Parte prima

 

Scena prima

Sala della reggia di Laon: in fondo dai veroni sorge la cupola della cattedrale. Trono da un lato e sedili più bassi.
La sala è cinta d'Armati: tutto indica una grande solennità.
Cavalieri francesi, indi Folco.

 Q 

cavalieri francesi

 
[N. 1 - Introduzione, cavatina di Folco e stretta]

 N 

 

CORO

No, che in ciel de' Carolingi  

non è l'astro impallidito:

d'alma luce rivestito

splende ancor pe'l nostro re.

Dio, che il serto al crin gli cingi

di Lotario invendicato,

sia per lui più fortunato,

sia difeso ognor da te!

(entrano negli appartamenti reali)

cavalieri francesi ->

 

<- Folco

FOLCO

Vani voti! A lui del padre

riservata è sol la sorte,

di superba e rea consorte

segno all'odio anch'ei sarà.

Ugo invano, invan sue squadre

gli fian scudo: ov'io non moro,

sovra il capo di costoro

mia fortuna sorgerà.

 
(ricominciano le acclamazioni)
 

Scena seconda

Squillano le trombe. Diffila il Corteggio reale. Luigi in mezzo di Emma, e di Ugo. Folco fra i Cavalieri. Emma e Luigi salgono in trono.

<- corteggio reale, Luigi, Emma, Ugo, cavalieri francesi

 

UGO

Principi, conti, cavalieri, e quanti  

finora io m'ebbi ne' consigli e in campo

saggi e prodi compagni, è giunto il giorno

ch'io pur l'augusta potestà deponga

esercitata un lustro intier nel regno.

Il prezïoso pegno

che m'affidava un re, l'unico germe

de' Carolingi eroi

adulto io rendo al trono avito, a voi.

CORO

Viva il grand'Ugo! Il senno,

il braccio de' suoi re!

FOLCO

(Per poco il fia,

se il giovin cieco alle mie reti è colto.)

EMMA

Io con sereno volto,

e più sereno cor, io, madre, il crine

spoglio del serto, e al figlio mio ne cingo

la giovin chioma. ~ Io prego il ciel che splenda

sul capo tuo felice, e non si eclissi

come sul capo si eclissò del padre.

LUIGI

Risplenderà: te n' dò mia fede, o madre;

sulla mia fronte il premo

con man secura, e di funesto lume

rifulgerà, lo giuro, ai traditori,

un dì nemici al padre, or miei nemici.

(scende)

EMMA

(Oh rimorso crudele!)

TUTTI

(Infausti auspici!)

 

LUIGI

Sì: discoprire il perfido,  

che mi privò d'un padre,

sarà primiero ed ultimo

del regno mio pensier.

A te lo giuro, o madre,

lo giuro al mondo intier.

EMMA

Cessa... deh! cessa... il giubilo

perché turbar de' tuoi?

FOLCO

(Scolpiti in fronte appaiono

tutti i rimorsi suoi.)

UGO

L'ultimo mio consiglio

perdona alla mia fede.

Amor, pietà di figlio

ceda al dover di re.

Il popolo tuo richiede

altri pensier da te.

LUIGI

(Ah! no, non posso credere

che traditore ei sia.)

UGO

I Mauri i lidi infestano

feroci più di pria:

dell'Aquitania a' danni

si muovono i Normanni;

ribelli ovunque insorgono

audaci avventurier.

Il brando formidabile

di Carlo Magno impugna.

Vieni con me a combattere:

breve sarà la pugna,

se tu de' nostri eserciti

duce sarai primier.

LUIGI

Sì, mi avrai teco a vincere,

se il senno tuo m'aiuta.

FOLCO

(Trionfa pur, più rapida

sarà la tua caduta.)

LUIGI

Al nuovo dì si adunino

i prodi cavalier.

TUTTI

L'orifiamma ondeggi al vento,

l'orifiamma vincitrice,

qual cometa di spavento

che de' rei la fin predice,

e il gran Carlo a noi rinato

l'universo crederà.

 
(suonano le squille del tempio)
 

UGO

Vieni al tempio, e santa mano

benedica il regio serto.

EMMA

(Contenermi io tento invano.)

LUIGI

(Di sua fede ormai son certo.)

TUTTI

Vieni al tempio, ed invocato

fausto il ciel ti arriderà.

Sommo dio, che prence infante

sostenesti in tanti mali,

lui cresciuto, lui regnante

copri ancor di tue grand'ali,

e ogni perfido attentato,

ogni insidia vincerà.

 
(partono tutti)

Luigi, Emma, Ugo, Folco, corteggio reale, cavalieri francesi ->

 

Scena terza

Bianca sola, indi Damigelle.

Bianca

 

BIANCA

Al tempio ei move... E me condurre al tempio  

ei pur pensava! ~ Io me ne sciolsi ~ ahi! sempre

sciormen potessi! ~ Io lo potrò... Tentarlo

almen mi giova. ~ Già la trama è ordita. ~

Vieni, sorella, omai, vieni e m'aita.

 
[N. 2 - Cavatina di Bianca]

 N 

Ah! quando in regio talamo  

felicità credei,

no non sapea che vittima

a splendid'ara andrei;

no, non sapea che piangere

dovuto avrei così.

 
(escono le Damigelle di Bianca sollecite)

<- damigelle

 

BIANCA

Che mi recate?

DAMIGELLE

Adelia

dall'Aquitania giunge.

BIANCA

Adelia! Oh gioia!

DAMIGELLE

(accennando dai veroni)

Il nobile

vedi corteo da lunge,

ch'oltre le regie soglie

ad incontrarla uscì.

 

BIANCA

No, che infelice appieno    

non mi volesti, o fato,

se ritrovar mi è dato

il mio coraggio ancor.

Vola d'Adelia in seno,

vola alla speme, o cor.

S

Sfondo schermo () ()

(va incontro ad Adelia; rimangono le damigelle)

Bianca ->

 

Scena quarta

Adelia e Bianca.

<- Adelia, Bianca

 

BIANCA

Uscite tutte.  

 
(le damigelle partono)

damigelle ->

 

 

Favellarti io deggio

anzi ch'ei torni.

ADELIA

Né il marito al tempio

seguito hai tu?

BIANCA

Sposo soltanto... e al cielo

grazie ne rendo. ~ Altro marito, o Bianca,

ben altro vuolsi.

ADELIA

Oh! che di' tu? Me dunque,

me d'Aquitania non chiamasti, o suora,

che spettatrice di rancori e d'odi?

BIANCA

Te chiamo a sciormi d'abborriti nodi...

Non replicar. ~ Misera io son... fuggire

tal corte io voglio; e me ne fia pretesto

da te recato d'egra madre invito.

ADELIA

Mai tale inganno ordito

da me non fia.

BIANCA

Fallo previeni orrendo. ~

Se qui rimango, io ne son rea.

ADELIA

Che intendo?

BIANCA

Odio Luigi... ed odio

la madre sua... superbi e imbelli entrambi,

nudi d'ogni virtù. ~ Chi amar vorrei...

è qui delitto amar.

ADELIA

Cielo! E d'amore

ardi tu dunque... E per vietato oggetto?

BIANCA

Sì: nella mente, in petto

tutte ho d'amor le furie... Un punto solo,

un sol punto mi vinse; e fu quel giorno

che fidanzata al re venne ai confini

Ugo ad accormi.

ADELIA
(con sorpresa)

Ugo! (Gran dio!... Che ascolto?)

BIANCA

Compiangimi, sorella,... Il cor mi ha tolto.

 
[N. 3 - Duetto fra Bianca ed Adelia]

 N 

 

BIANCA E ADELIA

Io lo vidi... ah! chi non l'ama  

se lo vide un solo istante?

Lo splendor della sua fama

abbelliva il suo sembiante...

Lo mirai... testai rapita

nel piacer che in me destò.

La prim'alba di mia vita

quel momento a me sembrò.

 

ADELIA

Sciagurata!

BIANCA

Ah! sì, son tale.

ADELIA

Né tentasti?...

BIANCA

Tutto, e invano.

ADELIA

Ah! se è fitto in cor lo strale

non lo svelle ingegno umano...

Ah!... la cerva il porta seco

sanguinoso ovunque va.

Dove pur tu fugga meco,

l'amor tuo ti seguirà.

BIANCA

Dispietata! ed ogni speme

vuoi rapirmi in questa guisa?

ADELIA

No... piangiam... soffriamo insieme,

non sarai da me divisa.

BIANCA

Cara Adelia, mi seconda,

e sperar mi lascia ancor...

ADELIA

Spera... Spera... (Si nasconda

lo scompiglio del mio cor.)

 

BIANCA

Là, nel natal mio suolo,    

là, della madre in seno,

avrò del pianto almeno

la triste libertà.

Forse avrà fine il duolo...

forse sarò guarita...

o questa mia ferita

la terra coprirà.

Insieme

ADELIA

Sì, ripariamo all'ombra

delle materne mura:

aura più mite e pura

noi spirerem colà.

Forse di nubi sgombra

anco vedrem l'aurora;

un dì godremo ancora

della primiera età.

S

 
(per uscire)
 

Scena quinta

Luigi, Folco, e dette.

<- Luigi, Folco

 

LUIGI

Bianca!... Mi fuggi? ~ È forza  

che alfin tu m'oda.

BIANCA

E il bramo. ~ A te mi guida

trista necessità.

LUIGI

Ti guida forse

letizia mai? torbida sempre e muta

a me t'appressi. Un anno intiero è corso

che un tuo sorriso vo cercando invano.

BIANCA

Crebbe con me un arcano

d'affanno istinto... ed ei s'accresce adesso

ch'egra la madre, e da' Normanni cinta,

per lunga ed ardua via

a me la suora ambasciatrice invia.

ADELIA

Signor... la madre oppressa

l'ultima volta al sen questo primiero

pegno dell'amor suo stringer implora.

BIANCA

Con la novella aurora

io partirò: qualunque indugio è grave

al tremante mio cor.

LUIGI

Tu resterai.

BIANCA

Io! resterò!

LUIGI

Sì...

BIANCA

Per qual legge?

LUIGI

Il sai.

FOLCO
(a lui)

(Ti raffrena.)

BIANCA

(Oltraggio è questo.)

 

 

(Crudo oltraggio.)  

ADELIA
(a Bianca)

(Ahi! D'ira è acceso.)

FOLCO
(a Bianca)

(Finger giova.)

BIANCA
(a Luigi)

Oh! Come presto

hai di re lo stile appreso!

Onde sensi in te sì alteri?

Con qual dritto imponi, imperi?

LUIGI

Con qual dritto!

FOLCO

(Non svelarti.)

LUIGI
(con calma)

Col dritto dell'amor.

BIANCA

Io te 'l toglio, se può farti

tanto ingiusto e insultator.

LUIGI

Bianca, di': più non rammenti

che per noi l'altar s'infiora?

Che i solenni giuramenti

profferir dobbiamo ancora?

No 'l rammenti?

ADELIA

(Oh! Rio cimento!)

BIANCA

Sol la madre or io rammento.

LUIGI

Affrettiamo il sacro rito;

pria che imbruni ei sia compito;

ed io stesso al sen materno,

io doman ti condurrò.

 
[N. 4 - Quartetto]

 N 

BIANCA

(Oh! supplizio! oh! rio martire!

Meco ei sempre! ah! pria morire.

Pria le faci dell'Averno

all'altare invocherò.)

LUIGI

(Ella freme, e ancor coprire

tenta invan le inique mire...

Giunto è il dì che gioco e scherno

più di lei non mi vedrò.)

Insieme

ADELIA

(Per pietà non ti tradire...

Segui... ah! segui il suo desire...

nel suo volto io ben discerno

che il sospetto in cor gli entrò.)

FOLCO

(Ella freme, e ancor coprire

tenta invan le inique mire...

Giunto è il dì che gioco e scherno

più di lei non ti vedrò.)

 

LUIGI

Bianca! rispondi.

ADELIA

(Sorella! io tremo.)

BIANCA

Presso è la madre al punto estremo:

col pianto al ciglio, col lutto in cuore

Bianca ricusa irne all'altar.

LUIGI
(prorompendo)

E cieca, aggiungi, d'un altro amore

non osa il tempio di profanar.

ADELIA

Cielo! che dici?

LUIGI

Oh! mio furore!

BIANCA

M'insulti!

LUIGI

Il merti.

ADELIA

(Che dir? Che far?)

 
Tutti.

BIANCA

Hai ben pensato a questi accenti,

sai tu qual alma, qual cor tu tenti?

Un'alma ardente, un cor fiammante

di sdegno immenso, d'immenso amor.

Fra noi s'innalza da questo istante

barriera eterna d'odio e furor.

ADELIA

Deh! sospendete... deh! vi calmate...

tanta alla madre onta celate...

Insieme

LUIGI

Quel cor conosco: ne so gli arcani...

ne leggo i moti, gli affetti insani...

esso ha distrutta ogni mia speme,

esso ha tradito fede ed onor.

Ma la vendetta che in sen mi freme

sia differita per tuo terror.

 

FOLCO

(Di questo giorno, caro ad un regno,

non sia la fine lutto e squallor.)

Insieme

ADELIA

(Vieni, infelice, fuggi il suo sdegno...

tempo a calmarsi lascia a quel cor.)

 
(Adelia tragge seco Bianca. Folco, Luigi, e partono dai lati opposti)

Adelia, Bianca, Folco, Luigi ->

 

Fine (Parte prima)

Parte prima Parte seconda Parte terza Parte quarta

Sala della reggia di Laon: in fondo dai veroni sorge la cupola della cattedrale; trono da un lato e sedili più bassi.

cavalieri francesi
 

[N. 1 - Introduzione, cavatina di Folco e stretta]

cavalieri francesi ->
<- Folco
 

(squillano le trombe)

Folco
<- corteggio reale, Luigi, Emma, Ugo, cavalieri francesi

Principi, conti, cavalieri, e quanti

Luigi, Emma, Folco, Ugo
Sì: discoprire il perfido

(suonano le squille del tempio)

 
Luigi, Emma, Ugo, Folco, corteggio reale, cavalieri francesi ->
Bianca
 

Al tempio ei move... E me condurre al tempio

[N. 2 - Cavatina di Bianca]

Bianca
<- damigelle
 
damigelle
Bianca ->
damigelle
<- Adelia, Bianca

Uscite tutte. Favellarti io deggio

Adelia, Bianca
damigelle ->

[N. 3 - Duetto fra Bianca ed Adelia]

Adelia, Bianca
<- Luigi, Folco

Bianca! Mi fuggi? È forza

Bianca, Adelia, Folco, Luigi
Crudo oltraggio / Ahi! D'ira è acceso

[N. 4 - Quartetto]

Adelia, Bianca, Folco, Luigi ->
 
Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta
Sala della reggia di Laon: in fondo dai veroni sorge la cupola della cattedrale; trono da un lato e sedili... Atrio. Carcere: cancello in fondo, da cui vedesi un cortile. Appartamenti reali. Vestibolo che mette a domestico oratorio: alcuni monumenti qua e là; notte.
[N. 1 - Introduzione, cavatina di Folco e stretta] [N. 2 - Cavatina di Bianca] [N. 3 - Duetto fra Bianca ed Adelia] [N. 4 - Quartetto] [N. 5 - Coro ed aria di Ugo] [N. 6 - Duetto fra Ugo ed Adelia] [N. 7 - Finale I] [N. 8 - Terzetto fra Bianca, Ugo ed Adelia] [N. 9 - Coro ed aria di Luigi] [N. 10 - Duettino fra Emma e Bianca ed aria finale di Bianca]
Parte seconda Parte terza Parte quarta

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