOTEZUMA

Muori spergiuro!

(ad un tempo istesso Motezuma s'avventa contro Fernando, Mitrena contro Ramiro per ucciderli; ma sono trattenuti il primo da Asprano, l'altra da Teutile, che gli levano all'improvviso l'armi)

TEUTILE

Madre che fai?... Che nuovo eccesso?

Insieme

ASPRANO

Signor che fai?... Che nuovo eccesso?

 

MOTEZUMA

Empio è sempre per noi quel cielo stesso.

TEUTILE
(a Mitrena)

T'accheta.

MITRENA

Infida sorte.

MOTEZUMA
(a Fernando)

Dammi la morte pur.

FERNANDO

L'ire deponi.

MOTEZUMA

Ecco la destra rea, di me disponi.

MITRENA

Me pria crudel castiga

se in me colpa simil trovi, e condanni.

MOTEZUMA

Non raddoppiar gl'affanni

gl'occhi miei riserbando a tanta pena.

FERNANDO

Vivete anime grandi; anzi vi voglio

ambo salvi, ambo amici, ed ambo al soglio.

MITRENA

Come!

MOTEZUMA

Crudel lusinga.

FERNANDO

Al mio sovrano

dipendenza giurate, e non ricuso

voi lasciar nell'impero, e poscia unito

ad imeneo ben degno

Ramiro il mio german lasciarvi in pegno.

MOTEZUMA

Nozze troppo funeste.

RAMIRO

Anzi volute

dall'oracolo vostro; ecco adempito

il suo voler col sacrificio nostro.

ASPRANO

Sacrificio felice!

MOTEZUMA

(Oh gran mistero!)

TEUTILE

Impossibil rassembra.

MITRENA

Eppur è vero.

ASPRANO
(a Motezuma)

Che risolvi?

TEUTILE
(a Mitrena)

Non parli.

MOTEZUMA

(O che tormento!)

MITRENA

(guardando Motezuma)

Io contenta l'approvo.

MOTEZUMA

Anch'io v'assento.

MITRENA

Datevi alme felici

se vostri amor il più sicuro pegno

che la virtude alfin vinse lo sdegno.

MOTEZUMA

Ne' vostri dèi gran verità si scorge

cade il Messico è ver, ma poi risorge.

 

CORO

Imeneo, che sei d'amori  

dolce ardor, nodo immortale

per la coppia alma, e reale

stringi l'alma, e annoda i cori.

 

Fine (Atto terzo)

Atto primo Atto secondo Atto terzo

Parte remota della città con torre.

messicani uccisi
 
messicani uccisi
<- Ramiro, Fernando, soldati spagnoli

Esci german, pria che peggior destino

messicani uccisi, Ramiro, soldati spagnoli
Fernando ->

Or ch'è salvo il german con ogni pompa

(Ramiro e i soldati spagnoli si nascondono)

messicani uccisi, Ramiro, soldati spagnoli
<- Motezuma, soldati messicani

Partite; io basto

messicani uccisi, Ramiro, soldati spagnoli, Motezuma
soldati messicani ->

Che miro! Esangui al suolo

(Motezuma nella torre; Ramiro e i soldati spagnoli escono)

Olà chiudete amici

messicani uccisi, Motezuma
Ramiro, soldati spagnoli ->
messicani uccisi, Motezuma
<- Asprano, guastatori

Eseguite soldati. Il primo impegno

(i guastatori abbattono la porta della torre, ed attaccano il fuoco per ogni parte)

Aspran che fai? / Questa del mio sovrano

messicani uccisi, Asprano, guastatori
Motezuma ->

T'inganni... Ei parte... O dio... confuso resto

messicani uccisi
Asprano, guastatori ->
messicani uccisi
<- Mitrena, suoi principali

Ecco, fedeli miei, là nelle fiamme

messicani uccisi
Mitrena, suoi principali ->

Tempio, ove nel fondo si vede la porta principale chiusa, a lato il simulacro di Uccilibos con l'ara ornata per il sacrificio.

messicani uccisi
<- sacerdoti messicani, Teutile

Meno apparati, e meno

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Teutile
<- Mitrena

Figlia una volta ancora

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Teutile, Mitrena
<- Asprano

Tremo a mirarlo / I miei pensier confonde

(vien gettata a terra la porta del tempio)

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Teutile, Mitrena, Asprano
<- Ramiro, soldati spagnoli

Ecco tracolla il mondo

Ah v'ingannate

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Mitrena, Asprano, soldati spagnoli
Ramiro, Teutile ->

(i soldati spagnoli abbattono i simulacri del tempio)

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Mitrena, Asprano
soldati spagnoli ->

Vo' seguir l'infelice, perché temo

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Mitrena
Asprano ->

Ed ho cor di soffrir! E taccio ancora!

messicani uccisi, sacerdoti messicani, Mitrena
<- Motezuma

Sposa ferma la destra / E vivi ancora?

messicani uccisi, Motezuma
sacerdoti messicani, Mitrena ->

Stelle vinceste. Ecco un esempio al mondo

messicani uccisi
Motezuma ->

Gran piazza nella Città del Messico con ornamenti per il trionfo.

schiavi messicani, schiere di spagnoli, Fernando, Ramiro, Teutile
 

Popoli vinti, il cui destin vi porta

 
schiavi messicani, schiere di spagnoli, Fernando, Ramiro, Teutile
<- Motezuma, Mitrena, Asprano

Seguimi, e non temer / Eccomi armata

 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Scena ultima
Parte della laguna del Messico, che divide... Camera con porta praticabile nel mezzo. Sala d'udienza pubblica con due sedie nel quartiere de' spagnoli. Campo spazioso corrispondente ad un ampio seno della marina vicino all'accampamento. Parte remota della città con torre. Tempio, ove nel fondo si vede la porta principale chiusa, a lato il simulacro di Uccilibos con l'ara... Gran piazza nella Città del Messico con ornamenti per il trionfo.
Atto primo Atto secondo

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